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R R
λf (x) dx = λ f (x)
a a
∈
Dim : Notiamo che, fissata una partizione δ ∆ , vale sempre:
[a,b]
≤
sup [f (x) + g (x)] sup f (x) + sup g (x)
[x ,x ] [x ,x ] [x ,x ]
k k+1 k k+1 k k+1
≥
inf [f (x) + g (x)] inf f (x) + inf g (x)
[x ,x ] [x ,x ] [x ,x ]
k k+1 k k+1 k k+1
Si ottiene quindi: ≤ ≥
S (f + g) S (f ) + S (g) e s (f + g) s (f ) + s
δ δ δ δ δ (g)
δ
Possiamo quindi prendere una successioni di partizioni δ . Si ha:
n
≤
≤
≤ (g)
(f ) + S
(f + g) S
(f + g) S
(g) s
(f ) + s
s δ
δ
δ
δ
δ
δ n
n
n
n
n
n
Dove abbiamo usato l’ovvietá che le somme superiori sono maggiori delle
somme inferiori per ogni svelta della partizione.
−→ ∞
Passando al limite per n si ha che gli elementi estremali della disug-
uaglianza tendono a b
b R
R g (x) dx
f (x) dx + a
a
Questo dimostra, per il teorema dei Carabinieri,che le disuguaglianze sono
tutte uguaglianze e dunque che f + g é integrabile e vale la proprietá 1.. La
proprietá 2. é ovvia. −→ ≤
Prop 1.3 : Siano f, g : [a, b] R integrabili su [a, b] tale che f (x)
∀x ∈
g (x) [a, b]. Allora: b b
≤
R R
1. f (x) dx g (x) dx
a a
|f |
2. é integrabile su [a, b] vale :
b b
≤ |f
R R
f (x) dx (x)| dx
a a b
≥ ≥
R
Dim : Notiamo che se f 0 allora sicuramente possiamo dire f (x) dx
a
−
0. Dunque presa la funzione differenza g f .
b b b
− ≥ ⇐⇒ − ≥
R
R R
(g f ) (x) dx 0 g (x) dx f (x) dx 0
a a a
E vale la tesi 1.
Per dimostrare 2. invece notiamo che:
3
|f − |f ≤ −
sup (x)| inf (x)| sup f (x) inf f (x)
[x ,x ] [x ,x ] [x ,x ] [x ,x ]
k k+1 k k+1 k k+1 k k+1
|f | −
Dunque basta applicare il criterio 1. sulla funzione differenza f .
Infatti: b b
|f ≥
R R
Per 1. si ha che (x)| dx f (x) dx Passando ai moduli otteniamo 2.
a a
−→ ∈
Prop 1.4 : Sia f : [a, b] R e c (a, b) tale che f sia ancora integrabile
in [a, c] e [c, b]. Allora integrabile su [a, b] e vale:
b c b
R R R
f (x) dx = f (x) dx + f (x) dx
a a c
Dim : La dimostrazione é una semplice applicazione della definizione di par-
tizione.
Oss 1.3 : Osserviamo come é utile la seguente definizioni di integrale a
dominio invertito. b a
−
R R
f (x) dx = f (x) dx
a b
Inoltre si puó porre anche: a
R f (x) dx = 0
a
Integrazione di Funzioni Continue
Diamo dei risultati pratici e teorici che sono fondamentali sia per lo svolgi-
mento degli esercizi piú comuni sia per un fattore di rilevanza teorica.
−→
Teo 1.1 : Sia f : [a, b] R continua. Allora f é integrabile su [a, b].
Dim : Diamo la dimostrazione nel caso piú forte in cui supponiamo che
∃M ≥ 0 tale che valga:
|f − ≤ |x − ∀x, ∈
(x) f (y)| M y| y [a, b] ∈
Ora fissato abbastanza piccolo e fissata una partizione δ ∆ tale che :
[a,b]
∀α ∈ |f − ≤
, β [x , x ] si ha che (α ) f (β )|
k k k k+1 k k M (b−a)
Allora presa la differenza delle somme:
n
− − −
P
S (f ) s (f ) = (L l ) (x x )
δ δ k k k+1 k
k=1 ∀k∃α ∈
Siccome f é continua e limitata allora , β [x , x ] per cui L =
k k k k+1 k
f (α ) e l = f (β ).
k k k
Dunque: 4
nk=1 − −
− P (f (α ) f (β )) (x x )
S (f ) s (f ) = k k k+1 k
δ δ nk=1 |α − | −
≤ P M β (x x )
k k k+1 k
nk=1
≤ −
P M (x x )
k+1 k
M (b−a)
n −
P
= (x x ) =
k+1 k
k=1
b−a
Il che dimostra la tesi. −→
Teo 1.2: (della media integrale) Sia f : [a, b] R continua. Allora
∃c ∈ [a, b] tale che:
b −
R f (x) dx = (b a) f (c)
a
Dim : Dalla Prop 1.1 segue che: b
1
≤ ≤
R
inf f (x) f (x) dx sup f (x)
x∈[a,b] x∈[a,b]
a
(b−a)
Siccome f é continua essa assume tutti i valori compresi tra il suo massimo
∈
e il suo minimo. Esiste quindi c [a, b] tale che:
b
1 R f (x) dx = f (c)
a
(b−a)
Ció dimostra la tesi.
Oss 1.3 : Il precedente teorema ci dice che se f é una funzione continua
allora esiste un punto per cui l’integrale di f coincide con l’area del rettangolo
−
di base b a e altezza f (c) . f (c) é da interpretarsi come l’altezza medio di
f nell’intervallo di definizione.
−→
Prop 1.5 : Sia f : [a, b] R limitata monotona. Allora f é integra-
bile su [a, b].
Teorema fondamentale del calcolo integrale
Arriviamo ora al punto cruciale che collega il calcolo delle aree al problema
della ricerca delle primitive. −→
Supponiamo di avere una funzione continua f : [a, b] R e consideriamo
la famiglia di integrali al variare di x: x
R
F (x) = f (f ) dt
a
Allora F é detta funzione integrale. Vale il seguente risultato: −→
Teo 1.3 :(fondamentale del calcolo integrale) Sia f : [a, b] R una
funzione continua. Allora la funzione integrale
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