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LA MATRICE CONCETTUALE

La concezione di Impresa come Sistema Vitale ha portato alla necessità di elaborare un

modello di evoluzione comune per tutti i Sistemi Impresa. Detto modello prende il nome di

Matrice Concettuale e si articola in 8 fasi che vanno dagli aspetti più astratti e partizionati

a quelli più concreti ed unificati. Le fasi fondamentali che il processo evolutivo dell’Impresa

attraversa sono:

Idea Imprenditoriale (Business Idea): l’espressione dei lineamenti distintivi,

1. delle specificità e degli aspetti essenziali dell’Impresa su cui l’Organo Decisore

sceglie di basare la Capacità Competitiva, ossia la Sopravvivenza

dell’Impresa stessa.

Quest’ultima è basata, a sua volta, sul concetto di Vantaggio

Competitivo/Creazione del Valore, definito come l’elemento fondamentale che

distingue i risultati di un’Impresa da quelli di un’altra Impresa concorrente. I

principiale indicatori di Vantaggio Competitivi sono il Fatturato in termini di

Quota di Mercato e la Redditività, indicata a sua volta dagli indici ROE e ROI.

⇒ Per Quota di Mercato si intende la fetta di Mercato propria dell’Impresa.

In poche parole si relazione l’Impresa, in termini di Fatturato alle altre

Imprese Operanti nel medesimo settore. Il calcolo della Quota di Mercato

si effettua rapportando il Fatturato dell’Impresa al Fatturato Totale di tutte

le Imprese operanti nel settore. L’Impresa che riporta la Quota di Mercato

più alta è detta “Leader”, o “Follower” in caso abbia la seconda Quota

di Mercato più alta. Inoltre essa può essere espressa in termini assoluti,

se calcolata rapportando il Fatturato dell’Impresa a quello Totale, o in

termini relativi, in caso questo sia rapportato a quello di un’altra Impresa,

che sia la Leader o un’altra degna di interesse. Lo svantaggio della Quota

di Mercato è che guarda al Vantaggio Competitivo senza considerare i

Costi di Produzione;

⇒ Questi Costi sono tenuti in considerazione dalla Redditività, quindi dal

ROE e dal ROI.

ROE (Return On Equity), rappresenta il Tasso di Rendimento del

 Capitale Proprio ed è espresso dal rapporto tra Reddito Netto e

Patrimonio Netto;

ROI (Return On Investment), dato dal rapporto tra Reddito

 Operativo e Capitale Investito Netto (non tiene conto della

Gestione Straordinaria).

Talvolta si identifica l’Impresa Leader in relazione alla Redditività (ovvero

quella con ROE più alto) e non alla Quota dii Mercato.

In ogni caso la Leadership è legato fondamentalmente a due cause,

perciò esisteranno:

⇒ Leadership di costo, in cui l’Impresa mira ad offrire prodotti

Qualitativamente equivalenti sostenendo Costi minori. In questo

caso, infatti, viene raggiunta l’Efficienza e di conseguenza il

Vantaggio Competitivo;

⇒ Leadership di Differenziazione, nella quale l’Impresa mira,

appunto, ad una maggiore Differenziazione dei prodotti, quindi ad

una Qualità migliore dell’offerta allo stesso prezzo delle

concorrenti.

Tornando all’Idea Imprenditoriale, essa si può dividere in due parti:

⇒ Parte Implicita, quella che “Rimane nella testa dell’Imprenditore” e che

per qualche motivo non viene formulizzata;

⇒ Parte Esplicita, quella presente nell’Atto Costitutivo.

Il Business Plan è un piano strategico che delinea l’evoluzione attesa

dell’Impresa, sia dal punto di vista Quantitativo che Qualitativo.

Schema Organizzativo di Massima, un insieme di tutti i Processi che l’OdG

2. intende includere. Per “Processo” si intende un complesso ordinato di attività

che a partire da un determinato Input permettono di ottenere un determinato

Output.

La scelta tra l’inclusione dei Processi nell’attività di Impresa e l’Acquisto degli

stessi da fornitori viene denominata Scelta di Make or Buy.

Partendo dallo Schema Organizzativo di Massima si possono definire le varie

forme di “Struttura”.

Struttura Logica, caratterizzata da un insieme di Componenti Logiche e dalle

3. loro relazioni. Le “Componenti Logiche” prendono il nome di Unità

Organizzative, ciascuna delle quali ha un propria funzione all’interno dei

Processi definiti nello Schema Organizzativo di Massimo.

Nella Struttura Logica non si identificano soltanto le Unità ma anche, come già

detto, le loro Relazioni. A questo proposito esistono Legami:

⇒ Impossibili, se non sono ammessi a causa delle Decisioni dell’OdG;

⇒ Possibili Se sono, appunto, quelli che sono permessi.

Struttura Fisica, è il complesso delle Componenti Fisiche e delle loro

4. Relazioni.

Queste Componenti si distinguono in 3 Macrocategorie:

⇒ Componenti Fisiche a Carattere Tecnico, identificate da mezzi

strumentali, materiali ed immateriali (Fabbricato, Software);

⇒ Componenti Fisiche a Carattere Umano, per le quali si identificano le

caratteristiche, o meglio il “saper fare” e il “saper essere richiesto, di

ciascuna Risorsa Umana;

⇒ Componenti Fisiche a Carattere Finanziario, che riguardano la Qualità e

la Composizione dei Fondi che l’Impresa utilizzerà.

