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La globalizzazione e i cambiamenti nel mondo contemporaneo

Testo profetico, scritto da due autori di formazione marxista che leggono la realtà sulla base delle relazioni di scambio all'interno della realtà politica (materialismo). Chiarisce dinamiche complesse all'interno della realtà globalizzata odierna.

I capitali bisognava spostarli materialmente, non c'era internet negli anni 80. Nel giro del poco tempo si è generato il fenomeno della globalizzazione, agevolato dalla diffusione della rete e dalla caduta del comunismo sovietico. La globalizzazione ha cambiato il modo pratico di gestire la nostra vita. Questa trasformazione economica e l'avvento del capitalismo a livello globale ha una data specifica e coincide con la progressiva diffusione delle tecnologie e alla caduta del comunismo.

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Negri analizza questo fenomeno nel momento in cui si manifesta con più forza: nel 2000. Oggi siamo nel guado. Si interroga su cosa è la globalizzazione? Che tipo di cambiamenti

porterà sull'individuo. Lo stato è in crisi perché non ha più il potere assoluto nel territorio in cui si esercita. Questo mondo è finito con la globalizzazione.

Questi leader si sono presentati come salvatori da qualcosa. Il salvatore è una storia antica che non va trascurata. Dietro questa immagine si cela la figura in terra del cristo. Il compito del salvatore è quello di salvare gli uomini cristiani dai musulmani indicando la via per la salvezza eterna. Il sovrano indica il modo corretto di esistere al fine di raggiungere la salvezza. Imperatori, sovrani e il papa sono tutti salvatori. Nel mondo moderno cambia questo tipo di salvezza: chiede una salvezza non trascendente, ma individuale e ha a che fare con la salute e con l'identità concepita sul piano empirico. La salvezza è quella di esistere lontano dalle avversità della vita in mancanza di uno stato di dolore. È quindi

stato di assenza di sofferenza. Il primo stato di salvezza è il leviatano secondo Hobbes. Prima di questo stato di salvezza gli uomini lottano tra loro, sono in conflitto, terrorizzati dallo stato di soffrire. Il leviatano porta loro salvezza che diventa sicurezza e allevia la sofferenza. La protezione è intesa come salvezza da qualcosa, è conservazione del proprio stile di vita. Lo stile di vita soddisfacente vogliamo sia salvaguardato. La nostra identità empirica si definisce in uno stile di vita e noi vogliamo salvaguardarlo. Ecco perché il terrorismo islamico ci fa pausa, perché mina il desiderio di salvaguardia. La salvezza intesa come elemento a cui ci aggrappiamo per vivere. Ogni leader che si propone tenta di salvarci da qualcosa. Tutte questioni molto materiali ed empiriche. Se per un periodo il leader carismatico era la persona, che si presentava come salvatore, ora è accaduta la ri-proiezione sui movimenti politici in modo che il

partito possa camminare con le sue gambe. Il leader influenza, ma non più come leader carismatico salvatore. È il movimento stesso a essersi presentato come salvatore.

Prometeo: il salvatore post-moderno

Prometeo meglio di cristo è legato a una salvezza corporea e quindi rappresenta la salvezza post-moderna. Noi vogliamo una salvezza concreta e non ultraterrena: non quella di Cristo, ma quella di Prometeo.

Il presente è legato al corpo e questo tipo di atteggiamento andrà sempre più implementando. Lo scopo inconfessabile di raggiungere l'immortalità. Quello che vogliamo dal progresso tecnologico è non dover morire. La tecnologia ha un unico scopo: farci campare il più possibile. Quello che vogliamo è un salto evolutivo decisivo.

Prometeo docet perché il potere deve interagire con l'orizzonte tecnologico, dove attraverso il sapere l'attività salvifica del potere si rende concreta. Come salvo i

corpi se non ho un sapere ingrado di farlo? Questa salvezza è sempre connessa a un sapere tecnologico e non a un atto magico.

Il mito di prometeo: Prometeo completa la posizione dell'uomo. Secondo Platone ci sono due fratelli: Prometeo (colui che vede prima) ed Epimeteo (colui che vede dopo).

Il mito di Prometeo assomiglia un po' alla crocefissione. Ma prometeo viene liberato ad un certo punto perché conosce un segreto, perché conosce un sapere. Questo sapere riguarda l'ordine cosmico ed è sconosciuto a Zeus. La conoscenza di Prometeo è superiore al potere di Zeus. Questo sapere era profetico. Zeus accetta di liberarlo in cambio del sapere.

Il mito spiega perché nel mondo occidentale c'è fin dalle origini una problematizzazione tra sapere e potere. In tutti i sistemi politici non occidentali il potere è superiore al sapere; il potere piega il sapere alle proprie esigenze.

La mentalità orientale non accetta

Completamente l'autonomia del sapere rispetto al potere. Secondo la mentalità occidentale invece la modernità nasce come liberazione del sapere da parte del potere, tanto è che si parlerà di prometeo liberato dalle catene. Nessun potere né deve né può influire sulla libera conoscenza. Il sapere ha una sua autonomia che non può essere totalmente intrappolata. La cultura scientifica nasce come forma di ribellione del sapere al potere. Ecco perché Tolomeo, Copernico, Galileo ecc. si sono rivoltati al potere in nome di un sapere. Il sapere da solo si è lentamente reso autonomo creando spazi fondamentali per l'uso del potere. Il potere senza sapere non potrebbe svolgere la propria azione. Il potere è costretto in questa situazione a dover concedere ampi spazi di autonomia al sapere. Il sapere non è mai stato così autonomo come per la civiltà moderna, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale.

