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-FONDAMENTI DI CHIMICA GENERALE-
- Stechiometria
a) La legge di Avogadro afferma che gas diversi, nelle medesime quantità di sostanza, alle stesse condizioni di T e P, occupano volumi uguali.
Infatti: PV= nRT
b) Per esprimere correttamente il volume di un gas, si indica in normal-m3 se ci si riferisce a P=1 atm e T=0°C oppure in standard-m3 se ci si riferisce a P=1 atm e T=25°C.
c) La legge di Dalton per le miscele gassose afferma che la pressione parziale pi delle componente i-esima (cioè, le pi che questo componente eserciterebbe se occupasse da solo l’intero V) è proporzionale alle sua frazione molare Xi.
Pi = Ptot Xi
d) La legge di Henry afferma che la concentrazione di un gas disciolto in un liquido alle condizioni di equilibrio è proporzionale alla pressione che il gas esercita nel liquido.
CS = H * Pl
Oss:) Le costanti H di Henry variano con le condizioni di P e T: all’aumentare di T, esse diminuiscono; col diminuire di P, esse diminuiscono.
- Concentrazione
- I vari modi per esprimere la concentrazione di una soluzione (cioè di una miscela di un’unica fase, di più componenti chimici) sono: (i) percentuale in peso, (ii) percentuale in volume, (iii) composizione (mgsoluto/lsoluz.), (iv) P.P.M., (v) P.P.B., (vi) frazione molare.
(vii) molarità M, (viii) molalità M, (ix) normalità N.
d) La legge di Raoult afferma che in un sistema costituito da una soluzione in liquido, la tensione di vapore di una singola componente i però è il prodotto della sua frazione molare e la tensione del componente puro.
Pi= Xi P*
e) Le molalità M è il rapporto tra le moli di soluto e la massa di solvente(in kg).
M=
Una reazione A + B
⇌
C + dD ha raggiunto l'equilibrio quando la velocità di formazione dei prodotti è uguale a quella con cui i prodotti si ricombinano in reagenti. La costante di equilibrio k = [C]ᶜ[D]ᵈ [B]ᵇ[A]ᵃ, dipende della tª e del mezzo.
Un acido può essere definito come una sostanza che in soluzione rilascia ioni H⁺, una base invece una sostanza che li assume. Per ogni acido esiste una base a cui corrisponde.
L'acqua si ionizza in quantità piccolissime: 2H₂O → H₃O⁺ + OH⁻, una reazione spostata a sx, per cui si considera il prodotto ionico dell'acqua: Kw=[H₃O⁺][OH⁻], che a 25°C vale 10-14 e aumenta col la T.
Per un acido si considera la costante di dissociazione acida (HA + H₂O → A⁻ + H₃O⁺) Ka=[A⁻][H₃O⁺] [HA], mentre per una base è B + H₂O → BH⁺ + OH⁻ quella basica Kb=[BH⁺][OH⁻] [B].
Il pH è il cologaritmo della concentrazione di ioni H₃O⁺: [H⁺]= -log [H₃O⁺], mentre pOH degli ioni ossidrilio: OH⁻.
Infatti pH + pOH = 14 → infatti -log [H₃O⁺] - log [OH⁻] = -log ([H₃O⁺][OH⁻])=log Kw = log 10-14 = 14.
Una soluzione acida ha pH < 7, neutra pH = 7 e basica pH > 7.
In soluzione di più componenti sia come acido che come base acida , una soluzione tampone.
Os) di monte contenente e CO2 assorbito diventa CO₂ + H₂O - H₂CO₃, poi H₂CO₃ + H₂O ⇌ H₃O⁺ + HCO₃⁻ + H₂O - CO₃⁻² + H₃O⁺, aumentando il consumo di CO₂, cioè diminuiscono le concentrazioni
degli acidi e aumenta il pH, cioè ottiene uno spostamento dell'equilibrio NH₄⁺ + OH⁻ ⇌ NH₃ + H₂O verso dx, ma [NH₄] diminuisce e [NH₃] aumenta e ce per la fermentazione lattica.
Si dice che un acido resp., una base è forte se le sue costanti di diche di dissociazione acidg e [biorca?] è elevato;
si dice che è di forve trascurabile se è Ke.[Ka] è infeior.
a Kw 10-14.
Per ogni solido posto in soluzione, le solubilità e le con
centrazioni di soluto che si discipolla alle reazioni, ricordare sempre H₂O.
p.) Ad esempio [ AgCl]₂, ≤ Ag [2Cl₂ ≤AgCl, quando KPS=[Ag⁺][Cl⁻], è la costante chimica di le prodotto di solubilità.
Os.) In soluzioni sature si può assumere (appostamente su KPS blosso) che le soluzioni
è complete, ad es.: CaF₂ = Ca=2+ ⟹ 2F⁻ solito [Ca²⁺]=only [Ca²⁺]= p₀, ([F⁻²]=[₂F²]=2p), quindi KPS= [Ca²⁺] p⁰ = [F⁻]² 2q = 4Ag².
In solutions instaturi che [A²][C²] ≤ KPS e indis concentration [A⁺][C⁻] = KPS, quindi può verificarsi le formazione di ins> miscele cristballina
Se le invece somponis disolti in solucioni, esse possono combiner oppure po generare in
combin tions sompon di non ioniti nni > acciazioni < secondo in com. tratto di stabblità.
Composti idrocarburi
I) Gli idrocarburi: Sono composti contenenti solo C e H. Si dividono in saturi (o paraffinici o alifatici) e insaturi.
Gli idrocarburi naturali formano una serie di composti di CH4 (metano), C2H6 (etano), C3H8 (propano), C4H10 (butano) ecc., di formula CnH2n+2. A T ambiente i primi 5 sono gassosi, dal 6o all’11o sono liquidi, dal 12o in poi sono solidi.
- Il CH4 è un componente del gas naturale; il metano è un combustibile. Può dar luogo al fenomeno “grisou” se si trova in aria in percentuale tra il 5 e 15%, condizioni in cui possono avvenire reazioni esplosive. Esso è prodotto dalle degradazioni anaerobiche. Ha un forte impatto sull'effetto serra ed è pericoloso per le piante perché può contaminare le radici delle piante, come biogas, penetrando all'interno.
2) Gli alcani danno luogo a radicali R, prendono un legame e H: metile (CH3–), etile (C2H5–), propile (C3H7–), due possono essere iso-propile o normal-propile, butile (C4H9–) ecc.
Le reazioni che riguardano gli idrocarburi saturi sono:
- la combustione (produzione di CO2 e H2O);
- ossidazione biologica (fino a CO2 e H2O, in condizioni aerobiche);
- ossidazione biologica anaerobica (fino a CH4, CO2,…)
- la pirolisi (o cracking) in cui gli idrocarburi vengono spezzettati in molecole più piccole, da ridurre successivamente (il metano ottenuto è più pregno della combustione ma diattre);
- l'alogenazione, cioè la sostituzione di un H con un alogeno (Cl, Fl, Br).
- es. nomenclature IUPAC:
- 2-metil, 3-cloro, 4-etil-esano ↔ CH3–CH–CH–CH2–CH2–CH3 CH3 CH C2H5 Cl
- C5H11-CH2-CH2-CH2-CH-CH CH