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18/10/17 Contabilità e bilancio

Il costo viene definito come un decremento di risorse economiche, deflusso o svalutazione di attività o incrementi di passività.

I costi possono essere legati alla gestione ordinaria (es. costi di vendite, costi del personale, ammortamenti).

I costi possoo essere perdite di gestione, ma non necessariamente questi.

...sborso nel corso delle normali attività ordinarie (es. costi per ...etti, dismissioni di beni patrimoniali).

I COSTI DEVONO ESSERE CORRELATI AI RICAVI - MATCHING PRINCIPLE

Il principio di competenza economica significa stabilire quali sono i ricavi e i costi di competenza in un’ottica di correlazione.

  • RILEVAZIONE COSTI SECONDO LE IAS
    1. I costi sorgono nei casi in cui si ha un decremento di risorse economiche o un deflusso o svalutazione di attività o un incremento di passività.
    2. I costi devono essere correlati con i ricavi e le correlazioni possono essere specifiche (per esempio il costi di acquisto della merca è correlabile con i ricavi di vendita della stessa merce) o una correlazione meno specifica (per esempio nel caso delle immobilizzazioni la correlazione avviene attraverso una ripartizione dell’utilità pluriennale cioè il costo viene ripartito su diversi esercizi in funzione dell’utilità che il fattore produttivo al quale si riferisce può generare nel corso del tempo).
    3. Se il costo viene rilevato fra le spese non per un beneficio economico futuro si sostiene un costo dato dai benefici economici futuri questo rappresenta un’attività o quando non viene soddisfatto i requisiti della definizione di attività patrimoniale (ric. dei benefici economici futuri).
  • RILEVAZIONE DEI RICAVI E COSTI IN AMBITO OIC

    Il codice civile tra i principi di redazione del bilancio menziona il principio delle competenza economica: ricavi vanno considerati indipendentemente dal loro incasso o pagamento.

    RICAVI: Qual è la condizione perché un ricavo possa considerarsi di competenza?

    1. Il processo produttivo deve essere ultimato.
    2. Lo scambio deve essere già avvenuto. Lo scambio si considera avvenuto quando avviene il passaggio della disponibilità.

I costi devono essere correlati ai ricavi, la correlazione può essere di vario tipo e rientra nell’ambito dei principi contabili nazionali; può essere una correlazione:

  • per associazione di causa ad effetto (es. delle provvigioni alcoliche sui ricavi di vendite);
  • per ripartizione dell’utilità funzionale (costi pluriennali che vengono ripartiti in base all’utilità che sono in grado di dare nel corso di un periodo di tempo);
  • per imputazione diretta al conto economico perché è trascorso il tempo (es. interessi passivi che maturano in relazione al tempo) o perché viene meno dell’utilità funzionale di un cespite (es. svalutazione).

NB: Esistono dei costi che non sono correlabili a ricavi ma che sono di competenza e cioè quei costi che derivano dalla distruzione di merci perché non costituiscono attività recupeerabili.

PRINCIPIO DELLA PRUDENZA

In ambito IAS le competenze prevale sulla prudenza

Prudenza (Framework 1989): il criterio in base al quale, necessario quando sussistono condizioni di incertezza in modo da non sopravvalutare le attività ed i ricavi o sottovalutare le passività ed i costi.

In ambito OIC (codice civile) prevale il principio della prudenza su quello della competenza. Si possono considerare solo gli utili effettivamente realizzati e si devono considerare le perdite anche se solo potenziali (asimetia nella valutazioni).

Il FAIR VALUE non trova applicazione in Italia fino al 2005. Il legislatore richiede l’utilizzo del FAIR VALUE per gli strumenti finanziari derivati.

IFRS 13: FAIR VALUE MEASUREMENT

Tale principio è stato emanato dallo IASB nel maggio 2011 ed è entrato in vigore nel gennaio 2013. È un contenuto molto simile al SFAS 157 emanato dal FASB nel 2006. Si precisa che solo un accordo tra lo IASB e il FASB per realizzare un progetto comune in modo tale da avere un principo al fair value tendenzialmente comune.

● Attività finanziarie disponibili per la vendita (rappresentano una categoria

specifica) queste vanno di sicuromisurazioni in trasparenza visibile al fair

value e l'importo è l'altra inclusione la prima sezione utile conto soma

● Attività biologiche sono piuttosto da rappresentante della di vendito in un tale oblio (foreste, piantagioni, etc.) esse devono esser accresciute al fair value, poiché, esso, essendo un valore corrente, vera a asèmere anche il processo di crescita dei che chiudibili considerino altresì alla dell'esclusione, in questa casa il fair value ampiato sulla prima sezione del

contro economico.

