Appunti Scienza delle finanze
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la famiglia riveste in modo significativo il ruolo di ammortizzatore sociale. Il ruolo centrale della
famiglia è anche riconosciuto dal legislatore con l’obbligo di mantenimento dei figli che si
trovino in condizioni di bisogno anche se adulti.
La redistribuzione del reddito:
Si verifica un aumento della diseguaglianza nella distribuzione dei redditi in quasi tutti i paesi
industrializzati anche se non vi è una tendenza comune in tutti i paesi.
Le politiche redistributive del reddito hanno la funzione di ridurre la diseguaglianza e sono
attuate:
- direttamente ossia procedendo a trasferimenti di reddito fra individui diversi e in questa
attività rientra la politica fiscale.
- indirettamente ossia attraverso la fornitura di beni e servizi a individui che pagheranno
in cambio corrispettivi diversi.
La disciplina del sistema sanitario:
L’intervento pubblico nel settore sanitario è dovuto ai fallimenti del mercato fra cui
principalmente quello assicurativo e nei principi di equità distributiva.
Le spese sanitarie sono destinate alle cure mediche di base, alla diagnostica, alle visite
specialistiche, ai ricoveri ospedalieri e ai farmaci.
La domanda e l’offerta del servizio sanitario si concretizzano nel rapporto paziente – medico
dove il primo, ritenendo di essere malato, si rivolge al secondo che suggerisce la soluzione più
opportuna fra la somministrazione di farmaci, l’indagine diagnostica, ecc. Lo strumento
assicurativo non si rivela il più efficace perché l’evento malattia è certamente saltuario ma vi
possono essere epidemie e il rischio può essere vicino all’unità nel caso di malattie ereditarie o
congenite.
Un’offerta adeguata di servizi sanitari deve essere diffusa sul territorio e sarebbe insostenibile
economicamente per un soggetto privato erogatore con riguardo ad alcuni tipi di servizi
sanitari di pronto intervento, rianimazione, ecc.
modello pubblico > finanziato attraverso il pagamento di imposte e contributi da parte di tutti i
cittadini che hanno indistintamente il diritto di usufruire dei servizi sanitari.
modello privato > ciascuno opera liberamente ricorrendo, se vuole, ad assicurazioni private.
modello misto > lo Stato definisce il livello di libertà del cittadino nella scelta dei servizi
pensando nel contempo a forme di organizzazione che assicurino livelli adeguati di efficienza
con il controllo dei costi.
La disciplina del sistema pensionistico:
Il sistema pensionistico è pensato per assicurare una funzione assistenziale quando garantisce
un reddito adeguato per condurre un’esistenza dignitosa.
Svolge una funzione previdenziale quando garantisce all’individuo la conservazione di un
tenore di vita simile a quello raggiunto negli ultimi anni di vita lavorativa , ma è necessario che
il soggetto abbia contribuito adeguatamente al finanziamento del sistema.
Sistemi pensionistici a ripartizione e a capitalizzazione:
Sistema a ripartizione: È un meccanismo di bilancio dove i contributi dei lavoratori in attività
vengono utilizzati per pagare le pensioni ai lavoratori a riposo. È il sistema più utilizzato nei
modelli pubblici e obbligatori perché garantisce il flusso continuo dei contributi.
Sistema a capitalizzazione: prevede che i contributi versati dal lavoratore vengano accantonati
e investiti per poi essere utilizzati per pagare la rendita dello stesso lavoratore quando sarà in
pensione. Viene utilizzato in italia nelle pensioni complementari.
La curva di Lorenz: descrive il grado di diseguaglianza nella distribuzione del reddito. È stata
ideata nel 1905 e serve per misurare la disuguaglianza della distribuzione della ricchezza. Se vi
è una distribuzione del reddito in parti uguali la curva è un diagonale , mentre se un individuo
ha tutto il reddito e gli altri nulla, la curva sarà un angolo retto.
