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Qualità
Il concetto di qualità è dinamico, cioè ha subito una evoluzione nel tempo e si sta evolvendo tutt'ora. Tale evoluzione dipende da più fattori: - Il passare del tempo: vengono introdotte innovazioni scientifiche e tecnologiche - Il cambiare delle esigenze dei clienti - Il cambiare del mercato Ecco un piccolo schema che mostra l'evoluzione nel tempo della qualità: Prima del 1900: qualità artigianale Il concetto di qualità appare già dai tempi dell'antico Egitto (1400 a.C.) e si basava sul lavoro artigianale. A quell'epoca: - Il mercato era ridotto e poco esigente - Le esigenze dei clienti erano basse e questi avevano un rapporto diretto con l'artigiano Quindi non vi era il problema della qualità perché il cliente si rivolgeva all'artigiano per avere il prodotto con le caratteristiche desiderate. Nel medioevo (1500) nascono le corporazioni, cioè delle...associazioni per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti ad una stessa categoria professionale. Tali regolamenti tutelavano la qualità dei prodotti. Con la prima rivoluzione industriale (1750) c'è il passaggio dalla produzione artigianale alla produzione di massa, cioè una produzione caratterizzata da elevati volumi di prodotti standardizzati. Questo fu possibile grazie di macchinari alimentati a vapore. Con la seconda rivoluzione industriale (1850) viene introdotta la catena di montaggio e viene incrementata ulteriormente la produzione di massa. Questo fu possibile grazie alla scoperta dell'energia elettrica e grazie all'introduzione di nuovi sistemi di comunicazione (telefono e radio) e di trasporto (ferroviario e marittimo). In questo modo la qualità dipende sempre meno dalle capacità degli artigiani e sempre di più dai processi produttivi. 1900-1920: responsabilità dei capisquadra. Nel 1900 si passa ad unaindustrializzazione sempre più spinta che fa percepire il problema della qualità a causa della crescita della domanda. Pertanto la gestione della qualità viene affidata ai capisquadra. In questo periodo il cliente non veniva considerato; l'importante era produrre. Basti pensare alla famosa frase di Ford: "ogni cliente può avere una macchina purché sia nera". 1920-1940: ispezione collaudo Nel 1920 compare nel senso tradizionale il concetto di qualità: la qualità era necessaria per evitare i reclami dei clienti. Pertanto vengono introdotte le attività di ispezione e monitoraggio della conformità del prodotto. Infatti le imprese costituiscono reparti responsabili del controllo della qualità, i quali avevano il compito di ispezionare i prodotti finiti e verificare la loro conformità e in caso di difetti dovevano sostituire il componente difettoso. Il problema di queste unità organizzative consisteva nelfatto che erano molto costose e inoltre non permettevano di individuare le cause di eventuali prodotti difettosi. Dopo la II Guerra Mondiale (1940-1960): il controllo statistico In questo periodo vi è una ripresa economica rilevante. Il benessere economico delle imprese favorisce il superamento del problema della individuazione delle cause dei difetti. Tale problema si supera grazie al controllo statistico della qualità. La statistica permetteva di tenere in considerazione anche il modo in cui le variazioni nel processo di produzione influenzavano la qualità del prodotto. Questo grazie a degli appositi strumenti statistici come le carte di controllo, le quali permettevano di monitorare la variazione nel tempo di una certa caratteristica di qualità e quindi vedere come questa caratteristica potesse impattare sulla conformità del prodotto. Il controllo statistico funzionava così: 1. si sceglieva la caratteristica di qualità da monitorare 2. si prelevano i campioni dal processo di produzione 3. si analizzano i dati ottenuti dai campioni 4. si confrontano i dati con dei limiti di controllo predefiniti 5. si prendono eventuali azioni correttive se i dati superano i limiti di controllo Questo approccio permetteva di individuare in modo più preciso le cause dei difetti e di intervenire tempestivamente per migliorare la qualità del prodotto.1. dei campioni durante le varie fasi del processo produttivo
2. si tracciava l'andamento di tale variabile nel tempo
3. si analizzava l'andamento e lo si confrontava con la media di tale parametro
4. si deduceva la conformità di tutti i prodotti grazie all'analisi del campione
1960 - 1980 QA e TQC
in questi anni si generano visioni diverse sulla qualità:
visione americana: gli americani erano ossessionati dalla crescita economica e per loro la qualità non era vista come uno strumento di crescita. solo nel settore della difesa essi utilizzavano un sistema di assicurazione della qualità (QA: Quality Assurance) che prevedeva:
- definizione di standard di qualità da garantire
- verifica e documentazione nel rispetto di questi standard: le verifiche erano:
- interne: svolte da un dipendente esperto; detti audit
- esterne: eseguite sui fornitori
Tale visione porta le imprese americane a perdite di quote di mercato a favore delle
imprese giapponesi
visione giapponese: (visione dinamica della•qualità) i giapponesi puntarono tutto sulla qualità perché lo vedevano come uno strumento di rivalsa davanti al mondo. In particolare, i giapponesi percepivano la qualità come uno strumento per aumentare la competitività. Infatti la qualità non era più riferita solo ai prodotti ma anche ai processi. Essi infatti introdussero il concetto di pensare a delle procedure da seguire per monitorare i prodotti e il processo. Inoltre introdussero l'approccio al miglioramento continuo (la ruota di Deming). È così che nasce il TQC: "TOTAL QUALITY CONTROL" cioè il controllo della qualità totale, ovvero in tutti gli aspetti che riguardano un prodotto. Con il TQC diventano importanti: la qualità dell'idea: avere un prodotto che soddisfi le esigenze del cliente la qualità del prodotto: avere un prodotto conforme con zero
difettila qualità del processo: avere un processo efficace ed efficiente Per i giapponesi la sopravvivenza dell'impresa era legata alla soddisfazione delle esigenze del cliente. Tali necessità tendono sempre ad aumentare e quindi è necessario che l'impresa per sopravvivere si ponga come obiettivo il miglioramento continuo. Per raggiungere questo obiettivo, tutti i membri dell'impresa devono partecipare e promuovere il controllo della qualità. 1980 – oggi TQM Visto il successo della visione giapponese (TQC), anche gli americani iniziano a prendere in considerazione la qualità come elemento strategico al punto da dare vita al TQM: Total Quality Management. La qualità viene più vista come una voce di costo ma come un elemento strategico di profitto. Il TQM mira soddisfare le esigenze del cliente nel lungo periodo, in modo tale da fidelizzarlo. Le strategie del TQM sono: 1. il cliente come priorità dell'azienda 2. laqualità come leva di soddisfazione del cliente
miglioramento continuo
la qualità del prodotto come risultato della qualità dei processi e del sistema
il coinvolgimento delle risorse umane
Inoltre negli anni 90 nascono le norme ISO 9000 con l'obiettivo di definire le linee guida per garantire la qualità del sistema di gestione industriale.
