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Gli organismi di diritto pubblico

Deriva dall'ambito europeo, dall'ordinamento dell'Unione europea, e la definizione la troviamo nei codici dei contratti, in particolare nel decreto legislativo 50/2016 che riguarda gli appalti.

Nell'Art. 3 è contenuta la denominazione dell'organismo di diritto pubblico: "Qualsiasi organismo che in forma societaria cui l'elenco tassativo è contenuto nell'allegato IV con tre caratteristiche:

  1. persegue esigenze di interesse di tipo generale ma non si pone quale società in concorrenza con altre
  2. è dotato di personalità giuridica
  3. Organismo di diritto pubblico, quindi la sua attività è finanziata da risorse pubbliche.

È una macro-categoria che ricomprende diverse categorie di pubbliche amministrazioni.

6) SOCIETA' A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Dagli scorsi anni '30 lo stato interviene nell'economia, poi man mano nei decenni smette questo ruolo.

di stato imprenditore e diventa uno stato controllore, regolatore. Le diverse imprese pubbliche erano collocate nell'ambito di un sistema piramidale e sottoposte al controllo e alla vigilanza di comitati interministeriali.

Successivamente però alla fine degli anni '80 alla luce di problematiche legate al debito pubblico e delle istanze europee molte imprese pubbliche sono state privatizzate; in questo modo molti enti pubblici gestori di servizi per la comunità, si sono trasformare in società.

ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI DELL'AMMINISTRAZIONE

L'ufficio o mero ufficio non rappresenta l'ufficio fisico ma va inteso come l'unità di suddivisione interna di organizzazione dell'amministrazione; sono le unità strutturali di base in cui sta il personale dell'amministrazione che è diviso per competenze e responsabilità.

Si suddividono in 2 categorie:

- mero ufficio ufficio semplice: struttura interna

dell'amministrazione che svolge compiti all'interno dell'amministrazione, non si interfaccia con altre amministrazioni e quindi non ha una responsabilità esterna

uffici organi: l'organo è quell'unità dell'amministrazione che è idonea a manifestare verso l'esterno o verso enti esterni pubblici e privati la volontà dell'amministrazione stessa; come se l'organo fosse un ufficio in grado di parlare per l'amministrazione e manifestare le sue volontà, non lo possono fare tutti i funzionari o impiegati ma solo i dirigenti in quanti titolari di un ufficio organo.

Rapporti organizzativi tra uffici:

Esistono diverse relazioni che riguardano l'organizzazione interna.

  1. rapporto di gerarchia: chi ha questo potere ha potere nei confronti degli uffici subordinati e ha poteri di ordine, di annullamento d'ufficio, di decisione dei ricorsi gerarchici, poteri di controllo, di sostituzione e di avocazione,

17) Rapporto di direzione: chi ha questo potere può emettere non ordini ma direttive nei confronti di altri uffici, è un qualcosa di meno vincolante e incisivo rispetto all'ordine perché gli uffici subordinati possono discostarsi dalla direttiva ma se si discostano devono motivare. Chi ha potere di direzione ha potere di controllo sugli uffici subordinati. (Es. rapporto tra ministero dirigenti)

18) Rapporto di controllo: è presente in quanto gli uffici sono necessitati a rispettare determinati standard, parametri e un successivo controllo che viene operato da un soggetto o un ufficio per verificare il rispetto di quei parametri. (Es. controllo affidato ad un soggetto esterno all'amministrazione come nel caso della corte dei conti che non è dell'amministrazione ma un giudice e ha la funzione di giudizio e di controllo sull'utilizzo del denaro della finanza)

pubblica). Il controllo può anche essere interno all'amministrazione come il controllo della gestione. Parametri di controllo: conformità alla legge, regolarità amministrativa e contabile, valutazione della dirigenza, controllo strategico di bilancio o di gestione.

19) Rapporto di coordinamento: ufficio che coordina l'attività di altri, hanno questi poteri anche chi ha potere di gerarchia (es. il segretario generale di un ministero coordina tutte le direzioni generali). Il coordinamento può avvenire anche tra uffici equi-ordinati ovvero nominati interministeriali, conferenza di servizi.

IL PERSONALE

Storicamente il rapporto di lavoro della pubblica amministrazione è stato privatista per poi diventare pubblicista. Fino alla fine del 1800 era prevalente la concezione privatistica quindi chi lavorava nelle amministrazioni aveva un rapporto di lavoro come quelli che lavorano in ambito privato; dalla fine del 1800 si ebbe una concezione pubblicistica,

lavoro pubblico, contratti collettivi nazionali, regolamenti interni e normative specifiche. Al fine di riconoscere ai dipendenti alcune garanzie di stato e di assicurare coerenza con la concezione dei rapporti di stato e cittadini in termini non paritari, questa visione vede l'amministrazione in posizione sovra-subordinata, nel senso che emana provvedimenti e decisioni che incidono sulla sfera del cittadino. Nel tempo si inizia a capire che chi lavora nell'amministrazione debba avere rapporti di lavoro pubblicistici, con la conseguenza che nelle controversie il dipendente si rivolga al giudice non ordinario ma al giudice amministrativo. Successivamente si apre un'ulteriore fase, negli anni '90, e si giunge ad una riforma condotta dal decreto legislativo numero 165/2001 importante poiché introduce una riforma e apre una nuova fase dove si ritorna nuovamente alla privatizzazione dell'impiego pubblico. Attualmente le fonti che regolano il rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione sono: il codice civile, leggi sui rapporti di lavoro pubblico, contratti collettivi nazionali, regolamenti interni e normative specifiche.

