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Riassunto esame Economia e gestione delle imprese, Prof. Vagnani Gianluca, libro consigliato L'impresa. Fondamenti, profilo economico-finanziari e sostenibilità , Sergio Barile, Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani Pag. 1 Riassunto esame Economia e gestione delle imprese, Prof. Vagnani Gianluca, libro consigliato L'impresa. Fondamenti, profilo economico-finanziari e sostenibilità , Sergio Barile, Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani Pag. 2
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Fornitore con stabilimento di produzione all'interno della fabbrica del produttore

Il fornitore è intestatario di un proprio impianto di produzione, utilizza una porzione dello spazio compreso nella fabbrica del produttore ed impiega alcuni fattori della produzione a carattere durevole che gli sono stati concessi dal produttore stesso attraverso un contratto.

La combinazione produttiva è da considerarsi interna o esterna?

[il confine richiede sempre di considerare un punto di osservazione rispetto al quale definire ciò che è interno e ciò che è esterno all'impresa]

Un primo approccio può essere quello di tracciare una demarcazione tra le combinazioni produttive che sono considerate interne e quelle che sono qualificate come esterne.

[il confine ha natura tendenziale]

Un secondo approccio è quello di considerare la definizione di confine secondo la qualificazione delle combinazioni produttive.

delle loro relazioni. In tal caso, il confine dell'impresa si specifica nel punto in cui i fattori di produzione prendono la qualifica di mera somma di fattori elementari. [nei casi in cui la prospettiva contrattuale risulti insufficiente, le combinazioni produttive si possono considerare interne se soggette alla discrezionalità manageriale e a vincoli e regole dell'impresa stessa]

Un terzo approccio si sofferma sulla discrezionalità manageriale e il confine è tracciato laddove il controllo sui fattori della produzione e sui connessi flussi di modifica. In altre parole, l'organizzazione ha un limite nel punto in cui termina la sua discrezionalità ed inizia quella di terze entità.

Un ultimo approccio si incentra sui vincoli, che si definiscono a priori, e sulle regole, che si formano nel quadro dei comportamenti posti in essere successivamente. Il confine si traccia quando i fattori della produzione e i correlati flussi di servizio sono soggetti

A vincoli e regole che non sono più espressione dell'impresa focale e dei suoi soggetti decisori.

Alcune prospettive teoriche nella scelta dei confini dell'impresa:

  • False convinzioni in materia di confine:
    • Se una combinazione produttiva offre vantaggi competitivi deve essere mantenuta all'interno.
    • Collocando combinazioni produttive all'esterno l'impresa può ridurre i costi di produzione.
    • Collocando combinazioni produttive all'interno l'impresa può eliminare il margine del fornitore di servizi.
    • Collocando combinazioni produttive all'interno l'impresa può meglio contrastare le fluttuazioni del mercato.
  • Le prospettive teoriche finalizzate all'analisi dei confini dell'impresa sono diverse.
    • In primis abbiamo la prospettiva neo-istituzionale che considera rilevanti per la fissazione dei confini di un'impresa i seguenti aspetti:
      1. Il differenziale tra i benefici netti connessi allo svolgimento di
una determinata combinazione produttiva in un'impresa piuttosto che in un'altra; (2) il differenziale tra i costi di organizzazione tipici dell'impresa ed i costi di transazione connessi all'uso del mercato. I benefici netti rappresentano i ricavi al netto dei costi direttamente imputabili alla loro produzione. Questi possono derivare da un differenziale di valore percepito dal cliente, di economie di scala e di apprendimento e di scopo che un'impresa è in grado di generare adottando una determinata combinazione produttiva. LE ECONOMIE DI SCALA, DI APPRENDIMENTO E DI SCOPO Le economie di scala sono collegate ad un fenomeno di crescita dei costi meno che proporzionale rispetto all'aumento di volume produttivo, con conseguente riduzione del costo medio unitario di produzione al crescere della quantità prodotta. Originano da diverse fonti: una prima fonte è rappresentata dalla presenza di fattori cosiddetti una-tantum; una seconda fonte

