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GLOBALIZZAZIONE, WORLD HISTORY, GLOBAL HISTORY

global history

La studia le connessioni, gli scambi tra popoli. Privilegia le civiltà in

un’ottica planetaria in un approccio che è la comparazione.

- Ha un margine di approssimazione notevole perché difficile comparare il mondo.

New Global History: globalizzazione contemporanea (analizza la globalizzazione odierna)

Trans-national history: studia i flussi di persone di merci e persone attraverso le frontiere

(punti di rottura che possono essere geografici o politici); quindi mette a confronto

territori vicini ecc.

Glocal History: connessioni tra microstoria /storia locale e storia globale.

Indagini non sono planetarie: interazioni tra universale e locale – glocal> Il web in tutto

ciò è fondamentale: è impensabile che uno storico del passato, senza internet, potesse

mettere in piedi certe ricerca (Big data, fonti che internet permette di identificare). La

Global History quindi senza il web non potrebbe esistere.

Christopher Bayly, La nascita del mondo moderno 1780-1914, 2004 (2007)

mette al centro di questa analisi la storia della globalizzazione. Lui la definisce una

progressiva estensione nella scala dei progressi locali da un ambito locale a un ambito

mondiale > vuol dire che è possibile fare una storia globale caratterizzata da modernità

multiple. La modernità non vede come unico centro di espansione l’Europa. La modernità

la vede come un parallelogramma complesso dove si vede in gioco: i rapporti religiosi,

commerciali, politici.

I fenomeni alla base del mondo moderno:

1. Rivoluzioni industriose nelle varie parti del mondo.

2. Trasformazione del mondo dell’agricolo> tendenza dell’agricoltura a diventare

produttiva e non solo di sussistenza

3. Commerci internazionali che collegano il mondo della produzione, dell’agricoltura

e attraverso gli oceani si diffonde.

Questa grande accelerazione l’abbiamo tra gli anni 60-80 dell’800 fino alla prima guerra

mondiale (età degli imperi ecc.).

Questa grande accelerazione l’abbiamo tra 1890 e 1914.

Storia della globalizzazione. Dimensioni,

Jurgen Osterhammel-N.P. Petersson,

processi, epoche, 2003 (O.: volume in tedesco 2009)

Storia planetaria in varie fasi:

1) 1750-1880:

a) Rivoluzione industriale alla base dello sviluppo di rapporti economici

mondiali di un’intensità prima sconosciuta

b) politicizzazione della globalizzazione: formazione dello Stato-nazione

2) tra le due guerre mondiali: crisi e deglobalizzazione

3) nuova globalizzazione: rischio atomico ed emergenza ambientale

Quello che Hobsbawm individua come età della catastrofe è da molti studiosi

definita guerra civile europea ma anche il periodo che coincide con la

deglobalizzazione.

- La storia del 900, quando è stata analizzata soprattutto a fine secolo, a volte

viene vista come secolo dell’orrore, un periodo oscuro.

Hobsbawm aveva detto che però c’erano momenti gloriosi del 900

 (estremi)

Definizione del ‘900 come secolo delle guerre e degli orrori, privilegiando il lato

oscuro dell’Europa:

Dark continent. Europe twentieth century Le ombre

Mark Mazower, , 2000 (trad. it.

dell’Europa. Democrazie e totalitarismi nel XX secolo, 2005)

Turi adotta la periodizzazione di Hobsbawm e mette al centro la parabola del

liberalismo perché la considera l’ideologia dominante in questo lunghissimo periodo

(ascesa, affermazione, mantenimento e crollo)

- È una periodizzazione che ha a che fare sia col dato politico che sociale e

economico. Soggetti, tempi e luoghi

Bloch: la storia è scienza degli uomini nel corso del tempo. rinvia alla scuola degli

Analles che vuole studiare le classi sociali e della loro mentalità e contaminazione della

disciplina storica con altre tipo economia, sociologia.

Turi: Gli uomini e le donne si muovono nel corso dei secoli negli spazi, ne sono

condizionati e li condizionano: spazi scoperti, popolati, colonizzati. Le persone nascono e

muoiono, si sposano e fanno figli, si nutrono, si distribuiscono in modi diversi nelle varie

zone del pianeta

- Rivoluzione demografica: crescita a partire dalla rivoluzione industriale

Il boom demografico è frutto di varie condizioni che sono economiche, sociali, politiche e

culturali. Spartiacque è il 1950 (l’aumento demografico fino agli 50 del 900 è solo

europeo poi si sposta in asia)

- Tutto ciò è permesso dai progressi della Medicina, aumento della produttività

agricola e miglioramento della dieta delle persone.

- Teoria di T. Malthus

Teoria superata: aumento della popolazione ma allo stesso tempo aumentano

 le risorse > Engels analizza la pop. Inglese dell’800 e vede che a popolazione è

cresciuta di 4 volte mentre le risorse di 14.

- Popolazione aumenta: migliorano le condizioni igieniche (fogne), merci più

facilmente trasportabili, le guerre nell’800 sono meno cruente: inversione con la

Grande Guerra.

- Conseguenze della rivoluzione demografica: innalzamento età media (nel

medioevo 33 anni, negli USA nel 1947 67, ecc.) e della speranza di vita;

invecchiamento della popolazione nei paesi ricchi

- Negli ultimi decenni c’è un rallentamento della popolazione nell’aeree sviluppate:

meno bisogno di braccia, cambio del concetto di Famiglia, in Cina c’è stata una

limitazione delle nascite.

Alla rovescia di quello che succedeva durante il nazismo e fascismo in cui

 venivano premiate le famiglie numerose

La famiglia ha un ruolo strategico nel corso della Storia.

