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IL PENSIERO SISTEMICO NEL CONTINUUM TRA RIDUZIONISMO ED OLISMO

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È importante ai fini della comprensione di tutto non confondere la teoria dei sistemi

con il pensiero sistemico. La prima, infatti, tratta dei cosiddetti sistemi dinamici i quali,

descritti da particolari modelli, in genere matematici, si riferiscono a specifici ambiti

operativi. Il pensiero sistemico, al contrario, derivato dalla teoria generale dei sistemi,

intendo esprimere principi di carattere generale, applicabili a tutte le discipline

scientifiche (biologia, fisica, materie sociali, economia).

I diversi contributi teorici che hanno concorso alla diffusione del pensiero sistemico e

del correlato nuovo modo di interpretare la realtà ed i fenomeni, si è passati da un

approccio riduzionistico della realtà ad una visione dei fenomeni, il pensiero sistemico

era associato a quest'ultima impostazione.

L’approccio riduzionistico, ebbe origine dalle teorie scientifiche formulate da Copernico

e da Galileo nel sedicesimo secolo. Esso ha trovato poi espressione nella matematica

Newtoniana dal diciassettesimo secolo. L’approccio riduzionista sia diffuso nella

scienza, procedendo (basandosi) mediante la scomposizione di un determinato

fenomeno ho entità oggetto di osservazione in singoli elementi o parti, ritenendo

appunto che fosse sufficiente l'analisi delle caratteristiche di questi ultimi (singoli

elementi di fenomeni o oggetti) per risalire alle più generali caratteristiche del

fenomeno o entità (esaminate).

L’interpretazione Più diffusa del pensiero sistemico , Al contrario, rifiuta una visione

riduzionistica della realtà, per abbracciare una prospettiva d'insieme dei fenomeni,

definito olistica, la quale Miro piuttosto ad evidenziare il legami tra gli elementi di un

medesimo fenomeno e i legami tra fenomeni diversi. Dunque la rivoluzione prodotta

dal pensiero sistemico risiede nello spostamento dell'attenzione dalle parti (riduz.) al

tutto (olismo) dove Assumono rilevanza le relazioni tra le parti stesse e gli eventi che

queste, Tra loro interagendo, generano. Da ciò Ne discende una metodologia di

approccio allo studio della realtà fenomenica che non considera le singole parti di un

dato oggetto o fenomeno bensì esamina il sistema, derivante dall’interazione tra le

parti.

Concludiamo dicendo Che il pensiero sistemico ha consentito il superamento di un

approccio riduzionistico modificando lo schema d’indagine tradizionale.

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Riflessioni su taluni sviluppi del pensiero sistemico

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Gli sviluppi più significativi del pensiero sistemico ruotano attorno alla nuova

formulazione dei concetti di apertura e di chiusura di un sistema.

come visto in precedenza questi ultimi rappresentano aspetti centrali nel pensiero

sistemico. La stessa teoria generale dei sistemi è nata con riguardo ai sistemi aperti,

avendo come punto di riferimento il rapporto è l'interazione tra il sistema e il suo

ambiente.

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I caratteri di apertura e di chiusura dei sistemi sociali

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Si è illustrato in precedenza come, nella prima impostazione di Bertalanffy, un sistema

possa essere qualificato come aperto o chiuso in relazione all'esistenza o meno di

interazioni con l'ambiente esterno, ossia considerando la presenza di un interscambio

di flussi di energia, di materia e di informazioni.

I concetti di sistema aperto e di sistema chiuso sopra delineati hanno di recente subito

un'evoluzione ad opera di due studiosi cileni, Maturana e Varela. In particolare, i citati

autori scompongono la categoria dei sistemi aperti in:

a) sistemi completamente aperti, per i quali le interazioni con l'ambiente sono

incontrollate e incondizionate e, pertanto, gli influssi esterni hanno un modo

di manifestarsi all'interno del sistema senza alcun ostacolo;

b) sistemi parzialmente aperti (o aperti/chiusi), dotati di chiusura operazionale,

caratterizzati dall'esistenza di una barriera (confine) all'ingresso del sistema

la quale ha la capacità di fungere da filtro. In buona sostanza, tali sistemi

sono in grado di selezionare gli influssi esterni, facendo penetrare quelli

positivi e ostacolando l'ingresso di quelli negativi, capaci, questi ultimi, di

alimentare il disordine interno al sistema e di condurlo alla sua dissoluzione

(dispersione).

Tale passaggio ha un'importanza rilevanza: mentre per Bertalanffy i sistemi sono

ampiamente condizionati dall'ambiente esterno, per Maturana e Varela si configurano,

invece, come unità autonome.

Poniamo la massima attenzione alla chiusura operazionale dei sistemi per il fatto che

questa condizione consente di definire il dominio cognitivo del sistema, cioè il

complesso delle interazioni in cui esso può entrare senza compromettere la propria

organizzazione interna e senza perdere la propria identità, poiché la perdita della

chiusura caratterizzerebbe la distruzione del sistema.

