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EVASIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

La riattivazione sembra sia un processo intermittente provocato da stimoli esterni.

Infezioni latenti

INFEZIONE LATENTE: Il virus è rilevabile durante la fase acuta di replicazione, poi

non è più rilevabile come virus infettante negli intervalli tra successive riattivazioni. Il

virus rimane sotto forma di acido nucleico integrato nel genoma cellulare o presente

nel nucleo in forma episomica. 151

Nei virus a DNA le mutazioni sono meno frequenti quindi la persistenza dell’infezione

è dovuta alla loro capacità di stabilire un’infezione latente e riattivarsi

successivamente. Durante lo stato di latenza non si ha replicazione né produzione

di virioni.

Lo stato di latenza e le riattivazioni intermittenti consentono di perpetuare l’infezione nella

popolazione. Il virus infatti sopravvive nell’ospite immunocompetente e viene

contemporaneamente trasmesso ai soggetti non immuni.

I papilloma-virus (HPV) infettano in forma latente le cellule dello strato epiteliale basale;

quando avviene la replicazione quelle che migrano verso lo strato squamoso diventeranno

permissive per il ciclo litico mentre quelle che restano nello strato basale conservano il virus

in forma latente.

Gli herpes virus ( HSV e VZV ), invece, stabiliscono un’infezione latente nelle cellule

neuronali che hanno perso la capacità replicativa.

Alcune forme di latenza sono sospettate per i virus a RNA: Virus del morbillo e alcuni

enterovirus.

La riattivazione è un processo intermittente dato da stimoli esterni., quindi alterazioni che

portano a cambiamenti cellulari.

Nell’esempio del meccanismo di herpes. Il virus si replica in periferie e fa un effetto citolitico,

quidni intra nelle terminazioni che innervano la zona di infezione citolitica e quindi entrano

a livello del sistema nervoso. Qui entrano in latenza, e quando si ha uno stress

emotivo/fisiologico/ormonale che porta la cellula ad essere riattivata ecco che il virus si

riattiva, ritorna nella zona di infezione e replica. La riattivazione varia da individuo a

individuo, alcuni pazienti possono essere asintomatici e quindi quando si riattiva non causa

repulsione ma avviene la riattivazione del virus e quindi avviene lo sharing virale,

,meccanismo presente in hepes di tipo 2 a livello genitale.

simile a quello dell’herpes. Può andare a livello delle

La varicella ha un meccanismo

terminazioni e nervose e a causa di stress avviene la replicazione locale, virus zoster o

fuoco di sant’antonio.

E’ un infezione dolorosa perchè le terminazioni nervose diventano molto sensibili.

Infezioni persistenti

Sono condizioni di parassitismo virale controllato dove l’infezione virale è controllata quindi

c’è una presenza di questo virus, una diffusione a cellule meno permissive ma il problema

è che il sistema immunitario non riesce a debellare completamente l’infezione per cui non è

efficace a dare una risposta completa e il virus persiste e viene rilasciato.

Questo scatena malattie croniche, lente e disfunzionali.

INFEZIONI CRONICHE:

Sono caratterizzate dalla continua presenza del virus che continua a essere prodotto,

anche dopo la fase acuta, in genere a livelli molto più bassi e per lungo tempo, compatibili

con la sopravvivenza dell’ospite. 152

Es classici: virus dell’epatite B e C, i retrovirus umani HIV e HTLV e i papovavirus.

I danni per l’ospite sono tipicamente da accumulo (immunodeplezione, autoimmunità,

infiammazione cronica, oncogenesi)

Solo pochi virus sono in grado di determinare infezioni latenti o persistenti attraverso vari

meccanismi che permettono di sfuggire alla risposta immune.

Il virus HCV e HIV durante la replicazione virale vanno incontro a mutazioni che

comportano la perdita di antigeni verso i quali l’ospite aveva sviluppato difese efficaci.

L’HIV provoca anche direttamente immunosoppressione causando una deplezione di

linfociti T CD4+ e altera la risposta immune dei T CD8+ citotossici.

Altro meccanismo che causa il persistere dell’infezione è l’alta carica virale e l‘insorgenza

di farmaco resistenza.

Infezioni trasformanti

Sono infezioni che possono scaturure una trasformazione cellulare.

La trasformazione può essere diretta, ossia il virus è la causa del tumore, oppure indiretta,

data da diversi fattori che possono essere l’elemento scatenante della formazione di un

tumore.

• Alcuni virus a DNA ed alcuni retrovirus stabiliscono infezioni persistenti che

possono stimolare una replicazione cellulare incontrollata causando la

trasformazione o la immortalizzazione delle cellule

• Diversi virus oncogeni possiedono differenti meccanismi per rendere immortali le

cellule

1. Attivando o fornendo geni che stimolano la crescita

2. Rimuovendo i meccanismi di inibizione che limitano la sintesi del DNA e la

crescita cellulare

3. Prevenendo l’apoptosi

Si ritiene che circa il 20% delle lesioni neoplastiche nell’uomo siano la conseguenza

accidentale di un’infezione virale persistente di cellule che vanno incontro a

modificazioni genomiche che promuovono la crescita autonoma e potenziano le

caratteristiche di sopravvivenza delle cellule maligne.