Questo perché se una impresa non investe in qualità è destinata a morire.
Oggi si parla di TQS "Total Quality Sistem", perché si fa attenzione anche alla qualità percepita dal cliente.
Futuro: Quality 4.0
Tale visione combina le nuove tecnologie con i metodi tradizionali per raggiungere nuovi risultati in termini di eccellenza operativa.
L'elemento chiave di tale visione è la tracciabilità digitale di ogni componente.
Questo perché le persone, le macchine e i dati devono essere collegati tra loro.
Per gestire la qualità si utilizza il MES
(MANUFACTURINGEXCECUTION SYSTEM), cioè un software che consente di monitorare cosa accade nell'azienda in tempo reale. L'utilizzo di questo software comporta diversi vantaggi:
- si possono relazionare informazioni disgiunte
- si possono elaborare quantità elevatissime di dati
- svolgono analisi molto efficaci per prevenire le non conformità
- gestire in tempo reale le non conformità
Premi Qualità
Oggi giorno una impresa deve investire sulla qualità. Ci sono addirittura dei premi che un'azienda può conseguire relativi alla qualità. Questi premi sono un'occasione per:
- misurarsi con altre imprese
- migliorare la propria immagine
- motivare tutti i componenti dell'azienda.
I principali premi sono:
CAPITOLO 3: METODI STATISTICI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ
I metodi statistici sono dei metodi che ci permettono di migliorare la qualità di un prodotto. Migliorare la qualità
che facilitano la registrazione delle informazioni necessarie. Questi fogli sono progettati in modo da organizzare i dati in modo chiaro e coerente, consentendo una facile analisi successiva. Grafici "rami e foglie" e istogrammi Questi grafici sono utilizzati per visualizzare la distribuzione dei dati e identificare eventuali pattern o anomalie. I grafici "rami e foglie" mostrano i dati in modo gerarchico, mentre gli istogrammi rappresentano i dati in barre verticali. Diagramma di Pareto Il diagramma di Pareto è uno strumento che permette di identificare e classificare i problemi o le cause principali in base alla loro importanza. Questo diagramma utilizza un grafico a barre per mostrare la frequenza o l'incidenza di ciascuna causa. Diagramma causa-effetto Il diagramma causa-effetto, noto anche come diagramma a "spina di pesce" o diagramma di Ishikawa, è utilizzato per identificare le possibili cause di un problema o di una non conformità. Questo diagramma organizza le cause in categorie come "materiale", "manodopera", "metodo", "macchinari" e "ambiente". Fogli di controllo I fogli di controllo sono utilizzati per registrare i dati raccolti durante il processo di controllo della qualità. Questi fogli consentono di monitorare le variazioni dei dati nel tempo e di identificare eventuali deviazioni rispetto alle specifiche. Diagramma sulla concentrazione dei difetti Questo diagramma è utilizzato per visualizzare la concentrazione dei difetti in un determinato processo o prodotto. Questo strumento aiuta a identificare le aree in cui si verificano più frequentemente i difetti e a prendere provvedimenti correttivi. Grafici di dispersione I grafici di dispersione sono utilizzati per visualizzare la relazione tra due variabili. Questi grafici mostrano i punti di dati su un grafico cartesiano e consentono di identificare eventuali correlazioni o tendenze. Carte di controllo Le carte di controllo sono utilizzate per monitorare e controllare la variabilità di un processo nel tempo. Queste carte mostrano i limiti di controllo superiori e inferiori e consentono di identificare eventuali deviazioni dal processo stabilito. In conclusione, l'utilizzo di questi strumenti della qualità e la corretta raccolta dei dati sono fondamentali per analizzare e ridurre la variabilità dei prodotti, garantendo la conformità alle specifiche richieste dal cliente.form che permette di inserire i dati in modo ordinato e strutturato. Ad esempio, per i dati di conteggio si potrebbe utilizzare un campo numerico, mentre per i dati di misura si potrebbe utilizzare un campo di testo in cui inserire la lunghezza del pezzo. Per i dati di merito relativo si potrebbe utilizzare una casella di selezione con opzioni come "funziona" o "non funziona". Per i dati di sequenza di classificazione si potrebbe utilizzare una lista numerata, mentre per i dati di punteggio di merito si potrebbe utilizzare una lista puntata con i voti. In questo modo, i dati raccolti saranno facilmente leggibili e interpretabili, consentendo di elaborarli in maniera più efficiente ed efficace.