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METODI MATEMATICI PER L'ECONOMIA
Modulo A - I parte
L'INSIEME DEI NUMERI REALI
- N = {0, 1, 2, 3, ...} → naturali o interi positivi
- Z = {..., -2, -1, 0, 1, 2, ...} → naturali interi o relativi
- Q → numeri razionali o frazioni
- periodici → le cifre si ripetono dopo la virgola fino all'infinito, es. 3.333...
- non periodici → le cifre dopo la virgola sono finite, es. 3.5
- I → numeri irrazionali o non periodici, es. π, √2
- R → numeri reali, razionali e irrazionali
RETA DEI NUMERI REALI
|x| = { x con x > 0; -x con x < 0 } → "modulo di x" oppure "valore assoluto di x"
OPERAZIONI NEGLI INSIEMI
- • e 0 → elemento neutro di +
- -a è l'opposto di a = a + (-a) = 0
- 1 → elemento neutro di ×
- a-1 → il reciproco di a
- R → un CAMPO perché in esso sono rispettate tutte le proprietà di somma (algebrica) e prodotto
- 1D = R → retta dei numeri reali
- 2D = R2 → piano cartesiano
- 3D = R3 → piano tridimensionale
Spazio Vettoriale Reale
Sia V un insieme di enti qualsiasi x, y, z, ... a R, il campo reale.
Si dice che V è uno spazio vettoriale (o lineare) sul campo R:
- se sono definite in V:
- le operazioni di somma algebrica e relative proprietà
- le operazioni di prodotto scalare e relative proprietà
- lo scalare è un numero e R, es. numero 5 = scalare 5
x1 asse x = ascisse; x2 asse y = ordinate
Due vettori sono uguali se e loro componenti sono uguali
sono uguali
non sono uguali
x̅ = y̅ ↔ x1 = y1; x2 = y2
Somma tra Vettori
I vettori devono avere lo stesso numero di componenti, entrambi 2 o 2 componenti.Entrambi in R2 entrando in R3Entrambi in 2D o entrambi in 3D
Prodotto Scalare
- ∀ k ∈ R
Una matrice quadrata si dice diagonale se ha nulli gli elementi che non appartengono alla diagonale principale.
\[ \begin{array}{ccc} a_{11} & 0 & 0 \\ 0 & a_{22} & 0 \\ 0 & 0 & a_{33} \end{array} \]
\[ a_{ij} = 0 \text{ con } i \neq j \]
Se sulla diagonale principale o sono degli zero non ci interessa, l'importante è che fuori dalla diagonale principale siano tutti zero.
es.
\[ A = \begin{array}{ccc} 1 & 0 & 0 \\ 0 & 6 & 0 \\ 0 & 0 & -7 \end{array} \]
e una matrice diagonale
Una matrice diagonale con tutti gli elementi appartenenti alla diagonale principale pari a 1, si dice matrice identica (o unitaria).
\[ A = \begin{array}{ccc} 1 & 0 & 0 \\ 0 & 1 & 0 \\ 0 & 0 & 1 \end{array} \]
e una matrice identica (o unita).
\[ a_{ii} = 1 \quad i = 1, 2, \ldots, n \\ a_{i j} = 0 \quad \text{se } i \neq j \]
Una matrice quadrata si dice triangolare superiore (o inferiore) se ha nulli tutti gli elementi al di sotto (o al di sopra) della diagonale principale
\[ A = \begin{array}{ccc} a_{11} & a_{12} & \ldots & a_{1n} \\ 0 & a_{22} & \ldots & a_{2n} \\ \vdots & \ddots & \ddots & \vdots \\ 0 & 0 & \ldots & a_{nn} \end{array} \]
\[ a_{ij} = 0 \quad \text{se } i > j \]
triangolare superiore
\[ A = \begin{array}{ccc} a_{11} & 0 & 0 \\ a_{21} & a_{22} & 0 \\ \vdots & \ldots & \ddots \\ a_{n1} & a_{n2} & \ldots & a_{nn} \end{array} \]
\[ a_{ij} = 0 \quad \text{se } i < j \]
triangolare inferiore
* es.
