Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 20
Appunti lezione Filosofia politica Pag. 1 Appunti lezione Filosofia politica Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Filosofia politica Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Filosofia politica Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Filosofia politica Pag. 16
1 su 20
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L'OCCHIO DEL CICLOPE

La funzione politica dell'occhio

L'organo è almeno in parte un organo del dominio.

Nick Berger, l'occhio da un lato obbedisce dall'altro reagisce, ordina e si ribella.

Canetti studia gli organi del corpo classificandoli, riguardo all'occhio non lo fa organi di potere rientrare nella categoria degli "occhi" ma ne studia un particolare rapporto, chi guarda si espone e lui dice "il predatore che spia la preda si espone, teme a sua volta di essere spiato."

Odisseo, nel mito del ciclope, arrivato sull'isola che guarda la costa sulla quale abitano i ciclopi i quali sono un popolo selvaggio, antecedenti a Zeus, non obbediscono a nessuno, appartengono a Urano, immortali e giganteschi. Odisseo racconta ai feaci che la terra dei ciclopi è una terra meravigliosa, con un sacco di tesori, viti che crescono senza alcuno sforzo ed un porto sicuro con una fonte d'acqua dolce, i quali non riescono ad essere.

sfruttati dai ciclopi, dei selvaggi. (Si racconta che Colombo raccontò la stessa cosa alla regina di Spagna per convincerla a raggiungere le Americhe e colonizzarle, terre fantastiche i cui tesori rimangono in mano ai selvaggi. Odisseo viene spinto dal desiderio di andare a vedere cosa c'è in questa terra meravigliosa, è spinto dal desiderio della vista. I ciclopi hanno un solo occhio per un motivo in particolare, l'occhio del ciclope è il riflesso del desiderio di predare i ciclopi e allo stesso tempo il riflesso del suo senso di colpa. Odisseo vuole vedere se i ciclopi sono davvero inospitali, ossia se non rispettano le leggi dell'ospitalità. Arrivati alla caverna di Polifemo non vengono accolti come ospiti ma fatti prigionieri e uccisi in parte, allora i feaci escogitano un piano per liberarsi da Polifemo ma non rimanere chiusi nella caverna, lo accecano con un'arma primordiale e fuggono sotto le penne delle pecore. Odisseo vince il ciclope,riuscito a scappare ruba le pecore e quindi si riconosce il segreto desiderio di predareoltre che di scoprire se i ciclopi sono davvero inospitali.

Gatto e Topo

Il gatto che gioca con il topo è un animale che esercita potere, potere è la capacità di indurre qualcuno a fare qualcosa per far si che questa autorità venga riconosciuta.

Il gatto non uccide subito il topo, ma esercita potere, uccidere non è potere, il poter ancora uccidere potere è “...”.

Durante il nazismo, più di un internato, tra cui Primo Levi ricordano che nel caso in cui un internato avesse tentato il suicidio prima della morte veniva punito, perché poter uccidere potere è questo è “...”.

Il topo che vede il gatto che si prende tempo che lascia spazio giocando con la sua morte non lo vede più come un semplice predatore ma come qualcosa di superiore.

L’elemento sottile e fondamentale del potere non si limita al gatto ma deve

crearsi una particolare relazione con il topo, la vittima deve arrivare a consegnarsi al potente. Il potere del potente è nato e garantito in questo contesto dall'occhio, dalla poter fare "sorveglianza" che permette di "vedere tutto". L'orecchio non ammette reciprocità, non posso ascoltare ed essere ascoltato. Gorgia la parola ha un grandissimo potere, è un farmaco, qualcosa che può far guarire o può uccidere, può produrre il bene come può produrre il male. A 50 anni ognuno ha il viso che si merita vedere. Churchill disse "il viso è lo specchio dell'anima", la parola viso deriva da "vedere" ed il viso a 50 anni è la somma di tutto ciò che ho visto. L'occhio è inteso come organo svelatore e rivelatore, lo sguardo ci dice tutto di una persona ma è anche l'unico organo che può nascondersi, può fuggire, può distogliere lo sguardo e