Lavoro subordinati, norme sul rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione e contrattazione collettiva. Ne deriva che gli atti principali nei quali il rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione hanno natura negoziale, con conseguente giurisdizione del giudice ordinario in funzione del giudice del lavoro. Ci sono delle eccezioni infatti alcuni categorie di dipendenti pubblici per le funzioni che svolgono rimangono in un regime pubblicistico come magistrati, personale militare e di polizia, personale diplomatico, professori universitari. Per reclutare personale l'amministrazione (riascolta registrazione 20 ottobre)

LA GIURISTIZIONE

Le controversie relative ai dipendenti pubblici che ricadono nel regime di privatizzazione sono alla giurisdizione del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro. Il giudice ordinario può emanare tutti i tipi di sentenze di accertamento, consecutive e di condanna richieste dai dirigisoggettivi tutelati;

restano devolute al giudice amministrativo le controversie in materie di procedure controversiali per l'assunzioni dei dipendenti pubblici. I dirigenti sono una categoria del personale a sé stante e abbiamo avuto un evoluzione del ruolo:
  1. In una prima fase tutte le funzioni decisionali erano incentrate nel ministero; le strutture affidate ai dirigenti erano meri uffici interni coadiutori del ministro, privi di legittimazione ed emanare atti rilevanti verso l'esterno.
  2. Con una prima riforma della dirigenza negli anni 70 alcune competenze sono state affidate per legge ai dirigenti, per l'adozione di determinati provvedimenti ed entro certe soglie di valore; il ministro non ha più potere di ordine ma di direttiva anche se conserva il potere di avocazione.
Con il decreto legislativo 265/2001 in questo decreto si attua il principio di distinzione tra politica ed amministrazione. Articolo legislativo 4 ascolta registrazione.

LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE

pubblica amministrazione può svolgere due tipi di attività riconducibili a 2 macro aree: 1) Pubblicistica ed autoritaria: la pubblica amministrazione si comporta come un'autorità e si basa sull'adozione di provvedimenti amministrativi unilaterali, i cui effetti si producono indipendentemente dalla volontà del destinatario. È regolata dal diritto amministrativo. 2) Privatistica e consensuale: la pubblica amministrazione si comporta come un privato cittadino e agisce tramite l'adozione di strumenti come contratti, convenzioni e accordi; è regolata dal diritto privato, sia pure con alcune deroghe rispetto al diritto civile. Nel quadro di queste 2 attività, l'amministrazione pubblica nel dettaglio si occupa di 3 grandi attività: 1) Funzione amministrativa: è l'insieme delle attività svolte per arrivare all'emanazione di un atto finale, di un provvedimento di vario tipo; a tale funzione possiamo

Ricondurre tutte le attività svolte dall'amministrativo nel corso di un procedimento amministrativo quindi tutte le fasi di un procedimento sono comprese nella funzione amministrativa.

Es. se devo rinnovare il passaporto mi reco in questura e il funzionario della questura controlla la documentazione e arriverà a rilasciarmi il nuovo documento e per arrivare al rilascio ci sono delle attività che rappresentano la funzione amministrativa.

  1. Funzione pubblica: può essere svolta una funzione pubblica soltanto dalle pubbliche amministrazioni non dai privati o cittadini perché sono attività che rappresentano la sovranità dello stato e sono attività che rispetto ai cittadini si concretizzano in comandi, restrizioni.
  2. Es. attività della polizia postale, carabinieri, esercito che sono attività riconducibili alla funzione pubblica, oppure anche chi riscuote le imposte.

  3. Servizio pubblico: le amministrazioni si occupano

Anche di erogare servizi pubblici, servizi alla comunità; se lo fa accordandosi con enti privati o del terzo settore il servizio pubblico rientra nell'attività privatistica.

Inizialmente lo Stato come pubblica amministrazione si assumeva in prima persona il compito di erogare e gestire tutti i servizi in favore dei cittadini, questo perché il nostro è uno stato sociale che si basa sul principio di essere una repubblica liberal democratica con alla base l'uguaglianza, la libertà, istruzione, prestazioni sanitarie minime, diritto all'assistenza sociale.

Originariamente i servizi pubblici avevano delle caratteristiche:

  • per legge erano ritenute attività che solo lo stato poteva svolgere
  • la gestione era svolta direttamente tramite strutture dell'amministrazione (aziende speciali) oppure indirettamente tramite enti pubblici economici. In alcuni casi era consentito l'affidamento a terzi tramite concessione amministrativa
(avviene tramite l'istituto della concessione). Successivamente le cose sono cambiate anche con l'avvento
Dettagli
A.A. 2022-2023
33 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aliceericciiii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Genuessi Ilaria.