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AZIONI, OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI, DIRITTI DI OPZIONE E WARRANT
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI: la conversione può essere esercitata dall'emittente (la società che le ha emesse converte le obbligazioni in azioni) oppure dal sottoscrittore (l'obbligazionista ha il diritto, in un certo momento, di convertire l'obbligazione in azione, sulla base di rapporti di conversione già predefiniti). È raro, ma potrebbe capitare che l'obbligazione sia convertibile in azioni di società diverse dall'emittente.
DIRITTI DI OPZIONE: possono essere esercitati in caso di aumenti di capitale (emissione di nuove azioni) dai vecchi azionisti per mantenere la struttura proprietaria; nel caso in cui non venga esercitato, può essere venduto.
WARRANT: diritto di sottoscrivere strumenti finanziari, in genere azioni, ad una certa data futura e ad un prezzo predefinito.
Come in tutti i mercati regolamentari ci sono delle regole da rispettare, tra le quali gli orari di negoziazione. In genere la...
La negoziazione inizia alle 8:00 di mattina, e fino alle 9:00 c'è un'asta di apertura durante la quale affluiscono tutte le proposte di compravendita, ma non avviene ancora alcuna negoziazione; alla fine dell'asta di apertura si stabilisce un prezzo di apertura per ogni titolo, sulla base di un particolare algoritmo pubblicato sul sito di borsa.
Dunque tutte le proposte che sono coerenti con quel prezzo di apertura si incrociano e avviene la negoziazione. Quelle che non sono coerenti con quel prezzo procedono con un'altra fase che è la negoziazione continua, che inizia alle 9:00 e termina alle 17:20. È diversa da quella di prima perché qui abbiamo il formarsi di vari prezzi.
Dopodiché c'è una terza fase, l'asta di chiusura, durante la quale si forma un prezzo di chiusura della seduta di borsa. C'è ancora una fase di negoziazione continua after hours fino alle 20:30 circa. Non tutti i titoli vanno in afterhours.
ma solo quelli dove c'è più trading, ad elevata negoziazione.
In genere sia le proposte di vendita che d'acquisto si fanno ponendo un limite minimo/massimo di prezzo. Inoltre possono essere del tipo esegui-cancella, ossia che se non viene negoziata oggi, deve essere cancellata dal sistema. Oppure può essere previsto che venga proposta ogni giorno per una settimana.
Alla fine della giornata di borsa il sistema telematico elabora le informazioni relative alla seduta del giorno e comunica il riepilogo di fine giornata (numero negoziazioni, prezzo massimo, prezzo minimo, grado di volatilità, volume delle negoziazioni etc..), che prende il nome di listino ufficiale.
L'MTA elabora anche degli indici: (su questi indici di borsa spesso si costruiscono i derivati)
- FTSE Italia All Share -> rappresenta i titoli delle società appartenenti agli indici TFFSE MIB, FTSE Italia Mid Cap ed FTSE Italia Small Cap.
- FTSE MIB -> misura la performance dei primi
- FTSE Italia Mid Cap -> rappresenta i 60 titoli delle società con maggior capitalizzazione, escludendo i componenti del FTSE MIB
- FTSE Italia Small Cap -> è composto dalle altre azioni, al di fuori dell'indice FTSE MIB e del FTSE Italia Mid Cap, che rispettano requisiti minimi di liquidità e di flottante
- FTSE Italia Micro Cap -> Tutte le azioni non rappresentate dall'indice FTSE Italia All Share per carenza di liquidità
- Italia STAR -> Rappresenta le società appartenenti al segmento STAR. Contemporaneamente le società STAR fanno parte anche degli altri indici a seconda della loro dimensione, liquidità e settore.
Si tratta del mercato secondario regolamentato di borsa all'interno del quale avviene la negoziazione di veicoli di investimento.
Il mercato è aperto ad
investitori retail e professionali. All'interno del MIV si quotano quattro strumenti partecipativi:- FONDI CHIUSI - quote di fondi chiusi mobiliari o immobiliari.
- INVESTMENT COMPANES - le azioni delle investment compaines, ossia una società di investimento che è nata sul modello anglosassone.
- SIV - azioni di Special Investment Vechicles, realtà molto particolare.
- REIC - azioni delle real estate investment companies.
- AIM ITALIA & MAC (MERCATO ALTERNATIVO DEL CAPITALE) - Mercato con requisiti callibrati sulle esigenze delle PMI, in genere più medie che piccole imprese, con l'obiettivo di avvicinare anche imprese più piccole alla quotazione.
semplificata. È un MTF (multilateral trading facility): mercato regolamentato da Borsa Italiana e non sottoposto a vigilanza Consob.