Gli ammortizzatori sociali :
è un istituto del Welfare. Sono misure a sostegno dei lavoratori dipendenti quando rimangono
privi di retribuzione perché i datori di lavoro per motivi legittimi non possono ricevere la
prestazione lavorativa con la conseguenza che non hanno più l’obbligo di corrispondere la
retribuzione. Le forme più significative sono il sussidio contro la disoccupazione e la cassa
integrazione. 7
L’istruzione in Italia:
è regolata dal ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), con modalità
diverse secondo la forma giuridica (scuole pubbliche, scuole paritarie e scuole private). La
formazione professionale dipende invece dalle regioni. Il sistema scolastico italiano è
strutturato in 3 cicli di istruzione:
- Istruzione primaria (elementari di 5 anni – riforma Moratti)
- Istruzione secondaria che comprende la scuola secondaria di primo grado (di durata
triennale – ex medie inferiori) e la scuola secondaria di secondo grado (ex medie
superiori ) (di durata di 5 anni)
- Istruzione superiore che comprende l’Università, l’Alta formazione Artistica, Musicale e
Coreutica e la formazione professionale ( a sua volta laurea triennale , magistrale ex
specialistica (2 anni) e Dottorato 3 anni o scuola di specializzazione dai 2 ai 5 anni)
L’irpef:
è L’IMPOSTA sul reddito delle persone fisiche. Progressiva e a scaglioni.
Il presupposto dell’IRPEF è il possesso di determinati redditi; ovviamente il “possesso” va
accertati in funzione della specifica categoria di reddito.
Bisogna verificare se i redditi percepiti devono essere tassati al momento in cui sono percepiti
(principio di cassa) o in base alla competenza.
Oneri deducibili e detrazione di imposta:
Gli oneri "deducibili", sono le spese che possono essere sottratte al reddito prima di calcolare
l'imposta da pagare; (CONTRIBUTI INPS, riscatto di laurea, contributi versati a pensioni
integrative)
Le spese "detraibili", possono essere sottratte direttamente alle imposte da pagare,
diminuendone così l'importo sono detraibili in misura pari al 19% del loro importo e sono le
spese mediche e veterinarie, assicurazioni sulla vita rischio morte, spese di ristrutturazione o di
riqualificazione energetica. Si detrae un fisso di 129,11 euro da ciascuna categoria sia per le
spese mediche che per quelle veterinarie.
I redditi fondiari:
sono quei redditi che derivano da terreni e fabbricati ubicati nel territorio dello Stato e ai quali
è attribuita (a catasto) una rispettiva rendita. Producono redditi fondiari solo i terreni atti alla
produzione agricola e non quindi quelli che costituiscono pertinenza di fabbricati urbani oppure
quelli dati in affitto per usi non agricoli. I reddito dei terreni si divide in dominicale e agrario.
I redditi di capitale:
E’ possibile suddivide i redditi di capitale in due macro categorie, gli interessi ed i proventi
derivanti dalla partecipazione in società o enti. Entrambi ovviamente sono tassati in quanto
frutto della rendita del capitale e questo perché l’eventuale differenza tra l’acquisto e la
vendita del titolo rappresenta invece un reddito che rientra nella categoria dei redditi diversi.
Sono redditi di capitale gli interessi derivanti da mutui, per i quali è prevista la ritenuta a titolo
d’acconto del 12,5%, gli interessi derivanti da depositi e conti correnti soggetti alla ritenta a
titolo di imposta nella misura del 27%, gli interessi e gli altri proventi derivanti dalle
obbligazioni, dai titoli similari alle obbligazioni e dagli altri titoli diversi dalle azioni nonché dei
certificati di massa. Rientrano inoltre in questa categoria i proventi derivanti da riporti e pronti
contro termine su titoli e valute, le rendite perpetue ed infine gli interessi e gli altri proventi
derivanti da altri rapporti aventi per oggetto l’impiego di capitale, con esclusione di quelli
derivanti da eventi incerti (es. interessi moratori). Solo gli interessi che costituiscono il
corrispettivo di un accordo economico rappresentano redditi di capitale, mentre quelli percepiti
a fronte di una dilazione di pagamento attengono alla sfera reddituale da cui prendono origine
(es. lavoro autonomo).
