Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
REVISIONE AZIENDALE
l’anno solare (gennaio-dicembre) mentre altre che sono stagionali fanno il
bilancio in altri mesi (marzo-marzo oppure giugno-giungo). Il bilancio
d’esercizio viene redatto a marzo, approvato ad aprile e tra gennaio e marzo
può essere che succeda qualcosa di molto rilevante tale da necessitare
un’informativa allora lo metto in nota integrativa. Es. imprese benefit che sono
aziende che decidono di cambiare la propria ragione giuridica, avviene una
modifica statutaria e si introduce nell’oggetto sociale, pur mantenendo una
finalità profit, anche obiettivi non profit.
5. dovranno essere fornite maggiori informazioni circa il nome e la sede legale
dell’impresa che redige il bilancio consolidato;
6. dovrà essere indicata la proposta di destinazione dell’utile;
7. dovranno essere fornite informazioni che possono condizionare l’importo, le
scadenze e la certezza dei flussi finanziari futuri (tema anche dei derivati
introdotti).
RENDICONTO FINANZIARIO
Ulteriore modifica del decreto è l’introduzione obbligatoria del rendiconto
finanziario. L’Italia non era allineata con i paesi europei perché nonostante
alcune società lo redicessero in modo facoltativo, prima non era obbligatorio.
Non eravamo allineati perché l’aspetto di analisi finanziaria in Italia non aveva
quel di rilevanza come era in altri Paesi europei. Un metodo che sta prendendo
sempre più rilevanza è il metodo di valutazione finanziaria dei flussi di cassa
attesi generabili dall’azienda oggetto di valutazione. A partire dal decreto è
stato reso obbligatorio e misura i flussi finanziari generati dall’azienda andando
a riferirsi all’esercizio in corso e a quello precedente.
L’art. 2425-ter post-riforma
Il rendiconto finanziario va a misurare i flussi finanziari prodotti dalle diverse
aree della gestione aziendale (attività operativa, d’investimento (impieghi) e di
finanziamento(fonti)). 5
REVISIONE AZIENDALE
Ci sono due metodologie di determinazione del rendiconto finanziario:
1. Indiretto il flusso di liquidità è ricostruito rettificando il risultato di
esercizio delle componenti non monetarie (maggiormente utilizzato). Le
poste non monetarie sono l’ammortamento, accantonamento cioè quelle
poste a fronte delle quali non si ha un esborso finanziario. Focus è il
flusso finanziario. Per controllare di averlo fatto correttamente bisogna
guardare la differenza (incremento o decremento ) delle disponibilità
liquide
2. Diretto mostra il flusso di liquidità suddiviso nelle principali categorie
di incassi e di pagamenti
La ratio dei giudizi: un principio chiave a fronte di impieghi di medio lungo
dovrei avere una copertura di fonti di medio lungo termine e a fronte di
impieghi di breve termine dovrai avere una copertura con fondi di breve
termine Queste due condizioni mi consentono di esprimere giudizi positivi.
Uso gli impieghi a medio/lungo termine, sto investendo nell’azienda e a fronte
di questo investimento ho delle fonti che provengono in prevalenza dalla
gestione caratteristica ma che sono correlate all'investimento a medio lungo
termine.
Giudizi negativi l’azienda utilizza le risorse per coprire una mancanza di
redditività, non può puntare a strategie di medio/lungo. 6
REVISIONE AZIENDALE
Giudizio negativo tantissima liquidità, ho venduto tutto il patrimonio.
L’azienda sta chiundendo, è messa in liquidazione.
Dietro ai numeri ci deve essere una contestualizzazione.
Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
A seconda delle dimensioni, le aziende avranno adempimenti più leggeri
(ricordati cosa differenzia le imprese ordinarie, abbreviate e micro):
SECONDA SETTIMANA
ASSETTO NORMATIVO 2010/2016
D.lgs. 39/2010
All’art. 2 ci da i requisiti per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale.
Possono chiedere l’iscrizione al registro le persone fisiche con i requisiti di
onorabilità definiti con regolamento dal ministro sentita la Consob. Al comma b
si denota che è necessario il possesso di laurea almeno triennale e che abbiano
svolto il tirocinio ai sensi dell’art. 3 e hanno superato l’esame di idoneità
professionali di cui all’art. 4. 7
REVISIONE AZIENDALE
Le principali novità:
- In questo decreto viene disciplinata l’attività di revisione e del ministro
dei revisori legali e viene istituito il registro dei revisori legali (va a
censirli)
- Passaggio dal Ministero di Grazia e di Giustizia al MEF della funzione di
vigilanza
- Requisiti per lo svolgimento della revisione legale (deontologia
professionale, la riservatezza, il segreto professionale, l’indipendenza e
l’obiettività)
- Formazione professionale continua (per essere iscritti occorre partecipare
alla formazione per avere i crediti formativi)
- Riferimento ai principi di revisione internazionali, ISA
- Disposizione specifiche per gli EIP (banche, imprese di assicurazione,
società emittenti di strumenti finanziari diffusi tra il pubblico)
- I revisori devono rispettare definiti principi e sono soggetti ad un controllo
di qualità metodologico almeno ogni 6 anni ovvero 3 anni se svolgono la
revisione su EIP (vengono verificati sulla loro bontà, adeguatezza del loro
processo previsionale)
- Per le S.r.l., collegio sindacale/sindaco unico e revisore legale obbligatori
se vi è l’obbligo di bilancio consolidato e se la società controlla una
società obbligata alla “revisione legale”
Revisione legale
La “revisione legale” consiste nella revisione dei conti annuali o consolidati
effettuata in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 39/2010”.