- Conseguenza: aumento della speranza di vita ecc.

Movimenti

Alcuni movimenti storici:

Tratta negriera: dal ‘500 all’800 venduti 50/100 milioni di schiavi africani in

- America (3/4 morti in viaggio o uccisi). Monopolio dell’Inghilterra fino al divieto,

esteso negli USA (1807) e ratificato dal congresso di Vienna, ma… commercio

clandestino. Schiavitù abolita in Brasile solo nel 1888.

Deportazioni e fughe di massa per motivi etnici, razziali e politici:

- armeni perseguitati dai turchi tra fine 800 e prima guerra mondiale

 curdi che tentano di costruire uno Stato autonomo contro il dominio di

 Turchia, Iraq, Iran e Siria

greci espulsi nel 1923 dall’Asia Minore dopo la guerra con la Turchia

 kulaki (contadini proprietari russi) che si opponevano alla collettivizzazione

 forzata dell’agricoltura (1929), deportati e/o fucilati

spostamento di comunità ebraiche (Polonia) e dopo la Shoah in Israele

 (1948)

Pakistan 1947: passaggio tra Pakistan musulmano e India induista di circa

 16 milioni di profughi (nel 1971 Pakistan ovest ed est, poi Bangladesh)

Migrazioni

Molla economica: verso terre disabitate o che sembrano offrire migliori condizioni di vita:

fenomeno di massa a metà ‘800 (Usa) e nel ‘900 (squilibri del mercato, persecuzioni,

guerre)

Migrazioni incoraggiate dai governi per scaricare l’eccesso di popolazione o farne

strumento di espansione coloniale, ma…. spesso vietate per non indebolire l’economia.

Diritto di emigrare si afferma con la Rivoluzione francese; riconosciuto nell’800

dall’Inghilterra per tamponare l’ondata irlandese dopo carestia del 1846-47 e malattia

della patata

Nell’800 francesi verso Africa nord occidentale (colonia algerina); criminali inglesi

- deportati nelle colonie penali dell’Australia; dall’Irlanda e dall’Europa orientale e

mediterranea verso centro-nord, e dalle campagne alle città.

1846-1930: oltre 50 milioni di europei in America

1861-1960: emigrano > 25 mil. italiani (Nord Europa, Americhe, Nord Europa post 1945);

dalla Russia alla Siberia e all’Asia orientale

post 1945: da sud verso nord; post 1991: crollo barriere est-ovest

Mediterraneo centro di emigrazione

Le grandi migrazioni modificano il mercato del lavoro:

luoghi di partenza (sud Italia dopo crisi agraria di fine ‘800)

- luoghi di arrivo: nuovi centri di aggregazione di popolazione etnicamente

- omogenea (Little Italies in Usa).

1882: Usa vietano ingresso a malati e anarchici; fino al 1943 ai cinesi; dopo 1947

- (guerra fredda) ai comunisti; oggi a cittadini di paesi musulmani

Richiesta di cittadinanza dei nuovi arrivati (ius soli)

-

Gli spazi

Rapporto tra curva demografica e dimensione geografica: all’aumento di

popolazione o alle migrazioni corrispondono spazi occupati o abbandonati

Scoperta e popolazione di continenti e sfruttamento delle loro ricchezze; rivoluzione dei

trasporti; percezione del mondo come “unità”; scambi economici e culturali ma contrasti

Inizio età contemporanea: terre popolate nel vecchio mondo (Europa e Asia), in

America 2% della popolazione. Africa sconosciuta tranne alcune fasce costiere, idem

Siberia, parte delle Americhe, Australia. A metà ‘800 esplorazione di Africa nera e

Antartide.

Protagonisti: europei e poi nord-americani (interessi commerciali e politico-militari:

colonizzazione)

Controllo delle risorse: esaurita l’espansione sulla superficie terrestre, gara per la

conquista dello spazio: sistemi militari di difesa/offesa, telecomunicazioni.

Rapporto campagna e città

A fine ‘700 il mondo quasi interamente agricolo si trasforma (RI), aumento del peso

economico e culturale delle città (industria e terziario):

1800: 23 città europee con oltre 100.000 abitanti

1900: 4 città (New York, Parigi, Londra, Berlino) con oltre 2 milioni

2000: almeno 100 città con oltre 2 milioni (alcune con oltre 15.000.000)

Urbanizzazione: prima i paesi sviluppati (industrializzazione), poi nelle aree arretrate

(megalopoli, bidonville ecc.).

1985: nei paesi in via di sviluppo popolazione urbana 32% del totale.

Impatto ambientale: sfruttamento risorse naturali, danni all’ecosistema (deforestazione

in Amazzonia), mutamenti climatici (effetto serra, deglaciazione, meno risorse idriche).

Spostamenti dalla campagna alla città:

Russia asiatica - ovest-est: linea Transcaucasica collega Mar Caspio e Mar Nero

- (1880-90); primi ‘900 Transiberiana unisce Mosca a Vladivostok (per popolare la

Siberia e per esigenze militari)

America del nord - est-ovest: 1860 ferrovia collega le due coste

-

Età a seconda dell’asse commerciale:

Medioevo: era del Mediterraneo

- Età moderna: era atlantica (presidente Usa Theodore Roosevelt alla fine della

- guerra con la Spagna del 1898)

Età contemporanea: era del Pacifico. Interessi commerciali delle potenze

- europee in Cina, commerciali e militari Usa (1897 base navale a Pearl Harbor nelle

Hawai, annesse 1898; strappa alla Spagna le Filippine), politici del Giappone:

guerra contro la Cina 1894-95 per controllo della Corea.

Gerarchia dei con

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
69 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher milona94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Tacchi Francesca.