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Salmonellosi: caratteristiche e sierotipi
La salmonellosi è un'infezione causata dal batterio Salmonella. La virulenza dei singoli sierotipi dipende da diversi fattori:
- Fattori del microrganismo: presenza di sequenze geniche complete che codificano la sintesi di enterotossine, citotossine e fattori di adesività.
- Sierotipo: specificità verso l'ospite.
- Fattori dell'ospite: condizioni di salute come l'età (soggetti molto giovani o anziani) o patologie croniche aumentano il rischio di infezione.
- Caratteristiche dell'alimento: alimenti ricchi di grasso e/o mangiati a stomaco vuoto favoriscono il passaggio di Salmonella verso l'intestino.
Il genere Salmonella è diviso in due specie:
- Salmonella enterica: comprende diversi sierotipi come Enterica (I), Salamae (II), Arizonae (IIIa), Diarizonae (IIIb), Houtenae (IV), Indica (VI) con un totale di 2400 sierotipi.
- Salmonella bongori (V).
La struttura antigenica di Salmonella è caratterizzata dall'antigene somatico o antigene O, presente nella membrana esterna del batterio ed è resistente al calore e all'alcool. È composto da due parti, una parte interna comune a tutti gli enterobatteri e una parte esterna specifica per ogni sierotipo.
Una parte più esterna costituita da catene 5MBA - 03saccaridiche, contenenti specifici oligosaccaridi. La posizione degli oligosaccaridi nelle catene determina la diversità degli antigeni. Noti 65, indicati con numeri arabi.
Antigene di rivestimento o antigene della Virulenza (Vi): tipico dei generi più virulenti. L'espressione di questo antigene è regolata da due geni (ViA e ViB) che devono obbligatoriamente co-esistere, perché si manifesti. Distrutto a 60°C x 1 ora. Maschera l'antigene O.
Antigene H o flagellare: costituito da una proteina (flagellina) la cui composizione aminoacidica è costituzionale per ogni tipo antigenico (35). Sensibile al calore ed all'alcool. Possono presentarsi in due fasi 1 e 2 con tendenza a cambiare da una fase all'altra. Indicati con lettere dell'alfabeto.
Da dove arriva:
- Serbatoio: animali domestici, ambiente serbatoio di mantenimento
- Sorgente di infezione: uomo malato o portatore sano (nel
- Salmonella:
- Uova (compreso il guscio) e preparati a base di uova (dolci alla crema, gelati, maionese)
- Pollame e derivati poco cotti
- Latte crudo e derivati
- Carne e derivati
- Salsiccia cruda
- Pesce e frutti di mare
- Cioccolato (dose infettante molto bassa)
- Vegetali non lavati (acque reflue)
- Infezione da Shigella:
- Agente eziologico: Shigella
In Europa - secondo EFSA
In Italia
- Mancanza di pulizia e disinfezione (responsabilità dell'operatore)
- Tempo prolungato intercorso tra la preparazione o cottura dell'alimento e il consumo
- Non corretta manipolazione di materie prime
Trasmissione
- Mancanza di pulizia e disinfezione -> nicchie -> contaminazione persistente e ceppi resistenti
Antibiotico resistenza
- Specie di salmonella ESBL
- Enzimi che conferiscono resistenza agli antibiotici beta-lattamici
- Antibiotici che agiscono contro i batteri, impedendo la sintesi della parete
2. Infezione da Shigella
- Agente eziologico: Shigella
- Bastoncino Gram -, immobili, catalasi +
ossidasi -, lattosio -; fermentano il glucosio senza produzione di gas; produttori di H2S
dissenteriae flexneri boydii sonnei!Shigella !Shigella !Shigella !Shigella
Manifestazione entero-tossica
Responsabile della dissenteria batterica (diarrea del viaggiatore): diarrea con sangue, muco, febbre e forti dolori addominali (dose infettante 1-10^4 ufc/g). Nell'intestino produce una tossina shiga tossina (citotossica, neurotossica ed enterotossica)
La sorgente di infezione è l'uomo e la sua presenza sugli alimenti è dovuta a contaminazione successiva
Si ricerca secondo le medesime modalità di Salmonella.