può aprire un mondo. L'occhio è un organo che insieme legge e racconta, è un organo dell'INCONTRO, del RICONOSCIMENTO, che può esserci o meno. Hitler diceva "spada" perché il persecutore non deve più vedere quello che sta uccidendo, per l'uccisore il perseguito deve essere indefinibile o mascherato da un racconto. In alcuni momenti però l'occhio si fa più potente del racconto, e qui si intravede l'elemento di rifiuto del comando contenuto negli occhi.

La MACCHINA DEI GUARDANTI, IL PANOPTICON

Benthamn inventò il Panopticon, egli era liberale, liberista ed utilitarista inglese, sviluppò la sua scoperta tra i primi del 900, il suo obiettivo era quello di ottenere l'ordine pubblico in scuole, prigioni ed ospedali.

Il panopticon è lo strumento del controllo, per Bentham invece che intervenire in maniera capillare è

necessario costruire un edificio cilindrico a vari piani, al centro un cilindro più piccolo che è rivolto a quello esterno. Nel primo cilindro ad ogni piano c'è una stanza con un controllore che guarda l'altro cilindro pieno di controllati in modo da tenere sotto osservazione tante persone contemporaneamente. È un sistema funzionale ma oneroso quindi il suo sistema è quello di creare finestre che permettono di vedere da fuori a dentro ma non danno dentro a fuori, di modo da confondere i controllati. Il fatto di non vedere convince i controllati di essere visti e permette ai controllori di essere meno presenti, perché con questa consapevolezza del controllato non è necessario il controllo perenne e diretto. Senza finestra cieca non funziona il potere. Alla base di questo ragionamento, c'è un'ideologia utilitarista secondo la quale si fa tutto per interesse. PANOPTICON significa occhio dei pochi che controlla i molti.è una descrizione del sistema panottico, un concetto sviluppato da Michel Foucault nel suo libro "Sorvegliare e punire". Il sistema panottico si basa sull'idea di un edificio a forma di cerchio con una torre centrale da cui è possibile osservare tutte le celle disposte lungo il perimetro. Questo sistema di sorveglianza permette di controllare e disciplinare le persone senza la necessità di una presenza fisica costante. Per formattare il testo utilizzando tag html, puoi utilizzare i seguenti:

ottenere l'obbedienza bisogna fare come il gatto con il topo, non uccidere ma mostrare di poter uccidere, non vedere ma dimostrare di poterlo fare.

Il sistema panottico è la somma di due sistemi: il primo è un sistema Panottico, l'occhio del topo che guarda il gatto, ed un dimensione Sinottica, il gatto che controlla il topo. La corte, immaginata come un centro stabile rispetto al Canetti, descrive il sistema panottico descrivendo quale le donne e gli uomini si orientano e attorno al quale si muovono incardinandoci il mondo.

Parte tutto da un centro, il RESOLE, attorno al quale si muove una cerchia di aristocratici che lo vedono solo sporadicamente, una cerchia poi più larga di cortigiani che si controllano a vicenda fino ad arrivare al popolo, appare tutto come una macchina di guardanti. I cerchi più piccoli rendono rituale il loro apparire in pubblico, così come il sole rende eccezionale il fatto di essere guardato. Questo è un Sinottico.

Questa è una descrizione del sistema panottico, un concetto sviluppato da Michel Foucault nel suo libro "Sorvegliare e punire". Il sistema panottico si basa sull'idea di un edificio a forma di cerchio con una torre centrale da cui è possibile osservare tutte le celle disposte lungo il perimetro. Questo sistema di sorveglianza permette di controllare e disciplinare le persone senza la necessità di una presenza fisica costante.

è una dimensione solo sinottica ed è pensabile, è invece impensabile costruire una società solamente panottica.

