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TEMA DELLA CRISI DELLO STATO LIBERALE IN ITALIA
Crisi politica estera, protesta sociale (Biennio Rosso) e nuovi soggetti politici. Chi sono i
nuovi soggetti politici?
1) PARTITO POPOLARE
Fondatore STURZO (prete).
Dopo il Non Expedit i cattolici fanno parte della vita politica. I cattolici fanno riferimento al
→
"cattolicesimo democratico" si tratta di una variante che ritiene positiva la democrazia e
ne fa propri i valori. Avranno un ruolo importante tra il primo dopo guerra e gli anni '80 del
'900. Non è il partito della Chiesa cattolica: c'era una distinzione tra sfera politica e
religiosa all'interno di questo partito. È un partito di cattolici, ma non dei cattolici perché
ne fanno parte solo alcuni. È un partito moderno e di massa, ha i propri ordini politici che
non hanno nessun legame con la gerarchia ecclesiastica. La gerarchia ecclesiastica, però,
decide di sostenere questo partito e tutti i cattolici lo votano (vi è anche una propaganda di
→
base da parte della Chiesa) ha un rapido successo e nelle elezioni dell'autunno del 1919
raccolgono molto consenso. C'è una grande novità perché la maggioranza viene data ai 10
partiti di massa. Questa situazione genera instabilità in quanto non possono allearsi
cattolici e socialisti; in più Giolitti risulta uno dei principali ostacoli del Partito Popolare
perché aveva cercato di trasformare i cattolici in "truppe liberali" dei liberali. Nel 1919-
1920-1921 questo partito avrà molto consenso.
2) MOVIMENTO DEI FASCI DI COMBATTIMENTO
Viene fondato nel 1919 da BENITO MUSSOLINI; inizialmente non aveva avuto successo.
Mussolini diventa un leader interventista: viene ben visto dal governo francese, che ha
bisogno di un punto di riferimento. Gli pagano un giornale “il popolo d’Italia”. Finita la
guerra, Mussolini si ritrova ad avere una carriera politica troncata. Deve inventarsi
→
qualcosa: crea un movimento FASCI DI COMBATTIMENTO: fa riferimento alla
rivoluzione, con la nuova esperienza delle trincee.
- Marzo 1919: vogliono il suffragio universale e voto anche alle donne, minimo di età
abbassato a 18, deputati a 25, abolizione del senato, giudici ad elezione popolare,
→
abolizione delle forze armate, espropriazione dei beni della chiesa, ecc. sembra una
proposta di sinistra: programma estremamente radicale.
Dalla crisi del dopoguerra non esce vincitrice la destra tradizionale: Sonnino perde nel
1919. I socialisti vincono le elezioni.
I fasci di combattimento prendono pochissimi voti (5000 in tutta Italia) portando questo
programma alle elezioni. Quindi cosa fa:
- Nel momento in cui scatta l’impresa di Fiume, Mussolini si dimostra come sostenitore di
D’Annunzio (cosa che non pensa), riesce però a presentarsi come suo riferimento.
- Mussolini è antisocialista, è intenzionato ad utilizzare quest’arma in funzione ai socialisti.
→
Mussolini vuole mettere il suo gruppo in funzione degli agrari antisocialisti scontro
armato tra fascisti e socialisti. I fascisti sono ex arditi, conoscono ed applicano le tecniche
di guerra.
Nel corso del 1920, in questo modo, riescono ad avere un notevole successo in Pianura
Padana e quindi creano uno spazio politico per Mussolini.
Su di lui si concentrano le attenzioni di chi teme la minaccia socialista della rivoluzione. Si è
guadagnato uno spazio politico.
Giolitti è in grado di chiudere la partita di Fiume: è favorito dal mutare della situazione
internazionale. Inglesi e francesi lasciano che la situazione venga decisa tra Italia e
Jugoslavia. Gli jugoslavi negoziano e arrivano al TRATTATO DI RAPALLO (1920) tra Italia e
Jugoslavia. Prevede che il confine correrà sullo spartiacque alpino, come stabilito nel Patto
di Londra: Italia avrà tutta la Venezia-Giulia, Cherso e Lussino. La Dalmazia va alla
Jugoslavia meno la città di Zara, perché a maggioranza italiana. Fiume diventa per il 11
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momento uno stato libero con un piccolo corridoio di collegamento al territorio italiano
grande successo della politica estera italiana.
Rimane un problema: D’Annunzio non è d’accordo perché non viene riconosciuto il suo
ruolo. Giolitti si assicura che tutti siano d’accordo sul trattato di Rapallo e sul cacciare
D’Annunzio, interpella anche Mussolini e lui è d’accordo: D’Annunzio perderà il ruolo
→
politico e Giolitti offre qualcosa in cambio Giolitti coopta Mussolini: gli garantisce posti
nella lista giolittiana. Quindi Mussolini abbandona D’Annunzio e va con Giolitti.
- Natale 1920= D’Annunzio viene cacciato da Fiume.
→
- Giolitti disinnesca in poco tempo diversi problemi questo è l’inizio della fine. Ha
scontentato un sacco di gente: imprenditori, cattolici, aumenta il prezzo del pane.
Risultato: Giolitti dopo alcuni mesi abbandona il potere (1921).
