Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 49
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 1 Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di lezione di Economia degli intermediari finanziari (libri consigliati: "Il sistema finanziario" di Forestieri G. e Mottura P.; "Gli strumenti e i servizi finanziari" di Forestieri G., Fabrizi P.L. e Mottura P.) Pag. 46
1 su 49
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Formattazione del testo

A BTFA = posizione corta su TV e lunga su TFPer individuare il tasso variabile si considera un tasso di mercato come parametro, generalmente quello interbancario: l'EURIBOR (a 6 mesi, a 1 anno, ...). L'individuazione del tasso può essere effettuata in advance - 2 giorni lavorativi prima dell'inizio del flusso (semestre, anno, ...), cioè dell'entrata in maturazione - o in arrears - 2 giorni lavorativi prima del pagamento del flusso.

IRS (Interest rate swap), Invece, è più complicato individuare il tasso fisso, detto dato che l'orizzonte temporale è lunghissimo e che esso deve essere tale da rendere equa l'operazione per entrambe le controparti. Bisogna, quindi, fissare l'IRS in modo che il valore attuale di A sia identico al valore attuale di B. Il primo può essere, infatti, determinato ex ante grazie ai tassi di mercato a scadenza (tassi forward), che vengono ottenuti per la regola.

tasso fisso, si può acquistare uno swap per trasformarlo in un mutuo a tasso variabile, se si prevede che i tassi di mercato diminuiranno. In questo modo, la famiglia o l'impresa si copre dal rischio di un aumento dei tassi di interesse. Gli swap possono essere utilizzati anche per gestire il rischio valutario. Ad esempio, un'azienda che ha debiti in una valuta estera può utilizzare uno swap per convertire questi debiti in una valuta diversa, al fine di ridurre l'esposizione al rischio di cambio. In conclusione, gli swap sono strumenti finanziari utilizzati per gestire il rischio di tasso di interesse e di cambio. Possono essere utilizzati per speculare sulle variazioni dei tassi di mercato o per coprirsi dal rischio.

tasso fisso, grazie allo swap lo trasformo a tasso variabile, se si prevede che i tassi EURIBOR scendano.

Sintesi realizzate da Sara Licciardi

TRASFORMAZIONE DI MUTUO A TV IN TFI FUTURES

Sono operazioni a termine poste in essere in un mercato organizzato. Grazie alla regolamentazione del mercato gli investitori godono di diversi vantaggi rispetto a quelli che acquistano contratti forward (a termine) in mercati over-the-counter. Le operazioni, infatti, hanno la medesima struttura ma, per il fatto che vengono negoziate in mercati differenti, hanno caratteristiche tecniche diverse.

Forward Future

Personalizzazione del contratto Standardizzazione del contratto

Rischio del regolamento per insolvenza della controparte presenta della cleaning house

Elevata liquidità:

  1. in caso di insolvenza, il subentro è automatico;
  2. Assenza di liquidità – è difficile scambiare il titolo
  3. la transazione può essere così

L'operazione è stata liquidata prima della scadenza stipulando un'operazione opposta all'originaria per uscire così dal mercato.

A B A CH BC clearing house

La (o cassa compensazione e garanzia) è una SPA posseduta da intermediari che partecipano al mercato dei future, che ha come oggetto sociale l'assicurazione di compensazione e del buon fine dei contratti e la regolamentazione integrativa del mercato dei futures. Essa è soggetta alla vigilanza di CONSOB e Banca d'Italia e non assume mai posizione aperte sul mercato in quanto il numero di contratti venduti coincide con il numero di contratti acquistati. La cassa compra da chi ha venduto e vende da chi ha comprato: si interpone tra gli operatori, motivo per cui diventa irrilevante il rischio di insolvenza; in caso di illiquidità di una delle parti, sarà la CH a pagare l'altra, salvo poi rivalersi sull'inadempiente. Tali operatori sono detti clearing members, cioè sono intermediari membri.

della cassa stessa. Gli investitori privati devono quindi far riferimento ad essi per acquistare futures. La CH segue un meccanismo dei margini: margine iniziale1. Ogni clearing member deve versare un per avviare l'operazione; viene versato a titolo di cauzione nei confronti della CH; in caso di illiquidità, il margine iniziale viene usato a copertura; il margine iniziale è fissato in base alla volatilità dei prezzi per non esporre la CH a perdite; 2. Si tratta di un'operazione marking to market, cioè il monitoraggio circa il valore dell'attività sottostante margine di il future avviene con cadenza giornaliera. Viene costantemente calcolato e liquidato il variazione, cioè l'entità di guadagni o perdite di ciascun operatore come se ci fosse una scadenza giornaliera sulla base dell'andamento dei prezzi. Spesso, tale variazione viene fissata ad un minimo Sintesi realizzate da Sara Licciardi tick.valore, detto Se levariazioni di prezzo sono sfavorevoli ottengono il margine di variazione dalla controparte, dopo il giroconto della CH. Per questo meccanismo, il margine iniziale viene spesso fissato maggiore del tick, in modo che non sia inferiore alla variazione di prezzo (e, quindi, al margine di variazione). Vendere futures risulta essere più costoso di acquistarli. Questo perché chi acquista sa quanto al massimo può perdere (valore del contratto), ma ipoteticamente potrebbe avere infiniti guadagni. L'opposto accade per chi vende un future: sa quanto al massimo può guadagnare, ma non quanto potrebbe perdere. Lo stesso vale per i contratti forward. LE OPZIONI Con il contratto di opzione, un soggetto, holder, compra o acquista la facoltà di acquistare o vendere un'attività a termine, in cambio del pagamento di un premio della controparte, writer, alla quale viene corrisposto per proteggersi dal rischio di mancato esercizio della facoltà. Infatti, essa

è obbligata ad accettare qualunque decisione. Distinguiamo l’opzione di acquisto (call), nella quale si decide il prezzo di acquisto – strike price –, dall’opzione di vendita (put), nella quale si decide il prezzo di vendita.

