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Se esiste una sola collineazione al finito tutto il disegno diventa una prospettiva.

Ci sono, in definitiva, tre diversi tipi di prospettiva. Quello con un solo punto di fuga è noto come

prospettiva centrale, quello a due con prospettiva accidentale; se ha tre punti di fuga si tratta di

una prospettiva a quadro inclinato. 6

Fondamenti della Rappresentazione

Storia della Prospettiva

La prospettiva serve a riprodurre il senso della profondità in un contesto bidimensionale. Fu

scoperta nel ‘400, ma già da alcuni affreschi romani si nota lo sforzo di dare un effetto visivo

prospettico. Su alcune pareti, ad esempio, si fa utilizzo del Trompe L’oeil, ovvero si finge che ci sia

un colonnato o un paesaggio.

Non esiste però un metodo sicuro per essere certi che la visione funzionasse. Inoltre i Romani

erano pragmatici e preferivano di gran lunga fare piuttosto che teorizzare. I Romani non

conoscevano infatti la trigonometria, eppure facevano archi a tutto sesto. Come? Facendo una

sorta di tabella delle misure. Questo metodo di lavoro è totalmente diversi da quello greco, i quali

erano persone estremamente teoriche; basti pensare che per misurare l’altezza della piramide di

Cheope avevano misurato l’ombra che essa creava.

L’Europa del 1400 è politicamente spaccata in tre pezzi. Ci sono tre diversi papi finché, al Concilio

di Costanza, ci si accorda sull’eleggere Ottone colonna (martino V) il quale, tornato a Roma, dal

momento che aveva risolto lo scisma d’occidente, vuole risolvere anche quello orientale. Fa quindi

in modo che il caso venga studiato e si cerca di avvicinare la Chiese occidentale a quella orientale.

Nel frattempo, tuttavia, il Papa muore e si elegge Eugenio IV, veneziano. Ad egli stava molto a

cuore lo scisma dal momento che ciò incideva anche sui commerci con l’oriente e lui, essendo

veneziano, veniva danneggiato direttamente.

A comprendere l’importanza della risoluzione dello scisma per motivi economici è anche Cosimo il

vecchio. Capisce che se l’unione avviene nella sua Firenze, ne deriverebbe fama e vantaggi

economici. Finanzia dunque intellettuali per studiare come far coesistere le due culture; si

intraprendono viaggi in Oriente e, così facendo, le due culture vengono irrimediabilmente

mischiate. Tra le varie nuove teorie, viene analizzata anche quella che concerne la prospettiva. La

si affronta da un punto di vista “alla greca”, ovvero non pragmatico ma più teorico. I personaggi più

eminenti del tempo, quali ad esempio, Brunelleschi e Leon Battista Alberti studiano la prospettiva;

di conseguenza cambia anche l’architettura e, soprattutto, il modo di rappresentarla. Trionfano

Righello e compasso e vige una geometricità quasi esasperata, tanto che nel corso del

cinquecento l’architettura diventa quasi un pretesto del rigorismo tecnico 7

Fondamenti della Rappresentazione

Rapporto Individuo Territorio

L ’impero è diviso in due parti; la fine dell’impero d’occidente è dovuto principalmente al

crollo delle istituzioni. Una delle tante motivazioni è, per esempio, la mancanza di rinnovamento

delle infrastrutture. Si crea la necessità di ripensare radicalmente all’amministrazione del territorio.

Proprio per questo e per altri motivi possiamo sostenere che le invasioni barbariche non furono

delle vere e proprie invasioni, ma piuttosto delle “sostituzioni”. L’impero, per sua stessa definizione

accoglie varie etnie, caratterizzate dall’essere cives romanos. Quando Odoacre depone l’ultimo

imperatore rifiuta di essere rivestito lui stesso con il titolo di imperatore; viene a mancare il

concetto di potere sovrannazionale. Quello che a questo punto è necessario fare è assicurarsi che

le infrastrutture siano mantenute da qualcuno affinchè non cadano in rovina. Le abbazie si fanno

carico della sicurezza.

Con Carlo Magno si cercano novi metodi di amministrazione del territorio e si giunge a tre diversi

metodi di suddivisione

-il territorio è governato direttamente dalla famiglia di Carlo Magno

-un conte a cui viene assegnato un territorio fa voto di vassallaggio (alla sua morte questo voto

sarà rinnovato dal figlio). Con questo metodo viene, di fatto, abolito il possesso, è infatti una sorta

di affitto. Il contro di ciò è che il territorio, non essendo di proprietà, sarà gestito in modo più

approssimativo.

-se il territorio fa riferimento ad abbazia, è gestito da una terza figura che appartiene alla gerarchia

ecclesiastica. In questo caso non c’è insignorimento da parte degli eredi, ma avviene lotta per le

investiture.

Come vediamo la situazione da un punto di vista architettonico? Quando i barbari arrivano iniziano

a costruire in pietra. Prima, essendo nomadi, non lo facevano.

Carlo è il primo imperatore a occuparsi del papa, e si intromette nell’elezione. Prima era infatti

appanaggio di poche famiglie romane.

Ne è un esempio al Pornocrazia di Marozia. Il figlio diventa infatti papa; quando poi l’imperatore fa

ritorno in Germania, lì le chiese prendono aspetto di basiliche romane, con l’unica aggiunta

costituita dal westwerk.