L’altro importante gruppo di redditi di capitale è rappresentato dai proventi derivanti dalla
partecipazione in società soggette ad Imposta sul Reddito delle Società – Ires (cosiddetti
dividendi). Il meccanismo di tassazione di tali redditi in base al principio che la tassazione
dell’utile deve avvenire presso il soggetto che lo ha prodotto. L’attuale sistema prevede la
quasi totale esenzione qualora gli utili siano percepiti da società ed enti commerciali soggetti
ad Ires, infatti gli utili percepiti concorreranno alla formazione del reddito di impresa nella sola 8
misura del 5 per cento. Un trattamento meno favorevole è previsto qualora i percettori siano
delle persone fisiche, è infatti previsto un doppio binario di tassazione.
I redditi di lavoro dipendente:
I redditi di lavoro dipendente sono quelli derivanti da prestazioni lavorative svolte alle
dipendenze di altri. Ciò che dunque caratterizza tale reddito e lo distingue da quello di lavoro
autonomo è il vincolo di subordinazione tra prestatore e datore di lavoro, pur tuttavia vi
rientrano anche le pensioni a prescindere dal tipo di attività lavorativa da cui esse hanno tratto
origine. Vi sono inoltre una serie di tipologie reddituali che solo parzialmente presentano le
peculiarità del lavoro dipendente. Trattasi dei cosiddetti redditi assimilati a quelli di lavoro
dipendente che sono tassativamente previsti dalla normativa fiscale e che come detto
presentano solo alcuni tratti del lavoro dipendente.
I redditi di lavoro autonomo:
Il reddito di lavoro autonomo è quello che deriva dall’esercizio per professione abituale
ancorché non esclusiva di arti o professioni e più in generale da attività di lavoro autonomo
diverse da quelle da cui traggono origine i redditi di impresa. Volendo riassumere quelle che
sono le caratteristiche essenziali, notiamo l’autonomia nello svolgimento di tale attività,
l’abitualità della stessa e la non imprenditorialità.
I redditi di impresa:
il reddito di impresa interessa sia gli imprenditori individuali che le società e gli entri e quindi
abbraccia sia l’imposta sul reddito delle persone fisiche IRPEF sia l’imposta sul reddito delle
società IRES.
Sono redditi di impresa quelli che derivano dall’esercizio di imprese commerciali come
espressamente indicato dall’art. 55 dalle attività indicate nell’art 2195 del codice civile e delle
attività indicate nelle lettere b e c del comma 2 dell’art 32 che eccedono i limiti stabiliti anche
se non organizzate in forma di impresa.
I redditi diversi:
i redditi diversi sono una categoria residuale di reddito in quanto confluiscono tutte quelle
tipologie di reddito non riconducibili alle macro categorie come redditi di impresa, di lavoro
dipendente ecc…
Quindi non hanno particolari caratteristiche da renderli inquadrabili in una categoria ben
precisa.
Possono essere ad esempio le plusvalenze immobiliari (catalogabili come redditi straordinari)
ottenute dalla cessione di immobili entro i 5 anni dall’acquisto. Fanno parte di questa categoria
anche i capital gains (guadagni di capitale) che sono i frutti percepiti dal possesso di titoli
azionari o obbligazionari.
L’IRES: Imposta sui redditi delle società
L'IRES, ha sostituito l'imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRPEG) ed è entrata
effettivamente in vigore il primo gennaio 2004. Il legislatore ha voluto modernizzare il regime
fiscale dei capitali e delle imprese facendo riferimento al modello prevalente nei Paesi
dell'Unione europea.
Il testo unico al titolo II disciplina attualmente la determinazione del reddito delle società
attraverso il calcolo dell’ imponibile, il tutto attraverso norme specificamente previste per le
società e per gli enti commerciali e non, per il tramite del combinato disposto tra titolo II e
titolo primo per le disposizioni comuni come peraltro avveniva in passato. Non vi è analogo
riscontro per gli enti non commerciali la cui disciplina è a tutt’oggi ancorata all’Irpef con la sola
eccezione di alcune normative speciali previste per le organizzazioni non lucrative, quelle di
volontariato, le cooperative sociali, gli enti lirici e le associazioni sportive dilettantistiche.