Riguardo al momento in cui può essere esercitata la facoltà, distinguiamo le opzioni europee da quelle americane: nelle prime l’esercizio è possibile solo in T, mentre nelle seconde è possibile in 0<t<T, motivo per cui valgono maggiormente.

La scadenza entro la quale esercitare la facoltà è chiamata scadenza dell’opzione.

Quando viene pagato il premio dell’opzione?

La negoziazione può avvenire sia nei mercati over-the-counter sia nei mercati organizzati, in cui vi è la presenza della CH. Sintesi realizzate da Sara Licciardi

Anche le opzioni possono essere usate con il fine di copertura di rischio, sfruttando l’effetto leva.

In condizioni di certezza, distinguiamo

di nuovo l'investitore bearish dall'investitore bullish. Il primo si aspetta che i prezzi crollino, quindi converrebbe per lui acquistare una put. Il secondo si aspetta che i prezzi salgano, quindi dovrebbe razionalmente acquistare una call. In condizioni di stabilità del titolo, invece ciò che appare ottimale è combinare la vendita di una put e di una call. Al contrario, se ci si aspetta che il titolo sia volatile bisogna combinare l'acquisto di una put e di una call. Sintesi realizzate da Sara Licciardi

PROFILI NORMATIVI DELLE BANCHE

Le banche sono quelle particolari imprese che, avendo ottenuto autorizzazioni e presentando determinate caratteristiche, possono esercitare congiuntamente le attività di raccolta del risparmio sotto forma di depositi (esclusiva delle banche) e la cessione del credito, cioè l'erogazione di finanziamenti. Tale definizione è ora contenuta nel TUB del 1993, che riprende la definizione della Legge Bancaria

del 1936. Quest’ultima nacque a seguito della crisi del ’29, data la volontà di regolare il mercato bancario, facendo in modo che simili recessioni venissero evitate in futuro. Si trattava di una regola dirigista, cioè basata su un principio di specializzazione, secondo cui il mercato dovesse essere segmentato per poter essere efficiente (≠ Germania, concetto di house bank). Si differenziavano le aziende di credito ordinario e aziende di credito speciale, distinte sulla base della durata dei contratti effettuati: le prime concedevano operazioni di breve durata (18 mesi), mentre le seconde di lungo periodo (> 18 mesi). Questo perché una delle cause della crisi del ’29 fu proprio l’eccessiva trasformazione delle scadenze: diventa rischioso concedere prestiti di lungo periodo e fare contratti a vista; con la LB chi raccoglie a breve concede a breve e viceversa. Tuttavia, si generano problemi di liquidità. Inoltre, un altro cambiamento fu

quello di segmentare il mercato, dividendo le banche in banche nazionali BCC (su singoli territori), in modo che, nonostante l'inefficienza di una piccola impresa, non si generi default dato il potere monopolistico. Tuttavia, la concorrenza viene meno. Un altro aspetto della LB è quello della separatezza delle imprese dalle banche, oggi superata. Con il TUB (dell'ordinamento italiano), invece, avviene una despecializzazione, basata sulla prestazione del servizio libertà di stabilimento: e sulla le banche (e in generale gli intermediari) possono svolgere qualunque attività ed espandersi con filiali in diversi territori, anche costituendo gruppi bancari, grazie ai quali banche o società finanziarie capogruppo svolgono mediante delle società controllate attività diversificate in diversi ambiti del settore. L'assenza di vincoli di specializzazione per tipi di attività svolte permette alla banca di svolgere

contenere almeno le disposizioni minime necessarie per garantire un livello di tutela adeguato per gli intermediari finanziari e i clienti. Nel contesto bancario, si distinguono due modelli istituzionali principali: la banca "universale" e il gruppo bancario. La banca "universale" è un istituto finanziario che svolge contemporaneamente attività di intermediazione creditizia, mobiliare e di servizio finanziario. Grazie alla normativa elastica, sono emersi diversi modelli di banca, ognuno con la propria gestione e strategie implementate. Le scelte operative diventano quindi responsabilità del management della banca. Inoltre, grazie alle direttive europee, la libertà di stabilimento si è estesa, consentendo a ogni intermediario finanziario esterno all'ordinamento (ma stabilito nell'Unione Europea) di operare all'interno di esso. Questo ha permesso di uniformare il mercato e renderlo competitivo a livello internazionale, garantendo a tutte le banche dei paesi membri il mutuo riconoscimento, noto come "passaporto europeo". Tuttavia, è importante sottolineare che l'armonizzazione delle legislazioni non può essere troppo differenziata, ma deve contenere almeno le disposizioni minime necessarie per garantire un livello di tutela adeguato per gli intermediari finanziari e i clienti.

Esistono regole di base comuni, altrimenti ciò sarebbe in contrarietà.

Dettagli
A.A. 2021-2022
49 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara_licciardi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Cucurachi Paolo.