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DELL'OBBLIGAZIONE

Il problema sorge quando la prestazione è stata effettivamente eseguita, ma l'effetto non è quello desiderato e quindi si mette in dubbio se effettivamente la prestazione sia stata eseguita o meno. Vari tipi di inadempimento:

  1. INADEMPIMENTO TOTALE: non è difficile da dimostrare.
  2. INADEMPIMENTO PARZIALE: non è difficile da dimostrare.
  3. INADEMPIMENTO QUALITATIVO: in alcuni casi questo inadempimento è imputabile al debitore (INADEMPIMENTO IMPUTABILE), in altri casi no. Se l'inadempimento è dovuto a fattori esterni e non è colpa del debitore (inadempimento non imputabile), il contratto non è modificato/annullabile perché comunque il debitore ha svolto correttamente la prestazione oppure non ha svolto la prestazione, ma non per colpa sua, ma per cause esterne. Si parla di IMPOSSIBILITÀ SOPRAVVENUTA: quando l'inadempimento è correlato a fattori esterni.
c'è come soluzione la risoluzione del contratto: se l'oggetto stesso del contratto viene a mancare per fattori esterni e non per colpa del debitore, allora il contratto si può sciogliere. Questo evita che una delle due parti continui a pagare senza magari ricevere qualcosa in cambio (a causa di fattori esterni). Se, invece, il debitore non ha eseguito correttamente la prestazione, le cose cambiano. Qui c'è sempre la risoluzione del contratto (il contratto si scioglie), ma in più posso chiedere un risarcimento perché il debitore è comunque imputabile. Se, invece, il debitore è non imputabile, il risarcimento non può essere richiesto. In caso di mancata coincidenza tra pattuito e eseguito, la soluzione generale è la risoluzione del contratto, ovvero si scioglie il contratto. Non ci sarà, invece, sempre il risarcimento del danno, perché questo si basa sullaresponsabilità. Si deve provare la DIFFERENZA TRA PATTUITO E ESEGUITO. Ci sono determinate situazioni (PRESTAZIONI FATTUALI) in cui l'inadempimento della stessa prestazione si dimostra in modo fattuale (per esempio quando l'imbianchino fa un cattivo lavoro perché la vernice è messa male) è una fatto che la prestazione è stata svolta in modo non adeguato e quindi il risultato non è quello previsto. Il debitore non è stato diligente nello svolgimento della prestazione. È abbastanza facile l'onere probatorio, ovvero basandosi sui fatti è facile dimostrare che il debitore non ha svolto la prestazione in modo adeguato. Per quanto riguarda le obbligazioni di mezzi, dove il debitore non si impegna a raggiungere un certo risultato, ma ad essere il più diligente possibile e ad impegnarsi il più possibile (come per esempio gli avvocati nel vincere una causa o i medici a far guarire). In questo caso nonÈ facile dimostrare la non diligenza del debitore è più difficile l'onere probatorio (devo cercare di dimostrare dove ha sbagliato il medico o l'avvocato, e non è molto facile). Qual è il criterio per valutare la diligenza? Ci si basa su prestazioni medie svolte da persone medie. 26/11/19 Articolo 1182: luogo dell'adempimento e quando la si deve eseguire. In generale, vale la regola che se non c'è nessuna clausola particolare, il soggetto deve andare a ritirare l'oggetto del contratto (in caso di contratto compra-vendita). Per quanto riguarda il termine per l'adempimento è il momento in cui devo svolgere la prestazione che sta alla base del contratto (per esempio devo consegnare della merce il 5 giugno). È diverso dal termine del contratto che è il termine di efficacia del contratto (dopo il termine del contratto cessano i vincoli tra le parti). Ci può essere una coincidenza tra termine.

Per l'adempimento e termine del contratto. Il termine per l'adempimento è a favore del debitore, ovvero se il debitore può e vuole effettuare la prestazione prima del termine per l'adempimento, può farlo, ma il creditore non glielo può imporre. Il debitore può diventare insolvente. Ogni volta che si può notare una certa insolvenza da parte del debitore si può chiedere la decadenza del termine, ovvero si chiede di pagare subito il debito (il debitore deve adempiere immediatamente alla prestazione).

CREDITORE APPARENTE: quando magari un pagamento viene effettuato a una persona diversa dal reale creditore. Se questo viene fatto in buona fede, magari a causa di omonimia, si dice che il debitore è "liberato".

Caso in cui l'inadempimento è imputabile al debitore: ovvero il debitore coscientemente non ha eseguito la prestazione o ha eseguito la.

