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Sono considerate entrate straordinarie:
- Tesoro di guerra
- Contribuzioni straordinarie ( nei casi di terremoto ad esempio)
- Alienazione di beni patrimoniali
- Emissione di carta moneta
- Debiti pubblici
La spesa pubblica:
la spesa pubblica è costituita dall’erogazione in danaro che lo stato e gli altri enti pubblici
effettuano al fine di produrre beni e servizi che occorrono per soddisfare i bisogni della
collettività.
L’insieme delle spese pubbliche è definito fabbisogno finanziario.
La spesa pubblica è costituita dalla somma delle spese correnti e di quelle in conto capitale. 5
Si utilizza il concetto di bilancio di cassa (principio di contabilità nazionale) per la spesa
pubblica.
Il bilancio dello stato:
Il bilancio dello Stato, previsto in Italia dall’art. 81 della Costituzione, è un documento giuridico
contabile che elenca le entrate e le spese relative all’attività finanziaria dello stato nell’arco di
un periodo di tempo ben determinato, che può essere un anno (bilancio annuale) o può
riguardare più anni (bilancio pluriennale).
Il Governo è tenuto a presentare il bilancio e il Parlamento all’approvazione dello stesso.
Insieme alla Legge di stabilità, il bilancio è divenuto lo strumento del Governo per l’attuazione
della propria politica economica.
I controlli della spesa pubblica:
Affinché ci sia la garanzia che il bilancio venga eseguito nel rispetto degli adempimenti previsti
e nel rispetto dell’equilibrio finanziario delle risorse sono previsti due controlli:
- Uno dalla Ragioneria Generale dello Stato
- Uno dalla Corte dei conti
La ragioneria generale dello stato esercita un controllo interno sugli atti di entrata e di spesa in
modo da verificare che siano conformi alla legge di bilancio (predisposizione dello schema di
bilancio di previsione annuale, del bilancio pluriennale, del disegno di legge finanziaria).
La corte dei conti invece opera un controllo di legittimità che può essere preventivo o
successivo (preventivo tramite l’apposizione di un visto per esempio o successivo tramite un
rendiconto generale a confronto con il bilancio preventivo).
La legge di stabilità:
La legge finanziaria, poi sostituita dalla legge di stabilità, è una legge ordinaria che reca
“disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”. È stata
introdotta nel nostro ordinamento con la legge 468/78 con l’obiettivo d ridurre l’eccessiva
rigidità del bilancio. La legge di stabilità è stata necessaria per adeguare la normativa italiana e
la gestione del bilancio alle normative dell’Unione monetaria e al diverso report che si va
delineando tra stato e regioni. Con la legge di stabilità devono essere adottate norme che
realizzino il coordinamento della finanza pubblica statale con quella locale nel rispetto dei
parametri fissati dal trattato di Maastricht. Essa è stata scritta definendo obiettivi e programmi
per rendere il documento più comprensibile nei suoi contenuti.
I modelli di welfare state:
Il Welfare State rappresenta tutte quelle misure che lo Stato adotta per difendere i cittadini dai
rischi della vita e dai danni del mercato quali la malattia, la vecchiaia, l’invalidità la
disoccupazione. I singoli Stati hanno posizioni diverse sull’eguaglianza, sulla solidarietà, sul
lavoro, sul ruolo della famiglia.
Si sono affermati quattro modelli di welfare State:
Il modello socialdemocratico si è affermato negli stati scandinavi e si caratterizza per
interessare la collettività nel suo complesso con un significativo intervento pubblico. La spesa
sociale realizza i diritti del cittadino come singolo. Il finanziamento deriva principalmente dalle
imposte.
Con il modello liberale si punta invece a tutelare i cittadini contro specifici gravi rischi
individuali come le forme più estreme di povertà con un notevole controllo sull’erogazione dei
sussidi statali. In tale realtà sono in genere privilegiate le soluzioni offerte dal mercato. Questo
tipo di modello è previsto negli Stati Uniti, in Irlanda, nella Nuova Zelanda e fu applicato nel
Regno Unito durante gli anni ottanta.
Nel modello corporativo, realizzato in Germania, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, il
sistema di welfare adottato è legato al mercato del lavoro. In questa realtà i diritti sono
attribuiti ai lavoratori piuttosto che ai cittadini.
E’ fondamentale il ruolo della famiglia che si pone come soggetto intermedio fra lo Stato e
l’individuo. Il modello corporativo prevede programmi di spesa frammentati e diversificati per
categorie sociali con particolare attenzione ai dipendenti pubblici. Il finanziamento deriva
principalmente dai contributi sociali.
Il modello mediterraneo è stato adottato in Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. E’ simile al
modello corporativo e si caratterizza per una più spiccata frammentazione dei programmi dove
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la famiglia riveste in modo significativo il ruolo di ammortizzatore sociale. Il ruolo centrale della
famiglia è anche riconosciuto dal legislatore con l’obbligo di mantenimento dei figli che si
trovino in condizioni di bisogno anche se adulti.
La redistribuzione del reddito:
Si verifica un aumento della diseguaglianza nella distribuzione dei redditi in quasi tutti i paesi
industrializzati anche se non vi è una tendenza comune in tutti i paesi.
