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Estratto del documento

Disturbi affettivi: Vi sono pochi studi a riguardo. Tuttavia, nella depressione maggiore si

• riscontrano

Difficoltà nei ricordi time based

▪ Problemi a livello esecutivo

Uso e abuso di sostanze: Alcool, ecstasy e cannabis compromettono le funzioni

• esecutive, di conseguenza avranno delle ricadute anche sulle abilità di memoria

prospettica.

Disturbi sviluppo: Si riscontrano

• ADHD → Difficoltà pianificazione e ricordi time based

▪ Autistmo → Problemi a livello esecutivo e nei ricordi sia time based che event

▪ based

Interventi per migliorare la MP

In letteratura vi sono pochi studi che attestano i benefici di questi trattamenti. Tra i principali vi

sono: Trattamento funzionale memoria prospettica: Prevede esercitazioni per aumentare

• l'intervallo di ritenzione

Training cognitivo: Potenziamento funzioni esecutive e memoria di lavoro

• Strategie meta-cognitive: Prevede la formulazione di giudizi sulle proprie capacità di

• memoria e sulle strategie che è possibile mettere in atto per fronteggiare i compiti di

memoria prospettica

Strategie compensative: Prevede l'insegnamento di

• Strategie esterne: Ricorrere ad aiuti esterni come smartphone, agenda,

▪ calendario, timer ecc.

Strategie interne: Ricorrere a processi interni come reiterazione, pianificazione,

▪ proiezione futura ecc.

Strategie combinate: Ricorrere a strategie che integrano processi interni con aiuti

▪ esterni come pianificare e riorganizzare l'ordine del giorno, creare delle

associazioni tra gli eventi e le intenzioni ecc.

Sindrome frontale

Il funzionamento della corteccia frontale può essere suddiviso in 3 livelli:

Primo livello: Legato all'organizzazione e rappresentazione delle informazioni,

• all'iniziativa motoria e cognitiva

Secondo livello: Legato alle funzioni esecutive consapevoli

• Terzo livello: Legato alle capacità di metacognizione. Richiede capacità di introspezione e

• di una particolare sensibilità al proprio funzionamento cognitivo.

Chi ha un deficit a uno di questi livelli ha un deficit esecutivo. Nel caso della memoria il deficit

coinvolge il secondo e il terzo livello interessando maggiormente l'utilizzo di strategie e i processi

di controllo come ad esempio il monitoraggio (rendersi conto di quanto si sta memorizzando)

Eziologia

Alcune cause si legano più facilmente ad alcune patologie. Ad esempio, le sindromi frontali sono

spesso generate da:

Trauma cranico coinvolgente la parte frontale o laterale del cranio (maggiore incidenza

• nei giovani)

Malattie degenerative (maggiore incidenza negli anziani)

• Patologie vascolari coinvolgenti l'arteria cerebrale anteriore (infarto) o l'arteria

• comunicante anteriore (aneurisma)

Patologie neoplastiche sia primitive che secondarie (estensione di tumori originati in altri

• punti)

Effetti sindrome frontale

Chi è affetto questa sindrome commette diversi errori durante le rievocazione, ad esempio:

Scarsa consapevolezza del deficit

• Intrusioni

• Difficoltà nella selezione delle informazioni

• Source amnesia: Difficoltà a ricordare il contesto di acquisizione di un'informazione

• nonostante essa sia ricordata

Confabulazioni: Produzioni ideative false di cui il paziente è convinto sentendosi

• protagonista. Spesso le confabulazioni vengono confuse con i sintomi della schizofrenia.

Ciò che però le differenzia dai deliri psicotici e dai deliri è la vicinanza all'esperienza e al

vissuto del soggetto che nelle confabulazioni causate da lesioni frontali è maggiore.

Meta-memoria

La meta-memoria comprende la capacità di utilizzare consapevolmente la memoria nel miglior

modo possibile. Ovvero, stimolandola, organizzandola, ricorrendo a una rievocazione e

ritenzione attiva in riferimenti a quali sono gli obiettivi di memoria. Dal momento che le aree

frontali sono correlate alla meta-memoria, individui affetti da sindrome frontale utilizzeranno la

propria memoria meno strategicamente, risultando più sensibili alle interferenze che provocano

perdite di memoria.

Nell'indagine delle abilità di meta-memoria sono stati definiti diversi aspetti legati alle abilità di

controllo, monitoraggio e valutazione legati alla memoria. Nel dettaglio:

Ease of Learning (EOL): Esso è un giudizio emesso dal soggetto sulla facilità con cui può

• imparare un dato materiale. Avviene prima di svolgere un compito.

Feeling of Knowing (FOK): Esso è una stima fatta dal soggetto su quanto può

• recuperare un'informazione in memoria. Avviene durante i compiti di riconoscimento

prima di emettere una risposta.

Judgement of Learning (JOL): Consiste nel giudicare il grado di mantenimento di ciò

• che è stato appreso. Avviene immediatamente dopo l'apprendimento, oppure a distanza

di tempo.

Recall Readiness (RR): Esso richiede al soggetto quanto è pronto per recuperare il

• materiale presente in memoria.

Retrospective confidence (RC): Consistono in giudizi sull'item appena recuperato.

• L'accorgersi di aver commesso un errore permette di appoggiarsi ad altre fonti, in caso

contrario può essere un problema, nei casi peggiori è sintomo delle confabulazioni.

