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F F V V F
Queste sono entrambe leggi della logica classica, nella quale vale il principio di
bivalenza, ovvero esistono solo due valori vi verità( vero o falso).
Altre tautologie:
Legge della doppia negazione: A¬¬A ( Il è il connettivo
principale di molte tautologie, esso fa sì che il valore di verità di una parte sia
uguale a quello dell’altra.)
Legge della commutatività di ᴧ: (AᴧB)(BᴧA)
Legge dell’associatività di ᴧ e di V: (AᴧB)ᴧCAᴧ(BᴧC)
(AVB)VCAV(BVC)
Leggi di de Morgan: AᴧB¬(¬AV¬B) AVB¬(¬Aᴧ¬B)
Proprietà distributiva di ᴧ rispetto a V: Aᴧ(BVC)(AᴧB)V(AᴧC)
Aᴧ¬AB se l’antecedente è falso il è sempre vero
Le tautologie sono infinite, poiché in un V basta che una parte sia vera perché la
formula lo sia: ¬(Aᴧ¬A)V…
Le contraddizioni sono invece formule il cui valore di verità è sempre falso. Alcuni
esempi sono:
Aᴧ¬A
A¬A
A A ᴧ ¬ A
V V F F V
F F F V F
A A ¬ A
V V F F V
F F F V F
Qualunque tautologia con ¬ davanti è una contraddizione: ¬(Aᴧ¬A)
Da una contraddizione può seguire qualunque cosa, infatti la formula Aᴧ¬AB è una
tautologia (legge di Scoto).
Alcuni tipi di ragionamento deduttivamente corretto:
AB Modus ponens AB Modus tollens
A ¬B
B ¬A
Alcuni esempi di fallacia:
Fallacia: ragionamento ingannevole, sembra giusto, ma è errato. La conclusione non
segue logicamente dalle premesse.
AB Fallacia dell’affermazione del conseguente AB Fallacia della
negazione dell’antecedente
B ¬A
A ¬B
Per verificare che un ragionamento è deduttivamente errato basta un contro-esempio,
viceversa servono infiniti esempi positivi.
Conseguenza logica
x è conseguenza logica di y sse( se e solo se) ogni assegnazione di valori di verità alle
lettere proposizionali che renda vera y rende vera anche x. (Ogni volta che è vera x è
vera anche y). Si tratta di una relazione tra formule.
X è conseguenza logica di y sse yx (tautologia)
Ogni tautologia che ha come connettivo principale ha y come conseguenza logica di
x. (con antecedente falso è sempre vero).
B è c.l. di AᴧB sse AᴧBB è una tautologia
A A ᴧ B B
B
V V V V V V V
V F V F F V F
F V F F V V V
F F F F F V F
x è c.l. di y sse yx è una tautologia
x è c.l. di y(1)…y(n) sse ogni assegnazione di valori di verità alle lettere proposizionali
che rende vere y(1)…y(n) rende vera anche x. X può essere c.l. di più formule: x è c.l.
di y(1)…y(n) sse y(1)ᴧ…ᴧy(n)x è una tautologia.
Per verificare se c’è conseguenza logica:
1)AB 2)B è c.l. di ABᴧA sse (AB)ᴧAB è una tautologia
A
B
A B A B ᴧ A B
V V V V V V V V V
V F V F F F V V F
F V F V V F F V V
F F F V F F F V F
Equivalenza logica
X è logicamente equivalente ad y sse ogni assegnazione dei valori di verità alle lettere
proposizionali che rende vera x rende vera anche y e viceversa. (Conseguenza logica
reciproca).
X è log.eq. a y sse xy è una tautologia. indica un’equivalenza logica.
Ogni equivalenza logica sono due conseguenze logiche.
Linguaggio oggetto e metalinguaggio
Metalinguaggio: linguaggio per parlare del linguaggio oggetto.
Linguaggio oggetto: linguaggio di cui si parla, studiato dalla disciplina.
Le lingue naturali non distinguono nettamente tra i due:
Si può parlare della lingua stessa (Luca èun nome)
Dispongono dei predicati vero e falso (Ciò che ha detto Luca è vero)
Ci sono enunciati che parlano di sé stessi (Questa è una frase)
Nel linguaggio naturale si trovano inoltre dei paradossi, ovvero enunciati che non
possono essere né veri né falsi, c’è sempre una contraddizione.
Paradosso del mentitore: Questo enunciato è falso ( se è vero è falso, se è falso è
vero).
Enunciati di questo tipo sono detti antinomie, portano sempre una contraddizione.
La logica fa in modo di distinguere tra linguaggio oggetto e metalinguaggio per evitare
contraddizioni.
Sse: metalinguaggio linguaggio oggetto
:
Paradossi
Paradosso: ragionamento che parte da premesse accettabili, che si sviluppa in modo
apparentemente corretto, ma che porta ad una conclusione non accettabile.
Paradosso dell’uomo calvo o paradosso del sorite:
P-Chi ha 0 capelli è calvo Da un enunciato si
arriva ad una contraddizione
P-Se ha un calvo si aggiunge un capello resta calvo
C-Chiunque è calvo
Paradosso del barbiere: “Io rado tutti quelli che non si radono da soli, non rado tutti
quelli che si radono da soli”. (Chi rade il barbiere?)
Possibilità: o c’è una premessa falsa, o c’è un errore di ragionamento, o dobbiamo
accettare la conclusione.