Vantaggi:
- Visibilità internazionale alle imprese -> il mercato si propone ad un sistema di investitori internazionali (investitori istituzionali, investitori privati e private equity etc)
- Flessibilità regolamentare
- Presenza di un nominated adviser (Nomad): in genere una banca, che valuta l'appropriatezza della società ai fini dell'ammissione e assiste l'impresa per tutto il periodo di permanenza nel mercato.
- Requisiti di ammissione ridotti:
- Non è prevista una dimensione minima o massima della società in termini di capitalizzazione
- Soglia minima del flottante 10%
- Non sono previsti requisiti particolari in tema di corporate governance
- Non sono previsti requisiti economico-finanziari specifici.
MERCATO OBBLIGAZIONARIO
Il mercato obbligazionario è l'insieme delle transazioni
di titoli di debito con scadenze superiori a 12 mesi, generalmente comprese tra i 3 e i 10 anni. La maggior parte delle obbligazioni fa capo allo Stato, ma sono emessi anche titoli corporate dal settore privato (dalle banche e dalle imprese). Dalle imprese in misura relativamente ridotta poiché l'Italia è caratterizzata dalla presenza di piccole e medie imprese non quotate, eda un trattamento fiscale molto oneroso che non rende molto conveniente la deduzione degli interessi passivi. Per le banche l'emissione di obbligazioni rappresenta ormai una modalità di raccolta del risparmio a medio-lungo termine, tramite l'utilizzo di uno strumento finanziario (mobiliare). Diversi tipi di collocamento nel mercato primario, mercato in cui avviene l'emissione ed il finanziamento dell'impresa, quindi l'incontro tra emittente ed investitore: Private placement (collocamento privato) non c'è un appello al pubblico risparmio, non faccio.Ricorso ad un mercato organizzato, ed i termini dell'operazione vengono concordati tra l'emittente e l'investitore; la trattativa potrebbe essere guidata da un intermediario chiamato arra. Il vantaggio è la flessibilità contrattuale.
Collocamento a condizioni prestabilite (collocamento pubblico)
Modalità tipica degli emittenti corporate, che definiscono le condizioni e agli investitori non rimane che aderire o meno in un lasso di tempo definito. Lo svantaggio è che l'offerta potrebbe non risultare appetibile e quindi determinare un eccesso di offerta, oppure potrebbe risultare troppo appetibile e quindi presentare un eccesso di domanda, nonché determinare un mancato guadagno che l'emittente avrebbe potuto ottenere (avrebbe potuto emettere l'obbligazione ad un prezzo più alto).
Collocamento a rubinetto si fissa il prezzo offerto ma non la quantità di obbligazioni emesse, che viene regolata in
funzione delladomanda per evitare eccessi.Per quanto riguarda l'investimento sul mercato primario dei Titoli di Stato, non possiamo farlo noi persone fisiche, ma solo gli investitori istituzionali. Ciò avviene tramite: - Asta marginale: l'offerta dei titoli di Stato avviene sul mercato primario nei confronti di intermediari abilitati, i quali propongono un prezzo ed una quantità di obbligazioni da sottoscrivere. L'asta marginale implica che l'emittente soddisfa le richieste dell'intermediario a partire da quella con il prezzo più alto, e aggiudica a questo il volume richiesto di titoli. Finchè non è stato distribuito l'intero ammontare di obbligazioni. Il prezzo è per tutti quello più basso tra quelli proposti dagli intermediari che si sono aggiudicati titoli. - Asta competitiva: avviene allo stesso modo, tuttavia ogni intermediario pagherà il prezzo che ha proposto. Per quanto riguarda ilCollocamento: sia lo Stato che le imprese si affidano a consorzi di banche, che organizzano l'operazione e si occupano della distribuzione presso gli investitori. Esistono tre tipi di consorzi che gli intermediari bancari possono offrire:
- Consorzio di collocamento: la banca si occupa semplicemente di collocare, distribuire e vendere i titoli per l'emittente (stipula con l'impresa un contratto di placement con la clausola di best efforce: se riesco a collocarli tutti bene, altrimenti ti restituisco quelli non collocati, faccio del mio meglio; ma non si impegna a sottoscrivere nulla). Chiaramente la banca si prende delle commissioni.
- Consorzio di garanzia: la banca si impegna a sottoscrivere le eventuali obbligazioni invendute (best efforce + garanzia). E' un impegno di tipo residuale.
- Consorzio di assunzione a fermo (firm commitment): la banca acquista in suo nome e per suo conto, dunque sottoscrive le obbligazioni e si impegna a rivenderle, in tutto o in parte.