Le politiche redistributive del reddito hanno la funzione di ridurre la diseguaglianza e sono
attuate:
- direttamente ossia procedendo a trasferimenti di reddito fra individui diversi e in questa
attività rientra la politica fiscale.
- indirettamente ossia attraverso la fornitura di beni e servizi a individui che pagheranno
in cambio corrispettivi diversi.
La disciplina del sistema sanitario:
L’intervento pubblico nel settore sanitario è dovuto ai fallimenti del mercato fra cui
principalmente quello assicurativo e nei principi di equità distributiva.
Le spese sanitarie sono destinate alle cure mediche di base, alla diagnostica, alle visite
specialistiche, ai ricoveri ospedalieri e ai farmaci.
La domanda e l’offerta del servizio sanitario si concretizzano nel rapporto paziente – medico
dove il primo, ritenendo di essere malato, si rivolge al secondo che suggerisce la soluzione più
opportuna fra la somministrazione di farmaci, l’indagine diagnostica, ecc. Lo strumento
assicurativo non si rivela il più efficace perché l’evento malattia è certamente saltuario ma vi
possono essere epidemie e il rischio può essere vicino all’unità nel caso di malattie ereditarie o
congenite.
Un’offerta adeguata di servizi sanitari deve essere diffusa sul territorio e sarebbe insostenibile
economicamente per un soggetto privato erogatore con riguardo ad alcuni tipi di servizi
sanitari di pronto intervento, rianimazione, ecc.
modello pubblico > finanziato attraverso il pagamento di imposte e contributi da parte di tutti i
cittadini che hanno indistintamente il diritto di usufruire dei servizi sanitari.
modello privato > ciascuno opera liberamente ricorrendo, se vuole, ad assicurazioni private.
modello misto > lo Stato definisce il livello di libertà del cittadino nella scelta dei servizi
pensando nel contempo a forme di organizzazione che assicurino livelli adeguati di efficienza
con il controllo dei costi.
La disciplina del sistema pensionistico:
Il sistema pensionistico è pensato per assicurare una funzione assistenziale quando garantisce
un reddito adeguato per condurre un’esistenza dignitosa.
Svolge una funzione previdenziale quando garantisce all’individuo la conservazione di un
tenore di vita simile a quello raggiunto negli ultimi anni di vita lavorativa , ma è necessario che
il soggetto abbia contribuito adeguatamente al finanziamento del sistema.
Sistemi pensionistici a ripartizione e a capitalizzazione:
Sistema a ripartizione: È un meccanismo di bilancio dove i contributi dei lavoratori in attività
vengono utilizzati per pagare le pensioni ai lavoratori a riposo. È il sistema più utilizzato nei
modelli pubblici e obbligatori perché garantisce il flusso continuo dei contributi.
Sistema a capitalizzazione: prevede che i contributi versati dal lavoratore vengano accantonati
e investiti per poi essere utilizzati per pagare la rendita dello stesso lavoratore quando sarà in
pensione. Viene utilizzato in italia nelle pensioni complementari.
La curva di Lorenz: descrive il grado di diseguaglianza nella distribuzione del reddito. È stata
ideata nel 1905 e serve per misurare la disuguaglianza della distribuzione della ricchezza. Se vi
è una distribuzione del reddito in parti uguali la curva è un diagonale , mentre se un individuo
ha tutto il reddito e gli altri nulla, la curva sarà un angolo retto.
Gli ammortizzatori sociali :
è un istituto del Welfare. Sono misure a sostegno dei lavoratori dipendenti quando rimangono
privi di retribuzione perché i datori di lavoro per motivi legittimi non possono ricevere la
prestazione lavorativa con la conseguenza che non hanno più l’obbligo di corrispondere la
retribuzione. Le forme più significative sono il sussidio contro la disoccupazione e la cassa
integrazione. 7
L’istruzione in Italia:
è regolata dal ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), con modalità
diverse secondo la forma giuridica (scuole pubbliche, scuole paritarie e scuole private). La
formazione professionale dipende invece dalle regioni. Il sistema scolastico italiano è
strutturato in 3 cicli di istruzione:
- Istruzione primaria (elementari di 5 anni – riforma Moratti)
- Istruzione secondaria che comprende la scuola secondaria di primo grado (di durata
triennale – ex medie inferiori) e la scuola secondaria di secondo grado (ex medie
superiori ) (di durata di 5 anni)
- Istruzione superiore che comprende l’Università, l’Alta formazione Artistica, Musicale e
Coreutica e la formazione professionale ( a sua volta laurea triennale , magistrale ex
specialistica (2 anni) e Dottorato 3 anni o scuola di specializzazione dai 2 ai 5 anni)
L’irpef:
è L’IMPOSTA sul reddito delle persone fisiche. Progressiva e a scaglioni.
Il presupposto dell’IRPEF è il possesso di determinati redditi; ovviamente il “possesso” va
accertati in funzione della specifica categoria di reddito.
Bisogna verificare se i redditi percepiti devono essere tassati al momento in cui sono percepiti
(principio di cassa) o in base alla competenza.
Oneri deducibili e detrazione di imposta:
Gli oneri "deducibili", sono le spese che possono essere sottratte al