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IRPEF: Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche
IRPEF è l'imposta più importante del sistema tributario italiano che riguarda il pagamento sui redditi prodotti in patria o all'estero. Coinvolge lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti e pensionati. I lavoratori subordinati pagano l'imposta direttamente in busta paga.
Dare Avere
Salari e stipendi 10.000€ Erario c/ritenute 2000 €
INPS c/competenze 1000€ INPS c/competenze 2000€
11.000€ 4000€
La differenza è il salario netto che dobbiamo far corrispondere al dipendente si apre un'altra movimentazione in avere: dipendenti c/retribuzione a 7000€. Se al posto di "liquidare" avessero "versato", allora sarebbe andato "Banca" al posto di dipendenti c/retribuzione.
Mastrini:
Salari e Stipendi Erario c/ritenute INPS Dipendenti c/competenze c/retribuzione
Dare 1 Avere 1 Dare 2 Avere 2 Dare 3 Avere 3 Dare 4 Avere 4
10.000€ 0 0 2000€
1000€ 2000€ 0 7000€Le immobilizzazioni sono:- Fattori a fecondità ripetuta (FFR, macchinari).
- Fattori pluriennali Fattori produttivi durevoli impiegati come "strumenti" del processo produttivo, non destinati alla vendita e alla trasformazione.
- Immobilizzazioni tecniche suddivise in beni materiali e immateriali;
- Immobil. finanziarie la partecipazione di una società all'interno del capitale di altre società. Fasi rilevanti per la contabilizzazione:
- Acquisizione: Avviene attraverso conferimento, acquisto o costruzione interna (autoproduzione); Il conferimento da un socio si ha quando si conferisce il capitale ad una società, e ci possono essere dei soci che decidono di apportare denaro in banca. Può esserci però anche un socio che decide di non apportare denaro ma di conferire un bene, quindi un'immobilizzazione. L'acquisto da soggetti terzi, per esempio: si acquista un FFR secondo un debito di funzionamento. 2) Utilizzazione: le immobilizzazioni, soprattutto quelle materiali, rilasciano gradualmente la propria utilità e non partecipano esclusivamente ad un solo ciclo produttivo. Cessione graduale della loro utilità: partecipano a più processi produttivi. - Il concetto di ammortamento: consiste in un processo di ripartizione del costo pluriennale nel tempo di vita utile del fattore, cioè una stima su quanti anni è possibile utilizzarlo. - La quota di ammortamento: una quota del valore originario da considerare come il valore
- Valore da ammortizzare: Corrisponde al costo di acquisizione delle singole immobilizzazioni tecniche, aumentato da eventuali spese di installazione, montaggio e collaudo.
- Durata dell'ammortamento: Variabile per via della problematica dell'obsolescenza economica (perdita di efficienza economica subita da un bene in misura superiore a quella derivante dal suo logorio fisico, per effetto del progresso), delle politiche di manutenzione (le spese ordinarie) e le manutenzioni straordinarie.
- Criterio di ripartizione nel tempo del valore da ammortizzare: Si parla di criteri matematici e logici (quote costanti, crescenti o decrescenti).
- Fattura emessa alla Tirati: 200 unità di merce * 15€ + sconto del 5% = 3000 – 150 = 2850€+ iva 20% = 570€ + 2850€ = 3420€ totale. Con la scrittura in partita doppia avremo:
- Conto vendite: Conto incassi:Dare: crediti v/clienti 3420 + abbuoni e sconti Dare: cassa 3420passivi 150Avere: merci
che partecipa ai fini del calcolo del risultato economico dell'esercizio. Unica quota che deve transitare.
3) La dismissione di un'immobilizzazione: cioè l'uscita dell'immobilizzazione dalla disponibilità di chi gestisce la società che può attuarsi tramite alienazione sul mercato (cioè si vende), ritiro in permuta (compro una cosa nuova, ed invece di pagarla a prezzo pieno, pago un totale + la mia immobilizzazione che voglio dismettere) o attraverso la rottamazione, cioè la dismissione pagata.
Esempio: Un automobilista a causa di distrazione ha distrutto il camion della società che era stato acquistato l'anno precedente per 50.000€ + iva e ammortizzato nel periodo precedente utilizzando un'aliquota del 10%. Dalla vendita del rottame si ricavano 1.000 € + iva.
Dare Avere
Automezzo (FFR) 50.000€ (VEN) Debiti v/fornitori 60.000€ (VFN)
Iva nostro credito 10.000€ (VFP) Mastrini:
Automezzo: IVA:
Debiti v/fornitori:Dare | Avere |
---|---|
50.000€ | 0 |
10.000€ | 0 |
0 | 60.000€ |
La progressiva del valore originario dell'immobilizzazione. Con l'aumentare del tempo si andrà ad incrementare il fondo ammortamento, il quale al termine della vita utile sarà uguale al costo dell'acquisto. La differenza fra costo originario di acquisto (o costo storico) e il totale del fondo di ammortamento prende il nome di valore contabile o valore di libro è il valore residuo corrispondente all'utilità che si stima possa essere usata in futuro da quel bene, ed è una quota da rinviare al futuro.
