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Si que, tellement que, à tel point que, de sorte que, en sorte que, de façon/manière que, tel que

Si tratta di strutture in cui abbiamo la copresenza di un avverbio di intensità o di maniera e un nome.

Alcuni sono tipici dell’orale, altri della lingua scritta. Tra questi tel que funziona come sistema correlato

neutro, principalmente utilizzato allo scritto. Uno sinonimo di equivalente di tellement que può essere si

bien que, che nasce come avverbio di maniera, è evoluto e introduce una coordinata circostanziale di

conseguenza.

Un fenomeno che rientra nella causalità della lingua è quello dell’interferenza e dell’inferenza (il

connettore può trovare impiego in frasi di varia natura). L’elemento prototipico dell’inferenza è

sicuramente il connettore sillogistico donc: connettore che presenta una grande quantità di valori e quindi

di impieghi. Principalmente viene impiegato come elemento conclusivo, ricapitolativo ed espressione di

causalità.

Lo scopo è spesso confuso con la causa. Viene definito dal libro come una causalité finale. È anche esso

espressione della causalità perché la sfumatura che distingue causa e scopo è che la causa è considerata

tale se ha prodotto un effetto che si è realizzato, per quanto riguarda lo scopo, è un effetto raggiunto da un

avvenimento che si trova alla sua base.

La vicinanza tra queste due realtà è testimoniata anche a livello etimologico. Il connettore parce que, in

origine, era par ce que, presenta una sfaccettatura che rimanda alla vicinanza tra scopo e causa.

Attualmente, il connettore principale per l’espressione dello scopo è pour que che, da un punto di vista

etimologico ha conosciuto un’evoluzione: nasce pour ce que, c’est pourquoi e poi è divenuto, nella lingua

corrente, pour que.

Parce que → principale connettore dell’espressione di causa

Pour que → principale connettore dell’espressione di scopo

Talvolta capita di trovare pour quoi, questo quando nel momento in cui si pone una domanda per dire che

ci si sta interrogando circa lo scopo e non la causa. La conclusione a cui giunge il libro è quella che si tratta

di due aspetti che rientrano sotto un unico dominio, causa e scopo sono due facce della stessa medaglia.

Per quanto riguarda l’espressione dello scopo, si distingue lo scopo positivo (quando stiamo esprimendo

ciò che si vuole raggiungere) da quello negativo (ciò che vogliamo evitare).

Lo scopo positivo, quando la frase esplicita quello che è un nostro desiderio, i due connettori principali che

esprimono tale aspetto sono pour e afin. Pour è polisemico, lo si ritrova sia a livello scritto che a livello

orale; afin e afin que è impiegato principalmente a livello scritto e caratterizza un linguaggio più sostenuto

sebbene, a livello di significato, siano intercambiabili. Entrambi sono seguiti da que e entrambi reggono il

congiuntivo

Je vais lui envoyer un message pour qu’il mette fin à cette situation.

Per quanto riguarda lo scopo negativo, i connettori principali che lo esprimono sono pour que ne per lo

scritto e, per l’orale, soprattutto a livello popolare pour pas que, pour pas + infinito del verbo (es. pour pas

manger).

Per esprimere lo scopo, si usa generalmente il congiuntivo. Si usa l’indicativo se si vuole mettere in

evidenza che qualcosa si è effettivamente realizzato, concretizzato e raggiunto. Ciò si verifica anche per

quanto riguarda la concessione logica ad esempio con bien que, malgré, en dépit de, ecc. 30

Generalmente parliamo di concessiva nel momento in cui stiamo descrivendo qualcosa che si pone al

contrario di ciò che ci aspettavamo, si pone contro le nostre aspettative, la causa che lo ha generato pone

dei presupposti diversi rispetto agli effetti che qualcosa genera. Sembra quasi che la concessiva e la

principale siano incompatibili.

La frase ipotetica risulta, in qualche modo, connessa all’espressione della causa. Questo perché se F1 è la

causa di F2, deriva da ciò che si possa vedere in F1 una condizione per la realizzazione di F2 e quindi deriva

da questo che consecutiva, causale e ipotetica possano spesso essere caratterizzate dall’impiego di

connettori intercambiabili.

Espressione della causa tramite car, puisque e parce que

Discorso diretto François vient de dire « je suis arrivé »

Discorso indiretto François vien de dire qu’il est arrivé

Discorso indiretto libero François se disait toujours, il était riche il travaille plus

Per il discorso diretto sono state individuate 6 categorizzazioni all’interno delle quali il discorso diretto può

esplicitarsi nella frase

1) absorber, quella in cui l’enunciatore riporta le stesse espressioni usate dalla persona che sta parlando

Pierre lance un timide bonjour à Marie ;

2) discours direct ébauché, la persona che sta parlando interviene dando un proprio giudizio, esplicitando

una propria opinione rispetto a quanto sta riportando Pierre déclare son amour à Marie. Non abbiamo le

parole che Pierre dice a Marie, ma è stato rielaborato della persona che sta parlando;

3) discours direct sugéré in cui l’énonciateur lascia trasparire la voce del discoureur;

4) discours direct encouragé l’énonciateur esplicita il discorso/la frase pronunciata dal discoureur ma

separatamente rispetto alla principale. Pierre contemple Marie. Je t’aime lascia trasparire le parole

pronunciate dal locutore;

5) discours direct entravé, esempio Pierre a osé dire à Marie qu’il l’aimait, énonciateur e discoureur hanno

punti di vista divergenti;

6) discours direct émancipé in cui discoureur e énonciateur coincidono : Pierre à osé dire à Marie : « Je

t’aime ».

