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SUCCESSIONI MORTIS CAUSAE

Sistono due tipi di successione:

  • Successione legittima
  • Successione testamentaria

Non confondere la successione legittima con la successione dei legittimari.

I tipi di successione sono solo due: si succede mortis causa o per legge (legittima) o per testamento (testamentaria). Il titolo in base al quale si succede è la legge se manca il testamento.

La successione dei legittimari è un tipo di successione che integra la successione legittima o la successione testamentaria. I legittimari sono dei soggetti ai quali la legge riserva una quota dell'eredità. Questa quota viene denominata come quota indisponibile da parte del de cuius, cioè da parte del soggetto della cui successione si tratta.

Il de cuius non la può destinare ad altri quella quota. Il legislatore ha scelto di tutelare la famiglia in senso stretto. I legittimari sono il coniuge, i figli e gli ascendenti e quindi sono soggetti che devono succedere necessariamente.

Non li si può ignorare. Se un soggetto decide che la propria successione debba essere regolata dal testamento, in questo deve necessariamente citare i legittimari. La successione si apre al momento della morte o per legge o per testamento. Possiamo avere anche il caso in cui la successione legale concorre con la successione testamentaria, quando il testamento riguarda solo una parte della successione: per quella parte non coperta dal testamento, la successione si apre per legge.

L'articolo 457 c.c. al primo comma dice che l'eredità di devolve per legge o per testamento. Il secondo comma introduce il principio di subordinazione della successione legittima rispetto a quella testamentaria.

Vocazione testamentaria e delazione testamentaria

La vocazione testamentaria indica il titolo in base al quale si succede (legge/testamento).

La delazione testamentaria è l'offerta del patrimonio ereditario a un determinato soggetto. Il delato è il chiamato all'eredità.

Il chiamato all'eredità è il soggetto che ha il potere di accettare o rifiutare l'eredità. L'erede è chi ha accettato l'eredità, mentre il chiamato è chi non ha ancora accettato l'eredità. Egli è una figura rilevante perché ha dei poteri che sono previsti dall'articolo 460 c.c. rubricato "poteri del chiamato prima dell'accettazione". L'eredità si prescrive in 10 anni. Nell'attesa che ci sia un erede possono succedere dei fatti come lo spossessamento da parte di qualcuno di un bene ereditario. Chi reagisce a questi beni del patrimonio ereditario se non c'è un erede? L'articolo 460 c.c. stabilisce che il chiamato può esercitare le azioni possessorie, può anche farsi autorizzare e vendere beni dell'eredità. L'ordinamento ha previsto l'istituto del curatore dell'eredità giacente.

Perché l'eredità non ha un nuovo titolare, ma occorre che qualcuno si occupi di questa eredità. La costituzione individua i due tipi di successione. L'articolo 42 c.c. ultimo comma prevede che la legge stabilisce le norme e i limiti della successione legittima e testamentaria. Questa disposizione non prevede i legittimari; gli studiosi affermano che la scelta di prevedere dei legittimari non è imposta dalla costituzione, ma è del legislatore. Si discute di rivedere la disciplina dei legittimari... per toglierla? No, anche perché si prevede un principio della solidarietà familiare. La legge individua i successibili. Il titolo due è dedicato alle successioni legittime. Es. tizio muore e non ha fatto testamento. Bisogna andare a vedere l'articolo 565 che ci dice che sono successibili: coniugi, ascendenti, discendenti, collaterali, altri parenti fino al sesto grado e in mancanza di un parente entro il sesto grado.

è successibile anche lo stato, con la previsione che lo stato non risponde dei debito al di fuori del patrimonio ereditato. Se il delato accetta l’eredità con beneficio di inventario, l’erede risponde solo dell’attivo ereditato.

L’articolo 566 c.c. dice che al padre e alla madre succedono i figli in parti uguali.

La legge ipotizza un concorso fra i figli e il coniuge (581 c.c.). Quando con il coniuge concorrono figli il coniuge ha diritto alla metà dell’eredità se alla successione concorre un solo figlio e 1/3 negli altri casi. Non esiste il concorso fra coniuge, figli e ascendenti.

In mancanza di figli, ascendenti, fratelli e sorelle, l’eredità è devoluta interamente a coniuge.

L’articolo 571 ipotizza il concorso dei genitori con i fratelli e sorelle del de cuius, non viene mai ipotizzato un concorso fra fratelli e figli.

L’articolo 565 c.c. indica i successibili, ma poi va letta tutta la

disciplina per capire. I successibili sono individuati dalla legge. gli ascendenti concorrono con i fratelli e le sorelle, se un soggetto sta per morire e vuole fare testamento. C'è una quota indisponibile dedicata ai legittimari e una quota disponibile per cui il testatore può lasciare a chi vuole. Chi succede? Parenti, coniuge, per effetto della legge 77/2016 anche il soggetto in unione civile. Chi ha capacità di succedere? Tutti coloro che sono nati o concepiti al tempo dell'apertura della successione. Anche i non concepiti purché figli di una determinata persona vivente al tempo della morte del testatore. Non si può dichiarare erede il figlio di un concepito, perché l'articolo sottolinea la parola vivente. Anche le persone giuridiche hanno la capacità a succedere, anche a minori, a minori emancipati, a interdetti. INDEGNITÀ e INCAPACITÀ A SUCCEDERE Si è considerati indenni a succedere quando il chiamato

All'eredità ha commesso uno dei fatti di cui all'articolo 463 c.c. o quando una sentenza ha accertato che uno di quei fatti sia stato commesso.

