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Appunti esame, Storia e istituzioni dell'Asia, prof. Baldussi, Il ruolo cinese in Asia Pag. 1
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Il New Strategic Concept e la cooperazione con l'ASEAN

Nel 1997-98 avanzò il cosiddetto New Strategic Concept, una riformulazione dei suoi cinque principi di Coesistenza Pacifica formulati per la prima volta in occasione della conferenza di Bandung nel 1955, che si appellano a una cooperazione che porti reciproci benefici sulla base dell'eguaglianza, del mutuo rispetto, nella non interferenza negli affari interni degli altri paesi e della risoluzione dei conflitti attraverso lo strumento del dialogo. Tale concetto si basava sul canale dell'Association of Southeast Asian Nations (ASEAN).

La Cina si è impegnata a negoziare con gli stati dell'ASEAN su base multilaterale, rinunciando ai vantaggi della contrattazione bilaterale di cui godono i grandi paesi. Ha promosso una serie di summit annuali con l'ASEAN e ha iniziato a partecipare attivamente all'ASEAN Regional Forum, al Council for Security Cooperation in the Asia Pacific, all'Asia Pacific Economic Cooperation (APEC).

l'influenza occidentale nella regione dell'Asia centrale. La SCO è un'organizzazione intergovernativa che comprende la Cina, la Russia e altri paesi dell'Asia centrale, con l'obiettivo di promuovere la cooperazione economica, politica e di sicurezza. La Cina ha anche svolto un ruolo attivo nel Forum di Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC), che riunisce i leader dei paesi dell'Asia-Pacifico per discutere di questioni economiche e commerciali. La Cina ha ospitato il summit APEC nel 2014 e ha svolto un ruolo di primo piano nella promozione della liberalizzazione del commercio e degli investimenti nella regione. Inoltre, la Cina è membro del G20, un forum internazionale che riunisce le principali economie del mondo per discutere di questioni economiche globali. La Cina ha ospitato il summit del G20 nel 2016 e ha svolto un ruolo importante nel promuovere la cooperazione economica tra i membri del gruppo. In conclusione, la Cina ha assunto un ruolo sempre più attivo nei forum multilaterali regionali e globali, cercando di promuovere la cooperazione economica e politica e di difendere i propri interessi. La partecipazione della Cina a questi forum è un riflesso del suo crescente peso e influenza nella politica internazionale.Il della forzaterrorismo ed espandere l'influenza di Pechino in Asia centrale, rinunciando all'uso militare e partecipando alle missioni di peacekeeping dell'ONU. La stabilità della regione è stata sostenuta anche dalla proposta di aumentare la cooperazione regionale su questioni come le calamità naturali, la lotta al terrorismo e la pirateria. La Cina si è impegnata a rendere più trasparenti le questioni militari pubblicando nel 1995 il suo primo libro bianco sul controllo degli armamenti e sul disarmo e una serie di libri bianchi sulle capacità militari dell'esercito, il People's Liberation Army (PLA), sono limitate. Sul piano economico, win-win e mutual benefit sono le parole d'ordine della diplomazia economica cinese. Le importazioni cinesi stanno alimentando la crescita in tutta l'Asia e in altre regioni del mondo e nel 2003 la Cina è diventata ilpiù grande mercato per le esportazioni di Giappone, Corea e Taiwan. La domanda cinese è importante ai fini della ripresa dell'economia giapponese dopo il crollo durato all'incirca un decennio. Un elemento relativamente nuovo riguarda le trattative negli accordi di libero commercio regionali e bilaterali (Free Trade Agreements - FTAs); l'esempio più significativo è l'accordo Cina-ASEAN, ma la Cina sta al momento trattando per accordi simili con altri paesi come Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Sud Corea e India. Quanto alle fonti del potere cinese in Asia, e in particolare al potere economico, gli altri paesi asiatici sono diventati sempre più dipendenti dalle esportazioni verso la Cina, la quale è diventata il primo o il secondo partner commerciale di quasi tutti i paesi dell'area dall'inizio del millennio, ma il mercato cinese è ancora solo il terzo in ordine di importanza per l'export ASEAN. Il commerciogiapponese con la Cina senza contare Hong Kong, supera il volume di commercio che il Giappone sostiene con i dieci paesi ASEAN e ha sorpassato il flusso USA-Giappone nel 2007. I paesi poveri dell'Asia centrale e del sudest asiatico beneficiano dell'assistenza cinese allo sviluppo che contribuisce al contempo al miglioramento delle infrastrutture e dei trasporti che connettono l'Asia centrale e il sudest asiatico alla Cina e a renderli sempre più dipendenti dalla Cina. Rispetto al potere militare, la modernizzazione e la riforma del PLA sono state effettuate sulla base di tre pilastri: 1. sviluppo, appalti, ricerca di nuovi sistemi e capacità di armamento. 2. riforme istituzionali e sistemiche per migliorare il livello di professionalità e di qualità del personale militare; 3. sviluppo di nuove dottrine di combattimento per sfruttare queste capacità. per l'aumento è stata supportata da notevoli aumenti della spesa per la difesa della.

Preparazione dell'acquisto delle strutture e lo sviluppo di armi avanzate cinesi e russe. La strategia cinese di Anti access-area denial (A2ad), ovvero la capacità di contrastare la superiorità degli USA sugli spazi comuni dell'area Asia orientale, è fonte di preoccupazione per gli stessi USA. Lo sviluppo di questa capacità è stato alla base della pianificazione militare cinese dalla fine della guerra fredda e in particolare dopo la crisi di Taiwan del 1996. La Cina intende sviluppare una capacità militare in grado di disarmare l'avversario prima che questo possa colpire, sfruttando le sue debolezze ed evitando lo scontro in campo aperto. Fa parte di questa strategia la modernizzazione navale volta a contrastare la libertà di movimento per le portaerei americane.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
5 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/14 Storia e istituzioni dell'asia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sandrauselli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e Istituzioni dell'Asia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Baldussi Anna Maria.