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La fabbrica di San Pietro

Manca ancora la piazza nel primo quindicennio del Seicento, abbiamo l'obelisco centrale, la chiesa avea due campanili che sono stati demoliti dopo un crollo (costruiti da Bernini). Sulla destra un piccolo edificio che porta alla cappella sistina. Venne poi aggiunta la piazza che era collegata a piccoli e non lineari vicoli.

Vista dall'alto: venne allungata la pianta, facciata con loggia e collegamento alla cappella sistina (dove viene eletto il papa) a destra il palazzo del papa, i giardini del belvedere e giardini vaticani che prima non erano visitabili con all'interno vari interventi architettonici, piazza ellittica di Bernini con le fontane nei due fuochi e l'obelisco al centro, il vecchio edificio piccolo che portava alla cappella venne demolito e venne ricostruito con la costruzione della piazza, Bernini disegnò la Scala Reggia con elementi illusori per un effetto prospettico maggiore, in cui passano i cardinali. Abbiamo una

Gestione matematica dello spazio, Bernini ha due competenze: capacità scenografica e capacità di costruire fabbriche auliche; la scala è su due tronchi. Un altro esempio simile si trova dentro il palazzo di San Giovanni in Laterano.

Urbanistica del Cinque e Primo Seicento. A Roma il pontefice Alessandro VI Borgia sopraeleva il passaggio fortificato, che mette insieme più edifici del monarca e viene usata in altri casi. Lo stesso pontefice fece un'altra operazione, in questo caso una strada, Via Giulia, un progetto di Bramante che oggi non percepiamo, sono strade più larghe e lunghe con i palazzi signorili, ma dovevano sorgere i ministeri ossia edifici pubblici, ma l'idea naufragò dopo aver tracciato la strada, i lotti vengono occupati da palazzi dell'aristocrazia, ad un certo punto la strada si conclude con una strada e abbiamo palazzo Farnese. Abbiamo affianca un passaggio interrotto che doveva continuare sul fiume con un ponte coperto.

Per collegare con Villa Farnesina, una villa che era immersa nelle campagne che venne acquistata dalla famiglia Farnese (prima apparteneva alla famiglia Chigi), successivamente venne affiancata da un'altra strada lunga progettata da Bramante, in cui probabilmente dovevano elevarsi altre ville.

A Firenze i Medici (vassalli del papa, non di Lorenzo) venne ricostituita una parte della città. Abbiamo il palazzo della signoria, il palazzo importante della città, gli uffizi che all'epoca erano i veri uffici della città, di forma allungata su due bracci ed una galleria interna, senza continuità si può affiancare l'Arno che permette di arrivare al complesso di Palazzo Pitti attraversando il fiume, che era una reggia di piacere per le grandi famiglie toscane, progetto di Giorgio Vasari 1560-1572.

A Genova Alessi progetto Via Garibaldi (all'epoca Via Nuova) e Via Balbi, una sorta di pianificatore per i palazzi che verranno costruiti successivamente.

Circa lo stesso schema delle altre città, con strade larghe e lunghe. Abbiamo anche incisioni che mostrano all'epoca la disposizione dei palazzi nella strada, non sono identici, ma identici nel tipo con 3 ordini, grandi portali per i vestiboli con le volte, i piani con le grandi aule e il piano per la servitù.

Pieter Paul Rubens scrisse un trattato in cui fece il rilievo di tutti questi palazzi dal titolo "Palazzi Antichi di Genova" voleva affrescare i saloni di questi palazzi ma non gli vennero assegnati; si arriva alla conclusione che questi palazzi hanno elementi simili tra loro.

Questi palazzi arrivarono anche in Sardegna, non a Cagliari, ma ad esempio a Bosa e Alghero verso il 500, che danno su strade principali molto dritte su cui danno poi le piazze.

Università di Genova con grandi scalinate anche scenografiche.

A Napoli l'attuale Via Toledo lunga chilometri era la vecchia strada Nuova, abbiamo anche i quartieri spagnoli con un reticolo.

Simile a quello della marina di Cagliari tipico del 300; nella strada principale sono stati costruiti i palazzi principali, lungo il suo sviluppo. L'intorno è più o meno del 700.

A Palermo vengono tracciate due strade: Via Maqueda e Via Cassaro? (l'attuale Via Vittorio Emanuele), che divide in 4 parti la città, quattro canti, in cui nei quattro angoli abbiamo quattro fontane; sono strade sempre molto lunghe in cui stavano i palazzi ricchi, quando eseguirono queste modifiche le persone dovettero ricostruirsi gli edifici, a causa degli scavi i piani terra diventarono primi piani, le famiglie erano d'accordo ed era anche un motivo per far nascere i nuovi palazzi e lo fecero in entrambe le direzioni (nord-sud/est-ovest) sorsero anche nuovi complessi ecclesiastici. Va dal palazzo reale fino al porto (in cui prima viera il vecchio palazzo reale). Si vede ancora il perimetro delle vecchie mura. Nella via parallela a Via Maqueda vi erano i ministeri ed i servizi.

I quattro canti con la Chiesa di San Giuseppe (padri Teatini), abbiamo una scenografia urbana, abbiamo una continuità in quanto i conventi sembrano edifici civili, siamo nel 1612. A Torino è stata fatta la stessa operazione, aveva una situazione particolare, le altre città sono già consolidate urbanisticamente; Torino invece, era un'antica città romana molto piccola rispetto ad ora, si è sviluppata sul nulla, agendo sulla campagna. I progettisti chiamati nella fine del 500 hanno inserito degli ampliamenti, in maniera coordinata anche ai successivi. Il re Emanuele Filiberto di Savoia ottiene l'ampliamento verso la pianura padana, spostare la capitale a Torino e spostarsi dalla Francia. La capitale però deve nascere, fece costruire il palazzo ducale e ripianificare la zona centrale, nuovi palazzi signorili di grandi dimensioni con corte interna. Nei primi del 600 si pianifica la parte verso il Po dai Castello a Monte, erano ingegneri militari.

