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Meccanica Analitica

Riformulazione di meccanica newtoniana ed ha lo scopo di studiare il moto di sistemi materiali.

Perché si è arrivati alla riformulazione?

  • Molti problemi complessi non erano risolvibili, si cerca quindi di arrivare ad una descrizione che sia la più semplice possibile.
  • La formulazione newtoniana (f=ma) non sempre è la più semplice, anzi.

Infatti:

  1. Spesso è più semplice l'uso di coordinate non cartesiane -> leggi del moto in altre coordinate
  2. A volte vi sono proprietà del sistema che possono semplificare la descrizione e queste non sono così evidenti in modo esplicito nella newtoniana.

-> La formulazione newtoniana non è sempre adatta.

-> La nuova riformulazione ci permette quindi di studiare sistemi più complessi e di comprendere il moto più a fondo. Inoltre è alla base di sviluppi successivi della fisica moderna.

Punti Fondamentali della Newtoniana

  • Il punto materiale

- un punto materiale p, con sistema di riferimento (O, x1, x2, x3). Ad esso si associa in ogni istante un vettore posizione xi(t, x1, x2, x3)

la legge oraria t=xi(t) diventa e2 E (R) 3

v⃗ = ẋi(t) = dx / dt

a⃗ = ẍi(t) = dv / dt

Vale la legge di Newton

m ẍ = f(x, ẋ, t)

f = f(x) => CAMPO DI FORZE

Lo legge oraria è quindi la soluzione di questa legge imponendo però le soluzioni a contorno

Cauchy

m ẍ = f(x, ẋ, t)

x(0) = x₀

v(0) = v₀ => Soluzione unica

Quantita' di moto p = mv

d' => ṗ = ma = f

angolare

Momento della q.d.m.

N

L = x × p

N = dL/dt

L = x × p

Lavoro compiuto da una forza

W1 2 => ∫ f dx = Δk

dove k = 1/2 mv2

Se il campo è conservativo ossia ∮ f dx = 0

=> ∃ V(x) t.c.

W - V1 - V2 = -ΔV

=> k + V = cost.

Moto uni-dimensionale di punto materiale e forza posizionale f = f(x)

=> f conservatrice V(x) = -∫x₀x f(x') dx' V = -∫

H(x, x) = 1/2 m ẋ2 + V(x)

è conservata sulle soluzioni della legge di Newton

H(x(t), ẋ(t)) => dH/dt = ∂H/∂x ẋ + ∂H/∂ẋ ẍ = V' + mẍẋ =

+∂H/∂x ẋ => {f(x) + V'(x)} ẋ = 0

Ponche l'energia

.(x) + V(x)

Ponche l'energia si conserva posso trovare subito

una soluzione in forma implicita. tramite la

riduzione alle quadrature

>

Dati x₀, v trab

1/2 m ẋ(t) + V(x(t)) = E = 1/2 E0

{ dx/dt

2/2 m(E - V(x(t))) > 0

=> dx = ∫ dx = ∫ 2/√u 1/√u (E - V(x(t)))

Quindi ora descriviamo la nostra funzione

i/dt = ∂φi/∂x1·ẋ1 + ∂φi/∂x2·ẋ2 + ∂φi/∂x3·ẋ3 + ... + ∂φi/∂xn·ẋn + ∂φi/∂t

comportiamola ∇L = (∂f/∂x, ∂f/∂y, ∂f/∂z) con f(x1, x2,) = f(x1, x1², x1 x2, x2, x2 x3)

=> ∇x1 f = (∂f/∂x1, ∂f/∂x1², ∂f/∂x2 x3), ∇x2 f = (∂f/∂x2, ∂f/∂x3)

=> dφi/dt = ∇xi φi · ẋi + ∇x2 φi ·ẋ2 + ... + ∇xnn + ∂φi/∂t

0 = ∇xi φj · ẋi + ∂φi/∂t ∀ j = 1...m -> n vincoli

Bisogna notare che se il vincolo è fisso si perde la dipendeza dal tempo φj(x1,...,xn) = 0 j = 1...m => ∇xi φj · ẋi = 0

2) Vincoli abdomomi: vincolano i possibili ami di moto del sistema (es. la ruota)

aij·ẋi + a0j = 0 j = 1...m

dove aij, a0j sono costanti e non integrabili

=> φi(x1,...,xn,t) {∇x φj = aij, ∂φ/∂t = a0j

Se infatti questo accadesse ogni vincolo olonomo può essere scritto come abdomomo

Definizione di vincoli bilaterali perfetti:

Quei vincoli per i quali le relazioni vincolari che possono essere esercitate sono tutte e sola quelle per cui:

∑(fi · δxi) = 0 per tutti gli spostamenti virtuali {δxi} i=1,...,N

Se i vincoli sono superfici curve in cui i punti materiali possono muoversi, questo implica che tutti gli fi sono normali al vincolo.