Epatocarcinomi : sembrano la conseguenza della risposta infiammatoria cronica

rigenerativa da HBV e HCV.

Carcinoma della cervice: quasi tutti sono conseguenti ad infezione protratta e persistente

da HPV .

Carcinoma anaplastico naso-faringeo e linfoma di Hodgkin: presentano cloni derivati da

cellule infettate in forma latente da EBV.

La relazione tra sviluppo del tumore e presenza di virus si basa:

1. Su dati epidemiologici

2. DNA virale è sempre presente in cellule tumorali

3. Sulla capacità del virus di trasformare cellule umane in coltura e dimostrazioni in vitro

4. Su studi di patologia che confermano l’espressione in vivo di geni virali trasformanti sia

nelle cellule precancerose che in quelle francamente maligne

153

Ripresa della lezione precedente. Abbiamo parlato dei fattori che potevano incidere sulla

patogenesi. E le caratteristiche di un virus rispetto all’infezione. Quali sono? Rapporto virus -

E che differenza c’è tra suscettibilità e

cellula,sensibilità,suscettibilità e permissività.

permissività? Suscettibilità è la capacità di quel virus di penetrare nella cellula, quindi la

cellula è suscettibile all’infezione virale. Permissività invece? La capacità della cellula di

permettere la replicazione virale. Da che cosa è data questa permissività? Dalla fase in cui

è la cellula, dall’ambiente in cui si trova, quanto il virus è ‘adatto’ a quella cellula. Cosa può

cambiare tra una cellula e l’altra? Molte volte il virus ha bisogno di determinate proteine

cellulari, ad esempio il Papilloma virus ha bisogno della Cheratina per completare il suo ciclo

e per uscire fuori dalla cellula.

L’Infezione produttiva è un’infezione acuta che si estingue, porta alla lisi cellulare. Ad un

certo punto c’è il picco e poi si estingue. Se invece non completa il suo ciclo? E’ un’infezione

abortiva e quindi a livello dell’organismo umano diventa un’infezione inapparente, non me

ne accorgo nemmeno. Se invece il virus entra in una cellula semipermissiva? Si integra

sempre? Non sempre. Ci può essere però una fase latente. Se invece il virus si replica ma

non porta a morte cellulare? Mi da un’infezione cronica. Molte volte il virus durante queste

replicazioni mi può portare a mutazioni, sfuggendo al sistema immunitario, la cellula non

viene distrutta dal sistema immunitario e molte volte si può instaurare una infezione cronica.

Oppure se il virus è molto lento anche questo può portare a una infezione persistente che

poi alla fine si conclude a seconda del danneggiamento che può portare all’organo o alle

cellule. Quindi tenete sempre presente che quello che succede nella cellula poi si ripercuote

sul nostro organismo.

FATTORI CHE POSSONO CONTRIBUIRE AD UN’INFEZIONE:

Diversi sono i fattori che possono contribuire all’instaurarsi di un’infezione:

• Predisposizione genetica,quindi a seconda della predisposizione ad esempio un

individuo può essere più suscettibile di un altro. Un tipo di infezione, a seconda

dell’individuo può dare sintomi più pesanti o meno. Herpes simplex è correlato a un

determinato tipo di allele e fa sì che il virus invece di andare verso la periferia, vada

verso il sistema nervoso e quindi queste persone sono più suscettibili ad avere

malattie neurodegenerative da anziani. Questo può essere un esempio. Per cui la

conformazione oppure la presenza di un tipo di recettore rispetto ad un altro può

essere una predisposizione genetica.

• Lo stato immunitario dell’individuo, se l’individuo in quel momento è debilitato può

essere più suscettibile a un certo tipo di infezione, rispetto a un individuo sano.

• L’età incide moltissimo nelle infezioni virali perché intervengono una serie di fattori,

anche fattori ormonali, immunità. Nel bambino vi è un’immunità immatura,

nell’anziano un’immunità ‘invecchiata’, quindi è un sistema immunitario poco

efficiente e quindi tutto questo interferisce sul tipo di infezione e anche sulla

manifestazione dell’infezione. 154

• La nutrizione perché una denutrizione da esempio porta a favorire le infezioni, perché

porta al debilitamento dell’individuo e quindi logicamente anche questo porta a

essere più suscettibili a queste infezioni. Alcuni organi sono più suscettibili o meno a

seconda dell’età.

• Malattie concomitanti, perché riducono il sistema immunitario, debilitano e

permettono al virus un maggior attecchimento.

• Terapie in corso, che possono portare a una riduzione del sistema immunitario. Ad

il cortisone o altri antibiotici possono incidere sull’indebolimento e

esempio

attecchimento maggiore di questi virus.

Allora il sistema immunitario ha un ruolo fondamentale, oggi ci occuperemo di quello che è

il sistema immunitario vedendo quali sono i punti cruciali del sistema immunitario nel blocco

dell’infezioni virali.

IMMUNITA’ INNATA E IMMUNITA’ ADATTATIVA:

Il sistema immunitario è complesso ed è formato da un’immunità innata e da un’immunità

adattativa. L’immunità innata è quella parte del sistema immunitario che non richiede un

incontro con il patogeno, che risponde a prescindere. Per cui è un tipo di immunità in cui

anche se incont

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andreea.cristina.bonciu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Marconi Peggy.