Una particolarità dell'ambito piemontese dovuta ai confini e alle guerre. Quando si consolidò questo stato feudale nel pieno del 600, si ampliò la reggia, si costruirono i giardini e venne realizzato il lungo braccio che mette in collegamento la reggia, gli archivi, il teatro, la vecchia accademia di artiglieria e la reggia universitaria. La lunga strada che collega questi edifici al fiume doveva continuare superandolo per costruire anche dopo di esso, l'idea venne costruita in buona parte.

Sala d'armi: importante per l'epoca, aveva un significato, ogni complesso monarchico doveva averlo. Un altro intervento nella prima metà del 700, venne pianificata la parte occidentale di Torino, non hanno portici queste strade come la parte est, vi è una strada molto dritta; i progettisti furono Iuvara e Planteri, la strada oggi Via Garibaldi, collega piazza castello con una delle porte delle fortificazioni di accesso alla città, chi entrava vedeva tutto.

da subito, aveva una vera prospettiva, si riusciva a vedere il castello medievale e una facciata costruita da Iuvara con un doppio scalone e che dà accesso al palazzo. La parte est venne costruita quando arrivò anche il regno di Sardegna; quindi, questi che arrivavano dall'isola vedevano queste fabbriche; contemporaneamente alcuni si trasferirono anche nell'isola, infatti molte strutture sono state costruite da essi. Sempre Roma nel 600, nella zona del Quirinale, abbiamo strade ad incrocio con le 4 fontane nell'incrocio, nuovi palazzi più grandi lì intorno. Nel complesso tutte strade dritte. L'evoluzione delle architetture presero anche le residenze monarchiche durante gli anni, soprattutto nelle capitali. Forme ampiamente superiori a quelle delle famiglie nobiliari, sono edifici di 2/3/4 livelli, al centro una grande sala di ricevimento di rappresentanza anche per eventi, mentre quelli superiori per alloggi o servitù. Tra i primivediamo la monarchia francese come il Castello di Fontaineblau (XVI), in cui il re chiamò delle maestranze italiane che importarono il Manierismo; tra i progettisti Sebastiano Serlio e altri artisti formati.

Castello di Fontaineblau

Bugnato, superfici lisce, paraste, caratteristiche che vediamo nella maggior parte di questi edifici.

Reggia Asburgica a Toledo

4 torri angolari, più da fortezza che da residenza (ispirato a Lerma nella residenza ducale). All'interno ci sono quasi sempre grandi chiostri con logge su più ordini con bucature per far entrare la luce all'interno dell'edificio.

Palazzo Reale di Torino

Corpi quadrangolari negli angoli più alti. Sulla destra gli uffici e archivi in un altro edificio.

El Escorial, reggia e convento di San Lorenzo 1572

Nel centro della Spagna che venne costruita dopo quella di Toledo. Imponente ma abbastanza sobria, non abbiamo quasi decori e negli angoli ci sono sempre i corpi quadrangolari. Uffici, scuderie. Una Formattazione del testo

volta superato l'accesso c'è la piazza d'armi in cui si radunano le milizie. Nell'interno abbiamo ad esempio la biblioteca (affrescata da Tibaldi) sempre presente nelle regge; come vediamo accoglievano spesso artisti nei loro territori. Con il tempo vengono ampliati sempre di più questi edifici, così i monarchi tendono a stare al di fuori della città, mentre l'apparato di governo torna nel centro della città. Un esempio:

Palazzi del Louvre

Nasce come idea come Escorial con una serie di pezzi affiancati tra loro. Dopo una lunghissima sequenza di secoli arriva a quello che vediamo oggi. Qualche decorazione in più.

Reggia di Versailles

Vediamo Le Vau e Mansart; il primo fu colui che mise mano per primo nel progetto. Scenografia pittorica.

Reggia Venaria Reale

I duchi di Savoia iniziano a costruire le loro regge, in particolare questa di caccia, non per rimanervi per lungo tempo. Galleria grande.

Casino di Caccia a Stupinigi

Del re di Sardegna,

grande sala centrale. Nell'interno dei palchi che servivano per i poveri che osservavano sotto gli eventi, come un palco teatrale per osservare lo spettacolo.

Reggia di Caserta

Costruita dalla seconda metà del 700. Lungo viale di circa 45km che attraversava una lunga distesa di campagna anche con altre ville. Costruzione di un acquedotto di 22km per portare l'acqua non solo nei giochi delle fontane della reggia, ma anche per un paesino lì vicino. Scalone interno.

Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo

Vari palazzi in questa città per gli Zar.

LE ACCADEMIE D'ARTE

Accademia di San Luca

Nata solo per l'arte, non per l'architettura. Pontefice Urbano VIII prende il controllo su ogni opera pubblica, doveva approvarli, per avere delle caratteristiche riconoscibili e di importanza per gli edifici della chiesa. Ogni anno vengono indetti dei concorsi, uno alla metà del percorso ed uno alla fine (700-800). I modelli che venivano realizzati

Dalle accademie poi verranno criticati dalle avanguardie che le consideravano come caratteristiche retrograde.

Palazzo Carpegna a Roma

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
91 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mikimelos di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Schirru Marcello.