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PEDIOCOCCUS

Morfologia: cocchi in tetradi

Omofermentanti, mesofili

Pediococcus acidilactici: salumi

Si tratta di un genere in cui le cellule assumono una conformazione a cocco e si organizzano in tetradi. Sono dei microrganismi omofermentati (= caratterizzati da processi omofermentativi - produzione di acido lattico e preferenza di temperature di 30°C). I Pediococchi sono particolarmente importanti nei prodotti fermentati carnei che sono caratterizzati da elevata acidità. La specie utilizzata per la produzione di salami (a breve stagionatura) è Pediococcus acidilactici, che è molto acidificante e, a 30°C, consuma in maniera efficace il glucosio. Grazie ad essi vengono prodotti salami a breve stagionatura (salami del sud Europa sono salami a lunga conservazione che stanno almeno 30-40 giorni in stagionatura, mentre quelli del nord Europa sono a breve stagionatura, infatti la consistenza della pasta è molle e sono caratterizzati da un

Alto livello di acidità dovuta all'elevata presenza di acido lattico a causa della fermentazione del Pediococcus acidilactici). Questi microrganismi, quindi, sono aggiunti come starter microbici nella produzione di questi salami. A differenza dei salami a lunga stagionatura dove la temperatura non è mai superiore ai 24°C, i salami a breve maturazione vengono fermentati intorno ai 30°C. Sono, inoltre, degli alteranti di birra e vino.

LEUCONOSTOC

  • Morfologia cocchi-coccobacilli in catenelle
  • Eterofermentanti, mesofili
  • Fermentazione per la produzione di burro (Leuc. citreus)
  • Microbiota secondario nei formaggi (Leuc. mesenteroides)
  • Vegetali fermentati

Sono eterofermentanti obbligati e spesso rappresentano degli alteranti (specialmente prodotti carnei). Sono importanti per le loro caratteristiche tecnologiche in un unico settore, ovvero quello della produzione del burro, in quanto Leuconostoc citreus è in grado di consumare l'acido

acido lattico da parte di Oenococcus oeni è fondamentale nella produzione dei vini, in quanto determina modificazioni sensoriali rilevanti nel vino, specialmente nei vini sottoposti ad invecchiamento o affinamento.acidolattico determina un ammorbidimento del sapore del vino e rende il vino più stabile (i vini che mantengono la loro componente acida data dall'acidomalico sono, di solito, i vini bianchi). Come si ricercano i batteri lattici degli alimenti? I batteri lattici negli alimenti si ricercano grazie a terreni di isolamento, che sono specifici e, quindi, selettivi nei confronti di determinati gruppi. Per effettuare una conta di Enterococchi, per esempio, si utilizza il terreno Kanamicina Esculina agar, che, al suo interno, presenta l'Esculina, ossia un composto che può essere ridotto dagli Enterococchi che si legano a sali di ferro (elemento differenziale) contenuti nel terreno e fanno diventare la colonia nera. Questo terreno, oltre ad essere differenziale, è anche selettivo, infatti contiene un antibiotico, la Kanamicina, selettivo nei confronti degli Enterococchi (sono resistenti alla Kanamicina). ➔ Terreno selettivo e differenziale per gli Enterococchi Un ulteriore

terreno è il Rogosa agar, che è selettivo per Leuconostoc. L'elemento di selettività è dato dall'elevata acidità. ➔ Terreno selettivo per Leuconostoc

Per la conta delle altre categorie, i due terreni tradizionalmente utilizzati sono M17 e MRS. Le caratteristiche nutrizionali di questi terreni sono piuttosto esigenti, per cui è necessario preparare terreni di coltura sufficientemente ricchi per permettere ai microrganismi di crescere. Entrambi i terreni contengono molte fonti azotate (30-40 ingredienti diversi), ma presentano una fondamentale differenza, infatti la fonte di carbonio inserita nell'M17 è il lattosio, mentre nell'MRS è il glucosio. M17 è un terreno in cui si isolano lattococchi e streptococchi, mentre MRS è specifico per lattobacilli.

BATTERI SPORIGENI

Continuando a parlare di microrganismi Gram + d'interesse alimentare incontriamo i batteri sporigeni, caratterizzati dalla

capacità di produrre spore. Questi microrganismi sporigeni hanno, infatti, la capacità di trasformarsi in una forma quiescente nel momento in cui si trovano in una situazione di difficoltà. La forma vegetativa (= normale cellula microbica), in seguito ad una serie di messaggi dall'ambiente che mettono in evidenza, per esempio, una scarsità di nutrienti, un aumento della temperatura, una diminuzione dell'attività dell'acqua (perciò condizioni che possono mettere in difficoltà il microrganismo da un punto di vista della sua sopravvivenza), innesca un meccanismo che porta alla formazione di spore. Queste spore non devono essere considerate allo stesso modo delle spore prodotte durante una riproduzione sessuale di funghi filamentosi e lieviti (eucarioti con un'attività sessuale caratterizzata dalla produzione di spore, ossia di gameti sessuali utilizzati per la riproduzione). Il meccanismo, perciò, è diverso.