Infezione da Yersinia
Agente eziologico: Yersinia enterocolitica
Bastoncino Gram negativo (Enterobacteriaceae), psicrotrofo, mobile in funzione della temperatura (T 25-30°C ott.)
pH 4.6-9.6, ma la presenza di NaCl ne restringe il range
Fermentazione: 2,3 butilenglicol con scarsa produzione di gas
Gruppo Y. enterocolitica Y. enterocolitica Y. fredericksenii Y.
coli Enterotossigeni (ETEC): responsabili di diarrea del viaggiatore. Producono enterotossine termolabili (LT) e termo stabili (ST) che causano l'aumento della secrezione di acqua e sali nel lume intestinale- EIEC. Ceppi Escherichia coli Enteroinvasivi (EIEC): responsabili di diarrea invasiva, simile alla dissenteria bacillare. Penetra nell'epitelio intestinale e provoca infiammazione- EHEC. Ceppi Escherichia coli Enterohemorragici (EHEC): responsabili di sindrome emolitico-uremica (HUS). Producono tossina Shiga-like (Stx) che causa danni ai vasi sanguigni e ai reni- EAEC. Ceppi Escherichia coli Enteroaggregativi (EAEC): responsabili di diarrea persistente. Adesione aggregativa a livello intestinale, formazione di biofilm e produzione di tossine- EPEC. Ceppi Escherichia coli Enteropatogeni (EPEC): responsabili di una grave forma di diarrea infantile a carattere epidemico. Colonizza a livello intestino tenue. Fattore di Aderenza (EAF), proteina di membrana sintetizzata a livello plasmidicocoli Enterotissici (ETEC): responsabili della diarrea del viaggiatore. Agisce a livello di intestino tenue (8 fibre di aderenza). Alimenti ed acqua contaminata confeci. Sintomi: febbre, crampi, nausea, vomito, diarrea profusa (3-4 gg incubazione).
EHEC. causa coliti emorragiche a seguito della capacità di aderire alla parte intestinale e di distruggere i villi. Ceppi Escherichia coli Enteroemorragici (EHEC)(O157:H7): responsabile di infezioni intestinali con diarrea emorragica. Il serbatoio è l'intestino bovino, la produzione di tossina avviene nel grande intestino, ma l'azione tossica si esplica nel colon. Gravi danni ai reni (Sindrome Emolitico-uremica). Dose infettante molto bassa (50-100 ufc/g). Si contrae in seguito al consumo di alimenti crudi contaminati, ma anche da persona a persona (20%). Decorso molto lungo. Sopravvive al congelamento se le condizioni del substrato sono ottimali.
EIEC. Ceppi Escherichia coli Enteroinvasivi (EIEC): caratterizzati da una
virulenzaenteroinvasiva. Invadono l'intestino crasso dove provocano ulcerazioni anche del colon. Carattere portato a livello plasmidico. La dose infettiva è molto alta e la trasmissioneinterpersonale è apparsa rara. Manifestazioni simili alla yersiniosi. Alimenti ed acquacontaminata con feci. Serbatoio: uomo. Sintomi: febbre, crampi, diarrea acquosa- EAEC caratterizzati da una capacità di aderenza aggregativa alle cellule dell'epitelio intestinale- VTEC produzione di tossine shiga simil (SLT1 e SLT-2)5. Infezione da Enterobacter sakazaki 7MBA - 03Forme pigmentate di giallo (favorita a 25°C) di E. cloacae dal quale differisce per incapacità di fermentare il D-sorbitolo. Alcuni ceppi sono psicrotrofi e crescono intorno a 5-8°C, ma a 4°C muoiono rapidamente. Non termoresistente. Quindi se si divesse trovare significa che si è avuta una contaminazione successiva alla produzione. Ecologia: poco conosciuta è stato isolato da insetti,