I vincoli lisci sono perfetti al contrario di quelli scabri.

Equazione di d'Alembert (simbolica della dinamica)

Dati N punti materiali con vincoli denommi bilaterali perfetti con masse {mi} e posizioni {xi} soggetti a forze attive fi(X, X', t) si può scrivere:

∑(mixi - fi) · δxi = 0

Quindi: X(t) = {xi(t)} xi(t)} è soluzione dell'equazione del moto mixi = fi + fi se e solo se X(t) è soluzione dell'equazione di D'Alembert per tutti gli spostamenti virtuali.

Dimostrazione:

  1. → mi xi - fi = fi; dato un qualunque {δxi}

    ∑(mixi - fi) · δxi = ∑(fi - fi) · δxi = 0

  2. ⇒ definiamo ξi(t) ≡ mi xi - fi(X(t), X'(t), t)
  3. ∀ δxi(t): ∑ξi · δxi = 0

    Per definizione di vincoli perfetti, le fi(t) sono reazioni che possono essere esercitate. Data l'equazione di moto mixi = fi(X(t), X'(t), t) + fi per costruzione ξi = 0 ne è soluzione

Calcoliamo meglio l'energia cinetica con vincoli fissi

T(q, j ) = 1/2 ∑i mi ( ∑j ∂xi / ∂qjj )( ∑k ∂xi / ∂qkk )

chiamo ajk(q) = ∑i mi ∂xi / ∂qj ∂xi / ∂qk

T(q, q̇ ) = 1/2 ∑j,k ajk (q) q̇jk

Se i vincoli sono mobili:

T(q, q̇, t) = 1/2 ∑j,k ajkjk + ∑k a0kk qk* + a0

EQ UAZIONI DIFFERENZIALI di y(t): R → RK di ordine m in RK (K, m interi positivi) sono della forma:

y(m) ( t ) ( dmy / dtm ) ,..., dy / dt y, t ) - O

ÿ: (RK)m+1 X R → RK di classe Cm

scriviamola anche in forma normale

dym / dt = G (dm−1 / dt ..., dy / dt y, t)

=> se G è regolare, nella formula normale vi vole Cauchy

? Possiamo allora scrivere la LAGRANGIANA in forma normale?

Che la risposta è ovviamente sì!

=> MA det( ∂x2k/ ∂q̇j )

ESERCIZIO

In un piano orizzontale è scelto un sistema di assi cartesiani ortogonali: Oxy, sul primo si muove un’asta omogenea lunga L di massa M. L’estremo A è vincolato a scorrere senza attrito lungo una guida coincidente con l'asse y. B è soggetto alla forza f = -k De dove D = (x, 0) con x ≥ 0, k > 0

Decidiamo q = (y, φ)

G (XG, YG) centro di massa.

Applichiamo Koenig.

T = ½ M (ẊG² + YG²) + ½ IG φ̇² dove IG = (ML²)/12

XG = -L/2 cos φ

G = -L/2 sin φ φ̇

YG = y + L/2 sin φ

G = ẏ + L/2 cos φ φ̇

T = ½ M [L²/4 φ̇² + ẏ² + L cos φ ẏ φ̇] + ½ M (L² φ̇²)/12 =

- ½ M L²/2 φ̇² + ½ M ẏ² + ½ M L cos φ ẏ φ̇

U = ½ k [DB]²

B (xB, yB) = (l cos φ, y + l sin φ)

D (xD, yD) = (a, 0)

U = ½ k ([(l cos φ - a)² + (y + l sin φ)²] =

= ½ k [L² + a² + y² - 2aL cos φ + 2yL sin φ]

L = ½ ML²/3 φ̇² + ½ Mẏ² + ½ ML cos φ ẏ φ̇ - ½ k [L² + φ² + y² - 2aL cos φ + 2yL sin φ]

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
81 pagine
1 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/07 Fisica matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mattiaC00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Meccanica analitica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gualtieri Leonardo.