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LE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE NELL’AMBITO DELLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
Perché c’è molta attenzione sulle operazioni con parti correlate? Perché sono operazioni nelle
quali esiste un conflitto di interessi tra l’interesse dell’impresa e l’interesse di altri soggetti
(azionista di maggioranza, persone che dirigono l’impresa). L’impresa che redige il bilancio
può essere danneggiata se le operazioni con parti correlate non sono effettuate nel proprio
interesse che di norma è la tutela del patrimonio aziendale. E con l’impresa sono danneggiati
gli azionisti che non sono portatori degli interessi in conflitto.
Ex: la società A delibera la concessione alla società B di un finanziamento. La compagine
societaria di A include l’azionista X che è in grado di esercitare influenza dominante su A ed
alcuni azionisti di minoranza. La società B è controllata dall’azionista X.
Gli amministratori devono indicare le operazioni con parti correlate non concluse a
normali condizioni di mercato attraverso la nota integrativa e la relazione sulla gestione.
Art. 2427 bis: la ratio della norma => è dove le operazioni con parti correlate siano
concluse a condizione di mercato si presume il fatto che l’interesse dell’impresa è stato
rispettato. Il CC non vieta l’operazione ma richiede che sia fornita un’informativa specifica
sulle condizioni di operazioni effettuate.
L’amministratore deve dare notizia agli altri amm e al CS di ogni interesse per proprio conto o di
terzi in una determinata operazione della società, deve adeguatamente motivare le ragioni e la
convenienza per la società dell’operazione; risponde ai danni derivati alla società per la sua
azione od omissione.
Elementi di interesse sono: controvalore delle operazioni, costo, corrispettivo, modalità di
finanziamento e garanzia.
Definizione di parte correlata: il legislatore fa riferimento ai principi contabili internazionali.
IAS 24 definisce parte correlata un soggetto che presenta certe relazioni con l’impresa che
redige il bilancio. Il soggetto parte correlata può essere una persona fisica o impresa. Persona
fisica: ha il controllo o controllo congiunto sulla società, influenza significativa, membro della
dirigenza, familiari stretti di questi. Imprese: appartenenti allo stesso gruppo, partecipazione di
uno stesso investitore terzo, partecipazione della stessa persona fisica.
La nota integrativa deve l’importo complessivo degli impegni, garanzie e delle passività
potenziali, gli impegni assunti nei confronti di imprese correlate, collegate e sottoposte al
controllo di esse. Nella relazione sulla gestione vanno indicati i rapporti con le imprese
controllate, collegate, controllanti e controllate delle controllanti a prescindere che vi siano
state operazioni a condizioni di mercato o meno.
Lo IAS richiede info su: relazioni di controllo, compensi corrisposti, operazioni con altre
parti correlate.
Il CC richiede: dati bilancio ente che esercita direzione e coordinamento, compensi anticipazioni
e crediti agli amministratori, operazioni con parti correlate non a condizioni normali, impegni e
garanzie.
Relazione sulla gestione: rapporti con controllate ecc, rapporti con chi esercita direzione
e coordinamento.
L’ISA 550 è il documento dedicato ai principi di revisione relativi alle parti correlate.
Riconoscendo nelle PC rischi di rappresentazione di bilancio non veritiera. L’ISA 550
richiede che il revisore acquisisca elementi probativi sufficienti e appropriati sulle
asserzioni degli amministratori. Il revisore deve svolgere procedure per valutare la sostanza
dell’operazione e valutare la correttezza dell’iter di approvazione.
Risk assestment: rischi di valutazione
Indagini presso la direzione: chi sono le parti correlate, natura dei rapporti, operazioni.
Il revisore all’emissione del giudizio deve: aver valutato la significatività degli errori,
l’informativa.
Collegamento Isa240 quando nell’esame dei rapporti e delle operazioni con parti
correlate sono identificati fattori di rischio frode.
22. ISA 240: responsabilità del revisore per le frodi nella revisione
contabile del bilancio.
Frode: atto intenzionalmente perpetrato con l’inganno da parte di uno o più componenti della
direzione, dei responsabili dell’attività di governance, dal personale dipendente o da terzi, allo
scopo di conseguire vantaggi ingiusti o illeciti. => errori derivanti da una falsa informativa
finanziaria o appropriazioni illecite di beni ed attività dell’impresa.
Cause delle frodi: incentivi o pressioni per conseguire un obiettivo di redditività o di risultato,
quando si ritiene che il controllo interno possa essere forzato.
Modalità di attuazione di una falsa informativa: manipolazioni, falsificazioni o alterazioni delle
registrazioni contabili; rappresentazioni fuorvianti o omissioni intenzionali in bilancio di fatti,
operazioni o altre informazioni significative; applicazioni intenzionalmente errare dei principi
contabili relativi agli importi, alle classificazioni delle voci, alle modalità di presentazione e
all’informativa in bilancio. La falsa informativa include errori intenzionali, inclusa l’omissione
in bilancio di importi o di adeguata informativa, al fine di trarre inganno agli utilizzatori dello
stesso.