CRISI DI GIOLITTI= nel 1921 va alle elezioni che vanno diversamente dalle aspettative. Non
trionfa. I fascisti eleggono circa 30 deputati, il movimento è fortemente presente nel
→
territorio con le squadre d’azione guerra civile tra fascisti e socialisti. In questa
situazione Giolitti si ritira, come si fa a costruire un governo senza maggioranza? Si apre
una CRISI che possiamo dividere in 3 FASI:
1) PERDITA DEL POTERE= le istituzioni liberali perdono potere, l'ordine pubblico salta, le
forze dell'ordine non sono in grado di gestire la situazione. Il Parlamento va verso la
paralisi - dopo vari tentativi viene costituito un governo per l'ordinaria amministrazione
guidato da Bonomi ma le condizioni si aggravano ulteriormente. Bonomi si dimette, ma è
difficile trovare un successore e non può andare Giolitti (fortemente ostacolato dai
cattolici).
2) VUOTO DI POTERE= Sale al potere Facta come presidente del consiglio - quando si
accorge di non potercela fare si apre di nuovo una crisi di governo. Nessuno vuole
prendersi la responsabilità di formare un governo in assenza di una maggioranza forte.
Farsa: partiti che avevano votato altri fronti ora si trovano a votare idee contrarie.
3) CONQUISTA DEL POTERE= ci sono poche alternative a questa guerra civile, anzi una: la
rivoluzione. Ma chi avrebbe dovuto guidarla? Sicuramente non i socialisti (si stavano
spaccando tra riformisti, comunisti e socialisti che avevano come punto di riferimento il
modello russo).
La soluzione non può venire nè dalla sinistra, nè da un colpo di stato militare, ma verrà dai
Fasci di Combattimento che nel giro di due anni aveva però cambiato la sua composizione
oltre che i suoi contenuti programmatici: era un partito di massa, composto da ceti medi
→
(pubblici dipendenti, liberi professionisti, commercianti, giovani studenti) si propone
come rappresentante dei loro interessi. I ceti medi in epoca di crisi si trovano in mezzo tra
l'inflazione (non avevano un sindacato che potesse raggrupparli) ed il rischio di perdita di
status (retrocessione nella scala sociale). 12
I socialisti italiani sono in una condizione penosa, sono in gravissima crisi e sottoposti
all’attacco dei fascisti; al suo interno il partito socialista si sta spaccando tra riformisti e
massimalisti: divisione tradizionale aggravata dal fatto che ormai il punto di riferimento è
→
Mosca= partito comunista dell’Unione Sovietica: Lenin chiede obbedienza a tutti i partiti
comunisti d’Europa per essere ammessi alla “terza internazionale coordinata da Mosca”.
- Obbedienza= mettersi agli ordini del partito comunista sovietico e cacciare i riformisti. Il
→
partito socialista si spacca in 3 parti prima vengono buttati fuori i riformisti; poi anche
l’ala più massimalista (estremista) esce per conto suo e dà vita nel 1921 al PARTITO
COMUNISTA D’ITALIA.
Quindi ci sono 3 partiti:
1. Vecchio partito socialista;
2. Partito socialista riformista= PSU;
3. Partito comunista d’Italia.
Principalmente litigano fra loro: la sinistra di fronte alla crisi si spacca e litiga, questo è
quello che fanno i socialisti in una situazione che vede il Fascismo trionfante. I socialisti
non sono in grado di fare la rivoluzione. →
C’è un nuovo protagonista: il movimento dei fasci di combattimento nel corso dei 2 anni
ha avuto una MUTAZIONE=
1. È diventato un partito di massa: alla fine del 1919 gli iscritti erano 1000; nel 1920 sono
→
20000; poi 80000; 107000 si trasforma poi in PARTITO: nel maggio 1922 diventano
322.000.
- La maggior parte degli iscritti sono ceti medi. Il partito si pone come rappresentante dei
ceti medi: perché non erano tutelati e si trovano in una situazione economica difficile con
perdita di status (retrocessione nella scala sociale). Il rischio di crollo sociale è
insopportabile, hanno bisogno di tutela: trovano tutela in questo nuovo partito.
- Muta i suoi contenuti programmatici: il programma cambia. Viene ribadita la fedeltà alla
monarchia, l’idea dell’abolizione dell’esercito viene abbandonata (Mussolini si presenta
come l’erede di D’Annunzio: del nazionalismo). La chiesa e la religione viene considerata
→
come un elemento costitutivo dell’identità nazionale mutazione programmatica molto
forte. Ad un certo punto c’è una confluenza del partito nazionalista= partito dell’ordine
dello stato. Questo partito inizia ad avere enorme influenza.
- Estate 1922: teoricamente governa Facta, ma di fatto no.
I socialisti sono sempre più in crisi. Mussolini inizia a pensare ad una soluzione di alto
profilo: in parlamento è moderato, può fermare le sue squadre nella guerra civile. Tratta 13
con i liberali per l’ingresso al governo. Occupano le sedi dei comuni e cacciano i socialisti.
Ormai i fascisti comandano, lo stato è impotente.
Autunno 1922 esistevano vari scenari: quello più probabile era D’Annunzio perché avevano
bisogno di un uomo forte come salvatore. I socialisti sarebbero disponibili ad una tregua,
idem i liberali, i cattolici non hanno veti. Parte un’operazione politica: 4 novembre,
manifestazione dove D’Annunzio si presenta. Non funziona perché lui è incerto, non vuole
correre rischi (e accade il “volo dell’arcangelo” = cade dal balcone).
Programma per il 1922 una MARCIA SU ROMA (22 ottobre 1922): atto dimostrativo nei
→
confronti dello Stato Facta si dimette e si proclama lo stato di assedio e le truppe
vengono mobilitate.
Nel giro di poche ore il re Vittorio non firma lo stato di assedio dando il ruolo di formare un
nuovo governo a Mussolini che diventa Capo del Governo con una maggioranza di
coalizione formata da fascisti, liberali e popolari. La Marcia non è un colpo di stato ma uno
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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