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LE POESIE, I ROMANZI E I RACCONTI
Produzione letteraria vasta → opere che testimoniano un’idea di letteratura tipicamente risorgimentale, cioècome strumento di educazione civile e morale.
- Versi → Le lucciole (1855-57), Amori Garibaldini (1860).
- Romanzi → Angelo di bontà (1855), Il conte pecoraio (1857), Il Varmo (1855-56).
- Racconti → Novelliere campagnolo (1855-56).
I SAGGI POLITICI
Scritti dopo l’esperienza della Guerra d’indipendenza:
- Venezia e la libertà d’Italia
- Frammento sulla rivoluzione internazionale → Nievo si rivela lucidamente consapevole di un problemacentrale del Risorgimento, che era restato estraneo ai moderati: la necessità di rendere partecipi delmovimento nazionale anche le masse popolari contadine, elevandole economicamente e legandole agliinteressi della borghesia progressiva.
LE CONFESSIONI DI UN ITALIANO (1857-1858)
Romanzo storico, capolavoro di Nievo.
Pubblicato postumo nel 1867, suscitò scarso successo; solo nel Novecento fu apprezzato come meritava.
LA VICENDA
Il protagonista, Carlo Altoviti, narra in prima persona la sua lunga vita. Alle sue vicende biografiche si intrecciano tutti gli eventi principali della storia italiana. La prima parte del racconto rievoca il mondo feudale e patriarcale del Friuli prima della rivoluzione francese.
In questa parte ha rilievo l'amore di Carlino per la cuginetta Pisana, che durerà tutta la vita.
Seguono, poi, l'irruzione delle armate napoleoniche in Italia, il "tradimento" di Campoformio, la tragedia della repubblica partenopea, la Restaurazione, i moti del '20-'21.
Carlino, che vi ha partecipato, è condannato a Napoli ai lavori forzati; perde la vista, e la pena gli è commutata nell'esilio.
A Londra, sopravvive grazie alla Pisana, che giunge a chiedere l'elemosina per lui. Carlino riacquista la vista grazie ad un'operazione.
ma la cugina muore a causa delle privazioni subite per assisterlo. L'eroe torna in Italia e trascorre gli ultimi anni tra le memorie del passato, mentre amici e figli sono coinvolti nelle lotte d'indipendenza.DESTINI INDIVIDUALI E STORIA
La prima parte, che si svolge nel castello di Fratta, si presenta come romanzo di confessioni e memorie autobiografiche, ed è soprattutto una rievocazione intenerita del mondo dell'infanzia. Qui spicca il tratto della Pisana (→ tenera, capricciosa, istintiva, appassionata, volubile apparentemente, ma in fondo fedele nel suo amore per il protagonista). Tuttavia, anche in questa parte, il destino individuale si intreccia con la storia pubblica, evocando vividamente il trapasso tra il mondo dell'ancien régime e la nuova epoca rivoluzionaria.
Nella seconda parte del romanzo
il quadro storico ha il sopravvento sulle vicende intime, dove l'intreccio si fa più complicato e romanzesco.
L'IMPIANTO
NARRATIVO- Nella prima parte lo spazio è ristretto, il tempo narrativo è molto lento, con scene particolareggiate e indugi nell'analisi intima delle psicologie; nella seconda lo spazio si fa infinitamente più ampio e variato e il tempo narrativo diviene molto più rapido.
Muta anche la focalizzazione del racconto: mentre nella prima parte è ristretta a quella del protagonista fanciullo, nella seconda parte, la prima persona diviene poco più che una convenzione e si ha talora l'impressione di un racconto condotto da un narratore onnisciente.
VERSO IL ROMANZO CONTEMPORANEO
Nell'evoluzione del genere romanzesco nell'Ottocento, le Confessioni di un Italiano occupano un posto importante, poiché segnano il passaggio dal romanzo storico, dominante nel primo Ottocento, al romanzo di ambiente contemporaneo, caratteristico del secondo Ottocento: la narrazione, infatti, pur partendo dal secolo precedente, arriva sino agli eventi
Contemporanei alla scrittura del romanzo. In questa svolta, l'opera di Nievo è accompagnata da quella di Giuseppe Rovani, i Cento anni, scritti all'incirca nello stesso periodo.
L'ETÀ POSTUNITARIA (1861-1900)
POLITICA, ECONOMIA E SOCIETÀ
- Viene proclamato il Regno d'Italia e si conclude il processo risorgimentale con la conquista di Roma
- La Destra storica guida il paese con la sua politica di libero scambio che ostacola la nascita dell'industria (1861-76)
- La Sinistra liberale inaugura una nuova politica economica per favorire l'industrializzazione
- Le ideologie politiche più rilevanti sono liberismo, laicismo, cattolici, anarchismo, socialismo.
- Si delinea un netto divario economico tra il Nord e il Sud della penisola e si apre la "questione meridionale".
- Comincia ad assumere un ruolo sociale rilevante il ceto medio impiegatizio.
- Le condizioni delle masse contadine sono ai
LINGUA E LETTERATURA
Si impone con urgenza il problema dell'unificazione linguistica.
Viene accolta la soluzione manzoniana (una lingua comune sulla base del fiorentino della conversazione colta).
I dialetti continuano a essere usati in tutta Italia (situazione di bilinguismo: lingua nazionale-dialetti).
