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TRAVE PIANA
Una trave si definisce piana quando il suo asse giace in piano π (detto piano della trave) ed inoltre sia le forze agenti su di essa che gli spostamenti subiti dai punti della trave giacciono in un piano, detto
PIANO DELLA TRAVE
Consideriamo una generica trave Ξ ed il suo asse rettilineo Σ(ź) che è la proiezione a misura retta della trave Ξ.
Sia G0, G1, G2 e τ il riferimento scelto avente origine nel baricentro G della sezione retta iniziale Σ0 di Ξ.
Detto infine che consideriamo come piano della trave il piano di proiezione (notoriamente perpendicolare al proprio asse (vedi sopra).
Inoltre, si suppone che la trave resti concicente col proprio asse, etc per costruzione coincidente con l'asse τ
Spostamenti generalizzati di una trave piana
Sappiamo che gli spostamenti generalizzati per una trave solida sono individuati dai vettori (V, φ), entrambi funzioni di τ ed entrambi aventi ciascuno 3 componenti, in particolare:
- V = (V1, V2, V3) dove Vi (i = 1, 2, 3) rappresenta le traslazioni lungo l'asse Gi
- φ = (φ1, φ2, φ3) dove φi (i = 1, 2, 3) rappresenta le rotazioni intorno all'asse Gi (i = 1, 2, 3)
Siccome nella trave piana vi siano punti nel piano G1, G3 (E3 = ξ),
le uniche componenti di spostamento della generica sezione retta Σ(t)
saranno:
- V2 = spostamenti lungo l'asse ξ2 = V
- V3 = spostamenti lungo l’asse ξ3 = W
- φ1 = rotazioni intorno all’asse ξ1 = Φ
Nella trattazione seguente scriveremo sinteticamente
- V2 = V
- V3 = W
- φ1 = φ
Quindi un campo di spostamento per una trave piana sarà del tipo:
μ = (V, W, Φ)
Deformazioni generalizzate per la trave piana
le uniche componenti delle deformazioni generalizzate (γ, θ) sono:
- γ2 (t) = dV2/dt + φ1 DEFORMAZIONE TAGLIANTE LUNGO L’ASSE Εg2 γ
- γ3 (t) = dV3/dt DEFORMAZIONE ASSIALE Ε
- Θ1 (t) = dφ1/dt CURVATURA FLESSIONALE Θ
Per semplicità notazionale poniamo:
- γ2 (t) = γ
- γ3 (t) = Ε
- Θ1 (t) = Θ
Il vettore delle deformazioni della trave piana sarà quindi:
Ε = (γ, Ε, Θ)
N.B. Adesso Ε rappresenta il vettore delle deformazioni generalizzate della trave piana, non il tensore delle deformazioni.
Ricordando le rotazioni prima dette possiamo dire che:
- γ = dV/dt + φ
- Ε = dW/dt
- Θ = dΦ/dt
Che rappresentano le deformazioni generalizzate per la trave piana
risulteranno intercettati ad un'uguale distanza dall'asse della trave. L'angolo formato da tale piano sarà proprio pari a d
Geometricamente risulta che
Nota:se fa semplicemente ruotare ela,il momento applicato all'elementoinferiore del trav... è partiuse lo espece al senso corrispunkteil tutto varía.
use 3 = 0, quindi:
3 = 1/B 13 = 23/
però 3 = e G risulta proprio:
= 3 = 23/
da cui si riceve
3 = 3 e 23 = 3
Riepilogiamo sul che:
- 3 è la componente della torsione locale C lungo r, quindi:l'integrale di tutte le 3 sulla sezione retta Σ(t) ci dà proprio lo sforzo normale
N = ∫Σ(t) 3 dΣ
- 23 è la componente dello sforzo locale τ diretto lungo 2 quindi:l'integrale di 23 sulla generica sezione retta Σ(t) ci restituiràil taglio
T = ∫Σ(t) 23 dΣ
- Il prodotto fra 3 e la distanza γ lungo 2 dal punto incui è applicata 3 rispetto all'asse 1, ci restituirà il momentoflettersi intorno a 1
d'integrale di sulla sezione retta Σ(t) ci restituirà il momento flettente
= ∫Σ(t) dΣ = ∫Σ(t) 3 .γ dΣ