Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 14
Appunti di storia e critica del cinema Pag. 1 Appunti di storia e critica del cinema Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia e critica del cinema Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia e critica del cinema Pag. 11
1 su 14
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Stati Uniti: Edwin S. Porter

1. Negli USA il film narrativo comincia nel 1903.

Porter era stato assunto da Edison come tecnico e poi regista.

The Great Train Robbery, 1903:

  • Girato tra NY e NJ
  • Ambientato nel vecchio west
  • Emblematic shot: 13 inquadrature più

The Life of an American Fireman, 1903:

  • 'The Fire' di Williamson riprende
  • Non usa il montaggio alternato

Verso il cinema classico: David W. Griffith

1. David W. Griffith è considerato l'inventore del linguaggio cinematografico "classico".

Inquadratura intesa come singola ripresa, assimilabile a una parola.

Scena intesa come insieme di inquadrature, assimilabile alla frase.

Sequenza intesa come insieme di scene, assimilabile a un paragrafo.

Codificò un linguaggio che era già presente nel cinema, ma privo di collegamenti e coesione. Soggettive, raccordi sull'asse erano già presenti nel cinema inglese da più di un decennio (nelle opere dei...)

registidella scuola di Brighton); il carrello era un brevetto di Giovanni Pastrone; lapanoramica era già stata usata da Edwin Porter, e così anchela dissolvenza, il primo piano, ecc.

2. Collaborazione con la Biograph dal 1908 al 1901

3. Collaboratore: Billy Bitzer

4. Produzione fino al 1931

5. Dankar’s reformation, 1909

Padre alcolizzato, 20 inquadrature, dramma, cinema nel cinema

6. The lonley villa, 1909

10 minuti, 52 inquadrature

Uso del montaggio alternato per aumentare la tensione

Telefono tecnologia

Salvataggio all’ultimo minuto

7. A corner di wheat, 1909

costruttore di senso esprimere un concetto astratto

Contrapposizione della famiglia contadina a quella capitalistica

speculazione sul grano

8. The birth of a Nation, 1915

Fonte: Dixon, the clansman

190 minuti

Guerra di secessione americana, anni 1861-65

Famiglia nordista e sudista, Stoneman e Cameron

Evidente l’ideologia razzista, esaltazione del kus

kluz klan che riporta l'ordine naturale 9. Intollerance, 1916 Se col suo primo lungometraggio aveva elaborato i modi della narrazione classica, in si spinse oltre, stimolando la riflessione dello spettatore tramite il montaggio parallelo di quattro storie: - l'America di quegli anni, tra lotte sociali e il nascente proibizionismo: due sposi - la Francia della notte di San Bartolomeo: strage degli ugonotti, ispirato al film d'art - la Palestina ai tempi di Gesù - Babilonia prima della conquista da parte di Ciro di Persia: ispirato dai film storici italiani, Cabiria di Pastrone divenne una sintesi della violenza nel mondo, con gli episodi che acquistavano valenza universale grazie al continuo intreccio. In questo film Griffith si interessò più al concetto che voleva manifestare, che non alle singole storie, sacrificando la continuità narrativa in favore di un discorso più complessivo. Fallimento economico e

commerciale del film10.Broken blossom, 1919

Due emarginati, una adolescente e un cinese

  • Virtuosismo di montaggio
  • CINEMA MUTO ITALIANO
  1. Maggiori centri produttivi:
    • Milano
    • Napoli
    • Torino
  2. Caratteristiche:
    • Influenza delle arti visive
    • Non si divideva in due il corpo di un personaggio se non in richiamo al ritratto
    • Dal 1911 lungometraggi
    • Profondità di campo
  3. La presa di Roma, 1905, Alberini
    • 12 quadri
    • Breccia di Porta Pia a Roma
    • Ambientazioni reali, monumentali e bellezze nazionali
    • Film emblematico e patriottico
    • Ultimo quadro Italia con i suoi padri
  4. Ma l'amor mio non muore, 1913, Caserini
    • Nel dicembre 1912, Mario Caserini, che l'anno prima aveva lasciato la "Cines" di Roma per la torinese "Ambrosio Film", rompe il contratto anche con quest'ultima e partecipa con l'esercente Domenico Cazzulino, la "Film artistica Gloria".
    • Dramma moderno
    • Elsa Holbien protagonista, venendo dal teatro che

L'aveva resa famosa grazie alla sua voce deve affrontare la difficoltà del muto con grandemaestria: espressione del corpo con gesti iconici

Poche inquadrature. Profondità di campo, più scene insieme.

Divismo

Il divismo è un fenomeno di costume nato nel XX secolo che consiste, in un processo di "divinizzazione" di un individuo, la cui immagine diventa un'icona altamente simbolica e onnipresente nella vita della gente comune, al pari di quello che era stato per le icone religiose del passato. Gli oggetti di questo fenomeno vengono chiamati divi.