L'indegno non ha la capacità di succedere. L'indegnità non è un caso di incapacità a succedere, ma un caso di esclusione dalla successione.

L'incapacità prevede la mancanza di un soggetto idoneo ad avere i requisiti necessari. Se questo soggetto non idoneo accettasse l'eredità, compierebbe un atto nullo, cioè improduttivo di effetti.

L'indennità prevede un soggetto idoneo all'acquisto dei diritti.

L'articolo 597 c.c. prevede l'incapacità a succedere del notaio in certi casi. Esistono i testamenti per atto di notaio: pubblico e segreto. Il testamento pubblico è quel testamento ricevuto dal notaio alla presenza dei testimoni, quindi è scritto dal notaio dato che il soggetto che lo deve scrivere non si fida a

Il notaio scrive e firma il testamento; quel testamento fatto dal notaio non può consentire disposizioni a favore del notaio. Se ci sono disposizioni a favore del notaio, queste sono considerate nulle. L'articolo 596 c.c. prevede l'incapacità del tutore.

L'indegno può accettare l'eredità, ma se interviene una sentenza che accerta l'indegnità perché il giudice ravvisa uno dei casi di cui all'articolo 463 c.c. colui che ha accettato l'eredità deve restituire tutti i beni. L'indegno può ottenere se non c'è la sentenza, ma non può trattenere se interviene la sentenza del giudice.

L'indegnità è una causa di esclusione della successione, in forza di una sentenza di indegnità.

Casi di indegnità 463 c.c.:

  • Rilevanza penale: chi ha compiuto reato di omicidio volontario o tentato della persona della cui successione si
tratta.- Rilevanza civile: chi è decaduto dalla responsabilità genitoriale e non è stato reintegrato nella responsabilità genitoriale, al momento della successione. ELIANA BRUNI L'indegnità ha effetto retroattivo dall'apertura della successione. L'articolo 464 c.c. dice infatti che l'indegno è costretto a restituire i frutti che gli sono pervenuti dopo l'apertura della successione. Se il genitore viene dichiarato indegno succede che l'eredità dell'ascendente si devolve al nipote. Colui che è escluso dalla successione non ha i diritti di usufrutto o dell'amministrazione. L'articolo 466 c.c. è rubricato riabilitazione dell'indegno e dice che mentre nell'incapacità a succedere non c'è rimedio, nell'indegnità sì, con la riabilitazione dell'indegno. Quindi il de cuius lo perdona prima di scrivere il testamento. La forma della

riabilitazione dell'indegno può essere di due tipi:

  • Riabilitazione espressa: si realizza o per atto pubblico (testamento pubblico o atto pubblico in generale redatto da un pubblico ufficiale) o per testamento.
  • Riabilitazione tacita: è diversa sotto il profilo degli effetti che produce. Mentre la riabilitazione espressa restituisce al successibile interamente la capacità di succedere, la riabilitazione tacita prevede che il testatore, a conoscenza della causa di indegnità, effettua una disposizione testamentaria a favore dell'indegno. Il testatore scrive "io sottoscritto, consapevole della mia causa", il testatore lo riabilita, ma fatto che Caio mi ha calunniato, lego a lui la proprietà solo limitatamente a quella disposizione testamentaria.

Legge sul Femminicidio articolo 463 bis: questo articolo è stato introdotto dalla legge 4/2018 in materia di indegnità. La legge 4 del 2018 è nota come legge sul Femminicidio.

ma si chiamamodifiche al codice penale e al codice di procedura penale e atre disposizioni per orfani dovuti acrimini domestici.Il coniuge A uccide i coniuge B, si apre la successione mortis causa di B. L'articolo 463 bis prevedela sospensione dalla successione: il coniuge indagato di omicidio è sospeso dalla successione.Sono sospesi dalla successione il coniuge, anche legalmente separato, nonché la parte dell'unionecivile indagati per l'omicidio volontario tentato nei confronti dell'altro coniuge o dall'altra partedell'unione civile. Deve essere nominato un curatore dell'eredità giacente.

SUCCESSIONE A TITOLO UNIVERSALE e SUCCESSSIONE A TITOLO PARTICOLARE

Le disposizioni che un testatore può fare possono essere:

  • A titolo universale: erede
  • A titolo particolare: legatario (destinatario di un bene determinato)

L'erede risponde dei debiti ereditari, il legatario no.

Come si fa a distinguerle?

L'articolo 588 c.c.

to riguarda le disposizioni a titolo universale, queste sono valide per tutti i soggetti interessati, senza distinzioni. Le disposizioni a titolo particolare, invece, sono valide solo per determinati soggetti o situazioni specifiche.
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
47 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eliana.bruni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Gorgoni Antonio.