Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INTRODUZIONE
La logica nasce ai tempi di Aristotele, con la teoria del sil- ogismo. La logica matematica è molto più recente. La logica aristotelica viene studiata con metodi matematici da Boole intorno alla metà dell'Ottocento. Alla fine dell'Ot- tocento risolve la logica applicata alla matematica da Frege.
Due concetti fondamentali:
- LOGICA E RAGIONAMENTO MATEMATICO: quando un ragionamento matematica è corretto?
- LOGICA E FONDAMENTI DELLA MATEMATICA: quali sono i fondamen- ti della matematica?
ESEMPIO 1 (Logica e ragionamento matematico)
Mostriamo che Cx (A ∧ B) = Cx (A) ∪ Cx (B) x ∈ Cx (A ∧ B) ⇔ x ∈ Cx e x ∉ A ∧ B ⇔ x ∉ Cx e non (x ∈ A ∧ B) ⇔ definizione di Cx ⇔ x ∈ Cx e non (x ∈ A e x ∈ B) ⇔ x ∈ Cx e (x ∉ A oppure x ∈ B) ⇔ passaggio logico ⇔ (x ∈ Cx ∧ x ∉ A) oppure (x ∈ Cx e x ∉ B) ⇔ x ∈ Cx (A) ∪ Cx (B)
Nel esempio 1 abbiamo utilizzato tre CONNETTIVI LOGICI non (cometrivo) monocomponenziale indicato con ¬), oppure (cometitivo biargomentale indicato con v), e ∧ (connettivo biargomentale indicato con ∧). Oppure può essere inte- so in due modi diversi:
- "aut" oppure esclusivo (uno o l'altro, ma non entrambi);
- "vel" oppure inclusivo (uno, l'altro e entrambi)
con "oppure" intenderemo sempre "vel" o "∨".
Abbiamo poi il connettivo condizionale A ⇒ B (da leggera "A solo se B", scomponidati "se A allora B"). Infine c'è il connettivo bicondizionale A ⇔ B ("A se e solo se B").
Tratteremo una logica a due valori di verità: una PRO- POSIZIONE è vera (1, vero) o falsa (0, falso). Ricordiamo che esistono logiche con più di due valori di verità (magari infiniti).
∼(A∧B)⇔(∼A)∨(∼B),
∼(A∨B)⇔(∼A)∧(∼B),
A∧(B∨C)⇔(A∧B)∨(A∧C)
sono esempi di proposizioni. Chiamiamo TAUTOLOGIA una proposizione che assume sempre valore vero.
Non confondiamo → e ↔ con ⇒ e ⇔ che sono simboli del METALINGUAGGIO. Ecco un esempio di utilizzo congiunto di → e ⇒:
A⇒B tautologia ⇒⇒ B tautologia
A tautologia
ESEMPIO 2:
(logica e fondamenti della matematica)
Trattiamo la famosa "antinomia di Russell" (1902)
Sia R={x:x ∉ x} e ci chiediamo se R ∈ R. Si ha
R ∈ R → R ∉ R
R ∉ R → R ∈ R.
Non è possibile risolvere il problema dicendo che R non esiste, infatti per Frege data qualunque proprietà P l'insieme {x:P(x)} esiste.
ESEMPIO
Un'altra antinomia è quella dell'"eterologico".
Diciamo che un aggettivo è "autologico" se si applica a se stesso (ad esempio "plurilibrico"), diciamo che un aggettivo è "eterologico" se non si applica a se stesso (ad esempio "verde").
L'antinomia sta nella questione se l'aggettivo "eterologico" sia autologico o eterologico. Si giunge alla seguente conclusione: "eterologico è autologico se e solo se è eterologico".
ESEMPIO
Proviamo che esistono a e b irrazionali t.c. ab ∈ ℚ.
Prendiamo a=b=√2. Se √2√2 ∉ ℚ abbiamo concluso.
Se √2√2 ∉ ℚ basta scegliere a=√2√2, b=√2 ⋅ è certamente non raro ab = √2√22 = 2 ∈ ℚ.
Quindi i due numeri esistono, anche se non sappiamo dire quale dei due essi si verifica.
