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L'Egira e la nascita della umma islamica

L'Egira sancisce la nascita della umma islamica e da quella data parte il calendario musulmano (12 mesi lunari). A Medina, Maometto guida una nuova piccola comunità legata da un forte vincolo religioso e soggetta alla legge di Dio. Elabora la costituzione di Medina, il primo documento normativo della umma. La comunità crescerà molto rapidamente e diventerà un impero attraverso quattro direttrici di conquista: battaglie, diplomazia, predicazione e commerci.

Tra il 624 e il 627 vennero combattute tre battaglie tra i musulmani medinesi e i pagani meccani: la battaglia di Badr nel 624 vinta dai musulmani, la battaglia di Uhud nel 625 vinta dai meccani e la battaglia del fossato nel 627 vinta dai musulmani. Nel 628 viene stipulato il Trattato di Hudaybiyya tra le parti: stabiliva la rinuncia da parte di Maometto di usare la formula nel nome di Allah clemente e misericordioso perché non riconosciuta dai pagani meccani, la restituzione da parte dei compagni di

Maometto di restituire quei ragazzi che avevano raggiunto i musulmani senza il loro il compimento del pellegrinaggio alla Ka'ba per i musulmani per l'anno successivo. permesso, una tregua militare di dieci anni e la rottura della stessa tregua in caso di violazione da parte di una delle due parti. Alla fine del 629, venne ucciso un arabo di una tribù alleata con Maometto, e nonostante i pagani meccani si dissero estranei al fatto, i musulmani li ritennero colpevoli e partirono alla conquista distrusse gli idoli alla Ka'ba, della Mecca che avvenne nel 630. Dopo la conquista, Maometto rimase una ventina di giorni alla Mecca e poi ritornò a Medina. Nel 632, Muhammad compì il suo ultimo pellegrinaggio e continuò a predicare fino alla sua morte occorsa nello stesso anno. Maometto muore senza lasciare specifiche indicazioni sulla sua successione, non lascia eredi L'autorità suprema sulla umma è affidata al maschi e non riceve rivelazioni.

Il califfo, scelto da una shūra (consiglio) che si riunisce immediatamente dopo la morte di Maometto.

Il califfo (khalīfa), il vicario del profeta, il suo successore politico, la guida (imām) della comunità è la massima autorità del mondo musulmano. Non è un profeta: la profezia di Dio ha termine con il profeta, sigillo dei profeti, e nessun altro profeta verrà dopo di lui.

è l’epoca dei califfi benguidati o rashīdūn, Il periodo 632-661 dove si susseguono quattro califfi.

(632-634) Abu Bakr al-Siddīq era membro della stessa tribù dei Quraysh di Maometto e padre della ‘Aysha. Accompagna il profeta durante l’Egira nel 622 sua amatissima sposa e fu da lui chiamato a dirigere la preghiera negli ultimi tempi della sua vita. Da califfo, pacifica tutta la penisola arabica guerre della ridda o dell’apostasia, con le sorte quando numerose tribù arabe che si erano convertite o che avevano raggiunto comunque

Un accordo col profeta, si ritennero in diritto di recuperare l'inizio all'opera di raccolta dei versetti loro libertà d'azione alla morte di Maometto. Inoltre, diedecorani tramandati solo oralmente e dispersi in centinaia di frammenti. 'Umar Ibn (634-644) amīr al-mu'mininal-Khattāb fu colui che adottò per primo il titolo di (principe dei credenti). È stato il più grande conquistatore della storia islamica. Sconfigge più volte l'impero persiano sassanidei bizantini e distrugge nella battaglia di Qadisiyya del 637. Nello stesso anno, viene stipulato il Trattato di Umar per regolare i rapporti sociali ed economici con cristiani ed ebrei che abitavano nelle terre conquistate dai musulmani, i quali tuttavia vennero espulsi dalla regione dell'Hijaz, sede delle città sante di Mecca e Medina. Uthman Ibn Affān (644-656) amplia e consolida le conquiste del califfo precedente. Le città guarnigione diventano città.

E la cultura e la religione islamica cominciano ad impiantarsi nei territori conquistati. Crea una commissione per la redazione di una versione unificata e scritta del Corano. Sotto il suo califfato, si inaspriscono le divisioni interne tra musulmani meccani (l'egira) (muhajirun, che compirono) e musulmani medinesi (ausar, gli ausiliari). Fu accusato di provenienti dall'Egitto nel 656 mentre nepotismo e corruzione e fu ucciso da un gruppo di soldati era raccolto in preghiera. 'Ali Ibn Abi Talib (656-661) era cugino e genero del profeta, marito della figlia di Fatima. La sua elezione venne contestata dai seguaci della famiglia del califfo precedente, che lo accusarono del fu capeggiata da Mu'awiya, suo omicidio. La ribellione governatore della provincia della Siria e parente stretto di Uthman, che si rifiutò di cedere la sua carica al nuovo governatore designato da 'Ali. L'arbitrato dei Il contrasto tra i due sfociò nella battaglia di Siffin nel 657.

che si concluse con 'Ali rimaneva califfo esaggi che optò per un compromesso salomonico: a lui sarebbe succeduto Mu'awiya. 'Ali verrà ucciso da un fuoriuscito del suo gruppo nel 661. Da questi ultimi eventi ha origine la grande scissione (fitna) in sunniti, sciiti e kharigiti. Con la morte di 'Ali prima fase della storia dell'Islam ha termine. L'epoca seguente sarà quella della prima grande dinastia, quella omayyade (661-750). Mu'awiya (661-680) dà inizio quindi alla nuova dinastia che reggerà le sorti del califfato fino al 750. Sotto il suo califfato, trasferisce la capitale da Medina a Damasco e vengono avviati i lavori per la costruzione della moschea al-Aqsa di Gerusalemme. 'Abd al-Malik riordina l'immenso impero in cinque governatorati (685-705), crea un esercito di riorganizza il sistema fiscale, impone l'arabo come lingua ufficiale, fa coniare.