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Sistema e Ambiente

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_ Il problema dei confini:

>

L’approccio sistemico comporta una ridefinizione del concetto di ambiente. L’ambiente

non costituisce per il sistema una realtà oggettiva e data, cui necessariamente

adattarsi, esso al contrario dipende dalla percezione sistemica contestualizzata, nel

tempo e nello spazio, che di una certa realtà hanno i soggetti che osservano.

Confine (vedi appunti) : Nell’ approccio sistemico, il soggetto decisore, analizzando la

struttura del proprio sistema e la sua struttura dei sistemi di riferimento, pone in

essere delle azioni di attenuazione e amplificazione della varietà necessaria alla

sopravvivenza, modificando così i confini tra il sistema ed i singoli sovra sistemi.

Esempio: due imprese che dispongono entrambe della stessa lista di potenziali

fornitori di un dato componente possono seguire impostazioni diverse relativamente ai

componenti ritenuti necessari ad assicurare le più elevate probabilità di sopravvivenza

del sistema impresa. In questo modo, la prima ritiene opportuno di limitare la varietà

di componenti e quindi avrà relazioni con un solo fornitore mentre l'altra impresa

ritiene, invece, di estendere la varietà di componenti ritenuti necessari alla sua

sopravvivenza, attivando così relazioni con più fornitori inclusi nella lista iniziale.

La visione Ecologica profonda:

>

Tale visione pone al centro dell'attenzione la terra e la natura ed afferma che gli esseri

umani ed ogni altra cosa non possono essere visti come separati dall'ambiente

naturale; tale visione concepisce poi il mondo come una rete di fenomeni

interconnessi e interdipendenti, e noi esseri individuali e sociali incidiamo (e

dipendiamo) sui processi ciclici della natura, partendo da tale consapevolezza

ecologica si assume, quindi, che la ricerca delle soluzioni ai problemi complessi del

nostro tempo debba essere impostata nell'ottica della sostenibilità, ossia di una

società che soddisfi i propri bisogni senza ridurre le prospettive delle generazioni

future. Ciò spiega l'emergere, nell'odierna società, di nuovi modi di pensare, di nuovi

movimenti, che pongono l'attenzione sulla necessità di salvaguardare l'intero

ecosistema nel quale viviamo.

Il nuovo paradigma basato sulla visione ecologica dell'universo coinvolge anche

l'impresa; questa, in quanto organizzazione sociale della produzione, costituisce uno

dei principali protagonisti nella ricerca di una soluzione sostenibile per la società. In

quest’ottica, avere una visione ecologica dell'impresa significa individuarne la

collocazione nel proprio ambiente naturale e sociale, oltre che economico,

rispondendo a domande quali, ad esempio: da dove provengono le risorse che

l'impresa utilizza? quanto la sua attività influisce sull'ambiente naturale? qual è

l'impatto sullo sviluppo delle comunità sociali in cui opera? E così via.

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Capitolo 2: L’IMPRESA NELLA CONCEZIONE SISTEMICA

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Considerazioni introduttive:

>

Le considerazioni formulate in merito al pensiero sistemico, con particolare riguardo

alla dicotomia struttura-sistema; hai concetti di contesto, dal quale un sistema non

può essere separato; di confine, che funge da filtro rispetto agli input esterni,

selezionandoli e rendendoli omogenei rispetto al sistema; di modificazione strutturale,

intesa come risposta non solo da attiva del sistema al contesto; di apertura, connessa

alla configurazione assunta dagli scambi di energia, informazione e materia tra il

sistema ed il suo contesto; Di omeostasi per la quale ogni sistema realizza un proprio

ambiente interno capace di rispondere a sollecitazioni, anche significative, dal

contesto ambientale; di equifinalità, intesa come possibilità che un sistema raggiunga

uno stesso stato finale partendo da condizioni iniziali differenti e/o mediante vari

percorsi alternativi. questa rappresentano le premesse concettuali per approfondire le

possibilità offerte dell'approccio sistemico alla migliore comprensione delle complesse

problematiche delle organizzazioni imprenditoriali….

L’impresa e il pensiero sistemico:

>

Il pensiero sistemico nel tempo si è affermato negli studi sull'impresa ed è oggi

presente nella maggior parte delle pubblicazioni su questa incentrate. tuttavia

l'approccio sistemico al governo delle organizzazioni imprenditoriali ha seguito

percorsi diversi in relazione alle diverse osservazioni.

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L’IMPRESA COME SISTEMA:

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Il pensiero sistemico e la sua formalizzazione in una teoria generale dei sistemi ebbero

un'influenza rilevante nell'ambito dell'impresa. Si è così associato all'impresa la

qualifica di sistema in relazione alle seguenti condizioni:

a) la presenza di più componenti, siano essi di natura materiale o immateriale;

b) L'Interdipendenza (rapporto di recipro

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Publisher
A.A. 2022-2023
22 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher muciacio.lp di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Carrus Pierpaolo.