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Federalismo Fiscale
Il federalismo fiscale studia le funzioni dei diversi livelli di governo e le loro modalità di interrelazione (Oates, 1972).
Motivazioni comunemente addotte a supporto del decentramento:
- Migliore adattamento dell'offerta alle preferenze
- Best practices
- Responsabilizzazione delle politiche locali attraverso il voto "qui vicino", che se uno è più vicino è meglio posizionato per giudicare
- Riduzione delle esternalità legate a mancati riservi dell'unico bilancio
Teorema di Oates
Nella teoria tradizionale del federalismo fiscale il punto # ha assunto un ruolo prevalente.
Uno dei cardiini di questa teoria è il teorema di Oates. Afferma che: in presenza di una differenziazione territoriale delle preferenze rispetto ai livelli di offerta dei beni pubblici, il decentramento dell'offerta stessa permette di conseguire un miglioramento del benessere collettivo rispetto alla soluzione centralizzata.
Con beneficio marginale elevato (DL1) il passaggio da Qc a Q² comporta un miglioramento di benessere
Con beneficio marginale basso (DL2) il passaggio da Qc a Q1 comporta un minoramento di benessere
L' teoria si regge sulle seguenti ipotesi:
- Dismogeneità inter-regionale (sufficiente) omogeneità intra-regionale
- Assenza di economie di scala
Caveat:
Il problema è che la collettività ha preferenze diverse, quindi sarebbe meglio operata centralizzata!
Astrazione dell'ipotesi che l'ente eserciti un'unica funzione
Non dovrebbe essere lo stato centrale a fornire livelli
territorialmente differenziati di servizio?
Il "voto con i piedi" di Tiebout
Nel modello di Tiebout (1965) la perfetta mobilità degli individui
tra giurisdizioni è vista come possibile soluzione al problema
della rivelazione delle preferenze rispetto ai beni pubblici,
facendo sì che ogni individuo abbia incentivo a collocarsi
nella giurisdizione che offre la combinazione da lui preferita
di tassazione ed offerta di beni pubblici.
Le ipotesi del modello:
- Assenza di esternalità
- Perfetta mobilità e informazione
- Costo marginale d'ottimale del servizio pubblico costante rispetto
- al livello del servizio individuale offerto e rispetto alle
- dimensioni della popolazione (della giurisdizione)
Decentramento ed efficienza: analisi positiva
2 Caratteristiche
- Le motivazioni a favore del decentramento che emergono
- dalla giurisdizione tradizionale sono strettamente legate a:
- Non omogeneità delle preferenze all’interno dello stato nazione
- Mobilità individuale
Inoltre, la visione del policy maker è assimilabile a quella
di un ottimatore benevolente
Se il policy maker agisce localmente aumenta il benessere
sociale*
(ipotesi che viene meno)
TRASFERIMENTI IN SOMMA FISSA VINCOLATI
Se la struttura delle preferenze fosse tale che con trasferimento non vincolato il livello ottimale di G è minore di G2, questo tipo di trasferimento renderebbe quella scelta non fattibile (vincolo sul transf. stringente).
Se il livello di bene pubblico è inferiore a G0, il vincolo di bilancio diventa pari a O!
CONTRIBUTO PARTECIPATO A STANZIAMENTO NON DETERMINATO
Cambia il prezzo!
Il settore pubblico dato che per ogni bene pubblico (G) che produce trasferisce un sussidio pari a K!
C1 + C1 − (K ⋅ G) C1 = C1 + G(K − I) K ⋅ G
CONTRIBUTO PARTECIPATO A STANZIAMENTO DETERMINATO
Stessa cosa però: max K!
K ⋅ G ≤ K
La pendenza è minore fino ad un certo livello e poi parallela.
Ogni G in eccesso costa quanto costava prima del trasferimento.
Le Funzioni delle Regioni
- Spese rispetto alle quali lo Stato ha competenza esclusiva nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.
- Altre spese delle Regioni (con ulteriore articolazione).
Finanziamento?
Le funzioni devono essere rese secondo livelli essenziali in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.
È garantito il finanziamento integrale del fabbisogno determinato nel rispetto dei costi standard associati ai livelli essenziali delle prestazioni, fissati per legge ed erogati in condizioni di efficienza.
Il finanziamento avviene attraverso perequazione verticale.
Per le altre funzioni opera un meccanismo di perequazioni mirato a ridurre adeguatamente (ma non completamente) le differenze nelle diverse capacità fiscali dei territori, senza alterare l'ordine.
Le Funzioni degli Enti Locali
- In questo caso si parla di "funzioni fondamentali" ma la legge non fornisce indicazioni definitive, ma transitorie e provvisorie.
- In via transitoria la legge delega determina nell'80% della spesa di ogni comune o provincia il valore da ascrivere alle funzioni generali di amministrazione (al 70%), distribuzione, trasporto, la gestione del territorio e dell'ambiente, il settore sociale, la polizia locale (solo i comuni) e i servizi del mercato del lavoro (solo le province).
Finanziamento?
Per le prime funzioni è previsto il finanziamento integrale sulla base della spesa standard (valore standardizzato della spesa al netto degli interessi).
È istituito un fondo perequativo per gli enti locali diretto a ridurre le differenze tra le capacità fiscali, tenendo conto della dimensione demografica.