\[ A = \begin{array}{ccc} 1 & 0 & 0 \\ -2 & 1 & 0 \\ -3 & 0 & 7 \end{array} \]
* es.
\[ A = \begin{array}{ccc} 0 & 0 & 0 \\ 2 & 0 & 0 \\ 1 & 0 & -7 \end{array} \]
Scrivere il vettore V come combinazione lineare dei vettori:
z = α ·
| 1 || 3 |
+ β ·
| 2 || 2 |
| 1 || 3 |
| 2 || 2 |
| 4 || 5 |
x + β2 · 4 - α · 4 - β2 · 5
x3 = β2 - 3β2 = 0
α = 2β = 4
z =
| 4 | + | 2 | +
| 5 |
Siano dati i vettori:
| 2k || 1 |
| 0 || 1 |
| 1 || 1 |
| 0 |
2k = αk = α1 + 2ββ = α
k = 2k + 2
2k - k = 2 → k = 2
z =
| 2k || -k |
| 4 | + | 1 || 0 |
Sottomatrice
È una matrice ottenuta eliminando alcune righe e colonne di A.
Una sottomatrice principale di A ∈ ℜh,n è una sottomatrice la cui diagonale principale è costituita da elementi della diagonale principale di A.
A =
| 4 1 ... 0 || 2 3 ... -1 |es.
A =
| 1 2 0 || 3 2 -1 || 2 3 4 |Sottomatrici principali di A:
| 1 |, |2|, |4|, |1 2|, |1 0|, |2 -1|, |1 2 0| |3| |2 4| |3 2 -1| |2 3 4|è considerata sottomatrice principale anche la matrice stessa.
Determinante
Solo per le matrici quadrate.
Può essere considerato come un'operazione possibile tra le matrici.
Si definisce determinante di una matrice N ∈ ℜn,n una funzione che associa ad ogni matrice di ordine n un numero appartenente a ℜ.
Si indica:
|A| = det(A) = |a11 a12 ... a1n| |a21 a22 ... a2n| |... ... ...| |an1 an2 ... ann|* Il determinante della matrice prodotto di due matrici quadrate è uguale al prodotto dei determinanti delle due matrici (Teorema di Binet).
det (A·B) = det (A) · det (B)
* Il determinante di una matrice non cambia se agli elementi di una linea della matrice si aggiungono o sottraggono gli elementi di una linea parallela moltiplicati per uno scalare:
a11 a12 ... a1na21 a22 ... a2nan1 an2 ... ann=
a11+lan1 a12+lan2 ... a1na21+lan2 a22+lan2 ... a2nan1+lan1 an2 ... an2Osservazioni
* Il determinante di una matrice triangolare (superiore o inferiore) e diagonale è dato dal prodotto degli elementi della diagonale principale.
* det (A+B) ≠ det (A) + det (B)
* det (Ak) = [det (A)]k con k > 1
* det (A·B) = det (A) · det (B)
es.
A = -1 3 2 5 6 -2 4 3 -2 6 4 10
0 ≤ r(A) ≤ min (3, 4)1 ≤ r(A) ≤ 3
-1 3 2 -1 3 5 6 -2 4 0 -> 6 -2 3 = 0 -2 6 4 10 -2 6 10
3 2 5 4 3 3 4 10
-1 3 0 -> c (A) = 2 6 -2 -2
es.
1 1 2 x = {-3} y = {-1} z = { 5} -3 2
Accostando vettori si ottiene la matrice:
A = [1 1 2 2 -3 -4 -3 2 5]
det(A) = -30
vettori sono linearmente indipendenti
r(A) = 3, che è uguale al numero di colonne (così al numero di vettori dati)
es.
1 2 [ 7] x = {-2} y = {1} z = { -4} 1 , -1 , [ 1]
A = [1 2 7 2 1 -4 1 -1 1]
det(A) = 0
vettori linearmente dipendenti
se 1, det(A) ≠ 0, i vettori sono linearmente indipendentise 1, det(A) = 0, i vettori sono linearmente dipendenti