FAIR VALUE E VOLATILITÁ DEI RISULTATI

●fair value e conto economico. Determinano una maggiore volontà dei valenti economici rispetti di conto stanco.

Esempio

Nell'anno n si acquietano dei titoli, il cost o di €1000, alla fine dell' anno n+1 il fair value li dell'titoli, e € 1050, alla fine dell'anno n+2 il fair vanti li pari e € 1020, nell'anno n+3'il titoli' vengono venduti

Anno | Valutazione Al costo | Valutazione al FAIR VALUE

  • n =
  • n+1 =
  • n+2 =
  • n+3 = +100 | +50

Totale + 100

- Nell'anno n l' titoli' vengano acquistati di vengano isoniti per € 1000 nella stato Patrimoniale quindi non si fanno imposti nel conto economico si pere la valuta e sto di posto si persa di rivalutazione al fair di vale.

- Nell'anno n+1 se si vësle al costa l' titioli immaginlu e € 1000 e non si avere messi impetti ne conter economico, se si s'occure il fair vale come un'altra differenzi, i titoli avranno il valitre di € 1050, il peso anchora ad illeggeranzi e inrisulitan economists.

- Nell'anno n+2 se si vësle il costitui communicaz in tamezzi il account economico più si zello, vomezonizi se il grape aggio il fair vale si domososvelita 'titoli di 30 (1050-1020) ) il (80) mattée nel resulter economico.

Anno m+1

Le rimanenze iniziali sono di 4500€ e rappresentate da 50 pezzi valorizzati 90€.

Variazione rimanenze | Magazzino |

Magazzino | 4500

A fine anno le rimanenze sono però i 50 (quei stessi beni dell'anno m).

Il valore di mercato al 31/12/m+1 = 110€

Valore delle rimanenza

31/12/m+1 = 50 x 100 = 5000

Le rimanenze finali devono essere relette al minore tra il costo e il nuovo valore di realizzo (110€).

Magazzino | Variazione rimanenze |

(Il conto variazione rimanenze è un conto bifase che accoglie in dare la rimanenza iniziale e in avere quella finale.)

VARIAZIONE ESISTENTE

4500 | 5000

500

Il ristinto VARIAZIONE RIMANENZA tra un saldo positivo per 500€ che rappresenta il ristinto valore.

Nell'anno n si è avuto un importo negativo di 500 che viene recuperato nell'anno m+1.

26/10/17 contabilità e bilancio

Le capitalizzazioni devono nel valore iniziale del cespite ossa quando il bene si trova nel luogo e nelle condizioni di poter operare secondo le indicazioni della sia volendole della direzione aziendale se i costi di sono legati a portare il bene alla condizione normale di utilizzo posso non essere oggetto di capitalizzazione.

Oneri Finanziari Espliciti

Gli oneri finanziari che vengono sostenuti a fronte di finanziamenti che sono stati ottenuti per finanziare l’impresa e per acquisire immobilizzazioni da utilizzare in più anni, possono essere capitalizzati se:

  • è probabile che si ottengono benefici economici futuri;
  • si tratta di beni che giustificano la capitalizzazione ad esempio ospili che richiedono un rilevante periodo di tempo prima di essere pronti per l’uso.

Oneri Finanziari Impliciti

Si possono avere degli oneri finanziari impliciti quando si paga un prezzo per l’acquisto di un cespite superiore a quelle che si sarebbe pagato se si fosse acquisito il cespite sulla base della normale condizioni di dilazione concesse dal fornitore. In caso di oneri finanziari impliciti legati a dilazioni insoliti rispetto a quelle normali, essi non possono essere oggetto di capitalizzazione, ma devono essere opportunamente sconpatti.

Esempio

Si acquista un impianto da un fornitore per € 1.200. Tale costo si riferisce ad una dilazione insolita rispetto a quelle normali. Il costo dell’impianto in condizioni di dilazione normale è pari a € 1.000. La differenza di 200 esprime un onere finanziario implicito.

  • Costo impianto (dilazione insolita) -> € 1.200
  • Costo impianto (per contanti) -> € 1.000

Oneri Finanziari Implicati € 200

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
141 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia.sa123 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Gianluigi Roberto.