RISOLUZIONE DEL CONTRATTO (scioglimento del contratto). Per ottenere la risoluzione del contratto ho bisogno di una decisione del giudice, quindi non è una decisione unilaterale. La risoluzione è un atto molto forte e va limitato. Ci sono casi in cui il creditore può insistere con il debitore per il corretto adempimento della prestazione e in alcuni casi il creditore può chiedere il risarcimento del danno per le mancanze che ci sono state. Altro tipo di risoluzione: RISOLUZIONE DI DIRITTO: al momento della stipulazione del contratto si poteva introdurre la clausola risolutiva espressa nella quale si diceva che il mancato adempimento di alcune prestazioni/azioni porta allo scioglimento del contratto. Questa risoluzioneè pacifica perché entrambe le parti si erano accordate fin dall’inizio e non èpiù necessario l’intervento del giudice. Il creditore si può avvalere della clausola risolutiva espressa per chiudere il contratto. La clausola risolutiva espressa riguarda un’obbligazione che è nel contratto e se la parte non esegue l’obbligazione si ha la risoluzione del contratto. La condizione risolutiva è l’evento futuro incerto al contratto; non c’entra con le obbligazioni del contratto; è un evento esterno che porta alla risoluzione del contratto. RISOLUZIONE TARDIVA DELL’ADEMPIMENTO TERMINE ESSENZIALE: le parti sono d’accordo che oltre la data del termine essenziale non ha più senso ricevere una certa obbligazione quindi se si ha un ritardo oltre il termine essenziale nell’obbligazione automaticamente si ha la risoluzione del contratto. Il termine essenziale opera immediatamente. Nonostante

ciò le parti cipossono ripensare al termine essenziale, dipende dalle situazioni. (Art. 1457).

CLAUSOLA PENALE: è una somma di denaro che si è pattuito nel contratto che la controparte dovrà pagare per la mancata esecuzione della prestazione (se la controparte non adempie a una certa obbligazione). Vantaggio: pressione psicologica sul debitore; è indipendente dal danno, in quanto il risarcimento era stato già prefissato all'inizio. Svantaggio: se era stata pattuita una somma di denaro di penale di 1000 euro, per esempio, e il danno è pari a 5000 euro, rimane fissa comunque la somma di 1000. Se però nella clausola scrivo "salvo maggior danno", posso andare a giudizio richiedendo un maggior risarcimento, con il fatto che la penale è già stata presa (è una cosa in più alla penale). La penale è un obbligo di pagare.

CAPARRA CONFIRMATORIA: è una somma di denaro che si dà al

momento dellastipulazione e da lì si va a prelevare in caso di risarcimento. La penale è un obbligo dipagare, mentre la caparra è una somma di denaro che mi viene data subito se però il debitore adempie correttamente a tutte le obbligazioni, la caparra viene restituita.

Se l’adempiente è stato il creditore, al debitore verrà restituita la caparra intera + una somma di denaro pare alla caparra.

DIFFIDA AD ADEMPIERE: si usa in un contratto dove non si è messo un termine essenziale; quindi: il soggetto non ha svolto l’obbligazione alla data prevista, quindinon è stato adempiente posso fare la diffida ad adempiere, ovvero il creditore scrive al debitore che entro una certa data deve adempiere all’obbligazione, altrimenti si risolve il contratto. Si utilizza quando non si capisce se il debitore adempie o meno alleobbligazioni.

2/12/19

LA MORA DEL CREDITORE E DEL DEBITORE

LA MORA DEL DEBITORE: La costituzione in mora del

debitore si fa di solito perché il creditore ha il timore che nell'attesa in cui il debitore esegua la prestazione, questa diventi impossibile (impossibilità sopravvenuta). Ci sono alcune prestazioni che non diventano mai impossibili, quelle fungibili: per queste. Con la costituzione in mora del debitore, il creditore si attiva e contesta al debitore la prestazione che deve ancora essere eseguita. Con la Costituzione in mora, in caso di impossibilità sopravvenuta il debitore non viene liberato dall'obbligazione.

Costituzione in mora è un rimedio che si usa per tutelare il soggetto.

Articolo 1219: ci sono casi in cui la mora è automatica: se il debito deriva da illecito o se il debitore dichiara di non voler adempiere all'obbligazione.

La costituzione in mora del debitore consiste nella richiesta fatta al debitore dal creditore, e per iscritto, di adempiere l'obbligazione. Tale richiesta viene comunemente inoltrata a mezzo piego o lettera.

raccomandata con avviso di ricevimento, in modo da consentire di provare la data del ricevimento.

L'art. 1219 c.c. prevede che non sia necessario ricorrere alla costituzione in mora se:

  1. l'obbligazione deriva da fatto illecito;
  2. il debitore dichiara per iscritto di non voler adempiere;
  3. l'obbligazione è a termine e la prestazione (o il pagamento) deve essere eseguita al domicilio del creditore.

Il debitore è costituito in mora quando il creditore gli intima per iscritto di adempiere all'obbligazione. Vediamoli qui sotto:

  1. in caso di impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore quest'ultimo dovrà comunque risarcire i danni al creditore, a meno che non provi che l'oggetto della prestazione sarebbe comunque perito presso il creditore (art. 1221 c.c.);
  2. il debitore sarà obbligato a risarcire i danni che il creditore ha subito in seguito al ritardo nell'adempimento.

LA MORA DEL

: non riguarda l'inad
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher basso98gloria di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Mantelero Alessandro.