è rappresentata dalla presenza di fattori dellaproduzione indivisibili ovvero fattori il cui costo resta nella sostanza fisso rispettoal variare della produzione; una terza fonte comprende le economie della gestionedelle scorte di materie prime e di prodotti finiti che derivano da una domandaelevata che dovrebbe stabilizzarsi al crescere del volume produttivo; una quartafonte discende dalle cosiddette relazioni area-volumi ovvero per grandi impiantiindustriali il costo cresce in funzione della superficie dell’impianto mentre la scalaproduttiva aumenta in relazione al volume; una quinta fonte scaturisce dalla crescitadei volumi produttivi che consente all’impresa di specializzare le attività lavorativee di utilizzare tecniche produttive automatizzate per la produzione di beni economiciuniformi di largo consumo attuabili con lavorazioni in serie, con conseguentiincrementi di produttività; una sesta fonte origina dai benefici pecuniari connessialla

alla necessità di influenzare le decisioni di altri attori nel contesto aziendale. Questi costi possono derivare dalla negoziazione e dalla persuasione necessarie per ottenere il consenso degli altri attori. I costi di transazione sono legati alle attività necessarie per completare una transazione economica, come la ricerca di informazioni, la negoziazione dei termini contrattuali e l'esecuzione del contratto stesso. I costi di opportunità rappresentano il valore delle alternative che vengono sacrificate quando si prende una decisione. Ad esempio, se un'azienda decide di investire in un progetto, il costo di opportunità è rappresentato dal valore delle alternative di investimento che vengono scartate. Infine, i costi di fallimento si riferiscono ai costi associati al fallimento di un'attività o di un progetto. Questi costi possono includere la perdita di investimenti, la perdita di reputazione e l'impatto negativo sulle relazioni con i clienti e i fornitori. In conclusione, i costi di transazione e i costi di fallimento sono due tipi di costi che possono influenzare le decisioni aziendali e la gestione delle risorse. La comprensione di questi costi è fondamentale per l'efficienza e la sostenibilità delle imprese.produzione; (iii) fattori di produzione che richiedono un addestramento specifico o unacapacità di apprendimento specifica per essere utilizzati in modo efficiente.Le quasi-rendite sono i guadagni che un’impresa può ottenere grazie a fattori diproduzione specifici, che non sono facilmente replicabili o sostituibili da altri fattori. Questoguadagno extra deriva dalla posizione privilegiata dell’impresa nel mercato, che leconsente di ottenere un vantaggio competitivo.Il problema dell’hold-up si verifica quando una delle parti coinvolte in un contratto ha ilpotere di sfruttare la propria posizione per ottenere condizioni più favorevoli a suo vantaggio, a discapito dell’altra parte. Questo problema si verifica soprattutto quando il contratto è a lungo termine e non è facilmente modificabile o rescindibile.I costi di transazione sono quindi tutti quei costi che un’impresa deve sostenere pergestire e controllare i fattori della produzione specifici, per ottenere e mantenere le quasirendite e per evitare il problema dell’hold-up. Questi costi possono includere adesempio i costi legali per la stipula di contratti, i costi di monitoraggio e controllo delleattività dei fornitori, i costi di formazione e addestramento del personale, i costi di ricerca e sviluppo per mantenere il vantaggio competitivo.

scambio; (iii) fattori della produzione dedicati i cui flussi di servizio possono essere utilizzati soltanto da uno specifico acquirente; (iv) fattori umani che hanno sviluppato competenze e abilità utilizzabili solo nell'ambito di un determinato rapporto di scambio.

L'impiego di fattori specifici fa emergere le quasi-rendite. Importante è il concetto di rendite economiche pure che si identificano con il pagamento ricevuto come corrispettivo del flusso di servizio generato da un generico bene economico. Si ha una quasi-rendita quando un bene economico richiede, da un lato, per il suo mantenimento il sostenimento di un costo e, dall'altro, origina pagamenti che eccedono detto costo.

