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DIDATTICA DELLA LETTOSCRITTURA

(DIAPOSITIVE E APPUNTI)

Triangolo didattico​ di Y. Chevellard​ :

● alunno

• esperienze e conoscenze pregresse

• stili cognitivi

• personalità e interessi

● insegnante

• proprio rapporto con l’oggetto di insegnamento

• idee relative ai processi di insegnamento - apprendimento

• contesto sociale

● oggetto di conoscenza​ (​ lingua scritta​

)

• pratiche sociali di lettura e scrittura

• discipline di riferimento

​ ​ ​

Anni ‘80: scrivere subordinato al parlato​ → scrittura come attività di trascrizione =

accento su aspetti percettivi e grafomotori

Metodo sintetico​ : dagli elementi più semplici (lettere e sillabe) agli elementi più complessi

(parole e frasi) → esercizi per far acquisire automatismi

Metodo analitico/globale​ : dalla lettura globale attraverso la memorizzazione visiva (parole

e frasi) all’analisi delle parti minime (sillabe e lettere)

​ ​ ​

Freinet​ : testo libero​ , corrispondenza​

, stampa ​

Idee e ipotesi infantili​ influenzate e costruite a partire dalle p

ratiche sociali e culturali​ ,

dalle esperienze, dagli stimoli, dal contesto

​ ​

Scrittura = oggetto socioculturale​ (“è importante fuori dalla scuola”) → f

unzioni diverse

della scrittura (informare, comunicare, esprimere, persuadere, dare regole/istruzioni,

esercitare, ricordare, giocare, trasformare la realtà)

Errore = valore informativo (per l’insegnante) e costruttivo (per l’alunno)

Periodi di concettualizzazione​ (NB: tempi diversi):

1. distinzione del sistema di rappresentazione iconico da quello non iconico

(livello pre-sillabico)

● grafismi primitivi

• modello continuo​ simile al corsivo (serie di segni uniti tra loro che

formano una linea ondulata o spezzettata, con curve o linee rette a

zig zag)

• modello discontinuo​ (serie di elementi ripetuti, successione di

lineette verticali, archetti, tondini, bastoncini, ecc) → p

seudo lettere

● lettura globale​ (indica in modo continuo la scritta enunciando

contemporaneamente la parola, senza suddividerla in sillabe o fonemi)

2. costruzione di forme di differenziazione (livello presillabico)

● criteri di differenziazione​ intra-figurali​ (all’interno della stessa scrittura):

​ ​ ​

• asse quantitativo = ipotesi di q

uantità minima e massima

(numero minimo e massimo di segni)

​ ​ ​ ​

• asse qualitativo = ipotesi di v

arietà interna (segni diversi)

scritture fisse ( somiglianza tra le parole)

. ​

pseudo lettere​ + lettere convenzionali​ (​

nome proprio

. come modello di scrittura)

● criteri di differenziazione​ inter-figurali (tra le parole):

​ ​

• asse quantitativo = numero dei segni di una parola rispetto ad altre

​ ​

• asse qualitativo = differenze nella variazione del repertorio o della

posizione dei segni ​

scritture differenziate (creare differenze tra le diverse

. parole, in modo che “dicano nomi diversi”)

● lettura segmentata​ (primo tentativo di giustificare il numero di segni scritti)

● ipotesi del referente​ : i bambini si basano su caratteristiche dell’oggetto da

rappresentare (​ es: “orso” ha tante lettere perché è grande, “formica” ne ha

poche perché è piccola)

3. fonetizzazione della scrittura​ → rapporto tra oralità e scrittura = le parole scritte

rappresentano le parole dette ​

● scrittura (e lettura) sillabica (una lettera = una sillaba) → comprensione

del legame con il suono delle lettere → pezzi sonori uguali devono essere

rappresentati da lettere uguali

• conflitti​ interni (con le ipotesi precedenti*) ed esterni (confronto con

le scritture fatte da altri) → soluzione tramite compromessi o nuove

ipotesi ​

* esempi: “pesce” → “PE” (contrasto con l’ipotesi di quantità

. minima), “banana” → “BAA” (contrasto con l’ipotesi di

varietà interna)

● scrittura sillabico-alfabetica​ (periodo di transizione)

● scrittura alfabetico ( corrispondenza grafema - fonema)

● scrittura ortografica ( convenzioni ortografiche)

Sistemi​ : ​

● grafico (mezzi di cui dispone una lingua per scrivere suoni)

● ortografico (regole che determinano l’uso dei segni a seconda delle circostanze)

Riflessioni di gruppo​ → emergono e si costruiscono le conoscenze

Nome proprio​ = utilizzo delle lettere del proprio nome → primo modello di lettura e scrittura

Doppie geminate​ : acquisizione aiutata più dai fattori grafici che da quelli fonetici

● variabili che incidono sull’acquisizione delle doppie:

• numero di sequenze di doppie nella parola

• familiarità con la parola

• presenza di marca morfologica

Parole​ : partire dal testo per costruire i concetti di parola e di segmentazione

