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TAPPE DELLA TEORIA PSICO-GENETICA
I bambini effettuano concettualizzazioni sia sulla lettura che sulla scrittura. Inizialmente
formulano ipotesi su cosa c’è scritto su un determinato foglio, cartelloni punnlicitari, insegne dei
negozi. Successivamente il bambino rivede le sue ipotesi quando le trova inadeguate. Inizia
quindi a scrivere con linee ondulate, spezzate, continue o frammentate, linee e cerchi.
Inizialmente distinguono la rappresentazione iconica da quella non iconica: disegno e non
con l’oggetto, simboli che “stnno al
disegno, utilizzando segni che non hanno nessun rapporto
posto di”. Successivamente, con i vari tentativi, costruiscono forme di differenziazione: ricerca
della condizione di leggibilità. Infine fonetizzano la scrittura.
Quindi il primo passo è la fase di differenziazione fra disegno e disegno-scrittura, dove il
bambino distingue la scrittura dal disegno e comprende che le lettere non riproducono la forma
degli oggetti a cui si riferiscono, ma “stanno per essi”. Questa fase è anche chiamata LIVELLO
PRESILLABICO e fanno parte tutte quelle scritture globalmente, indipendentemente dalla
qualità dei segni prodotti, queste scritture solitamente termineranno quando finisce il foglio.
La seconda fase avviene quando il bambino tende a stabilire una relazione tra il numero dei segni
componenti la parola scritta e le caratteristiche del disegno, è quindi convinto che la lunghezza
del tratto sia legata alla grandezza dell’oggetto. Inoltre i segni per essere letti devono avere una
quantità minima (3 lettere) e la stessa lettera non deve essere ripetuta. LIVELLO DELLA
DIFFERENZIAZIONE GRAFICA.
La terza fase o LIVELLO SILLABICO è quella in cui il bambino tenta di attribuire un valore
sonoro (quello della sillaba) ad ognuna delle lettere scritte, scrivendo comunque qualcosa di
carattere alfabetico. I bambini in questa fase dimostrano attenzione all’unità sonora,
simile al
parti della scrittura (lettere) possono corrispondere a parti della parola, intese come sillabe.
Quando i bambini cominciano ad utilizzare la singola sillaba come parte isolata del tutto, i
bambini cominciano a scrivere le prime parole e leggerle.
LIVELLO INTERMEDIO O SILLABICO-ALFABETICO: il bambino produce forme di
scrittura mista in cui il valore assegnato a ciascun carattere non è stabile, fa corrispondere alle
singole lettere sia sillabe, sia singoli fonemi.
LIVELLO ALFABETICO: il bambino ha imparato a far corrispondere i fonemi (suoni) percepiti
dalla lingua parlata e i grafemi, scrivono quindi un segno per ogni suono che poi leggeranno.
Gradualmente sta quindi arrivando alla scrittura vera e propria.
È opportuno che in queste fasi l’insegnante non dia spiegazioni ma stimoli che permettono al
bambino di capire da solo, l’insegnante dovrà raccogliere informazioni attraverso un ascolto
senza valutare con nessuna urgenza, “tra
autentico, senza intervenire, costatando qualche giorni
riproviamo”.
Per cominciare l’insegnante fornisce al bambino un foglio bianco, grande ed un pennarello,
scrive data e nome del bambino, chiede dunque “Voglio capire come fanno i bambini a imparare
a scrivere. Mi vuoi aiutare? Lo so che non sai scrivere come i grandi, ma mi interessa come sai
Sceglie quindi parole da proporre
fare tu. Scrivi come sai fare tu, come pensi che si debba fare”.
ai bambini, che siano sostantivi concreti, uguali per tutti, successivamente si chiede al bambino
di leggere con il dito e si riportano con la matita i commenti e modalità di lettura, espressioni.
ATTIVITÀ DI BASE: produzione di scritte spontanee e confronti con i coetanei senza
l’intervento dell’insegnante, lettura per anticipazione del significato con targhette, insegne,
scatoli.
Importanti sono: il contesto, ambiente alfabetizzato con tracce, lingua scritta nella routine.
4. METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO DI LETTURA E SCRITTURA
Quanto iniziare l’apprendimento di lettura e scrittura?
I bambini sono pronti per la lettura prima dei 6 anni, perciò si dovrebbero trovare nell’infanzia
opportunità per sviluppare tale abilità senza obbligo per tutti.
Su questo dibattito si sono comunque differenziati due opposti gruppi di studiosi.
MATURAZIONISTI di cui il principale è Mialaret, sostengono che l’apprendimento della lettura
e della scrittura dipenda da una serie di abilità e funzioni, che rendono possibili un’acquisizione
adeguata quando i bambini hanno raggiunto un certo grado di maturazione, perfezionamento,
indispensabili all’apprendimento. Questa maturazione è condizione necessaria per promuovere la
capacità di leggere e scrivere almeno nelle sue fasi essenziali. Ritengono quindi inutile e dannoso
impegnare i bambini un attività di lettura e scrittura prima del loro ingresso alla scuola primaria
poiché il bambino non ha ancora acquisito reading readiness.