Ciascuna di queste categorie è caratterizzata da un Grado di

Indeterminatezza, che varia a seconda della categoria. Per esempio le

Componenti Finanziarie hanno una bassa incertezza, mentre quelle di

Carattere Umano presentano l’opposto. E’ vero, infatti, che le Risorse Umane

hanno due tipi di Capacità:

⇒ Capacità Codificate, ovvero quelle Capacità che sono immediatamente

osservabili e sono attestate da un Documento.

⇒ Capacità Tacite, come suggerisce la parola, sono abilità che non si

scoprono facilmente e non sono attestate da nessun documento, ma

possono essere osservate mediante il comportamento della stessa

Risorsa Umana.

Struttura Ampliata, ha come base la Struttura Fisica e riguarda

5. l’Individuazione delle potenziali Entità Esterne venditrici di Input e Acquirenti di

Output.

Sostanzialmente si vanno a considerare le possibili Relazioni tra Struttura

Fisica dell’Impresa e Struttura Fisica e Logica delle altre Imprese.

Nella fase di Struttura Ampliata si definisce il concetto di Ridondanza, ovvero la

potenzialità strutturale che consiste in una varietà di Componenti e di Relazioni

utilizzate per supportare lo svolgimento dei Processi indicati nel Piano

Organizzativo di Massima.

Schema Organizzativo Definito, cioè una mappa precisa e definita delle

6. Relazioni e delle Interazioni tra Componenti Fisiche interne, e tra queste e le

Entità esterne;

Struttura Specifica, rappresenta il complesso delle Relazioni effettivamente

7. operanti ed è l’Aspetto Statico del Sistema;

Sistema, emerge dalla Struttura Specifica e ne rappresenta l’Aspetto Dinamico.

8. Sostanzialmente è la Struttura Specifica in azione.

L’OdG prende Decisioni Strategiche pianificando l’Evoluzione dell’Impresa mediante un

Piano Pluriennale. Questo tipo di Piano, generalmente, è a Lungo Termine (di solito 5

anni) e utilizza il principio di scorrimento. Durante questo periodo di Scorrimento il Piano

subisce delle modifiche dovute alla stessa Evoluzione dell’Impresa. Queste modificazioni

prendono il nome di Cambiamenti Strutturali e possono avere un Impatto diverso sul

funzionamento dell’Impresa a seconda del caso che si presenti, in particolare possono

dividersi in:

⇒ Adeguamenti Strutturali, modifiche di lieve e limitata portata che, comunque,

provocano un cambiamento della Struttura Ampliata dovuto all’alterazione di

alcune Componenti o delle loro Relazioni;

⇒ Trasformazioni Strutturali, di maggior rilievo rispetto ai precedenti. Causano

cambiamenti nello Schema Organizzativo Definito e, a volte, a modifiche nello

Schema Organizzativo di Massima.

⇒ Ristrutturazioni, sono i cambiamenti più radicali dell’Impresa, che vanno a

modificare lo Schema Organizzativo e, nei casi più gravi, anche l’Idea

Imprenditoriale.

Queste Ristrutturazioni possono avere cause Fisiologiche o Patologiche.

Si parla di cause fisiologiche se l’Impresa non si trova effettivamente in crisi, ma

attua le dovuto trasformazioni per ottenere migliori risultati o per scongiurare la

crisi stessa. Le cause sono, invece, patologiche se l’Azienda è in piena crisi e

tenta di uscirne subendo dei Cambiamenti.

L’IMPRESA SISTEMA VITALE E LA COMPLESSITA’

La Complessità è un fenomeno che varia in base al soggetto che la osserva ed alle sue

capacità cognitive. Essa è espressa da tre dimensioni:

• Varietà, che esprime le possibili varianti con il quale il fenomeno si potrebbe

presentare agli occhi dell’osservatore (Aspetto Sincronico). A sua volte si

compone di tre livelli:

⇒ Primo Livello : Caratteri di Determinazione del Fenomeno;

⇒ Secondo Livello : Aspetti propri di ciascun Carattere;

⇒ Terzo Livello : Attributi posseduti da ogni Aspetto di ciascun Carattere.

• Variabilità, data dall’ulteriore Varietà del fenomeno che può emergere con il

passare del tempo (Aspetto diacronico);

• Indeterminatezza, con la quale si indica il grado di comprensione dell’osservatore

rispetto al fenomeno nella sua interezza.

Un modello particolare utilizzato per governa il fenomeno Complesso del Comportamento

Strategico è quello della Matrice Generale Electric, che tiene conto di due variabili:

• Attrattività del Settore, data dall’insieme dei Business in cui l’Impresa è presente;

• Posizione Competitiva, rappresentante la posizione dell’Impresa, rispetto alle

concorrenti, nei vari business.

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A BASSA MEDIA ALTA

POSIZIONE COMPETITIVA

RAPPORTI INTERSISTEMICI DELL’IMPRESA SISTEMA VITALE

Nei rapporti che l’Impresa ha con le diverse Entità Esterne si vengono a creare dei

Condizionamenti, dovuti al comportamento delle Entità stesse o ad una semplice volontà

dell’OdG. Detti Condizionamenti si dividono in:

• Vincoli, rappresentati da Imposizioni di natura cogente e validità generale (erga

omnes). Queste imposizioni sono vincolanti per tutte le Imprese, o per tutte le

Imprese di un determinato settore, dando origine all’attività di Regolamentazione,

svolta in primo luogo dagli Organi Pubblici per tutelare gli Interessi Generali e

Collettivi.

• Regole, che invece non sono imposte da Entità esterne, ma dall’OdG stesso che

ritiene di non dover svolger

Dettagli
A.A. 2014-2015
11 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessandro.Carattoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e Gestione delle Imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof gatti Corrado.