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Strumenti finanziari

I BOT sono strumenti finanziari che hanno durata 3, 6, 12 mesi generalmente espressi in giorni, questo per avere una corretta gestione delle aste, perché c'erano BOT che cadevano un paio di giorni dopo la prossima asta e i detentori di queste non potevano parteciparvi, e anche per la ragione che il debito stava aumentando vertiginosamente. Consente anche di far coincidere le scadenze dei BOT con le nuove aste. Sono emessi a sconto e la remunerazione è data dalla differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di acquisto.

Le cambiali sono invece rivolte alle masse, si tratta di un pagherò cambiario dove un soggetto si impegna a pagare una certa somma a data futura. Può essere emessa dalle società di capitali, cooperative e assicuratrici. Possono essere emesse anche da società non quotate purché ci sia uno.

Le polizze di credito commerciale sono uno strumento usato da società non finanziarie per raccogliere fondi. Non possono essere emesse da banche, imprese individuali e società di persone. La durata è di 3,12 mesi, il taglio non può essere inferiore a 50.000€. Il rendimento è calcolato come quello di un BOT. Vengono collocate una volta sottoscritte e sono a rischio non bassissimo. Attualmente i tassi sono negativi, ma quali sono gli effetti? I prezzi sono più alti rispetto al valore di rimborso, solitamente si fa per avere maggiore liquidità; è molto più chiaro nel rapporto con il cliente piuttosto che uno 0% e commissioni poco chiare. Questo rende svantaggioso l'uso del contante. Principalmente i tassi negativi sono sul mercato interbancario, per permettere di finanziare più persone; al momento la tesoreria delle banche cede la liquidità a quelle banche che offrono il.

Il tasso negativo più alto. Il soggetto si fa garantire soldi da un altro soggetto a cui li restituirà a scadenza, può essere accompagnata da fideiussione con cui la banca garantisce il pagamento. Hanno durata molto breve, per finanziamenti a 3 mesi di operazioni commerciali. Può essere acquistato da chiunque.

Le accettazioni bancarie sono un prestito per firma, interviene solo al verificarsi di determinate situazioni. È una cambiale tratta sulla banca che paga una determinata somma di denaro al soggetto richiedente. La scadenza è breve, 3 mesi e spesso si fanno coincidere il pagamento dell'accettazione con il credito che il soggetto deve ricevere, in modo tale che avrà a disposizione il denaro per il pagamento.

I certificati di deposito, sono un'alternativa al deposito tradizionale e sono rappresentativi di un deposito vincolato a scadenza. I depositi in c/c non è un deposito a risparmio, non è uno strumento finanziario, dove

ancora non c'è la necessità di questo denaro in maniera immediata e dunque può essere vincolato. So quindi che per un determinato periodo di tempo quel denaro non posso utilizzarlo, ho la facoltà di richiederli in via anticipata, ma in cambio di una commissione/ somma di denaro.

Il soggetto non deposita i soldi presso la banca, ma sottoscrive uno strumento chiamato certificato di deposito. Se la durata è di 5 anni e necessito il denaro in via anticipata, posso vendere questo strumento sul mercato; è uno strumento alternativo che si sono date le banche per raccogliere fondi, ho uno strumento che rappresenta un deposito presso la banca e che può essere negoziato sul mercato secondario. Questi possono essere nominativi o al portatore.

I pronti contro termine. Sono contratti, perché non sono strumenti finanziari, che hanno come attività sottostante i titoli di stato perché lo Stato non può essere dichiarato fallito.

Il testo tratta della combinazione di una vendita di titoli a pronti e il contestuale riacquisto a termine della stessa quantità. È anche una forma di raccolta per le banche.

Un cliente può, in relazione con la banca, effettuare un'operazione di pronti contro termine di impiego. Una famiglia può comprare pronti contro termine dei titoli dalla banca; alla scadenza a termine la famiglia restituisce gli stessi titoli, la quale restituisce al cliente la liquidità. La remunerazione è data dalla differenza tra prezzo d'acquisto e il prezzo di riacquisto della banca a scadenza; c'è accordo tra cliente e la banca.

Può avere una struttura unitaria, quando le due operazioni sono definite alla stessa data; operazione molto flessibile per le parti sulla data di partenza, nell'individuare titoli oggetti di compravendita. Il rendimento è scollegato e indipendente dalla cedola dei titoli sottostanti l'operazione; scatta

sulla base dei due prezzi, prezzo al contante e prezzo a termine. Il primo è conosciuto anche come il prezzo di mercato ed è prima il prezzo a pronti poi quello a termine; il secondo invece può essere distinto in prezzo a termine superiore al prezzo a pronti, dall'altro il prezzo a termine inferiore al prezzo a pronti. Distinguiamo poi tra prezzo a corso secco e corso tel quel. Al prezzo secco sono emessi tutti i titoli di debito, mentre al prezzo tel quel sono emessi i titoli azionari. Nel primo caso pago il corso secco a cui devo aggiungere quel rateo, quella cedola che non ho diritto a ricevere, ma lo ha chi lo possedeva precedentemente. Il rateo interessi è la quota di cedola che spetta al venditore; il prezzo di vendita del contratto sarà quindi dato dalla somma tra prezzo di mercato e rateo. Nel secondo caso il prezzo incorpora le aspettative degli operatori sulla corresponsione dei dividendi, i quali, il giorno dopo la quotazione, sono al netto.