Il panottico è la condizione del sinottico. Bentham scrive che se tutta la società sarà controllata in questo modo raggiungerà la perfezione, nel frattempo si domanda, se un sorvegliato non fosse d’accordo di stare in questa situazione, secondo Bentham se incomincia a lamentarsi gli si chiude la bocca e picchiando la testa contro il muro gli si legano le mani, a quel punto gli resterebbe di ribellarsi “muro”. Questa è la società che Bentham immagina come perfetta.

Nel film “The Trueman show” di Peter Weir si rivela un modello panottico, Sheaven, viene ripresa in diretta la vita di un uomo, una pluralità di sorveglianti guarda una scena al cui centro c’è un sorvegliato, un uomo, Trueman. Trueman dice all’inizio del film una voce fuori campo

“è un modello” è “sacro”, la sua vita è esemplare e rappresenta quella di tutti. Un episodio particolare lo porta a comprendere di essere stato messo in qualche modo in trappola, in una gigantesca giostra che cercherà di svelare comportandosi in maniera non ordinaria, uscendo dagli schemi della sua esemplare normalità. Inizia a cercare un altrove che rimane indefinito ed oscuro. Nella scena del film il regista, il demiurgo dell’orrendo modo di Truman, gli chiederà se ne vale davvero la pena di uscire nel mondo reale, in un mondo dove non sa cosa incontrerà e lasciare la normale quotidianità di una vita finta, Truman risponderà con un “no”, uomo ordinario che sbeffeggia il suo farò quel che potrò.

IMMAGINI E SGUARDI

2001 il crollo il valore della sorveglianza sta dunque nel panottico quanto nel sinottico, tutto questo guardare è fondamentale nel 2001 quando il mondo vede

In diretta il crollo delle Twin Towers e delle povere vittime che nel momento di massima disperazione si buttano dalle torri in fiamme, ultimo gesto umano. Il guardare è stato in questo contesto decisivo, lo è stato per gli esecutori che cercavano audience e lo è stato per il mondo intero che dopo il crollo in diretta ha replicato lo spettacolo per i mesi a venire, la guerra del golfo già ci aveva portato immagini di ciò che stava accadendo ma mai in diretta e sempre filtrate, mai il mondo terra libera aveva visto la guerra COSI COME ERA. La "verità", violata ha convinto l'occidente di essere vittima, di essere sorvegliata ed allo stesso tempo l'ha convinta a diventare sorvegliante. La ferita fresca ed il sentimento di vittimismo ha fatto passare per malizie minori difesa tutti quegli atti e guerre visti come "necessari". Le immagini della guerra degli attentati e delle torture hanno mostrato il peggio degli esseri umani, che non è buona coscienza "uccidere".

Il peggio è la “ , L’INNNOCENZA DI ASSASSINI ED AGUZZINI, coloro che hanno la certezza di avere il dovere ed il diritto di uccidere e che lo fanno con le migliori intenzioni. Questi innocenti lo fanno con indifferenza facilità. Assassini innocenti e spettatori colpevoli.

Stanley Cohen scrive in “stati di negazione” degli stratagemmi di disimpegno: schifo: non può essere così”

  1. Non ci si crede (“ ) per vivere tranquilli.
  2. Guai e Problemi se la cercano SISTEMICI, prodotti dal sistema.
  3. Ho fatto la mia parte, “ ”.

Tre principi semplici che sgravano lo spettatore da ogni colpa e che alla lunga gli fanno apparire normale ciò che vede. La verità è che possiamo fare una cosa, possiamo SCANDALIZZARCI e mantenere la MEMORIA DELLO SCANDALO. Possiamo provare vergogna per noi stessi e per i nostri carnefici, posso sempre DIRE NO, anche dentro me stesso, rifiutandomi al consenso.

Morale non è fare bene.

ma scegliere in relazione ad altri, considerando le norme

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
20 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/01 Filosofia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rossycala di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Escobar Roberto.