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Le tre corti centrali di Westminster
L'origine delle tre corti è complicata ma segna una centralizzazione della giustizia attuata dai sovrani normanni. Dopo il 1066 per almeno 100 anni sono lasciate in vita le antiche comunal courts, divise in corti di contea (county courts): si trovano in ogni contea, sono presiedute da uno sceriffo, che è un rappresentante del re a livello locale. Le loro competenze sono civili e penali per l'applicazione delle consuetudini locali, sono inoltre un tribunale regio a livello locale e infine sono corti presiedute da giudici regi, precursori dei giudici itineranti.
Corti di centena (hundred courts): la centina è la circostscrizione territoriale in cui si suddivide la contea, formata da più villaggi composti da circa 100 famiglie, o da villaggi che forniscono al re almeno 100 soldati. La loro competenza è risolvere le questioni civili e penali sorte nel territorio della centena. I normanni sovrappongono loro le Corti
feudali (o signorili), che hanno il compito di risolvere i conflitti tra signori e vassalli. Sono di vari tipi, a capo c'è la curia regis (detta anche king's bench) che all'inizio era essa stessa una corte feudale, in quanto il re viene considerato il primo feudatario del regno, il quale risolve i conflitti tra i tenants in chief, i primi feudatari che hanno ricevuto il loro feudo dal re stesso. Hanno anche competenza per i casi che turbano la king's peace, tra cui anche i casi penali.
A livello periferico si hanno:
- corti baronali: presiedute dai tenants in chief, risolvono i conflitti dei loro vassalli
- corti di maniero: in esse il titolare del castello ha giurisdizione civile e penale per i conflitti che sorgono all'interno del maniero
Curia regis (King's bench): è la corte che esercita la giustizia del re, direttamente amministrata dal sovrano. Si può paragonare al witan, l'assemblea dei notabili sassoni, da cui
però differisce perché la curia regis ha semplice funzione consultiva (e non deliberativa), e perché è formata solo dai tenants in chief mentre il witan era composto dai funzionari del regno. Inizialmente ha carattere itinerante, cioè seguiva il re durante i suoi spostamenti.
Configurazione: può essere:
- assemblea plenaria (great council): si riunisce almeno 3 volte all'anno (natale, pasqua, pentecoste) in tre luoghi diversi. In essa si discutono problemi politici, problemi feudali e si emanano leggi. Dal XIII sec. Si ha una democratizzazione, nel senso che le decisioni vincoleranno anche il sovrano se prese a maggioranza. Da essa nascerà il parlamento inglese.
- assemblea ristretta (common council): è composta solo dal cancelliere, dai consiglieri giuridici e dai principali funzionari. Disbriga i compiti di ordinaria amministrazione. È detta anche permanent council perché segue il re in tutti i suoi spostamenti.
Nasceranno le tre corti centrali. Tra XII-XIII secolo si divide in tre organi:
- Exchequer court (Corte dello scacchiere): nasce grazie a Enrico I, i suoi compiti sono fiscali e tributari, si riunisce a Westminster due volte l'anno: nella prima riunione gli sceriffi presentano il preventivo delle imposte, e nella seconda il consultivo. È detta così perché i suoi membri si riuniscono intorno a un tavolo con una tovaglia a scacchi che favoriva anche i calcoli. Con Enrico II diventa corte autonoma con proprie competenze giurisdizionali: esclusive in materia fiscale, in materia civile (da cui nasce il Writ quominus, un'azione che tramite una finzione processuale faceva sì che l'attore si dichiarasse debitore del fisco, ma di non poter adempiere il suo obbligo perché il convenuto, a sua volta debitore, non aveva adempiuto alla sua obbligazione), e con competenze equitative.
- Court of common pleas (Corte delle udienze comuni): istituita da Enrico II nel 1178,
impone i costi maggiori a chi vi si rivolge.
King's bench: nasce con Giovanni Senza terra, per le cause trattate di fronte alre. Comprende tutti i casi non di competenza delle altre corti perché legati adaffari che interessano direttamente la corona, in particolar modo le causepenalei (che turbano la king's peace) e gli illeciti civili nei casi di tort.
