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Piena occupazione nell'economia classica, significa che tutti i lavoratori che hanno accettato il saggio del salario proposto dell'imprenditore hanno trovato un lavoro.
La funzione di produzione nell'economia classica assume un andamento crescente.
Aumenti delle imprese, perché l'ipotesi sottostante è che non si raggiunge mai i livelli di piena occupazione, come avviene.
Non inteso nell'economia Keynesiana e perché la curva di offerta del lavoro dipende dal saggio del salario e aumenta e diminuisce a seconda delle sue variazioni.
COME CAMBIANO LA DOMANDA E L'OFFERTA DI LAVORO AL VARIARE DELL'INDICE DEI PREZZI
DOMANDA DI LAVORO P1 > P0
OFFERTA DI LAVORO P1 > P0
A parità di saggio del salario monetario w0, l'aumento dell'indice dei prezzi P1 fa ridurre il saggio del salario reale, il che significa che si riduce il costo del lavoro per le imprese. Siccome la domanda di lavoro è la funzione che individua il numero di lavoratori domandati delle imprese, un aumento dell'indice dei prezzi e quindi del saggio del salario spinge le imprese a domandare un maggior numero di lavoratori, la curva di domanda di lavoro si sposta verso destra e verso l'alto.
La riduzione del saggio del salario reale per le famiglie significa riduzione del potere di acquisto e per loro diventa meno conveniente rimanere nel mercato del lavoro. Queste cominciano a ridurre il numero di ore destinate al lavoro. Quindi, qualora l'indice dei prezzi aumenta, la curva di offerta di lavoro si sposta verso il basso.
Aspettative sui prezzi - Aspettativa inflazionistica
Le imprese conoscono l'indice dei prezzi di mercato mentre le famiglie non sanno quale l'indice dei prezzi di mercato e fanno una previsione sul suo andamento futuro (aspettativa). Per aspettative s'intendono i valori attesi delle variabili economiche possesso assumere. Quindi le aspettative sull'indice dei prezzi e la previsione economica non dell'indirizzo dei prezzi può assumere in futuro di uscita economica di mese in mese le variazioni che i prezzi hanno subito nel mese precedente.
Aspettative influenzano il valore corrente delle variabili economiche.Aspettative sull'indice dei prezzi = aspettativa inflazionistica
Il tasso d'inflazione atteso viene indicato con πe e non è altro che il tasso di variazione che i prezzi subiscono nel mercato
TCE = (P1 - Pt-1) / Pt-1 = indice dei prezzi atteso / indice dei prezzi effettivo del periodo precedente
Tasso di inflazione atteso
Le imprese sono avvantaggiate perché possono fare riferimento ai prezzi di vendita dei loro prodotti. Ogni impresa adeguasse il proprio monte salari all'indice dei prezzi di vendita dei propri prodotti il livello aggregato, come se il saggio del salario medio complessivo finisse defletteranno all'indice dei prezzi medio formato delle imprese nel mercato.
Le famiglie dovranno confrontare il saggio del salario nominale proposto dall'imprenditore con il livello atteso dell'indice dei prezzi che non necessariamente coincide con quello effettivo
Le imprese che formulano la domanda di lavoro conoscono l'indice dei prezzi medio (P0), le famiglie che formulano l'offerta di lavoro non conoscono quale l'andamento dell'indice dei prezzi medi e fanno una previsione (Pe = indice dei prezzi) atteso. potrebbe essere uguale all'indice dei prezzi effettivo P0
le aumento dei prezzi P1 > P2 adeguiamo le curve di offerta di breve periodo che si
spostano verso l’alto YS(P2, P1) queste legano le curve di offerta di lungo periodo in
corrispondenza di P1. Questo processo di aggiustamento delle aspettative determina
soltanto quando le curve di offerta aggregata di breve periodo incrociano le curve
di offerta di lungo periodo e le curve di domanda in corrispondenza del punto
in cui l’indice dei prezzi atteso coincide con l’indice dei prezzi effettivo P1.
le famiglie seguono un processo di aggiustamento man mano che le variazioni dei
mercato da far spostare la curva di offerta di breve periodo verso
il basso.
Diminuzione dei prezzi
La politica economica di tipo
restrittivo fa spostare la domanda
aggregata verso il basso Yd. Questo dimezza
la produzione che crolla e Y1
sua caduta al prezzo P3. Tra
colpisce anche il salario al
salario reale ed fa significa un
aumento del costo del lavoro per le
imprese di iniziano a licenziare i
lavoratori e ciò comporta una
con l’induzione delle produzione. Le famiglie adeguano le loro
aspettative e la curva di
offerta di breve periodo si sposta in corrispondenza di P3Y1. Dato la curva di domanda
nelle famiglie non conoscono si forma un altro temporaneo equilibrio di disoccupazione
con il livello del reddito che risale man mano. E così via finché la curva di
offerta aggregata di breve periodo si e spostata totalmente verso il basso da incrociare le
curva di domanda e la curva di offerta di lungo periodo in corrispondenza di uno stesso
livello di indici dei prezzi P* da corrispondere all’indice dei prezzi effettivo che si
formato sul mercato
Se i soggetti economici pur essendo soggetti razionali non anticipano i movimenti
della domanda e offerta si può incorrere nella situazione anomala delle aspettative adative
(manovre a sorpresa della Banca Centrale, per esempio dopo l'11 settembre ecc. l'Amonica
agì sui mercati, le FED immeti direttamente liquidità dalle mini maclocati.) Quindi, anche
in presenza di aspettative razionali, si può realizzare temporaneamente un equilibrio
di sottoccupazione e sovrapproduzione.
Curva di Phillips nell'economia classica
Durante gli anni '70 la curva di Phillips viene messa in discussione perchè con la
crisi petrolifera si nota che nonostante l'incremento dell'inflazione la disoccupazione
ne rimane invariata o addirittura aumenta, il che contraddice l'ipotesi della teoria