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PARMENIDE
VITA:
Nasce ad Elea nel 500 a.c. dove fonda la scuola filosofica eleatica ed è cittadino attivo nella polis.
SCOPO:
essendo cittadino attivo della polis, vuole recuperare il legame tra sapienza del filosofo e
legislazione cittadina.
SAPIENZA = LOGOS, deriva da lego che significa parlare/legare, poiché chi parla lega a sé coloro
che lo ascoltano.
LEGISLAZIONE = LEGGE deriva da LEGO/-IS ed è l’operazione che indica il mettere insieme
determinati elementi, in questo caso i cittadini dello stato.
rifl. Fornari : Il problema emerge nel momento in cui chi parla non ha più il potere di legare
a sé i cittadini e non può realizzare l’ordinamento giuridico, così la comunità rischia di
sgretolarsi.
Questo problema era emerso anche all’epoca di Parmenide per questo decide di scrivere un’opera
che possa far riflettere sulla questione e possa essere accessibile a tutti. ( diverso da Eraclito che
invece scrive opere destinate a pochi)
OPERA:
nella sua opera Parmenide conduce un viaggio che parte dal regno delle tenebre e arriva al regno
della luce -> dal regno dell’ ignoranza a quello della conoscenza; in questo viaggio è guidato da due
dee che lo accompagneranno trainando il suo carro fino alla porta che separa i due regni. Sulla porta
Parmenide incontra la dea della morte ( per alcuni è la dea della giustizia DIKE, ma in realtà per la
spiegazione che ne dà Fornari ha più senso la dea della morte) , la quale aprirà la porta a Parmenide
svelandogli le 3 vie dell’essere, di cui dovrà seguirne solo una nella vita terrena per arrivare al
raggiungimento della Verità.
VIE DELL’ ESSERE:
Via dell’essere
1. : unica raggiungibile poiché è la via dell’essere e non può non essere,
inoltre è l’unica via pensabile e per questo praticabile.
Via del non essere
2. : non praticabile perché non è e dunque non può essere.
Via dell’essere e del non essere
3. : praticata solo dai mortali che credono nel continuo
passaggio da uno stato di essere a uno stato di non essere.
L’ ESSERE:
Per spiegare la sua concezione di essere Parmenide inizia dalla considerazione dell’essere per i
mortali, i quali credono che l’essere sia la vita e il non essere sia la morte, per cui pensano che
l’uomo pasi continuamente da uno stato di essere a uno stato di non essere. In realtà per Parmenide
non è un ragionamento del tutto sbagliato poiché passando continuamente da uno stato all’altro non
si è mai in una condizione di nulla o di niente, ma si è SEMPRE all’interno di qualcosa (di uno stato
di essere o di non essere).
> Definizione: Da qui Parmenide ricava che l’essere è sempre, sia in uno stato di vita che di non
vita c’è sempre l’essere, per cui l’essere è tutto e comprende tutte le cose anche la vita e la morte.
L’essere per Parmenide si rappresenta in una sfera tonda e perfetta (la sfera per i greci rappresentava
la figura più perfetta per eccellenza)all’interno della quale risiedono tutte le cose, legate tra loro da
dei legami.
> Spiegazione -> all’intero del TO EON è compreso tutto, gli oggetti, gli uomini, la nascita e la
morte, proprio per questo sulla soglia della porta troviamo la dea della morte che sostanzialmente