Una quasi-rendita è definita generale o specifica se questa non dipende o dipende dalle decisioni e dalle azioni di diversi soggetti o dalla configurazione di altri beni economici alternativi. Una quasi-rendita specifica è esprimibile dalla differenza tra il valore

nettoprodotto dai fattori della produzione nelle combinazioni correnti rispetto al valore nettoproducibile dagli stessi in uni alternativi; assume un carattere espropriabile se un terzosoggetto è in grado di regolare il flusso di pagamenti e di conseguenza la dimensione della quasi-rendita associata ad un determinato fattore della produzione.

In presenza di quasi-rendite specifiche si generano problemi di hold-up. La controparte che impiega fattori specifici in uno scambio può insistere affinché non subisca perdite di valore connesse all'impiego di fattori specifici in altri scambi alternativi. Tuttavia, la controparte può essere indotta a rinegoziare le condizioni contrattuali al fine di appropriarsi di parte delle quasi-rendite. La presenza di queste ultime può causare costi addizionali per migliorare la capacità di negoziazione ex post del contratto, creare condizioni sfavorevoli alla formazione di fiducia nonché ridurre la formazione.

di investimenti specifici nell'ambito dello scambio, da cui conseguono sostanziali limitazioni nello sviluppo di benefici netti nell'ambito della relazione. Raccogliendo a fattore comune costi di organizzazione (di coordinamento, di agenzia e di influenza) ed i costi del mercato (di transazione), una combinazione produttiva sarà convenientemente svolta all'interno dell'impresa se i costi di organizzazione sono inferiori a quelli di mercato, e se i benefici netti per l'impresa sono maggiori di quelli generabili dalla stessa combinazione per altre imprese. A parità di benefici netti, minori sono i costi di organizzazione, maggiori sono i costi di transazione, tanto più è conveniente integrare la combinazione produttiva all'interno dell'impresa. A parità di costi di organizzazione e di transazione, quanto più una combinazione produttiva offre benefici netti ad un'impresa focale piuttosto che ad un'altra, maggiore.sarà l'incentivo a collocare tale combinazione all'interno del suo confine. Indichiamo con ∆C la differenza tra i costi di organizzazione e quelli di transazione e con ∆B la differenza tra benefici netti connessi allo svolgimento esterno di una combinazione produttiva rispetto al suo svolgimento interno. Indichiamo poi con ∆B+∆C la somma tra le due funzioni considerate. Al crescere degli investimenti specifici aumentano i costi di transazione in misura maggiore dei costi di organizzazione e, al contempo, si riducono i benefici netti esterni in misura maggiore rispetto a quelli interni. Questo perché, in presenza di tali investimenti, la possibilità di un'impresa di riutilizzare i fattori della produzione in usi alternativi è minima. Sono individuati tre livelli soglia di investimenti. Assente qualsiasi differenza tra benefici netti relativi allo svolgimento interno rispetto a quello esterno, IS' è considerato il livello soglia.i umani è fondamentale per comprendere e affrontare le questioni legate ai diritti umani. I diritti umani sono universali, inalienabili e indivisibili, e riguardano tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro razza, religione, genere, orientamento sessuale o condizione sociale. La prospettiva dei diritti umani si basa su principi fondamentali come la dignità umana, l'uguaglianza, la libertà, la giustizia e la solidarietà. Questi principi sono sanciti in documenti internazionali come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e sono alla base del diritto internazionale dei diritti umani. La prospettiva dei diritti umani implica il riconoscimento e il rispetto dei diritti di ogni individuo, così come la promozione e la tutela di tali diritti. Ciò implica anche la responsabilità degli Stati e delle istituzioni internazionali di garantire il rispetto dei diritti umani e di adottare misure per prevenire e affrontare le violazioni dei diritti umani. La prospettiva dei diritti umani è fondamentale per affrontare le sfide globali come la povertà, la discriminazione, la violenza di genere, il cambiamento climatico e i conflitti armati. Attraverso l'applicazione dei principi dei diritti umani, è possibile promuovere la pace, la giustizia e lo sviluppo sostenibile. In conclusione, la prospettiva dei diritti umani è essenziale per garantire la dignità e il benessere di ogni individuo. Attraverso il rispetto e la promozione dei diritti umani, è possibile costruire una società più giusta, equa e inclusiva.
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Publisher
A.A. 2022-2023
129 pagine
7 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aleevaccaroo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Vagnani Gianluca.