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La primavera tunisina e le sue conseguenze
Nel dicembre 2010, il suicidio di Mohammed Bouazizi per una violazione subita da parte della polizia, ha cambiato le sorti del mondo arabo e del mondo nel suo insieme, aprendo la strada alla primavera tunisina e catturando la profonda esasperazione della società. La repressione del regime provocò molte morti.
La primavera tunisina si conclude il 14 gennaio 2011. Ben Ali è costretto a dimettersi e scappa in Arabia Saudita. Le proteste continuano; nell'ottobre si hanno le elezioni per l'assemblea costituente vinte dai partiti islamisti. Ben Ali è stato condannato a 35 anni di prigione.
Tornando all'Algeria, nel viene instaurato il regime autoritario di Bouteflika che vince le presidenziali. Ci sono riforme istituzionali e nessuna libertà di azione per i partiti politici e la società civile. La situazione si caratterizzava per la persistenza dello stato di emergenza dal 1992 all'amministrazione e nei settori del gas e
del petrolio,2011, corruzione diffusa povertà cronica,disoccupazione giovanile, assenza di alloggi e problemi di approvvigionamento di energia e acquapotabile.Inoltre, dal 2008 non si hanno più limiti al mandato del presidente; il governo non era trasparentel'amministrazione e i media, monitoravariguardo al suo operato e alla finanza pubblica, controllavale ONG rispetto all'ottenimento di finanziamenti e visti.internet e ostacolava Quanto alle libertàcivili, la situazione si caratterizzava per prigioni sovraffollate e prigioni segrete dove si operavasenza il consenso della magistratura, tratta, sfruttamento, negazione dei diritti alle donne,discriminazioni linguistiche arabo-berbere, repressione della libertà di espressione e negazione dellalibertà di associazione. L'unico sindacato riconosciuto dallo l'UGTA e gli scioperistato era eranorepressi. Riguardo al costituzionalismo, la magistratura non era indipendente, i processiNon erano giusti, le confessioni venivano estorte e i funzionari statali e le forze di sicurezza erano esentati dai processi.
A dicembre 2010, si hanno i primi scontri tra la polizia e i manifestanti che apriranno la strada alla primavera algerina.
A gennaio 2011, si hanno inflazione, l'aumento dei prezzi dei beni primari e delle tasse e casi di auto-immolazione in segno di protesta. A febbraio, repressioni e la negazione dei diritti di associazione. In aprile, le manifestazioni sembrano attenuarsi dopo l'esperienza quale colonia britannica e i regimi di Nasser e di Sadat, nel 1981 sale al potere Hosni Mubarak. Il paese attraversava già una grave crisi economica. Viene dichiarato lo stato di emergenza, alcune libertà personali e collettive vengono sospese e i movimenti islamici vengono repressi più volte, in particolare quello dei Fratelli Musulmani.
Si presenta come l'uomo
dell'aperturaMubarak si politica e si impegna nella questione arabo-palestinese. Come per Ben Ali, anche Mubarak viene visto allo stesso modo in quanto ademocrazia. Le mogli di Ben Ali e Mubarak si erano sempre presentate come paladine dei dirittidelle donne, ma in realtà guidavano un sistema di corruzione e mafia.Nel 2010, il partito nazional democratico di Mubarak vince le elezioni con il risultato implausibiledel 95% dei voti, che furono caratterizzate da repressione diffusa, severe restrizioni sui candidati didei mediaopposizione e conseguente deterioramento dell'ambiente con la chiusura dellepubblicazioni, arresti ed attacchi ai giornalisti e ai blogger indipendenti.Si sono registrate uccisioni, torture sui detenuti, test di verginità obbligatori per le detenute elimitazioni alla società civile e alle ONG. Inoltre, il governo ha talvolta aggirato il poteregiudiziario, come la concessione di poteri straordinari ai tribunali di sicurezza dello stato.La nomina dei vertici dei tribunali e il ricorso a tribunali militari per giudicare civili. Sulla scia degli eventi in Tunisia, esordisce la primavera egiziana con le proteste in piazza Tahrir al Cairo il 25 gennaio 2011, per cacciare Mubarak e contro la corruzione e le ingiustizie. Seguono proteste e manifestazioni in tutto il paese dovute a disoccupazione, corruzione, negazione dell'auto-immolazione della libertà di espressione e violenza da parte delle autorità. Inoltre, di un uomo in segno di protesta, ulteriori repressioni, vittime, l'oscuramento dei social network, l'imposizione del coprifuoco, le dimissioni dei ministri e del gabinetto di Mubarak. Nel febbraio, vi sono ulteriori repressioni, le dimissioni di Mubarak dopo 29 anni al potere, il passaggio del potere al Consiglio Supremo delle Forze Armate guidato da Tantawi che diventa presidente de facto, lo scioglimento del parlamento e la sospensione della costituzione.