Appropriazioni illecita di beni ed attività d’impresa: soggetti=> direzione e dipendenti.
Modalità => distrazione di incassi, furto di beni materiali o di proprietà intellettuali,
pagamenti da parte dell’impresa per beni/servizi non ricevuti, utilizzo dei beni e delle
attività dell’impresa per finalità personali.
La responsabilità per la prevenzione e individuazione delle frodi compete sia alla direzione che
alla governance dell’impresa, sia alla direzione.
Il revisore ha la responsabilità di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo
complesso non contenga errori significativi dovuti a frodi ovvero a comportamenti o eventi non
intenzionali.
Obiettivi: identificare e valutare i rischi di errori significativi nel bilancio dovuti a frodi,
acquisire elementi probativi sufficienti, fronteggiare adeguatamente frodi sospette o
individuate.
Il revisore deve mantenere lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione.
Qualora i risultati delle indagini risultino incoerenti, il revisore deve indagare le ragioni di tali
incoerenze.
Il revisore deve svolgere indagini presso la direzione aventi ad oggetto: la valutazione del rischio
che il bilancio possa contenere errori significativi dovuti a frodi, il processo adottato dalla
direzione per identificare e fronteggiare i rischi di frode, le eventuali comunicazioni ai
responsabili delle attività di governance in merito ai processi da essa adottati per identificare e
fronteggiare i rischi di frode.
Può svolgere indagini anche presso altri soggetti, la funzione di internal audit. I responsabili
delle attività di governance supervisionano i processi adottati dalla direzione. Il revisore deve
acquisire comprensione di come gli supervisionano.
Il revisore deve valutare se relazioni inusuali o inattese che siano state identificate nel corso
dello svolgimento delle procedure di analisi comparativa, incluse quelle relative alla
contabilizzazione dei ricavi, possano indicare rischi di errori significativi dovuti a frodi. Altre
informazioni.
Fattori di rischio frode sono fatti o circostanze che indicano l’esistenza di incentivi o di pressioni
a commettere frodi: incentivi o pressioni che inducono a commettere una frode, percezione di
un’occasione per commetterla, capacità di giustificare l’azione fraudolenta. Il revisore deve
identificare i rischi di errori a livello di bilancio e a livello di asserzioni per classi di operazioni,
saldi contabili e informativa.
Il revisore deve determinare le risposte generali di revisione, definire e svolgere procedure di
revisione in risposta ai rischi identificati e valutati di errori significativi dovuti a frodi a livello di
asserzioni, definire e svolgere procedure di revisione in risposta ai rischi connessi alla forzatura
dei controlli da parte della direzione. Rischio di errore significativo dovuto a frodi può
riguardare le rimanenze, valutazione dei beni, stime relative a operazioni specifiche, altre
significative passività accantonate, modifiche sostanziali nelle assunzioni correlate alle stime
effettuate in maniera ricorrente.
Caratteristiche delle scritture contabili di natura fraudolenta: effettuate in contropartita di
conti inusuali, effettuate da soggetti che normalmente non si occupano di contabilità, registrate
a fine periodo, prima o durante la redazione del bilancio.
È utile effettuare un riesame retrospettivo delle valutazioni e delle assunzioni della direzione
relative alle stime contabili significative riportate nel bilancio dell’esercizio precedente.
Valutazione degli elementi probativi: è di natura qualitativa, dipende dal giudizio del
⇨ revisore stesso, può fornire ulteriori informazioni. Deve valutare le implicazioni
dell’errore in relazione ad altri aspetti della revisione, con riferimento all’attendibilità
delle attestazioni della direzione. Deve valutare gli effetti sulla revisione.
Il revisore deve ottenere dalla direzione attestazioni scritte nelle quali questi riconoscono la
propria responsabilità per la configurazione, la messa in atto ed il mantenimento del controllo
interno al fine di prevenire ed individuare le frodi; hanno comunicato al revisore i risultati della
propria valutazione del rischio e quanto loro a conoscenza relativamente alle frodi sospette.
Se il revisore identifica una frode deve informare tempestivamente la direzione. Se la frode
riguarda la direzione o i responsabili dell’attività di governance può richiedere un parere legale.
A volte le responsabilità di tipo legale possono prevalere sull’obbligo di riservatezza.
Impossibilità di continuare a svolgere l’incarico: ne deve discutere con la direzione e con i
responsabili delle attività di governance; stabilire se esista l’obbligo legale o professionale di
comunicare il proprio recesso e le motivazioni al soggetto che ha conferito l’incarico, ovvero
l’autorità di vigilanza in alcuni casi.
Documentazione da includere: decisioni prese nel corso della discussione tra i membri del team
di revisione, rischi identificati e valutati, risposte generali di revisione ai rischi identificati, i
risultati delle procedure di revisione, le comunicazioni riguardanti le frodi effettuate alla
direzione, responsabili dell’attività di governance, autorità di vigilanza, altri soggetti; le
motivazioni attestanti che il rischio correlato alla rilevaz