Con gli Imperatori salici il confronto con la chiesa arriva agli apici, soprattutto con Enrico IV, il quale

viene scomunicato da Gregorio VII. La soluzione viene trovata da Matilde di Canossa che li fa

incontrare. Sulla scena si affaccia poi un terzo personaggio, Roberto di Guiscardo, normanno, che

viene nominato dal papa duca di Puglia e Calabria. Intorno all’anno mille in tutta Europa c’è un

dominio normanno. Ovviamente essi si portano dietro anche una cultura architettonica. Essa è

prevalentemente massiccia, dotata di piccole finestre, utilitaristica e militare. 8

Fondamenti della Rappresentazione

Disegno Assistito

NERBS in uno spazio vettoriale costituiscono curve complesse.

Sono le nipoti delle curve di Bezili che servivano a disegnare i parafanghi della Citroen. Esse

avevano un limite, non si potevano fare curve chiuse, infatti, non servivano a scopi commetrciali.

MESH Moti punti si congiungono a formare figure. Ma sono punti e non vettori, e quindi c'è un calo

di precisione nella descrizione (rapppresentazione ?) dell'oggetto.

PLINES è una linea che rappresenta interpolazione di poli e vincoli. Splines sono il risultato di

Sullivan e Bezier. Sono polinomi giganteschi. Mandano i parametri a 0 e giocando con le k, posso

avere grandi polinomi.

Si dividono in categorie (divise in lettere)

a= costruzione

b= progettazione

c= modelli in scala

d= strutture piccole, modello atomico, modello fisica (?)

NURBS (Not Rational Bspline)

Man mano che alzo ordine polinmio diventa più dettagliato e .... più piccole 9

Fondamenti della Rappresentazione

Città Romana

Con il passare del tempo, in un contesto territoriale più o meno vasto, avvengono trasformazioni

culturali che, se non inserite in un contesto spazio temporale ben preciso, possono risultare del

tutto irrazionali, al limite del ridicolo. A tal proposito è assolutamente necessario analizzare a fondo

lo stile di vita delle popolazioni autoctone e il contesto socio culturale inerente ai luoghi dove

suddette trasformazione avvengono.

Al fine di meglio comprendere alcune questioni antropologico-culturali, è bene focalizzarci su un

elemento basilare delle popolazioni antiche: il sacrificio. Il sacrificio, dal latino sacrificium, sacer +

facere, "rendere sacro", è un gesto rituale attraverso il quale dei beni di uso o qualità comune

vengono sottratti alla sfera del profano e, spesso attraverso il loro annientamento, resi sacri e

dedicati a una figura sovrumana, sovente con fine propiziatori. Come ci fa notare anche Vittorio

Ugo, ciò avveniva soprattutto quando le popolazione violavo lo stato intatto di Natura, come, ad

esempio, con la costruzione di un ponte o qualunque altra cosa danneggiasse lo stato primordiale

delle cose. Attraverso il sacrificio sia umano sia non si ristabiliva il giusto equilibrio tra ‘Aνθρωπoς e

Φύσις.

Tito Livio ci lascia una dettagliata descrizione del rito di fondazione delle città romane; in primis

viene scelto un luogo idoneo alle esigenze, viene quindi interrogato un ruspice (colui che vede il

futuro analizzando le interiora degli animali sacrificati) e un augure (egli ha rivelazioni divine

attraverso la visione del volo degli uccelli). In caso di responso positivo da parte delle Divinità alla

richiesta di fondazione della nuova città, con un bastone si traccia una pianta del luogo entro i cui

confini doveva svolgersi il rito. Tale pianta ha forma circolare e veniva successivamente diviso in

quattro settori (dexterum, sinistrum, anticum e posticum) e all’interno di quell’area veniva fondata

la città.

Al centra di tale spazio vi era il “templum”, uno spazio rettangolare luogo dell’amministrazione della

città e, in quanto sacro, rappresenta simbolicamente l’accordo tra Cielo e Terra. Come ci fa notare

Vittorio Ugo in “Architettura e Temporalità”, La parola latina templum è costituita dalla radice greca

“tem”, che indica una separazione, un taglio, una recinzione e che nulla ha a che vedere con un

edificio sia pur sacro. La traduzione banale templum = tempio è infatti poco corretta. Ebbene, un

templum era uno spazio delimitato e consacrato e non necessariamente costituito da un edificio.

Sulla base di uno spazio consacrato o templum si poteva, ma non necessariamente, costruire un

edificio sacro.

Dopo avere individuate la suddivisione degli spazi, si stabilisce il centro della città e si costruiscono

le strade: le due principali erano il cado e il decumano. Per tracciare le strade nel modo più preciso

possibile utilizzavano la groma, ovvero uno strumento agrimensorio usato dai Romani (in uso forse

fino al 3° sec. d.C.). Era costituito da due bracci uguali perpendicolari fra loro, imperniati su un’asta

infissa nel terreno e portanti a ogni estremità un filo a piombo. Con la groma si potevano tracciare

sul terreno allineamenti divisori (rigores) ortogonali fra loro (Treccani).

Infine, determinato il perimetro della città, lo si percorreva tracciando i confini con un aratro su cui

erano montati i “fascini gallo-romani”, dei falli, per indicare fertilità. Al confine della città si pone poi

il pomerium, ovvero la statua di un dio, sacralizzava il confine.

La società romana si componeva di un senato, composto da membri di famiglie aristocratiche, e

dalle magistrature, assegnate dalle libere elezioni. All’età di 17 anni i ragazzi intraprendevano la

carriera militare della durata di 10 anni; alla fine di questo periodo, chi si era dimostrato

particolarmente virtuoso intrapre

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A.A. 2014-2015
18 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anacleto95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti della rappresentazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Papi Daniele Giovanni.