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L'OSSERVAZIONE

Il metodo dell'osservazione implica la scelta dell'oggetto di studio che ci

interessa e poi bisogna raccoggliere le informazioni in modo accurato

utilizzando procedure che sia ripetibili anche da altri. Quindi anche le scale

che si usano per misurare l'osservazioni sia utilizzabili anche da coloro che

studieranno il medesimo oggetto.

Le modalità di osservazione possono variare a seconda della partecipazione

dell'osservatore:

-Oss. NATURALISTICA= quella utilizzata dagli etoligi ecc. e in questo modo

l'oggetto si comporta in modo naturale in quanto non sa di essere osservato.

Avviene in ambienti naturali e l'osservatore non interviene mai.

In psicologia non può essere utilizzato per via dell'etica ma si può fare con

bambini molto piccoli cn il consenso dei genitori o per le registrazioni di

massa.

-Oss. PARTECIPATA= il range dell'osservatore può essere modulata, in quanto

il ricecatore fa parte del contesto di ossevazione. Quindi l'ossevatore può

disturbare l'ambiente.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELL'OSSERVAZIONE?

-Salvaguardia dell'ambiente reale di vita del soggetto

-Utilizzo di più osservatori perchè c'è il problema della soggettività

(equazione personale= la personalità e le conoscenze dell'osservatore

influenzano ciò che vede). Questa cvosa viene controbilanciata con l'aggiunta

di altri osservatori in modo da ocnfrontare le letture del fenomeno e

concordare le conclusioni più veritiere. Di solito sono in numero dispari, 3

normalmente, e si calcola una certa scala un dato fenomeno. Se i 3 ricercatori

danno diverse opinio su questa scala essi devono mettersi d'accordo sul

risulatoto però segnalando che gli osservatori si determinati punti non erano

in corcondanza. Bisogna segnalare dove tra gli osservatori non c'era

concordanza e calcolare la percentuale della concordanza. Se l'indice di

concordanza non è superiore all'80% la ricerca non è valida in quanto ciò che

si è osservato non era chiaro.

-Utilizzo di strumenti tecnici di rilevazione dei dati (videocamere, registratori

ecc.) e questi permettono di non interferire con il contesto. Questo permette

agli osservatori di rivedere tutte le volte che vogliono la scena, anche qualora

non siano d'accordo e poi, diversamente dal passato in cui si guardava e si

scriveva ciò che si vedeva (non è ottimale in quanto mentre si scrive non si

vede ciò che sta succedendo).

-Accuratezza del verbale, cioè in ciò che si scrive. Consiste nel descrivere

tutto quello che si vede a costo di essere rindondanti. La difficoltà è quella di

usare un linguaggio descrittivo e non valutativo (triste, piange perchè [...]

sono termini che vedono già una valutazione quindi non possono essere

utilizzati). Bisogna scrivere solo ciò che si vede.

-Mantenimento del medesimo setting (luogo), cioè l'ambiente deve essere

sempre il medesimo. Per i bambini piccoli il cambiamento di terreno

(pavimento o erba) cambia il suo equilibrio.

-Mantenimento del medesimo tempo di osservazione, e va predefinito. Esiste

un problema di cronobiologia in cui la resa del soggetto cambia ed è molto

diversa sopratutto nei bambini piccoli, quindi è importante che avvenga

sempre nel medesimo tempo.

-Mantenimento della medesima parte della giornata in cui svolgere

l'osservazione.

QUANDO SI UTILIZZA L'OSSERVAZIONE COME METODO DI RICERCA?

L'osservazione permette solo di descrivere un comportamento, quindi si

utilizza nel caso si voglia descrivere una determinata cosa. Ovviamente non

si può dimostrare nulla con la descrizione, non si può risalire alle cause di

quel comportamento con la sola descrizione.

Oppure per raccogliere informazioni sufficienti per fare ipotesi di lavoro più

circoscritte e definite per poter condurre un esperimento.L'osservazione

precede sempre l'esperimento (es. Timbergen e gli spinarelli).

Oppure anche nei casi in cui un esperimento non sarebbe possibile per

ragioni obbiettive (il contesto non è riducibile o simulabile in laboratorio) o

per ragioni deontologiche (esperimenti eticamente scorretti).