ANTICIPAZIONISTI o PRECOCISTI di cui il principale è Damon, sostengono che durante il
periodo prescolastico i bambini devono avere assecondate la sete di conoscenza il termini di
lunguaggio. In questa età infatti la mente del bambino sembra aperta a tutte le informazioni e
assorbe tutto ciò che è possibile, il bambino può quindi imparare a leggere facilmente e
se gli si dà l’opportunità di farlo. Il bambino che apprende a leggere ad un’età
naturalmente
precoce assorbe una quantità di conoscenza maggiore di quella che possono assorbire quei
bambini i cui primi tentativi di apprendimento sono stati delusi.
dell’apprendimento di lettura e scrittura:
Prerequisiti
Saper pronunziare i suoni della lingua e le parole
Un livello minimo di conoscenza della lingua
Percezione/discriminazione uditiva dei singoli suoni componenti le parole
Percezione visiva e rappresentazione mentale
Memorizzazione
Coordinazione motoria e motricità fine
Capacità intellettive del bambino a livello delle operazioni concrete (distinguere relazioni
nello spazio, nel tempo, di direzione, di somiglianza)
Superamento dello stadio globale della conoscenza
motivazioni all’apprendimento
Sufficienti
Alfabetizzazione emergente: costrutto di abilità, atteggiamenti e processi tra loro interdipendenti,
che percorrono l’apprendimento di lettura e scrittura convenzionali; attività e procedimenti il cui
sviluppo è influenzato sia dalle opportunità familiari ed ambientali a carattere formale, sia dalle
pratiche e dagli stimoli che mirano a incrementarli.
Alfabetizzazione formalizzata: il cui esito è il riconoscimento del valore sonoro distintivo di ogni
lettera e nell’utilizzo di queste ultime per costruire parole e frasi, si riferisce all’apprendimento di
lettura e scrittura convenzionali di testi alfabetici.
Come avviene il processo del leggere?
Per due vie: una via che dopo aver riconosciuto le lettere elabora la parola nel suo insieme e ne
identifica il significato; una seconda via che elabora le singole lettere o gruppi di lettere che
compongono la parola per trasformarla in suoni.
La prima strada utilizza il lessico visivo: questa via di accesso al significato viene denominata
“via visiva” o “via ad accesso diretto”, in quanto avviene sulla base delle sole caratteristiche
visive e non vi è nessuna mediazione dl suono della parole né dei singoli suoni di cui è formata
(fonemi). anche prelessicale, in quanto l’accesso lessicale è
La via fonologica è la seconda, è denominata
mediato dalla conversione in suono della parola stampata.
Entrambe le vie richiedono un passaggio preliminare di riconoscimento delle singole lettere che
compongono la parola da leggere.
In quanto tempo, e tramite quali tappe si diventa un lettore esperto?
L’apprendimento della lettura da parte del bambino attraversa fasi caratterizzate da una specifica
conquista di abilità.
TAPPA LOGOGRAFICA: in cui il bambino riconosce alcune parole ma non possiede la
conoscenza sulla scrittura ortografica o fonologica della parola, avviene verso i 5 anni.
TAPPA ALFABETICA: primi anni di scolarizzazione dove il bambino apprende l’esistenza di
una forma orale e di una forma scritta delle parole e impara a segmentare le parole che incontra,
riconoscendo l’esistenza dei fonemi.
TAPPA ORTOGRAFICA: si comprende che vi è regolarità nel meccanismo di conversione dei
grafemi in fonemi e che la combinazione delle lettere in parole è disciplinata da regole
ortografiche e sintattiche della lingua.
TAPPA LESSICALE: il bambino legge parole conosciute accedendo alla forma fonologica della
parola. Il completo apprendimento di questi stadi consente di poter divenire abili nei compiti di
lettura e quindi nella comprensione del testo.
Metodi di insegnamento
Il compito del metodo di insegnamento è quello di facilitare i bambini nell’acquisizione e nel
padroneggiamento delle abilità essenziali per leggere e scrivere.
Non esiste un metodo educativo universale o migliore di altri, il metodo dovrebbe far rinvenire
aspetti riferibili alla competenza e allo stile di insegnamento personale, dovrebbe includere
duttilità e flessibilità, richieste della diversità dei libelli di conoscenza generale e
concettualizzazione della lingua scritta dei bambini. Bisogna assumere in modo consapevole una
modalità di lavoro dipendente dall’osservazione della situazione della classe e del contesto di
intervento, delle caratteristiche e dei livelli dello sviluppo e dagli obiettivi educativi. Buono è
quindi quel metodo didattico che organizzi, aiuti e faciliti il personale processo di acquisizione di
conoscenze del singolo bambino, guidandolo a mettere in atto specifiche strategie che gli
consentono di apprendere a comporre in vocaboli significativi e frasi gli elementi isolati e a
scomporre le frasi e le parole nelle unità elementari, costitutive e distintive.
Un buon metodo ha il compito di facilitare ai bambini il processo di acquisizione di conoscenze
e il padroneggiamento delle abilità ritenute essenziali per leggere (sintesi) e scrivere (analisi). Il
metodo deve guidare ciascun bambino a mettere in atto le specifiche strategie che gli
consentiranno di apprendere in vocaboli significativi e frasi gli elementi isolati (fonemi e
grafemi) e a scomporre le frasi e le parole nelle unità elementari, costitutive e distintive.
prevedono l’inizio dell’apprendimento degli elementi più semplici della
I METODI SINTETICI
lingua scritta (lettere) e per collegamenti successivi (sintesi) portano i soggetti a formare e a
le sillabe, le parole, le frasi. Il processo consiste nell’iniziare dal fonema e
conoscere
nell’associarlo alla sua rappresentazione grafica. La lettura è inizialmente un’abi