La professionisti, prima moneta islamica, e accelera e completa la redazione del Corano scritto. Sotto la dinastia omayyade, si apre anche l'epoca delle grandi conquiste (futūhāt), con un movimento di espansione territoriale inarrestabile almeno fino al XII secolo. Ad est, la pacificazione delle regioni islamiche ribelli porterà alla conquista di vasti territori in Asia centrale, l'Afghanistan, e nell'India del nord-ovest, quali il Khorasan e la Transoxiana. Gli eserciti musulmani si spingono poi al fiume Talas, ma nel 751 vengono fermati dall'esercito dell'impero cinese. Ad ovest, avanzano verso il Nord Africa fino allo Stretto di Gibilterra e nel 711 sbarcano in Spagna. Nel 732 vengono sconfitti nella battaglia di Poitiers sui Pirenei ad opera di Carlo Martello, il che porta alla fine dell'espansione islamica ad ovest. Il successo delle conquiste islamiche fu dovuto al fervore religioso, alla debolezza degli imperi bizantino e sassanide, e all'appoggio dei popoli conquistati.

delle popolazioni locali che videro negli arabi dei liberatori dai precedenti dominatori, alla tassazione in genere meno vessatoria e al sistema della dhimma che tutelava in qualche misura i non musulmani (cristiano-copti in Egitto, monofisiti in Siria, nestoriani in Iraq ed ebrei). Secondo la tradizione islamica, in seguito alle conquiste il mondo era suddiviso in: - dār al-islām: le terre dell'Islam, dove vige la legge islamica; - dār al-harb: da ricondurre sotto l'Islam, le terre della guerra, nel senso di non sottomissione a Dio, non necessariamente con la costrizione; - dār al-sulh: le terre della tregua, che stipulano accordi di non belligeranza con l'Islam pur non assoggettandosi alle leggi islamiche. Nel 750, in seguito alla rivolta anti-omayyade a forte connotazione alide (sciita) nella Persia nordorientale (Khorasan), il governatore del Khorasan si proclama califfo (750-754) e dà inizio alla dinastia abbasside (750-900 circa). Gli

Omayyadi vengono sterminati; solo un superstite si salverà fuggendo in Spagna. Gli abbassidi si proclamano dinastia benedetta da Dio e spostano la capitale da Damasco a Baghdad. Con gli abbassidi si sancisce la fine del predominio dell'Islam: per la prima volta il califfato è retto da elementi non arabi, ma iranici. L'apogeo si raggiunge con il quinto califfo, il colto e raffinato Harūn al-Rashīd (789-805), il mitico califfo de Le Mille e una notte, le cui notizie anche sulla sua corte fastosa giungevano fino in Occidente. Nel 900 circa, la dinastia abbasside cade nelle mani di visīr (ministri) che manovrano le leve del potere dall'interno, e di governatori locali che fondano dinastie proprie. Il califfato diventa una carica simbolica e ad esso si affianca un'autorità temporale detta sultanato. Con la conquista di Baghdad nel 1258 da parte del mongolo Hulagu,

Discendente di Gengis Khan, si ha la fine del califfato abbasside. I mongoli massacrano la famiglia dei califfi e impongono il loro dominio.

L'invasione mongola, proveniente dall'Asia centrale, modificò in modo radicale gli equilibri di una vasta area dell'impero musulmano. L'avanzata dei mongoli, che si convertirono in seguito all'Islam, fu catastrofica, ma inaugurò un'epoca di grande risveglio economico e culturale. I mongoli completano quell'epoca di migrazioni colossali iniziata con l'XI secolo, modificando per sempre la composizione etnica delle zone conquistate.

I mongoli furono fermati ad 'Ayn Nel 1260, i Jâlût dai Mamelucchi (schiavi militari), una nuova dinastia che aveva rovesciato gli ayyubidi di Saladino e che dominava in Egitto e Siria.

Dopo le crociate per la liberazione dei luoghi santi del Cristianesimo, in primis Gerusalemme, l'editto di Clermont nel 1095 da parte di papa Urbano II prendono avvio.

che nel 1187 fu riconquistata dall'imperatore Federico II che nel 1229 partì per la sesta crociata tentò un accordo diplomatico con il sultano al-Malik al-Kāmil e per questo fu scomunicato dal papa. Tuttavia, riuscì ad ottenere Gerusalemme. Alle crociate va in un certo senso assimilata la reconquista spagnola, dalla caduta di Toledo nel 1085 alla cacciata degli ebrei nel 1492. L'epoca seguente vede il mondo musulmano frammentarsi in decine di dinastie locali, prive di un'autorità centrale, spesso in lotta fra loro. Nel XVI secolo, si assiste a tre grandi imperi: l'impero safavide (Iran, 1501-1722); l'impero moghul (subcontinente indiano, 1526-1858); l'impero ottomano (Mediterraneo meridionale; Balcani, 1517-1922). L'impero safavide è il miglior esempio nel passato di stato islamico sciita.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sandrauselli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dei paesi islamici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Manduchi Patrizia.