Il revisore valuta il sistema amministrativo-contabile e le scritture prodotte fino
alle sintesi di bilancio ed esprime in una “relazione finale” un giudizio
sull’attendibilità dei valori in rapporto ai corretti principi contabili, fornendo
anche indicazioni sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e
raccomandazioni per il miglioramento dello stesso.
Il revisore deve controllare e valutare il sistema amministrativo contabile e le
scritture di bilancio perché è il percorso per arrivare al bilancio d’esercizio. Il
revisore esprime il suo giudizio nella relazione finale. Nasce un procedimento
più ampio riconducibile alla visione allargata del revisore.
A seguito dell’abrogazione dell’art. 2409 ter (e ss.) c.c. (e del 155 co. III TUF),
Funzioni di Controllo Contabile, ad opera dell’art. 37 del D.Lgs. 39/2010, il
contenuto dell’obbligazione del revisore legale e della società di revisione è
dettata dall’art. 14, co. 1 del Decreto stesso, ossia:
verificare “nel corso dell’esercizio”:
la regolare tenuta della contabilità sociale;
o la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili;
o
esprimere con apposita relazione un giudizio sul bilancio d’esercizio e
consolidato (ove redatto). 8
REVISIONE AZIENDALE
Il revisore può essere una persona fisica ma anche una società. Secondo l’art. 2
comma 1 del D.Lgs 39/2010 l’esercizio della revisione legale è riservato ai
soggetti iscritti nel Registro.
Anche l’ISA Italia 001 ribadisce che la revisione legale, svolta in conformità ai
principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell’art. 11 del
Decreto, è esercitata ai sensi di legge da un revisore legale o da una società di
revisione legale iscritti nel Registro dei revisori legali.
Nei casi espressamente previsti dagli artt. 2409 bis, comma 2, e art. 2477,
comma 5, cod. civ. -ai sensi dei quali lo statuto, in alcuni casi, può prevedere
che la revisione legale dei conti sia esercitata dal collegio sindacale- i relativi
componenti o il sindaco unico devono essere iscritti nel Registro dei revisori
legali. Questo non significa che non debbano essere rispettati i requisiti come
se fossero due soggetti distinti; infatti, la relazione finale è proprio divisa in due
parti. La relazione come organo di collegio sindacale o sindaco unico, quindi
funzione di vigilanza e funzione di controllo contabile (attività del revisore
legale). Quindi, possono anche essere le medesime persone ma è come se
fossero soggetti distinti.
Contenuti di dettaglio
1. Relativamente alla verifica “nel corso dell’esercizio” della regolare tenuta
della contabilità e della corretta rilevazione nelle scritture contabili dei
fatti di gestione, è stato espressamente eliminato l’obbligo di periodicità
almeno trimestrale e l’obbligo di tenuta del libro della revisione. Prima
del decreto il revisore era obbligato a verifiche almeno trimestrali e
doveva formalizzarle su un libro di revisione ora non è più così. Il revisore
lo fa ugualmente ma non è più normato, non è un libro ma viene
chiamato carte di lavoro dei revisori
2. In caso di cessazione dell’incarico di revisione le verifiche saranno estese,
secondo le indicazioni fornite da Assirevi, anche al periodo successivo
alla data di chiusura dell’ultimo bilancio oggetto di revisione legale e fino
alla data di conferimento dell’incarico al revisore subentrante. La
società se è obbligata non può stare senza revisore
Art. 9 i soggetti abilitati all’esercizio dell’attività di revisione legale dei conti
rispettano i principi di deontologia professionale, di riservatezza e segreto
professionale, elaborati da associazioni e ordini professionali e approvati dal
Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della giustizia,
sentita la Consob, ovvero emanati dal Ministro dell’economia e delle finanze, di
concerto con il Ministro della giustizia, sentita la Consob.
Principi etici di comportamento
Deontologia professionale
Riservatezza
Segreto professionale
Responsabilità adeguato livello di professionalità, non a caso c’è un
percorso con un tirocinio, un Esame di Stato a garanzia della competenza
9
REVISIONE AZIENDALE
che il revisore deve possedere. e che è responsabile in solido con gli
amministratori della società e nei rapporti con i debitori solidali, ciascuno
risponde nei limiti del danno cagionato (art. 15)
discrezionalità permea quella che è l’azione dell’organo amministrativo
nell’esercizio delle azioni che svolge a favore della società ma anche
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.