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Beni Pubblici
Bene pubblico "puro":
- Non rivale nel consumo
- Non escludibile
Perché il mercato fallisce se ci sono queste condizioni?
La non escludibilità implica l'impossibilità di porre il pagamento di un prezzo come condizione per godere del bene e quindi l'impossibilità di realizzare profitti positivi per un operatore privato.
Se l'esclusione fosse possibile, risulterebbe inefficiente porre p > 0 per il bene il cui MC = 0.
La condizione di efficienza sarebbe p = MC.
Beni Pubblici Puri e Misti
- Non rivale
- Rivale
- Non escludibile
- Pubblico
- Misto (comune)
- Escludibile
- Misto (tariffabile)
- Privato
Esempi:
- Bene pubblico "puro": sono talmente pochi: es. difesa nazionale, illuminazione pubblica.
- Misto (comune)
- Esempio: Frequenze della telefonia in cui più soggetti utilizzano la rete cominciano a decadere.
- Misto (tariffabile)
- Esempio: Strada non congestionata, non rivale perché l'aumento delle macchine che la percorrono non comporta l'aumento dei costi.
Due Elementi Complementari
Produzione e Fornitura
Si fa riferimento all'aspetto tecnico della combinazione di input finalizzata all'ottenimento di un output.
Si fa riferimento al finanziamento del pagamento dell'output.
Esempio: Il settore pubblico stesso rimborsa prestazioni prodotte da privati.
Molti paesi offrono alle famiglie "voucher" che possono essere spesi per finanziare la partecipazione a programmi di istruzione privata.
- Anche se tutti consumano la stessa quantità di un bene pubblico, ciò non significa che tale consumo debba essere valutato da tutti allo stesso modo.
Esempio: La difesa nazionale può essere vista come garanzia di maggiore sicurezza, o semplicemente un incentivo alla corsa agli armamenti.
- La natura di un bene pubblico non è assoluta, ma dipende dalle condizioni del mercato e dai livelli tecnologici raggiunti.
Esempio: Biblioteca. Più aumentano le persone più è ingestibile perché affollata.
Quante "l'essere pubblico" è una caratteristica dei beni pubblici minima, minore è l’ovrar, perché la non rivaluta non è più soddisfatta.
QUANTO BENE PUBBLICO?
Nel caso dei beni pubblici puri, la soluzione al fallimento del mercato è l’intervento pubblico.
In un mercato dei beni privati perfettamente concorrenziale l’operare del mercato stesso determina il livello efficiente di produzione.
In assenza del mercato si pone il problema di quale sia il livello efficiente di produzione del bene pubblico.
La risposta: Analisi della curva di domanda.
Domanda per beni privati: Somma delle domande individuali: "Somma orizzontale".
P* Oltre questo, nessuno non domanda più niente.
Domanda per i beni pubblici: "Somma verticale" - non ci sono possibili livelli di consumo differenziati tra soggetti!
Sommo i benefici marginali.
I presupposti dell'intervento pubblico
Posto che, con eccezioni assolutamente marginali, i servizi sanitari non hanno le caratteristiche del bene pubblico, come si giustifica l'intervento pubblico in questo ambito?
I presupposti generali per l'intervento pubblico sono:
- Efficienza: correzioni di eventuali fallimenti di mercato diversi dai beni pubblici
- Equità: diverse possibili connotazioni (accesso, salute, ...)
Come per gli altri settori, il settore pubblico interviene su
Produzione = Finanziamento
Possibili configurazioni
- Produzione pubblica e finanziamento pubblico
- Privata e pubblica
- Pubblica e privata
- Privata e pubblica
Fallimenti nella produzione
- Beni pubblici / esternalità (rilevanza limitata)
- Asimmetria informativa a svantaggio del consumatore
Il ruolo del paziente, come consumatore di servizi sanitari, è profondamente diverso da quello del consumatore in mercati convenzionali. La peculiarità sta nel fatto che la domanda di servizi è mediata dall'intervento medico, con cui si stabilisce un rapporto di agenzia.
La domanda espressa dal medico può non riflettere le preferenze del paziente (incentivi individuali o tipo domiciliare e non medicina "difensiva").