Si affermano nuove correnti letterarie: Scapigliatura, Verismo.
I generi di maggior successo sono: poesia → lirica scapigliata, lirica carducciana; prosa → romanzo verista, novellistica, romanzo d'appendice, racconti per l'infanzia; teatro → dramma borghese, testi dialettali, melodramma.
CULTURA E MENTALITÀ
- Si afferma il Positivismo → validità esclusiva del metodo scientifico, estensione del metodo scientifico alle realtà spirituali, fede assoluta nel progresso.
- L'atteggiamento degli intellettuali oscilla tra rigore veristico e nostalgia romantica.
- Si avverte sempre più...
La distanza e il conflitto tra l'intellettuale e la società.
- Gli intellettuali perdono il loro ruolo di guida culturale e civile e si specializzano in ambiti specifici del sapere.
- Il mercato editoriale assume proporzioni nazionali.
- Il prodotto artistico e letterario tende a diventare una merce di scambio.
- Si diffondono su vasta scala giornali, periodici e riviste.
- La scuola riveste un ruolo centrale nella formazione della coscienza nazionale.
LA SCAPIGLIATURA
La Scapigliatura non è una scuola o un movimento organizzato, ma si tratta di un gruppo di scrittori che operano nello stesso periodo (→ anni '60-'70 dell'Ottocento) e negli stessi ambienti (→ il centro principale è a Milano, ma vi sono manifestazioni analoghe anche a Torino e Genova) e che sono accomunati da un'insofferenza per le convenzioni della letteratura contemporanea (→ manzonismo e tardo Romanticismo sentimentale), per i principi
ei costumi della società borghese, e da un impulso di rifiuto e di rivolta, che si manifesta nell'arte come nella vita. Il termine "Scapigliatura" fu proposto per la prima volta da Cletto Arrighi nel suo romanzo La Scapigliatura e il 6 febbraio (1862), a designare un gruppo di spostati e ribelli alla loro classe di provenienza, che amavano vivere in maniera eccentrica e disordinata. Era un termine letterario arcaico che veniva riportato alla vita, per fornire un equivalente italiano del francese bohème. GLI SCAPIGLIATI E LA MODERNITÀ Conflitto tra artista e società → nascono negli artisti italiani degli atteggiamenti ribelli e antiborghesi, il mito di una vita irregolare e dissipata come rifiuto radicale delle norme morali e delle convenzioni correnti. Di fronte agli aspetti salienti della modernità → gli scapigliati assumono un atteggiamento ambivalente: da un lato, il loro impulso originario è di repulsione e orrore,come è proprio dell'artista, che si aggrappa disperatamente a quei valori del passato che il progresso va distruggendo; dall'altro lato, però, rendendosi conto che quegli ideali sono ormai perduti irrimediabilmente, essi si rassegnano, delusi e disincantati, a rappresentare il "vero", ad accettare la scienza positiva, ad usare il linguaggio dell'anatomista e del chimico. Questa ambivalenza è una manifestazione tipica di un'età di crisi violenta e di rapido trapasso. Gli scapigliati definiscono questo atteggiamento "dualismo" - essi si sentono divisi tra l'Ideale e il Vero, o bene e male, virtù e vizio, bello e orrendo, senza possibilità di conciliazione.La loro opera è propriol'esplorazione di questa condizione di incertezza, di disperazione esistenziale.
LA SCAPIGLIATURA E IL ROMANTICISMO STRANIERO- → accomuna gli scapigliati alla condizione degli scrittori romantici europei.
SITUAZIONE DI DISAGIO, DI RIVOLTA, DI PROTESTA romantici europei.- La Scapigliatura recupera tutta una serie di temi romantici → l'esplorazione estrema dell'irrazionale e del fantastico, della dimensione del sogno e dell'allucinazione, il "nero", il macabro e l'orrore, il satanismo (→l'atteggiamento di chi esalta la ribellione dell'uomo contro le regole e le leggi morali e religiose, considerate di impedimento alla libertà di creazione dell'artista) atteggiamenti umoristici e ironici.
compaiono dopo l'unificazione → il "nero" romantico era la percezione delle forze terribili che si erano scatenate nel mondo
moderno ed esprimeva l'angoscia, la paura, l'orrore da esse provocate (→ processo che, in Italia, prende avvio con la costituzione dello Stato unitario) → tematiche che affiorano anche nelle pagine degli scapigliati. - I modelli a cui guardano gli scapigliati sono in primo luogo i romantici tedeschi (→ Hoffmann, Jean Paul, Heine); il loro vero e proprio nome tutelare è Baudelaire, il poeta che aveva cantato l'angoscia della vita moderna nelle grandi metropoli, la lacerazione che si produceva tra lo spleen, il vuoto e il disgusto di questa vita e l'irraggiungibile ideale. ↓ anche Poe esercita grande fascino, con i suoi racconti fantastici e orrorosi, con la sua vita disordinata e "maledetta". - Su un altro versante, quello del culto estetizzante dell'arte, esercitano una suggestione evidente sugli scapigliati anche i poeti del Parnasse, una scuola affermatasi in Francia nel decennio 1866-76, che mirava ad una forma perfetta.cesellata e impeccabile.
UN CROCEVIA INTELLETTUALE- La