ESEMPIO
A B (A→B) ↔ (∼A→B)
- V V V F
- V F F V
- F V V V
- F F V V
il connettivo principalein questo caso è ↔
A B (A→B) ↔ (∼B→∼A)
- V V V V
- V F F F
- F V V V
- F F V V
questa formula è una tautologia
Le tautologie costituiscono un insieme decidibile all'internodell'insieme ambiente delle formule.Provare che una formula è una tautologia tramite le tabellepuò essere dispendioso. Vediamo un altro modo.
ESEMPIO
Proviamo che è una tautologia la formula seguente:(A→(B→C))→((A→B)→(A→C)).Supponiamo la formula falsa e troviamo un assurdo. Ilconnettivo principale è il condizionale che ha il vantaggiodi essere falso una sola volta (quando l'antecedente è veroe il conseguente è falso).Schematizziamo:
(A (∗) (B → C)) → ((A → B) → (A → C))
- V (1)
- V (5)
- F (6)
- F (1) V (2)
- F (4) V (4)
- V (3) F (3)
- F (1) V (2)
- V (3) F (3)
- V (4) V (4)
Al settimo passaggio si trova che (∗) è falsa, ma questo èun assurdo (V ⊢ 1). Pertanto la formula è una tautologia.
Abbiamo già visto che {∼, ∧, ∨} è una base.
D'altra parte, se D è una funzione di verità entro D contenente ∼, ∧, ∨, che determina f, f può essere definito da ∼ ed A sfruttando la tautologia ∼(A1 A2 ⇔ (∼A1 ∧ ∼A2).
Sostituendo in D ogni sottformulo del tipo ∼(z1 ∨ z2) con la formula ∼ (∼z1 ∧ ∼z2, ad essa equivalente si ottiene D1 contenente ∼ solo ed A equivalente a D. Pertanto {∼, ∨} è una base.
Per mostrare che {∼,∨} è una base si sfrutta la tautologia A1 A2 ⇔ (∼A1 ∧ ∨A2).
Esempio
{∼, →} è una base di connettivi. Per vederlo, definiamo ∧ e ∨ a partire da ∼, →:
- A ∨ B def ⇔ ∼A → B, A ∧ B def ⇔ (A → ∼B)
Osserviamo che A → B equivale a ∼(A ∧ ∼B). Allora A ∧ B equivale a ∼(A → B), quindi A ∧ B equivale a ∼(A → ∼B). Inoltre (De Morgan) ∼(A ∧ ∼B) equivale a ∼A ∨ B, quindi A ∧ B equivale a ∼A ∨ B. Perciò A ∧ B equivale a ∼A → B.
Esempio
{NAND} e {NOR} sono basi di connettivi e sono le uniche basi formate da un solo connettivo.
Per vedere che sono basi osserviamo che sono tautologhe le formule seguenti:
- ∼ A ⇔ A NAND A
- ∼ A ⇔ A NOR A
- A ∧ B ⇔ (A NAND (B NAND B))
Trattiamo adesso l'unicità. Sia * un connettivo bianrio mentale t.c. {*} sia una base. Proviamo che * coincide con NAND oppure con NOR.
A B A * B V V F V F V F V V F F VPasso 1. Proviamo che Γ ⊢K λ → βi ammettendo l'ipotesi induttiva che Γ ⊢K λ → βj, per ogni j < i.
βi può essere βi ∈ Γ ∪ {ζ}.
Ottenuta da βH e βK per HP (h, k < i).
I primi due casi sono analoghi a quanto visto per β1.
La derivazione della βi ottenuta per HP da βH e βK. La derivazione sarà la seguente:
βHK
βK = βH → βi
βi
Per ipotesi induttiva Γ ⊢K λ → βK e
Γ ⊢K λ → (βH → βi)
Costruiamo la derivazione seguente:
λ → βH {derivazione di λ → βH da Γ}
λ → (βH → βi) {derivazione di λ → (βH → βi) da Γ}
λ → βH → βi
(λ → βH → βi) → (λ → βH) → (λ → βi) (assioma 2)
(λ → βH) rarr; (λ → βi) (MP)
λ → βi (MP)
OSSERVAZIONI (sul teorema di deduzione)
- Il viceversa del teorema è banale:
λ → β {derivazione di λ → β da Γ}
λ → β
β (MP)
- Il teorema di deduzione offre una duplice semplificazione di derivazioni e dimostrazioni:
- (a) la formula da derivare è più facile;
- (b) abbiamo un'ipotesi in più;
- Il teorema di deduzione è un metateorema.