Accanto a queste corti ci sono gli Itinerant justices, giudici istituiti nell'ambitodell'assise di Clarendon (1166), consacrati dall'assise di Northampton (1176) laquale stabilisce che siano 18, divisi in tre gurppi da 6 giudici, che devonopercorrere i territori entro vari circuiti che vanno percorsi interamente nel corsodell'anno. Saranno scelti all'interno della court of common pleace, sonoemanazioni a livello locale della giurisdizione centrale, di solito giravano neiperiodi feriali, cioè quando le corti non erano attive. Sono stati loro a creare undiritto espressione di
giustizia centralizzata ma rispettoso delle consuetudini locali: per le cause periferiche applicano le consuetudini del luogo in quanto possibile. Dal confronto con gli altri giudici delle corti centrali, "provincializzeranno" il diritto, trasportandolo nelle sedi provinciali dopo averlo rielaborato. FORME DI AZIONE La centralizzazione della giustizia è resa possibile grazie ai writ ("breve"), un documento con cui le parti potevano azionare la giustizia. È detto così perché il testo è succinto. È un ordine regio, redatto in forma di lettera su pergamena, munito di sigillo reale, con struttura uniforme: è composto da saluto del re al destinatario, informativa sui fatti e ordine del re. Sono prodotti dall'officina brevium. Possono avere due destinatari: sceriffo di una contea, affinché intimi al convenuto o di conformarsi alle pretese dell'attore, o di presentarsi presso una corte regia motivando la causa.mancata conformazione all'ordinetenentes in capite, presso i quali è già istituita una controversia, per rendere giustizia all'attore. In caso contrario il tenentes è esautorato dalla causa che passa ad altro soggetto regio.
I writ determineranno la fisionomia della CL, che avrà natura casistica e formalistica, sono anche un affare economico per il sovrano, perché almeno in origine sono molto costosi (infatti subiranno una moltiplicazione), inoltre sautoreranno le corti locali: sotto Enrico III, ad esempio, si passa da 50 a 500 tipi diversi di writ.
Possono essere raggruppati in tre categorie:
- real actiones (se riguardano il diritto di proprietà e altri diritti reali. Un esempio è il writ of right, una sorta di azione di rivendica)
- personal actiones (tra cui si ricorda il trespass)
- azioni miste (categoria residuale, tra cui rientra il writ of entry, un'azione di recupero immobiliare esercitata nei confronti del convenuto che ha
acquistato un bene immobile viziato da vizio non remoto, spogliato illegittimamente.
Writ of right
Si articola in origine in due azioni diverse:
praecipe in capite: nasce come azione di rivendica, è detto così perché riguarda le controversie sulla proprietà immobiliare che coinvolgono i tenentes incapite. Inizialmente decideva il king's bench, poi lo sceriffo.
Writ of right close: detto così perché è emesso senza sigillo. Ha a oggetto una controversia sulla titolarità di un immobile, ma le parti sono feudatari di rango inferiore, e destinatario è un lord titolare di una corte feudale.
Presupposto è che il soggetto non riesce a ottenere giustizia dalle corti feudali, dovendosi rivolgere a giurisdizioni superiori. Lo si vede bene nel writ of pone, con cui il sorano esautorava ogni corte locale avocando a sé la decisione. Ovviamente le corti si ribellano, e nella Magna Carta il re è costretto ad accettare una
clausola per cui non può spostare a sé le cause azionabili con il praecipe, rispettando i principi del giudice naturale. Vengono però usate raramente, di solito quando il re interpellalo sceriffo o la corte su una causa loro sottoposta, è la stessa corte che trasferisce spontaneamente la controversia al re.
GIURIA POPOLARE
Il sistema di CL si è imposto grazie all'appoggio popolare. Questo per tre ragioni:
- fiducia dei sudditi nell'imparzialità della giustizia regia
- questa giustizia era più rapida di quella locale
- nel regime delle prove si era avuto il superamento del regime arcaico normanno
Con il termine prova all'epoca non ci si riferiva a una circostanza di fatto che legittimava la pretesa, ma a uno strumento che dimostrava la buona ragione dell'attore indipendentemente dalle circostanze di fatto. Questo si vedeva bene nelle c.d. prove ordaliche:
- Duello giudiziario: la causa era risolta con un duello, una sorta di
Sublimazione della guerra.
Giuramento: riservato ai nobili e a coloro che non erano soggetti di spergiuro, doveva essere confermato dai coniuratores.
Ordalia (giudizio di Dio): riservata a soggetti non liberi, colti in flagranza di reato, o colpevoli di spergiuro, o che non avevano trovato un numero sufficiente di coniuratores. Le prove in questo caso erano varie:
- Ferro rovente: il soggetto teneva tra le mani il ferro. Poi si fasciavano le sue ferite, si aspettavano 3 giorni, e se erano sanate egli aveva vinto la causa.
- Vomeri roventi: si piantavano nel terreno 9 vomeri e il soggetto doveva camminarci sopra. Poi si fasciavano le sue ferite, si aspettavano 3 giorni, e se erano sanate egli aveva vinto la causa.
- Acqua bollente: il soggetto doveva immergere in una pentola di acqua calda il braccio. Poi si fasciavano le sue ferite, si aspettavano 3 giorni, e se erano sanate egli aveva vinto la causa.
- Acqua fredda: riservata alle donne accusate di stregoneria: si legava la donna, la si gettava nel fiume, al