Alcune regole di inferenza
P-AB Regola di concatenazione P- AVB Sillogismo disgiuntivo
P-BC P-¬B
C-A C C- A
P-AB Regola di contrapposizione P- AᴧB Regola
dell’eliminazione della congiunzione
C- ¬B ¬A C-A
P-A Regola dell’introduzione del vel
C-AVB
Logica dei predicati
Non si può creare uno schema di un ragionamento formato da enunciati semplici, per
capire se è corretto bisogna smontare la struttura interna degli enunciati semplici.
Per la logica proposizionale questi enunciati sono solo scatole nere, con la logica dei
predicati è invece possibile scomporli e formalizzarli.
Enunciati semplici del primo tipo:
Si parla sempre di un oggetto specifico, un predicato a n argomenti è attribuito a n
individui.
Es. Fido canta 2 è primo 2<4 Marco è cugino di Anna
Enunciati semplici del secondo tipo:
Si parla in generale.
Es. Tutti gli uomini sono mortali Gli asini volano Qualche gatto miagola Anna ha
un figlio
Formalizzare un enunciato semplice del primo tipo
Per definire un oggetto specifico si usano le costanti individuali, le quali vengono
indicate da lettere minuscole.
Le proprietà sono cose che si possono predicare di un individuo (aggettivi, forme
verbali intransitive e nomi comuni), queste si indicano con lettere maiuscole.
Es. Fido canta: Ca (il predicato viene prima dell’oggetto)
Le relazioni vengono anch’esse indicate con lettere maiuscole e possono essere a
due o più argomenti.
Es. Mario è cugino di Anna: Cma
Napoli è tra Salerno e Roma: Tnsr
Proprietà e relazioni sono predicati.
Formalizzare un enunciato semplice del secondo tipo
Si usano i quantificatori, le variabili individuali, i predicati, i connettivi e le
parentesi.
Quantificatore universale:
Quantificatore esistenziale: Ǝ
Variabili individuali: minuscole tra le ultime dell’alfabeto (x,y,z)
Un quantificatore agisce sempre su una variabile.
Es. Tutti gli uomini sono mortali: x( UxMx) (Per ogni x, se x è un uomo, x è
mortale.)
Premesse dei sillogismi aristotelici
Universali affermative: Tutti i P sono Q ( x(PxQx))
Particolari affermative: Qualche P è Q (Ǝx(PxᴧQx))
Universali negative: Nessun P è Q (¬ƎX(PxᴧQx)) oppure
( x(Px¬Qx))
Particolari negative: Qualche P non è Q (Ǝx(Pxᴧ¬Qx))
Altri esempi:
I fratelli di Anna sono belli: x(FxaBx) (Per ogni x, se x è fratello di Anna, x è
bello)
Marco ama Anna: Ama (prima chi ama)
Relazione simmetrica (Marco ama Anna e Anna ama Marco): AmaᴧAam
Marco ama qualcuno: Ǝx(Amx)
Marco è amato da qualcuno: Ǝx(Axm)
Anna ama tutti: x(Aax)
Tutti amano qualcuno: xƎy(Axy)
Qualcuno è amato da tutti: Ǝx y(Ayx)
Tutti i marinai amano una ragazza:
Una ragazza amata da tutti (lettura de re): Ǝx(Rxᴧ y(MyAyx))
Diverse ragazze (lettura de dicto): y(MyƎx(RxᴧAyx))
Transitività: x y z(AxyᴧAyzAxz)
Simmetria: x y(AxyAyx)
Riflessività: xAxx
Una variabile si dice vincolata se si trova nel raggio d’azione di un quantificatore.
Px: variabile libera xPx: variabile vincolata
Psicologia del ragionamento
La psicologia del ragionamento ha un intento descrittivo, indica come gli uomini
ragionano davvero. La logica ha invece un intento normativo e indica come gli uomini
dovrebbero ragionare.
Esistono degli errori sistematici che colpiscono tutti e sono difficili da correggere. In
questi casi tutti sbagliano nello stesso modo, così come nelle illusioni percettive.
Questi errori sono chiamati illusioni cognitive (un esempio è l’esperimento delle 4
cartedi Wason). Gli uomini non sono ragionatori formali, per noi il contenuto fa la
differenza. Esperimento delle 4 carte
Forme grammaticalmente simili portano a forme logiche diverse:
Fido è un cane: Cf / Un bassotto è un cane: x(BxCx) / 8 è la somma di 6 e 2:
8=6+2
Marco e Giorgio sono genovesi: GmᴧGg / Marco e Giorgio sono fratelli: Fmg
Fallacie derivanti dal linguaggio
Equivocatio: equivoco a livello semantico, a causa di una parola ambigua.
P-Gli uomini sono gli unici esseri dotati di ragione
P-Le donne non sono uomini
C-Le donne non sono dotate di ragione
Anfibolia: equivoco a causa di una premessa ambigua. Essa può dare spazio a
due diverse inrterpretazioni in alcuni casi(de re e de dicto). La conclusione
segue dall’interpretazione sbagliata.
P-C’è un numero maggiore di ciascun numero
C-C’è un numero maggiore di sé stesso
Quando ragioniamo diamo per scontato molte informazioni che non esplicitiamo. Nel
ragionamento logico tutto va reso esplicito.
Petitio principii (circolo vizioso): la coclusione è già implicita nelle premesse,
per concludere, assumo già ciò che voglio dimostrare.
P-La Bibbia dice che Dio esiste
P-La Bibbia non può mentire perché è la parola di Dio
C-Dio esiste
Pragmatica
Uso delle parole in un contesto, studio della conversazione (interazione linguistica,
fenomeno collaborativo).
Paul Grice è considerato il padre della pragmatica, egli elaborò 4 massime della
conversazione, ovvero norme che ch