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PIO BAROJA:
è un altro dei più grandi romanzieri di fine '800 e dei primi decadi del '900. Il suo romanzo
“camino de perfesion” è uno dei quattro romanzi epocali modernisti che segnano questa
evoluzione nella storia del romanzo spagnolo poiché producono modelli nuovi rispetto a
quelli del romanzo realista.
Aveva studiato medicina a Madrid ed aveva esercitato anche la professione di medico,
decidendo alla fine di dedicarsi alla letteratura. Fu essenzialmente un romanziere, quindi
privilegiò il genere del romanzo.
Questa sua fase è presenze anche nei suoi romanzi, Camino de perfesion ha per esempio
un protagonista che fa la stessa scelta di Baroja, medico che ha una grande passione per
la pittura (fra l'altro il fratello di Pio Baroja era un pittore).
La sua carriera comincia con una raccolta di racconti intitolata “Vite cupe”. E' una raccolta
che segna un po' la sua realizzazione come scrittore e prosatore.
Sostenne sempre un uso molto sobrio della parola, era un romanziere dalla scrittura
semplice e dalla sintassi paratattica e molto elegante.
AZORìN: E' un altro letterato che aveva una formazione diversa da quella di lettere. I suoi
romanzi più importanti sono la Voluntad, Antonio Azorìn (La concidenza non è casuale, lui
sceglie di dare a se stesso il nome che aveva dato a uno dei suoi personaggi, protagonista
di questo romanzo) e nel 1904 pubblica confesiones de un pequeño filosofo che ancora
firma con il suo vero nome, ma poi decide di adottare il nome di questo suo personaggio
(Anche in questo caso, il personaggio è un po' l'alter ego dell'autore).
E' un personaggio molto ambivalente, un intellettuale della sua generazione.