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®OPERE D’ARTE
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
®
CAPITOLO 7 L’ARTE VISIONARIA
Cerca di discostarsi da un’opera d’arte che è nella nostra testa.
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® cerca di illustrare i caratteri dell’arte contemporanea, che lui sposa. È l’arte più appropriata della creazione
Cap 7
immaginaria.
C’è il pericolo di dire che l’arte è una costruzione che non ha niente a che fare con la verità della realtà.
Polanyi non la pensa così.
1. Intrinseco rapporto tra arte e verità. Diversa dalla verità scientifica ma non è una differenza qualitativa.
L’opera d’arte costituisce una realtà. Si pongono in un nesso inestricabile. Anche se sono storie inventate
dall’autore le considera vere. L’opera d’arte non è qualcosa di completamente soggettivo; è un processo di
integrazione attraverso lo sforzo creativo, è un ritrovare. L’artista interroga la realtà e cerca di cogliere le
innumerevoli possibilità che vi sono nella natura e nelle sue prospettive. Creare un’opera d’arte=creare
significati.
E’ la realtà e la verità che impongono l’artista all’opera d’arte.
2. Rapporto tra artista e opera d’arte. L’artista costruisce l’opera d’arte, la caratterizza attraverso le sue
capacità; ma l’opera d’arte nel crearsi acquista un’autonomia ontologica. Non è un’arbitraria e individuale
creazione, non ha bisogno di verifiche esterne, l’opera vive di vita propria, ha in sé stesso la propria esistenza
e verità. L’opera non è più di sua proprietà, gli sfugge nel momento della creazione. L’artista è il primo a
riconoscere che è vincolato dall’opera.
3. Opera d’arte e pubblico. Se l’opera acquista questa autonomia, che significa disponibilità universale verso gli
altri. Capacità di offrirsi agli altri. Il pubblico che va a vedere un’opera d’arte, che significa? È la capacità
dell’opera di offrirsi al pubblico, di scatenare i poteri dell’immaginazione. L’immaginazione non è
semplicemente l’immaginazione dell’artista che crea l’opera. L’autentica opera è quella che ha il potere di
ricreazione. ®
Artista-‐opera d’arte-‐pubblico Polanyi ne separa e permette al pubblico di essere egli stesso artista.
4. Opera d’arte e vita privata dell’artista. Molte opere nascono dall’esperienza della vita privata dell’artista. Se
con vita privata diciamo la sua creatività, timbro dell’opera d’arte, possiamo dire che l’opera d’arte rispecchia
la vita privata dell’artista. Se invece si intende la storia particolare dell’artista allora l’opera d’arte si distacca
dal suo artista. L’opera non è il risultato della sua vita personale. L’autentico artista è la persona artistica, ciò
che ritroviamo nel suo quadro.
5. Opera d’arte e vita quotidiana. In questa dialettica tra la vita quotidiana, la dimensione storica e quella
artificiale. La dimensione storica la ritroviamo nel quadro. Anche qui dobbiamo far riferimento
all’immaginazione che dà un’artificiosità ed astrattezza che la distacca dall’artista.
6. Quale è il tempo nell’opera d’arte. L’opera ha un’esistenza autonoma quindi l’opera in riferimento al tempo
consuma un distacco dal tempo storico in cui è avvenuto. L’opera d’arte è eterna. Non perché fa meno del
tempo ma è senza tempo specifico, quindi è eterna perché è per ogni tempo. Un tempo che tutti possono
consumare di fronte al quadro. Capacità universale dell’opera. Disponibilità assoluta.
7. Opera d’arte come novità essenziale
8. Cosa non è quindi un’opera d’arte. Un’opera d’arte come Platone, di imitazione; e questo portava a pensare
che l’arte è imitazione dell’imitazione; svalutazione e allontanamento dall’arte. Anche fuori al contesto
Platonico, l’idea dell’arte come imitazione è una teoria estetica che è nella nostra testa; noi siamo portati a
pensare che sia un qualcosa che ci allontana dalla verità. Polanyi critica questa teoria estetica con la teoria
visiva. L’arte non ha funzione di rappresentarci la realtà e un’opera è riuscita quando si avvicina di più alla
realtà. Le opere d’arte se le giudichiamo per la somiglianza con la realtà le troviamo stravaganti.
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CAPITOLO 7 L’ARTE VISIONARIA
Che cos’è per Polanyi l’arte visionaria? ®
È per indicare in senso positivo l’arte contemporanea. Perché arte visionaria? Artisti contemporanei sono visionari
per Polanyi è una connotazione positiva. L’arte visionaria abbandona completamente la realtà, la propria vita per
andare oltre, lontananza assoluta.
Il visionario non è colui che vede e copia perfettamente la realtà; la ‘’natura morta’’ non è bella perché è uguale alla
realtà, ma il motivo è perché trascende la realtà.
Pag 194® che cosa richiede oggi l’apprezzamento di un’opera d’arte? Richiede la fede in ciò che essa significa. Quindi
l’opera d’arte è un nuovo significato. Questa fede esclude l’incredulità in ciò che