È importante osservare la deissi temporale, espressioni temporali che possono trovarsi all’interno della

frase pronunciata dell’enunciatore, e come questi elementi deittici possono trovare esplicitazioni nelle

modalità descritte di discorso diretto. A livello orale, le due modalità che ci permettono di decodificare la

natura del discorso diretto sono: l’intonation de la phrase et l’ordre des mots (inversion du sujet s’il s’agit

d’une phrase interrogative, par exemple).

Per quanto riguarda l’obiettivo che il locutore si propone nel produrre un enunciato, abbiamo l’atto

illocutorio e l’atto perlocutorio.

Con atto perlocutorio, ci si riferisce a frasi come “je vous déclare mari et femme”, nel pronunciarla si

compie un’azione performativa, una conseguenza pratica di ciò che diciamo, non si tratta semplicemente

di espressione di un pensiero come invece è l’atto illocutorio.

27/04/2018

Decima lezione

Car, parce que et puisque

Car : congiunzione di coordinazione (invariabile) che unisce due frasi tra loro che condividono la stessa

struttura in quanto elemento di coordinazione. Impiego di car prevalentemente posposto, utilizzato

all’orale.

Rientra nella stessa categoria di altre congiunzioni di coordinazione di mais, ou, et, donc, or, ni, car.

Suggerimento per meglio ricordare queste espressioni: Mais où est donc Ornicar (Ornicar = nome proprio)

Parce que e par ce que 31

Il mezzo per comprendere di quale dei due stiamo parlando è capire a quale domanda risponde, se a “par

quoi?” è par ce que, se risponde a “pourquoi?” allora è parce que.

Pourquoi tu es supris? Parce que j’ai vu quelque chose de bizarre.

Differenza principale a livello di significato tra puisque e parce que: puisque è per qualcosa che conosce la

persona con cui stiamo parlando. È meno utilizzata rispetto a parce que e car. È una congiunzione non

più di coordinazione ma di subordinazione.

Je vais me coucher puisque je dois me lever tôt demain (informazione data)

Je vais me coucher parce que je dois me lever tôt demain (informazione nuova)

puisque tu es là, entre boire un café et non parce que tu es là, entre boire un café

cinque tipologie di frasi dove per quanto riguarda la conséquence factuelle abbiamo un enunciato in cui

Relation Énoncé Question Réponse

Conséquence factuelle P1 SI BIEN QUE P2 POURQUOI P2 ? PARCE QUE P1

Inférence P1 PAR CONSEQUENT POURQUOI DIT-ON P2? PARCE QUE P1

P2 POURQUOI P2? (PARCE QUE P1)

POURQUOI P1? (PARCE QUE P2)

But P1 POUR QUE P2 (P2 è POURQUOI P1? POUR P2

realizzabile in quanto P1 PARCE QU’ON VEUT

ne permette la QUE P2 SE REALISE

realizzazione)

Concession logique BIEN QUE P1, NON P2 NORMALEMENT P1

(qualcosa che si è CAUSE P2

verificato nonostante

P1 non generi quel fatto

generalmente)

Condition SI P1, P2 (P2 si verifica POURQUOI NON P2? PARCE QUE NON P1

se si verifica P1)

Per quanto riguarda la domanda alla quale queste strutture rispondono, gran parte rispondono a “Pourquoi

P2?”, spesso si verifica una sovrapposizione tra queste strutture, così come per la risposta “parce que P1” o

comunque perché P1 ha come scopo la realizzazione di P2.

Tempo verbale della principale e nella causale.

Da un punto di vista temporale si osserva un’anteriorità della causa rispetto all’effetto. Affinché la causa

possa generare un effetto, va da sé che questa lo preceda.

Il est devenu historien parce que son père lui avait offert à l’âge de onze ans six volumes d’Alexandre

Dumas.

Il tempo verbale è anteriore per quanto riguarda la causa.

Talvolta è possibile osservare che entrambe le frasi condividono lo stesso tempo verbale, e quindi ci sia una

concomitanza.

Il mène son enquête à sa façon parce qu’il se méfie de l’histoire telle qu’elle est racontée par les historiens.

Dal punto di vista dell’espressione verbale, non è possibile osservare la posteriorità della causa rispetto

all’effetto. Anche se può esserci una concomitanza temporale, è improbabile che si verifichi l’opposto.

Conclusione : une cause ne peut pas être postérieur à son effet. In una parte la causa viene situata prima

rispetto all’effetto, in alcuni casi in concomitanza, ma mai in seguito. La concomitanza si può verificare, ci

sono anche espressioni come au même temps che sottolineano la simultaneità degli avvenimenti descritti

nelle due frasi.

Talvolta si può ritrovare, soprattutto nella lingua parlata e non ufficiale, che tale antecedenza e

concomitanza vengano violate. 32

I connettori di causa sono l

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A.A. 2017-2018
63 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/04 Lingua e traduzione - lingua francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cate2909 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua francese II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Di Pietro Alessia.