Tip of the Tongue (TOT): Simile al FOK, tuttavia il soggetto è consapevole di avere la

• informazione in memoria ma non riesce a recuperarla.

Predizioni globali: Riferiti a quanto tempo serve per apprendere, quanto posso ricordare,

• quali strategie posso utilizzare, ecc.

I pazienti affetti da sindrome frontale faticano maggiormente negli aspetti prospettici (EOL).

Confabulazioni e falsi ricordi

Si può parlare di confabulazioni quando manca il controllo sulla memoria tale da

Non definire la presenza dell'informazione in memoria

• Non attribuire un contesto all'informazione in memoria

• Non percepire la familiarità

Chi le produce passa in maniera inconsapevole da lievi alterazioni dei fatti (es. non ricordarsi di

essere stato in fila per ore) arrivando a produrre racconti bizzarri (fatti pesantemente inesistenti).

La ricerca attribuisce questo fenomeno ad un effetto di compensazione per cui in mancanza di

struttura chi ne è affetto cerca di trovare una forma adatta. Queste confabulazioni sono

spontanee, ovvero non sono indotte dal contesto esterno. Il paziente infatti è inconsapevole di

stare confabulando e spesso è inconsapevole di avere un disturbo di memoria (anosognosia).

Inoltre, nel caso della sindrome frontale le confabulazioni sono persistenti. Un caso lieve di

confabulazione è definito come confabulazione momentanea. Essa si manifesta come pensiero

intrusivo o distorsione del ricordo e ha un carattere transitorio, infatti il paziente dopo poco

tempo torna ad analizzare correttamente il ricordo. Tuttavia, a differenza dei casi marcati,

l'eziologia di queste forme lievi è poco chiara.

Teorie interpretative

In letteratura sono state definite 2 ipotesi differenti:

Ipotesi temporale: In questo caso le confabulazioni nascono a causa di un disorientamento

• temporale, il quale provoca una difficoltà nel marcare temporalmente gli eventi della

propria vita.

Ipotesi strategica: Questa ipotesi si basa sulla natura costruttiva della memoria, secondo

• la quale i ricordi si basano su una ricostruzione degli eventi accaduti e non su una

perfetta rievocazione. Questa costruzione a volte può essere mal fatta, generando perciò

confabulazioni che allontanano dal ricordo effettivo dell'evento.

Modello Schacter et al. (1998)

Esso fa riferimento all'ipotesi strategica, inoltre prende in considerazione i correlati neurali.

L'indizio che arriva dalle aree della memoria a lungo termine (neo corteccia posteriore), può

essere: Diretto: Questo indizio raramente è causa di confabulazioni, gli errori spesso sono falsi

• riconoscimenti indipendenti dalle confabulazioni.

Indiretto: Questo indizio richiede un'elaborazione di strategie per recuperare il ricordo,

• chiamando in casa le aree di controllo della corteccia prefrontale. Quando esse sono

malfunzionanti generano confusione temporale, perseverazioni e errori nella fonte che a

loro volta creano rumore e difficoltà nel recuperare la traccia causando perciò le

confabulazioni.

Memoria semantica

La memoria semantica assieme a quella episodica e procedurale forma la memoria a lungo

termine. In letteratura vi sono teorie che attribuiscono la formazione della memoria semantica da

quella episodica, in seguito la memoria semantica si staccherebbe diventando uno schema

attraverso cui si legge la realtà. Più specificamente viene definita come la conoscenza

concettuale che possediamo, ovvero l'insieme dei fatti e dei concetti che nel corso della nostra vita

abbiamo appreso da fonti diverse. All'interno della memoria semantica sono contenuti:

Concetti nozionistici: Comprende la conoscenza di fatti importanti e delle informazioni

• ad essi associati. (es. anno di scoperta dell'America, 7 re di Roma)

Concetti semantici: Comprende il significato delle parole (lessico e semantica) e

• l'insieme delle caratteristiche strutturali degli oggetti (forma, particolari, sagoma)

grazie alle quali si riconduce l'effettivo utilizzo. Essi hanno una maggiore profondità dato

che sono costruiti attraverso l'esperienza di vita.

Patologie memoria semantica

La memoria semantica è stata studiata anche dal punto di vista patologico. Ad esempio, un articolo

di Mickael Laisney chiamato “se la zebra perde le strisce e la giraffa non ha il collo lungo”

descrive le difficoltà dei malati di Alzheimer nel recuperare informazioni semantiche legate ai

mammiferi a 4 zampe. Questa difficoltà porta a non rievocare le caratteristiche distintive degli

animali accedendo solo all'informazione generale “animali che vivono in Africa”, di

conseguenza vengono rievocate solo caratteristiche generiche. Le patologie più studiate sono:

Disturbo selettivo memoria semantica: Vi sono dei casi di disturbo selettivo, che colpisce

• solamente la memoria semantica. Questi soggetti conducono una vita normale dal

momento che le altre funzioni, come il linguaggio e i processi cognitivi, rimangono intatte

sopperendo alle mancanze della memoria semantica. I disturbi selettivi hanno permesso di

identificare le strutture e i processi cognitivi coinvolti dalla memoria semantica

contribuendo alla definizione dell'architettura cerebrale. L'eziologia di questi disturbi può

essere diversa. L'area celebrare colpita è la regione infero-laterale anteriore dei lobi

temporali. In base alla lateralizzazione cambia la sintomatologia:

Sinistra:

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
16 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lavir di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'apprendimento e della memoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Palladino Paola.