ma soprattutto da campioni clinici. Patogeno opportunista introdotto con l'alimentazione artificiale e poi passa nel torrente sanguigno ed infine nel liquido cerebrospinale. Sensibile agli antibiotici (ampicillina e gentamicina). Dose infettante bassa 100 cellule/g di alimento disidratato. Sintomi: coinvolto in forme di meningiti neonatali in soggetti prematuri o in enterocolitine crotizzanti, anche con elevate percentuali di mortalità. Nei sopravvissuti sono state riscontrate gravi malformazioni come idrocefalo, paralisi agli arti e ritardi neurologici. L'alimento contaminato è risultato latte in polvere per neonati. 6. Infezioni da Vibrio cholerae Grave malattia contagiosa in seguito consumo di acqua contaminata Vero colera: ceppi EL TOR. Diarrea, forti dolori addominali, anoressia, morte per disidratazione. Incubazione da 6 ore a 5 giorni Simil colera: ceppi privi di antigeni. Sintomi più blandi e con esito benigno. 7. Infezioni da Vibrio parahaemolyticus Tipicodelle acque oceaniche e costiere, alotollerante, debolmente alofilo, sensibile al calore (flora autoctona). Causa gastroenterite acuta per consumo di alimenti crudi di origine marina (non < 10^5 ufc/g di alimento). Rapida incubazione (10-18 ore). Ceppi Kanakawa positivi (K+): virulenti produttori di una emolisina termoresistente diretta (TDH). Ceppi Kanakawa negativi (K-): avirulenti produttori di una emolisina termolabile. CONTROLLO di conservazione (non >5°C) crociata! Temperatura di cottura (non <65°C) per consumo personale! Tempi di cottura! Rapido! Igiene! Infezioni da Vibrio vulnificus: 8. ostriche 9. Infezioni da Aeromonas hydrophyla: Produce molte tossine una volta ingerito, ma non ci sono riscontri della loro produzione nell'alimento. Nell'intestino facilitano l'instaurarsi e l'adesione del microrganismo. A) Gastroenteriti. Deboli con decorso benigno. Simili al colera (febbre e feci acquose). Dissenteria. B) Infezioni.extraintestinali. Persone già deboli. setticemia, meningiti, endocarditi, peritoniti, ulcerazioni corneali
10. Infezioni da Campylobacter
Agente eziologico: Campylobacter: C. jejunii - C. coli
Microrganismo associato ad animali a sangue caldo; tipico delle feci di animali da carne, ma anche volatili. Trasmissione oro-fecale (cibo ed acqua contaminata)
Virulenza enteroinvasiva (diarrea acuta batterica) provoca diarrea profusa (non <10^6 cell/g)
Colonizza il fegato ed il pancreas: febbre, spossatezza,
Malattia associata alla manipolazione domestica. Incubazioni fino a 5gg
11. Infezioni da Listeria
Infezione: consumo di alimenti contaminati da Listeria monocytogenes. Ingestione —> colonizzazione intestinale —> invesione tessuti —> circolo ematico
Sintomi: variano con l’ospite – può colpire l’apparato gastroenterico- Donne gravide (Aborti) - Neonati (Meningoencefaliti e Setticemie) - Anziani e persone immunodepresse (Meningiti e extraintestinali.
Setticemia - Adulti sani (sintomi influenzali e talvolta gastrici) Morte 35-40%
È ubiquitario. Bastoncino G+ asporigeno catalasi positivo, mobile.
Dove si può trovare
- latte crudo: animale malato, sanificazione ambientale insufficiente (10^3-10^4 cell/ml nel latte di animali mastitici);
- formaggi molli/crosta fiorita: condizioni favorevoli durante i processi di maturazione (10^5-10^7 ufc/g);
- carne fresca e congelata/ salumi freschi: contaminazione con materiale fecale durante la macellazione (10-10^4 ufc/g);
- uova
- prodotti ittici (pesce affumicato e in salamoia): 10^4 microrganismi/g a 4-10°C (il congelamento non ha nessuna influenza sulla vitalità del microrganismo).
- ortofrutticoli freschi: uso di concimi organici e acque nere per l’irrigazione