Il servizio sanitario come "experience good".
- Barriere all'entrata:
- Monopolio
- Economie di scala
- Accreditamento
- Brevetti per farmaci e tecnologie sanitarie
- Regole di accesso alla professione medica
SELEZIONE AVVERSA
...L'assicuratore non conosce il rischio del soggetto e le sue caratteristiche.
- L'assicuratore può conoscere il rischio medio di malattia di una popolazione e sulla base di questo definira un contratto compatibile con le condizioni di mercato concorrenziale.
Questo contratto risulterà però ampiamente favorevole per alcuni soggetti (quelli che sanno di avere alta probabilita di ammalarsi) e sfavorevoli per altri (quelli con bassa probabilita).
Se l'assicuratore offre un p intermedio - sarà piuttosto efficiente per quelli con alta probabilita - inefficace per bassa.
I soggetti a basso rischio
- con prezzo troppo alto a meno che non siano avversi al rischio, hanno incentivo se escono dal mercato - preferiscono non assicurarsi.
Ma oramai la popolazione che ha interesse ad assicurarsi avrebbe un rischio medio > media dell'intera popolazione: la popolazione è selezionata i soggetti poco sani hanno più rischio.
Questo dovrebbe incoraggiare l'assicuratore ad adeguare il prezzo verso l'alto. Il che indurrebbe un ulteriore frazione della popolazione relativamente sana ad abbandonare l'assicurazione (come inizio).
Il problema potrebbe riproporsi con il rischio che il mercato non esista.
es: mercato di bidoni si torna al punto di partenza
L'avversione al rischio può stoppare il meccanismo della selezione avversa perchè i soggetti avversi al rischio possono trovare conveniente un prezzo più elevato rispetto a quello ritenuto equo.
Avversi Selez. Avversa (si accumulano)
AZZARDO MORALE
L'azzardo morale e il riflesso dell'asimmetria informativa nella fase post-contrattuale.
Poiché l'assicuratore non è in grado di osservare l'effettivo stato di salute dell'assicurato e quindi l'effettivo livello di beneficio da lui ricevuto, l'operatore ha interesse ad utilizzare tutti i servizi il cui beneficio marginale sia non nullo.
Il livello di servizi domandati è quindi in eccesso rispetto al livello efficiente corrispondente a quello totale che il beneficio marginale uguaglia il costo marginale.
Caratteristiche Essenziali del SSN:
- Universalismo: C'è contrasto con il sistema mutualistico, ora tutti possono accedere in quanto cittadini.
- Finanziamento attraverso le imposte: servizi coperti dalle imposte la fiscalità generale.
Livelli di governo del SSN:
- Il governo centrale doveva individuare gli obiettivi in un piano sanitario nazionale, stanziare il fondo sanitario nazionale (FSN) sul bilancio dello Stato e decidere come ripartirlo tra le regioni.
- Le regioni programmano l'intervento sul territorio.
- Le USL gestivano i servizi, compresa l'assistenza ospedaliera.
- Questo aspetto mantenuto fino al 1992.
Fino al 1992 → FSN = Finanziamento ed erogazione di servizi (responsabilità a livello locale).
A prescindere dal numero di cittadini serviti; non c'è criterio di efficienza nel finanziamento Regine prescinde dall'effettiva necessità dell'ente.
Critero di finanziamento prevalente → spesa storica, in ottica incrementale.
Eventuali perdite ripianate a consuntivo.
Riforme Anni '90
Le 2 passaggi normativi di riforma si collocano nel 1992 e nel 1999.
I presupposti delle riforme:
- Il primo modulo fondamentale della riforma si colloca nel 1992, in coincidenza con la crisi finanziaria rischiata in Italia; in questo come in altri settori l'obiettivo è quello di razionalizzare l'uso delle risorse.
- Evidence della presenza di sacche di inefficienza nel sistema.
Attuale Sistema
Nel biennio 1999-2000 è stato abolito il FSN.
- Le regioni sono più responsabili (autonome) perché fissate le modalità di finanziamento.
- Tributi propri IRAP e addizionale Irpef → riallineamento.
- Gettito IVA.