Dive italiane:

Francesca Bertini - donne forti e indipendenti

Lyda Borelli - grande espressività del corpo

Pina Menichelli - donne fatali e misteriose

Eleonora Duse - musa ispiratrice di D'Annunzio

Generi del cinema italiano:

Film storici

Melodrammi

Drammi realisti

Il dramma storico - utilizzo di vicende che gli spettatori si suppone conoscano

già per poter saltare i collegamenti logici 9. Verso il lungometraggio Inferno, 1911, Milano films Uso di effetti speciali - Gustave Doré, incisioni - Staticità - Campi lunghi e medi - Riempie le scene di immagini interessanti e meravigliosi alla vista 10. Comici a confronto: Chaplin e Robinet Robinet innamorato di una chanteuse, 1911 Inquadratura di profondità - Scena iniziale uguale A night in the show, 1915, Chaplin Frammentazione dello spazio e velocità del montaggio 11. KOLOSSAL STORICI: I film si allungano I set si fanno più ricchi Grandi eventi storici e non solo più amori e vendette private 12. Cabiria, 1914, Pastrone 180 minuti 16 fotogrammi al secondo Prima visione a Torino Ambientazione durante le guerre puniche Scenografie reali e monumentali Dinamismo nella scena Uso del carrello Spazio in profondità Coinvolgimento di D'Annunzio La pellicola si apre conL'eruzione dell'Etna, scena spettacolare lasciata generalmente alla fine. Colore nel cinema muto. Messo a posteriori, a mano, pochoir, imbibizione e viraggio. Avanguardie. 1. In arte, andare contro la tradizione e superarla. 2. Avanguardia e avanguardismo. 3. AVANGUARDIA NON NARRATIVA. Dadaismo. Nasce come movimento letterario nel 1915. Surrealismo. Futurismo. Marinetti, 1916 pubblica 'La cinematografia futurista'. 4. Dadaismo. Le retour a la raison, Man Ray, 1923. 3 minuti. Inquadrature ottenuto impressionando la pellicola sparpagliando chiodi, sale, pepe e spilli. Immagini di Kiki montparnasse nuda. Caso e improvvisazione. Entr'acte, René Clair, 1924. Intervallo tra i balletti di Relache. Regole del collage dadaista. Ballet Mecanique, 1924, Leger e Murphy. Ripetizione. Frammentazione. Senza un nesso logico. Provocazione. Un chien andalou, 1928, Bugnel e Dalì. Colpire lo spettatore. Taglio dell'occhio di.

Una donna, di un bue

Inconscio, collegamenti visivi-simbolici

Disorientamento dello spettatore

5. AVANGUARDIE NARRATIVA

Sperimentano nuove potenzialità del linguaggio cinematografico

Espressionismo tedesco

Impressionismo francese

Cinema sovietico

CINEMA MUTO TEDESCO

Grande crisi economica dopo la prima guerra mondiale

Importanza non tanto al montaggio quanto alla singola inquadratura

Kammerspielfilm

1. primo piano e percezione delle emozioni, analisi psicologica, assenza di trucco

Espressionismo

2. espressività, innaturalità, distorsione

Gabinetto del dottor Caligari, 1920, R. Weine

Scenografie deformate

Spazi irrealistici

Trucco pesante

Ambiguità del finale

Nosferatu, 1922, Murnau

Ispirato da Dracula di Bram Stoker

Ambientazioni in esterni

Natura

Macchina da presa è impaurita

Inquadratura soggettiva

Mancanza del lieto fine

Colore con funzione narrativa

Metropolis, 1927, Friz Lang

Conflitto tra tecnologia e lavoro
  • Effetto Shufftman
  • Ideologia cristiana
  • Nuova oggettività

3. attenzione alla realtà sociale, ambientazione - urbana, imput per il neorealismo italiano

IMPRESSIONSIMO FRANCESE

  • Louis Delluc e Jean Epstein - photogénie
  • Da regista ad autore vero e proprio - metteuren-scène
  • MARCEL HERBIER

El Dorado, 1921 - Storia melodrammatica di una ballerina con un figlio malato

  • Uso di filtri
  • Uso di lenti deformanti
  • Uso di sovraimpressioni
  • Abile uso del montaggio alternato
  • Cinque macro-sequenze

Futurismo, 1924 - Influenzato da La rosa sulle rotaie

  • Uso di filtri, lenti ecc.
  • Soggettività dei personaggi

4. ABEL GANCE

La rosa sulle rotaie, 1923 - Dinamismo attraverso il montaggio

  • Montaggio accelerato
  • Accentuazione di effetti drammatici con giochi di colore

Napoleon, 1927 - Grande ritmo e dinamismo del montaggio per coinvolgere lo spettatore

Moltiplicazione dell'immagine attraverso

la sovrimpressione

Split screen e polivisione

IL CINEMA SOVIETICO

  1. Montaggio come strumento di accostamento di immagini che vengano guardate dallo spettatore dal punto di vista del regista
  2. Effetto kulesov
  3. Ejzentein
    • CINEPUGNO

      Sciopero, 1924

      Passaggio dal teatro al cinema

      Montaggio delle attrazioni

  4. La corazzata potemkin, 1925
    • Attori non tutti professionisti
    • Riprende i movimenti rivoluzionari a Odessa del 1905
    • Comunica un'idea
    • Molte inquadrature brevi
    • Sovrapposizione temporale
    • Assenza di raccordi
    • Linguaggio metaforico (leone di pietra dormiente=popolo)
    • Citazioni
  5. Ottobre, 1928
    • Decimo anniversario della rivoluzione del 1917
    • Forte sperimentalizzazione, uso del montaggio intellettuale
    • Dilatazione temporale: scalinata con Kerensky, innalzamento del ponte levatoio
  6. Vertov
    • CINEOCCHIO

      Kinoglaz, 1924

      Rivelazione della dimensione di finzione, donna che torna indietro dalla cooperativa

Dettagli
A.A. 2020-2021
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliacaruso2211 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e critica del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof De Berti Raffaele.