● ipotesi:

• numero minimo di lettere (​

es. “e” non è una parola perché ha poche lettere

)

​ • significato (​ es. “il” non è una parola perché “non vuol dire niente”

)

• fonologia (“scrivo come parlo”)

​ ​ ​

● prime segmentazioni​ : separazioni di u

nità di senso​ (​ es. “ceraunavolta”

)

● errori nel separare le parole:

​ ​

• iposegmentazione (

e

s. “unalbero”)

​ ​

• ipersegmentazione (

es. “in sieme”)

Apostrofo ​

● esempi di insegnamento:

• “la oca” → “l’oca” perché l’oca perde la piumetta

• “la alga” → “l’alga” perché “alga” è una parola più lunga di “la”, quindi se si

picchiano vince “alga” e a “la”, che perde “a”, rimane la lacrima “ ‘ “

• “la ape” → “l’ape” perché lo gnomo Apostrofino non va d’accordo con le vocali

a, e, i, o, u e quando le vede vicine, ruba la prima vocale e lascia un ciuffetto

● errori con l’apostrofo:

​ ​

• omissione (

es. “nellacqua”, “l albero”, “linguine”)

​ ​

• sovrauso (

e

s. “c’estino”, “del’lupo”, “l’aggiù”)

Metodologia di scoperta grammaticale​

:

1. problema (da un errore, da una domanda, …)

​ ​

2. formulazione di ipotesi infantili

3. confronto con dati, esempi e regole

​ ​ ​

4. conferma o disconferma e​ modificazione​ delle ipotesi infantili

5. eventuale​ nuovo confronto​ con dati, esempi e regole

​ ​ ​

6. eventuale conferma o modificazione​ delle ipotesi

7. formulazione di regole, accordi, procedimenti

Analisi grammaticale e logica​

: capacità di astrazione (riconoscimento di categorie e

sottocategorie, riconoscimento delle diverse possibilità di combinazione di tali categorie in

strutture e riconoscimento delle relazioni tra le diverse parole)

Nomi propri​ → aiutano l’apprendimento del sistema alfabetico

● riconoscimento:

• tramite confronto con cartellino con i nomi propri

• tramite lettere → qualità (​

es. Lorenzo: “questo è mio perché c’è la L”)

• tramite lunghezza → quantità (​

es. Giulia: “il mio nome è corto, ha 6 lettere”)

Confronto di lingue straniere​ (​ esempio: confronto del libro di Biancaneve in italiano con

quello in romeno → stessa copertina e stessi disegni ma scritte diverse)

Alfabetieri (parole che iniziano per…)

Scrivere un testo​ = processo complesso

● approcci sulla composizione scritta:

• concezione tradizionale​

: scrittura subordinata all’oralità → scrivere come

tecnica di trascrizione

• prospettiva cognitivista​

: processi della mente + importanza della memoria

(conoscenze → “sapere che” e “sapere come”) + influenza del contesto →

comporre un testo come situazione di problem solving = pianificazione,

trascrizione, revisione

• approccio socioculturale​

: scrittura come pratica culturale ed evento

interattivo → influenza del contesto sociale e culturale + potenziale lettore

• approccio relativo alla motivazione​

: influenza della componente emotiva e

del clima (senso dell’attività e valutazione)

• dimensione metacognitiva​

: riflettere sul processo e sulle strategie di

scrittura

● modalità:

• scrittura spontanea individuale

• scrittura spontanea in piccolo gruppo

distribuzione del “carico cognitivo”

. collaborazione e aiuto reciproco

. confronto di modelli diversi dei compagni

• scrittura attraverso la mediazione dell’adulto​ (insegnante come scriba)

sviluppo di competenze testuali

. pianificazione e revisione guidate dall’insegnante

. modello di scrittura convenzionale

• scrittura sotto dettatura

• scrittura come copia da un modello

● modalità di correzione dell’errore​ → revisione = riflessioni, costruzione del sapere,

sistematizzazione

• revisione collettiva

• colloquio al termine della stesura

• correzione dell’insegnante

• interscambio di testi tra gli alunni

• autorevisione e autocorrezione

​ ​

● fattori in base a cui le p

roprietà dei testi differiscono:

• circostanze di produzione

• scopi comunicativi

• argomento/tematica

• rapporto tra emittente e destinatario

• tempo a disposizione

Leggere​ : ​

● funzioni della lettura:

• ottenere informazioni

• seguire istruzioni

• imparare

• controllare

• piacere

• comunicare un testo a un uditorio

• esercitarsi (lettura ad alta voce) → lettura strumentale

● meccanismi​ :

• anticipazione (cognitivo)

• decifrazione (percettivo)

● strategie di lettura (sono legate allo scopo della lettura):

• prima di leggere

attivazione di conoscenze pregresse

. previsioni e anticipazioni

. avere chiaro

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ElisaDC di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della lettura e della scrittura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Teruggi Lilia Andrea.