E' difficile trasformare fatti qualitativi in qualcosa di misurabile, ma talvolta

succede che ciò che si è osservato si trasforma in esperimento.

Esempio: New York 1964, in una strada poco frequentata un'uomo insegue

una ragazza, la colpisce. La donna chiama aiuta ma nessuno la soccorre e la

donna viene lasciata a terra. Il giorno dopo sul New York Time, il giornalista si

chiede: perchè avvengono questi fatti?

La strada sarà stata deserta, ma nei palazzi le persone abitano quindi perchè

nessuno ha chiamato la polizia per aiutare la ragazza?

A questo punto il giornalista. fa 2 ipotesi:

-C'è molto ciniscmo, ovvero nulla che accade nella sfera personale delle

persone lo emoziona più di tanto.

-C'è una deresponsabilizzazione e tutti avranno pensato: "ci avrà pensato il

vicino a chiamare la polizia, o qualcun'altro sarà andata ad aiutarla".

Gli psicologi tentano di rispondere a questa domanda, allora Darley e Latanè

provano a trasferire in laboratorio questa situazione e misurare.

All'interno di un campus dicono che vogliono fare una indagine sui problemi

che ci sono e invitano i ragazzi a formare dei gruppi di diuscussione

all'interno del laboratorio. Per motivi di privacy i ragazzi comunicano solo con

cabine vicine per mezzo di una cuffia. Ad alcuni viene detto che fanno parte

di un gruppo di 5, altri che parleranno solo con 1 persona mentre ad altri con

3 (coppia, 3 e 5).

In realtà ogni soggetto è da solo e ad essi viene messo un rilevatore del

riflesso psicogalvanico (rileva la sudorazione delle mani qual'ora ci fosse una

emozione), dopodichè i soggetti entrano nella cabina completamenti ignari di

parlare con uno degli sperimentatori.

improvvisamente viene lanciato un grido dall'allarme dicendo di sentirsi male

e che aveva bisgno di aiuto.

Loro misurano il tempo di uscita dalla cabina, ovvero quanto rispetto ad un

bisogno sociale sono veloci a rispondere. Quelli nella coppia, sono usciti

immediatamente, quelli con 3 ci hanno messo il doppio, mentre quelli con 5

hanno impiegato ancora più tempo.

I ricercatori concludono che il fatto di non intervenire dipende dalla

valutazione che ognuno di noi da algli altri, una specie di suddivisione di

responsabilità sugli altri.

METODO SPERIMENTALE

Quando si utilizza come metodo di ricerca

Si usa tutte le volte che c'è qualcosa da verificare, però il problema è che a

differenza dell'ossrvazione che avviene nell'ambiente naturale, l'esperimento

avviene in un ambiente artificiale.

Esso crea a volte problemi con i soggetti, infatti talvolta bisogna prima creare

l'adattamento con il soggetto (es.laboratorio del sonno, in cui i soggetti

dormono vanno a dormire un giorno prima dell'esperimento).

Dovendo trasformare i fenomeni in variabili misurabili la cosa è artificiosa,

quindi sono vere solo all'interno del laboratorio e non nella vita.

QUALI SONO GLI ASPETTI CARATTERIZZANTI?

1)formulare una ipotesi.

2)definire il campione (non si può testare tutta la popolazione, ma solo su una

parte definendo il numero dei soggetti, l'età, il genere e le caratteristiche

specifiche).

3)definizione della numerosità del campione dipende dal tipo di ricerca che si

fa. Di solito per decidere un numero ottimale, si guardano i precenti studi o

statistiche già effettuati per vedere quante persone sono state utilizzate.

4)definire le variabili indipendenti e dipendenti (cioè come vengono

trasformate le cause e il fenomeno che voglio osservare) Solitamente sono

una o più.

5)le attrezzature.

6)la procedura (deve essere indicata in ogni esperimento e deve essere

rigida: bisogna dire le stesse cose e fare le stesse cose per evitare l'influenza

dello sperimentatore. Le cose che il soggetto che deve fare sono solitamente

scritte ecc.).

7)eventuali scale o griglie di classificazione (dipende dal tipo di esperimento).

8)raccogliere i dati.

Dettagli
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher iryna.hvardyeyeva di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Cicogna Piera Carla.