È solo in occidente che il sapere gode di questa estrema libertà. Il concetto di bio-potere si capisce attraverso il rapporto tra tecnologia e tecnica. Non esiste tecnologia prima del mondo moderno. La tecnologia ignora ogni principio regolatore di ordine religioso. La tecnologia implica il raggiungimento di prestazioni efficienti riducendo i consumi. La tecnologia permette una performance migliore e minori consumi. La tecnica è invece un sapere in vista di un'attività pratica. Questo sapere però non ha dietro un sapere pratico. Spesso ha a che fare con credenze ritenute vere o parzialmente vere perché il sapere ha colto alcuni principi scientifici. Il sapere che c'è dietro non ha una natura tecnologica (minimo sforzo, massima performance), ma è volto alla sola sopravvivenza. Questo perché agli antichi non interessava ridurre lo sforzo. Nel linguaggio attuale i due termini si confondono. Scienza e tecnologia rappresentano

Un terreno su cui si stabiliscono verità che non sono discutibili. Rappresenta per noi quello che rappresentava in passato la teologia. Nell'immaginario è la scienza che decide la verità delle cose, mentre la tecnologia la mostra all'uomo comune la scienza. Tutti gli altri saperi non sono esatti ma sono soggetti a interpretazioni. Oggi la scienza occupa lo stesso posto che in passato occupava il mito, non si discuteva della veridicità del mito. Il mito si accetta come vero, non viene messo in discussione, ma non si hanno neanche bisogno di prove che ne attestano la veridicità. Il potere dipende dal modo che abbiamo di conoscere la realtà. Sapere e potere sono oggi alla ricerca di un equilibrio. Chissà tra qualche anno come si evolverà questa situazione?

21/03 Sempre nella prefazione del testo si parla della posizione che gli USA occupano all'interno del sistema di potere globale definito da Hardt e Negri con il termine di impero.

Vedremo in che senso. Dicono chiaramente che gli USA costituiscono il centro dell'imperialismo. La nuova conformazione di tipo reticolare della globalizzazione rinvia a un sistema di potere diverso da quello creato dagli stati europei in particolare dai britannici, dai francesi, dagli spagnoli e dai portoghesi che costruirono inizialmente degli imperi coloniali, colonizzando tutto il globo, ad eccezione della Cina e del Giappone. La Cina ebbe una sorta di semi-colonizzazione perché ci fu un controllo da parte della Gran Bretagna, ma di fatto rimase sempre indipendente. Il Giappone rimase invece del tutto impermeabile. Nell'800 si dotarono di un esercito e di capacità industriali simili a quelle occidentali che resero impossibile di fatto la colonizzazione. L'esercito giapponese fu uno dei più potenti dell'epoca. Il Giappone non riconosce il diverso, non lo integra, questo fa parte della loro tradizione culturale. All'epoca

Dell'imperialismo in cui sostanzialmente l'Europa era il centro del mondo (cosache è rimasta così fino alla seconda guerra mondiale) politico, economico, ideologico e militare. Le comunità europee controllavano il mondo. Gli altri stati erano incentrati su se stessi e non si preoccupano di quello che avviene a livello globale. Dopo la seconda guerra mondiale gli USA cominciano a crescere e a imporsi come centro al pari degli stati europei, fino a superarli. Dal momento in cui gli USA crescono e si oppongono all'URSS il sistema imperialista finisce e la geografia politica - economica cambia. Il mondo era diviso in 2 blocchi: oriente e occidente. Nel 1989 cambia nuovamente l'assetto: il comunismo cessa di esistere così come l'URSS. Di conseguenza per un brevissimo periodo (dal 1990 al 2000) gli USA si trovano a essere l'unica potenza all'interno di un sistema reticolare che ridisegna la mappa del pianeta. Tutti gli stati

Vanno considerati secondo questa morfologia: la potenza di un singolo aggregato politico viene definita a seconda del numero dei legami che uno stato ha. Più legami ha uno stato, più è potente.

In campo politico i legami che contano sono di tipo economico, militare, comunicazionale (capacità di influenzare gli altri sul piano ideologico), questo determina la mappa del potere.

Essere connessi comporta la necessità di poter raggiungere qualcun altro senza che questo possa raggiungerci a sua volta. Sul piano politico essere connessi significa attivare un centro che può creare connessioni verso un altro punto a suo piacimento, mentre questo altro punto non può creare le stesse connessioni verso il centro.

Ad esempio nel mercato finanziario Wall street determina più di ogni altra cosa l’andamento del mercato. Se succede qualcosa a questa borsa il crollo si ripercuote sulle borse degli altri paesi, mentre se succede qualcosa alla borsa del

Kazakistan questo fatto rimane confinato al kazakistan medesimo. Il che significa che la connessione è unidirezionale, cioè l'input va verso l'output.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
101 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/01 Filosofia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale1vale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia politica, società e media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Bellini Paolo.