Fondi rischi e fondi spese = passività presunte (VFN presunta). Fondo ammortamento = il costo è già registrato in contabilità (non ci sono quindi integrazioni di costi), ma bisogna individuare la quota di costo di competenza dell'anno (VEN di reddito); dunque è un conto di rettifica del costo iscritto nel Dare del conto di ammortamento e non è una VFN presunta.
Quando si parla di dismissione si
Parla dell'eliminazione dell'immobilizzazione dalla contabilità. Bisogna effettuare un confronto tra il valore d'acquisto (costo storico*) e teniamo conto del valore recuperato durante la gestione e di quello recuperato al momento della cessione. Fatto il confronto, se il prezzo di cessione è maggiore del valore residuo del bene, si va a contabilizzare quella che viene definita plusvalenza, nel caso contrario la minusvalenza.
*Costo storico: cioè il costo al quale i beni dell'azienda sono stati acquistati al momento in cui i beni furono acquisiti, ovvero non rivalutato e che non tiene conto dell'eventuale deprezzamento relativo all'obsolescenza dei beni stessi.
**Il fondo ammortamento mi dice quanto ho utilizzato il bene negli anni precedenti.
Ragioneria 03/12/20: Le immobilizzazioni possono essere anche finanziarie (azioni e quote di partecipazione, cioè quote del capitale sociale). Se ho un capitale di 10.000€, esistono diversi
soci che hanno partecipazioni o azioni in base al tipo di società, per azioni o di diverso tipo. Scrittura in partita doppia → Quando compro, ho una VEN di reddito e una VFN, mentre quando compro delle azioni/partecipazioni non applico l'iva e non contabilizzo l'iva a credito. Esempio: Un concorrente ha deciso di cedere la società della quale detiene delle quote sociali e ne acquistiamo la società per 100.000€:
Dare | Avere |
---|---|
Partecipazioni | Banca |
100.000 | 100.000 |
In avere non troveremo mai debiti v/fornitori perché il pagamento è sempre immediato.
Le vendite: È possibile contabilizzare un ricavo di vendita quando si manifesta il critical event, cioè quando il bene/servizio viene consegnato/svolto dal cliente. Quando parliamo di vendite, parliamo anche di fattura, grazie alla quale viene contabilizzato il credito di funzionamento (credito v/cliente). Le vendite vengono misurate con una variazione finanziaria di cassa/banca: Bonifico
bancario: Assegno bancario: Cambiali:Dare: conto banca c/c Dare: conto cassa Dare: conto cambiali attive
Le cambiali quasi non esistono più mentre gli assegni bancari vengono utilizzati in parte (soprattutto quando bisogna dare un anticipo per qualcosa), e anche le ricevute bancarie sono quasi del tutto scomparse.
Esempio 1: Vendiamo 200 unità di merce alla Tirati S.R.L che ci richiede uno sconto del 5% sul prezzo di listino pari a 15€ + iva. Il cliente paga per contanti, somma versata sul c/c bancario.
Esempio 2: Vendiamo ad un cliente genovese 100 unità di merce scontata al 5% con pagamento a dilazione 30-60-90 gg e fine mese data fattura.
conto vendite 3000 + iva nostro
Avere: crediti v/clienti 3420
debito 5702)
Fattura emessa al cliente genovese: 100 u/merce * 15€ + sconto 5% = 1500 – 75 = 1425€+ iva 20% = 285€ + 1425€ = 1710€ totale.
Con la scrittura in partita doppia avremo:
Conto vendite:
Dare: crediti v/clienti 1710 + abbuoni e sconti
Avere: merci conto vendite 1500 + iva nostropassivi 75 debito 285
Aumento del capitale sociale, Il capitale iniziale d’impresa può essere composto da:
Capitale proprio (di rischio): Può andare perso e inoltre non ha una remunerazione fissa- Perché a fine anno può produrre un utile o una perdita.
Capitale di terzi (di debito): Quando non sono i soci a finanziare la società ma terzi quali- banche.
L’entità complessiva del fabbisogno iniziale di finanziamenti dipende dall’ampiezza degliinvestimenti necessari per lo svolgimento dell’attività aziendale.
Il capitale è quella parte di
Il patrimonio netto che si origina in fase di sottoscrizione e il cui ammontare risulta indicato nell'atto costitutivo. Rappresenta la voce principale del netto in quanto posto a garanzia dei terzi.
Capitale d'apporto è il capitale legato ai soci, un capitale di proprietà che rappresenta l'insieme dei conferimenti effettuati dai proprietari sotto forma di fattori produttivi generici e/o specifici. Si parla di situazioni in cui alcuni soci possono apportare banca/cassa/liquidità, mentre altri ancora possono apportare attrezzatura (FFR, FFS) / capannoni. Esiste anche il socio d'opera che mette a disposizione le proprie abilità personali: si parla di apporti iniziali, quando si costituisce la società, o con variazioni successive di aumento/diminuzione del capitale proprio (utile/perdita).
Costituzione di una società per azioni S.P