decise per l'implementazione di elezioni parlamentari e la famiglia fuggono. Nel marzo presidenziali entro la fine dell'anno. Nel '69 Mu'ammar Gheddafi, In Libia, sale al potere dopo aver rovesciato la monarchia di re Idris. Viene promulgata una nuova costituzione e nel 1970 vengono confiscati i beni italiani e i coloni italiani vengono espulsi dal paese. Nel 1973 Gheddafi crea dei comitati popolari per coinvolgere il popolo nella modernizzazione del paese. Ogni riferimento alle strutture democratiche del potere fu bocciato; l'unico partito ammesso era l'Unione Socialista Araba (ASU). Inoltre, la situazione si caratterizzava per la mancanza del voto segreto, di verifica da parte delle autorità elettorali e di rotazione elettorale, il reclutamento di personale amministrativo e militare basato su fedeltà personale e tribalismo, la concentrazione del potere nelle mani di Gheddafi esercitato attraverso i leader dei comitati rivoluzionari a lui fedeli.Le regionali e di fazione sulle decisioni, l'oscuramento dei siti internet, la mancata influenza tribali, indipendenza della stampa, l'arresto e l'uccisione di giornalisti per delitti di opinione. Nel 1975 viene creato il Congresso Generale del Popolo (CGP) presieduto da Gheddafi; nel 1976 viene pubblicato il primo capitolo del suo Libro Verde all'interno del quale Gheddafi reinterpretava il Corano: Gheddafi rivendicò esplicitamente la sua ispirazione islamica ad un Islam letto secondo la sua ottica personale. Ponendosi in contrasto con gli ulama, sosteneva che solo il Corano aveva validità universale, mentre la sunna del profeta basata sugli hadith doveva essere abbandonata perché la trasmissione dei racconti e dei fatti relativi alla vita di Maometto era stata troppo imprecisa e falsata da molteplici incidenti per essere credibile. Il terzo capitolo del Libro Verde venne pubblicato.
Nel 1977 Gheddafi teorizzò una repubblica delle masse, la jamahiriyya, in cui non esistevano né partiti né organi costituzionali. Il popolo doveva governare direttamente attraverso una piramide di rappresentanti che dalle cellule di base si verticizzava nel CGP. L'economia avrebbe dovuto cancellare ogni sfruttamento e subordinazione di classe.
Nel 1979 venne creato un nuovo apparato di comitati rivoluzionari costituiti nelle scuole, nelle università e nelle sezioni amministrative. Molti ministeri vennero trasformati nei cosiddetti uffici del popolo, affiancati ai comitati popolari e facenti riferimento direttamente a Gheddafi. Nello stesso anno, quest'ultimo si era dimesso dalla carica di segretario generale del CGP per assumere il nuovo titolo di guida della rivoluzione con lo scopo di organizzare la società secondo la reinterpretazione dell'Islam.
Già dalla fine degli anni '70, si registra un'enorme
radicalizzazione del regime con l'impiccagione in piazza di studenti dissidenti e l'uccisione di attivisti per i diritti umani. Negli anni '80 si ha un grande dissenso verso il regime. Rispetto alle libertà civili, si hanno torture, scomparse inspiegate, detenzioni immotivate e prigioni sovraffollate, mancanza dei servizi medici di base, repressione di attivisti islamici, abuso dei migranti e il divieto per loro di associarsi, discriminazione dei diritti delle donne e delle tribù della Cirenaica, limitazione della libertà di associazione e messa al bando delle unioni indipendenti. Sul lato del costituzionalismo, i pubblici ministeri erano severamente controllati, il giusto processo era inesistente e le forze militari e paramilitari impunite. Vi era un'estrema corruzione soprattutto nel settore petrolifero controllato dalla famiglia di Gheddafi e la mancata distinzione tra funzioni pubbliche e private. Gheddafi sostenne a lungo a livello internazionale
vari movimenti rivoluzionari e sovversivi sia in Europa che nel mondo africano e arabo. Questa politica lo mise in cattiva luce anche agli occhi dei dirigenti arabi egiziano e tunisino, rispettivamente Sadat e Bourghiba. Gheddafi si conquistò la fama di finanziatore del terrorismo internazionale e di odiato nemico dell'Occidente. Diversi attentati furono compiuti con la complicità o con la diretta partecipazione della Libia, come ad esempio quello a un aereo PanAm a Lockerbie in Scozia nel 1988. La Libia venne colpita da severe sanzioni internazionali, quali l'embargo durato fino al 1999, e la rappresaglia militare verso la Libia ordinata dall'allora presidente americano Reagan nel 1986; Gheddafi scampò per miracolo a un bombardamento aereo alla caserma in cui allora risiedeva. Nell'ambito dell'operazione, morì invece la figlia di Gheddafi. La Libia viene isolata sul piano internazionale fino al 2004. Negli ultimi anni di vita di Gheddafi,La Libia si avvicina all'Italia. Nel 2008, l'Italia e la Libia firmano il trattato di amicizia italo-araba. Il regime di repressione libico ha portato a larghe proteste da parte del popolo mediante le quali ha preso avvio la primavera libica nel febbraio 2011. Si hanno poi la guerra civile tra Tripoli che supportava il regime, e Bengasi, gli interventi multilaterali da parte degli USA, della Gran Bretagna e della Francia a difesa del popolo, la transizione del regime al Consiglio Nazionale della Libia, la fuga di Gheddafi e la sua uccisione nell'ottobre. Gheddafi era rimasto in carica per 41 anni.
In Marocco, nel sale al potere re Mohammed VI ed è attualmente al potere. Le cause che hanno portato alle proteste sono stati i casi di soppressione dei media per reati di l'uso della forza per chiopinione, la chiusura di siti internet, prigioni sovraffollate, abusi su minori, per l'indipendenza dei Sahrawis, lotta la differenziazione nel rispetto dei.
ruraliDiritti delle donne a seconda delle zone urbane o rurali