Dai batteri (procarioti) che non sono in grado di moltiplicarsi attraverso una riproduzione sessuale, infatti si riproducono asessualmente. Alcuni procarioti sono in grado di formare delle spore che non hanno alcun significato di tipo sessuale, ma hanno un'importante funzione, ossia quella di salvaguardare la vita del microrganismo in condizioni avverse. Se, per esempio, si sottopongono ad un trattamento termico sia un microrganismo non sporigeno sia uno sporigeno, il primo verrà totalmente disattivato, mentre il secondo metterà in atto un processo di sporificazione (spora che, a seconda dei microrganismi e a seconda della specie, può resistere anche a condizioni di temperatura estremamente elevate) tramite il quale è in grado di sopravvivere. La sporificazione è, quindi, una forma di sopravvivenza. Quello che succede è la copertura della molecola del DNA con strati sempre più spessi di materiale che conferisce un'estrema resistenza.

alla spora stessa. Vi è una disidratazione, per cui la cellula perde molta acqua e, perciò, alla fine, si hanno delle strutture costituite da vari strati all'interno dei quali si trova il DNA. Queste spore, nel momento in cui le condizioni ambientali cambiano e diventano favorevoli allo sviluppo del microrganismo stesso, germinano. Una cellula vegetativa, riassumendo, sporifica quando le condizioni diventano avverse, la spora riesce a sopravvivere per periodi molto lunghi, ma, appena le condizioni ambientali risultano favorevoli, la spora germina per tornare ad essere una cellula vegetativa. Questi microrganismi sono ubiquitari, perciò si trovano frequentemente nell'ambiente (sono abitanti frequenti di suolo, polvere, aria) e, grazie alla loro capacità precedentemente descritta di produrre spore, possono rimanere nell'ambiente per periodi lunghi. La maggior parte dei batteri sporigeni è patogena o alterante. I batteri sporigeni, da un punto di vista alimentare,

sono collegati ai processi di alterazione. Inoltre, oltre a racchiudere specie patogene per l'uomo, non si hanno batteri sporigeni utili da un punto di vista tecnologico e alimentare. Vi sono alcuni microrganismi sporigeni che sono commercializzati come microrganismi probiotici per le preparazioni farmaceutiche. La loro capacità alterativa è legata principalmente alla loro produzione di enzimi idrolitici, ossia quelli che degradano le proteine attraverso la rottura delle strutture complesse delle proteine fino ad arrivare a polipeptidi, peptidi e amminoacidi. Questo processo, quando viene utilizzato dai batteri sporigeni, innesca processi putrefattivi, in quanto avviene nei prodotti carnei. I trattamenti termici, trattandosi di batteri sporigeni, non sono sufficienti se non si parla di sterilizzazione. Per questo motivo, nei prodotti pastorizzati le spore sopravvivono. È necessario, perciò, usare delle tecnologie che aiutino il trattamento termico a bloccare ilprocesso di germinazione. Questi microrganismi, quindi, devono essere controllati per impedire un processo di alterazione o un processo patogeno.
  • Formano endospore, forme resistenti ad alte temperature e bassi valori di a e pHw
  • Sono microrganismi che si trovano nel suolo
  • Producono enzimi idrolitici
  • Esistono specie termofile ed alcune psicrotrofe
Tra i batteri sporigeni più rilevanti da un punto di vista alimentare ci sono 2 famiglie: Clostridiaceae e Bacillaceae. Queste famiglie contengono i 2 generi principali di interesse alimentare che devono essere ricordati per la loro capacità di produrre spore: genere Clostridium e genere Bacillus. Entrambi i generi contengono microrganismi patogeni o alteranti. Quali sono le differenze che si possono individuare tra Clostridium e Bacillus? Innanzitutto Bacillus sono aerobi/aerobi facoltativi, ma possono moltiplicarsi anche in assenza di ossigeno, mentre Clostridium sono anaerobi stretti, quindi non possono.

moltiplicarsi in presenza di ossigeno (presenza di ossigeno è il fattore limitante, perciò vengono disattivati). Bacillus hanno un'attività prettamente idrolitica, quindi sono in grado di produrre enzimi che idrolizzano carboidrati, proteine e lipidi. Clostridium si dividono in ceppi proteolitici (capacità proteolitica, perciò putrefattiva ha la caratteristica di produrre grandi quantità di CO che, in un prodotto confezionato, produce gonfiori) e ceppi saccarolitici.

Le principali alterazioni delle conserve possono verificarsi a seguito della germinazione di spore di microrganismi appartenenti al genere Bacillus o Clostridium, eventualmente sopravvissute al trattamento termico e della successiva moltiplicazione delle forme vegetative. Questi microrganismi se si trovano da soli sono in grado di superare i trattamenti termici e, quindi, nel caso di Clostridium, nel momento in cui si trovano in un ambiente anaerobio e in presenza di proteine,

e bottiglie) contenenti il prodotto.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
142 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/16 Microbiologia agraria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ede99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia degli alimenti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cocolin Luca Simone.