Il prezzo espresso nel mercato incorpora la situazione dello stacco del dividendo. Il prezzo non varia se il dividendo non viene pagato.

Per il Bot si utilizza l'anno commerciale, composto da 360 giorni.

Tra gli strumenti a medio-lungo termine troviamo i titoli di Stato, i titoli di enti sovrannazionali e i titoli emessi dai privati.

Le obbligazioni sono regolate da norme specifiche, sono acquistabili da chiunque e hanno una durata superiore ai 12 mesi. Riconoscono anche diversi diritti, tra cui il riscatto del premio. Oltre al valore nominale, hanno anche un taglio minimo negoziabile che li identifica. Il tasso d'interesse nominale è uno degli elementi che definiscono lo strumento. Si parla di strumenti ad elementi fissi quando il tasso d'interesse e il

Il prezzo di rimborso sono fissi; mentre si parla di strumenti ad elementi variabili quando questi sono variabili. Occorre quindi guardare il parametro di riferimento che fa cambiare questi due elementi.

Solitamente poi il valore nominale è uguale al prezzo di rimborso; il prezzo del titolo è espresso in valore percentuale del valore nominale e sono tutti uguali. Ovviamente se devo calcolare se un investimento rende, devo considerare il prezzo di emissione.

Il rendimento può essere immediato: rapporto tra i flussi e il capitale investito; si ha quando abbiamo titoli con cedola e il rendimento varia al variare della cedola.

Oppure può essere effettivo: È il tasso di rendimento che consente di eguagliare il prezzo pagato per acquistare un titolo di debito con la somma dei valori attuali di tutti i flussi futuri che maturano a beneficio del possessore.

La cedola può avere cadenza annuale, semestrale e trimestrale, ottenendo così tre tipi di rendimento.

immediato differenti.Il tasso nominale, che differisce dalla cedola, può invece essere fisso o variabile. Fissosi ha quando le cedole hanno il medesimo ammontare per l’intera durata del prestito.Variabile invece quando il valore delle cedole cambia per l’intera durata del prestito. Asua volta si distingue in predeterminato: al momento dell’emissione possodeterminare quali saranno le cedole successive diverse tra loro.Indicizzato: devo stabilire la prima cedola, ma non definisco le altre, quanto più lemodalità di calcolo del loro ammontare. Indico la prima cedola per poter calcolare ilrateo di interessi e la cedola in corso deve essere dichiarata prima.Se il valore nominale è indicizzato devo individuare quale parametro usare.cedola ∗100Il rendimento immediato può essere calcolato come segue: Corso seccoE differisce da quello effettivo il quale mi dice quanto guadagno dal fatto di aversborsato un certo importo che mi consente

di guadagnar la corresponsione di cedole ed il valore di rimborso alla scadenza. I'm questo caso utilizzo il prezzo tel quel perché è il prezzo che sborso per acquistare. Mi dice anche quanto mi rende effettivamente un titolo. Poi abbiamo il Tir, che è quel tasso che eguaglia il prezzo d'acquisto con il valore attuale dei flussi di cassa futuri. In generale scelgo un titolo anche quando il rendimento mi consente di aumentare il mio potere d'acquisto considerando il tasso d'inflazione, perché minimo un soggetto vorrà un rendimento pari al tasso d'inflazione per mantenere il potere di acquisto. In un esempio il rendimento effettivo sarà più alto perché mi aspetto che ci sia un reinvestimento; quello in più è il costo del denaro per chi lo presta, la percentuale varia a seconda del soggetto a cui presto. Quindi il rendimento effettivo è quanto voglio in più in base alla somma data a. e in base anche al tempo; è anche più alto di quanto collocato se reinvesto le cedole ad un tasso più alto. Non reinvesto il tasso cedolare, ma l'intero ammontare. Se invece ho un titolo a tasso variabile e indicizzato, ipotizzando che le cedole successive siano uguali alla prima, calcolo il rendimento effettivo perché la convenzione è che i flussi vengono tutti reinvestiti al Tir. Lo faccio perché ho delle aspettative. Il prezzo spesso non tiene conto delle commissioni o anche delle commissioni per l'incasso della cedola, ed è anche al netto delle tassazioni, perché ogni strumento ha la propria aliquota fiscale. I parametri dell'indicizzato sono: Finanziari: parametri che trovo sul mercato finanziario, che solitamente è uno indicatore, come il rendimento di un bot. Valutari: oggetto di indicizzazione è una valuta o un paniere di valute. Reale: il parametro è un prezzo o un indicatore di.Il prezzo de
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Publisher
A.A. 2020-2021
48 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher c.gobs di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Mercati e prodotti finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Banfi Alberto.