L’art. 73 del Testo unico suddivide i soggetti passivi dell’Ires in quattro categorie, in particolare:
Le società di capitali, quali le società per azioni, le società a responsabilità limitata, le società in
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accomandita per azioni e poi le società cooperative ed infine quelle di mutua assicurazione
residenti nel territorio dello Stato; gli enti pubblici e privati diversi dalle società nonché i trust
residenti nel territorio dello Stato che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di
attività commerciali; gli enti pubblici e privati diversi dalle società nonché i trust residenti nel
territorio dello Stato che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività
commerciali; le società e gli enti di ogni tipo compresi i trust, con o senza personalità giuridica,
non residenti nel territorio dello Stato.
Gli studi di settore:
è uno strumento utilizzato dall’amministrazione finanziaria per determinare i ricavi su base
annua analizzando gli elementi di natura contabile ed extracontabile e attraverso una formula
matematica.
I dati vengono raccolti attraverso le dichiarazioni dei redditi.
Lo studio di settore è approvato con decreto dal ministero dell’economia e delle finanze e
pubblicato su gazzetta ufficiale.
Gli studi di settore permettono di determinare l’ammontare dei ricavi previsti in situazione di
normalità economica entro un livello di confidenza parametrale (minimo e massimo).
Se l’ammontare dei ricavi rientra nell’ambito della confidenza parametrale risulterà congruo.
Ci sono altresì indicatori economici che esprimono la coerenza rispetto all’attività produttiva
svolta relativamente alla produttività per addetto e il tasso di rotazione delle scorte di
magazzino.
La congruità quindi attiene alla rilevazione di eventuali anomalie sul piano dei ricavi mentre la
coerenza attiene alla valutazione degli schemi organizzativi.
Se l’ammontare dei ricavi dichiarato è inferiore al livello fissato dagli studi di settore il
contribuente può decidere se adeguarsi al livello minimo (o massimo).
Operazioni imponibili, non imponibili, esenti ed escluse ai fini IVA:
operazioni esenti
Le si caratterizzano per il fatto che non comportano l’applicazione dell’iva,
però da esse discendono comunque gli obblighi formali di fatturazione e dichiarazione.
L’effettuazione di operazioni esenti determina, come conseguenza, un limite alla detraibilità
sugli acquisti, comportando necessariamente un minor vantaggio rispetto alle ipotesi di non
imponibilità. non imponibili
Sono considerate le cessioni di beni ed alcune prestazioni di servizi per le quali,
pur in presenza di tutti i requisiti per considerarle imponibili ai fini iva, la legge prevede
espressamente che non siano sottoposte a tale regime definendole appunto “non imponibili”.
Per queste operazioni a differenza delle operazioni esenti non ci sono limiti per la detrazione
dell’iva sugli acquisti.
Per tali operazioni sono previsti gli stessi obblighi e le stesse formalità previsti per le operazioni
imponibili.
Al pari delle operazioni esenti non fanno sorgere il debito di imposta, ma sono soggette agli
stessi adempimenti formali delle operazioni imponibili (fatturazione, registrazione) e rientrano
nel volume di affari.
imponibili
Le operazioni generano il debito di imposta e gli adempimenti formali connessi.
esclusioni
Le di alcune operazioni dalla sfera applicativa dell’Iva prendono vita da ragioni
diverse. Possono infatti derivare dalla natura propria del tributo e quindi essere emanazione
delle regole generali di esclusione, altre volte invece hanno funzione di tipo agevolativo, facenti
parte quindi di un disegno di politica economica.
Le esclusioni più rilevanti sono quelle relative alle cessioni di denaro o crediti in denaro e
ancora quelle che riguardano l’impresa non nella sua naturale attività, ma al momento del
verificarsi di eventi straordinari. Sono infatti escluse le cessioni ed i conferimenti di azienda o di
rami di azienda, nonché i passaggi di beni dipendenti da scissioni, fusioni o trasformazioni di
società.
Presupposto soggettivo, oggettivo e territoriale dell’IVA:
Affinché una certa operazioni sia rilevante ai fini Iva è necessario che possieda i seguenti
requisiti:
- Oggettivo nel senso che deve trattarsi di cessioni di beni o prestazioni di servizi. 10
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Crikia95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Ecampus - Uniecampus o del prof Mattia Giuseppe.
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