Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Wanderer,
corte ma anche i ovvero i gruppi teatrali vaganti. Essi rappresentavano i loro pezzi
teatrali nelle piazze. Questo significava che loro erano sempre in viaggio da città a città. Quindi il
pubblico come si doveva educare? Allora Lessing promuove la costruzione dei teatri nazionali per
il semplice fatto che l’educazione doveva essere costante e il pubblico doveva avere la possibilità
di assistere a spettacoli teatrali spesso e non ogni tanto. Questa novità della costruzione di teatri
di pietra non fu vista positivamente dalle compagnie teatrali vaganti perché loro, proprio perché
viaggiavano e si spostavano, non avevano la necessità di avere un repertorio vasto in quanto il
pubblico era sempre diverso. Inoltre, questi attori non avevano dei testi scritti e sapevano tutto a
memoria e c’era anche molta improvvisazione nelle loro messe in scena. Quindi, dopo
l’affermazione di Lessing, dovevano iniziare a scrivere i testi e conoscere tanti altri drammi.
Konrad Erhof fu il primo attore professionista tedesco (viene citato molte volte da Lessing nell
Hamburgische Dramaturgie). Wanderer
I gruppi dei erano composti solamente da uomini ed essi
facevano tutti i ruoli, ma non tutti gli attori venivano impiegati in tutte le messe in scena perché
non essendo dei professionisti, non tutti sapevano recitare tutti i ruoli.
I primi teatri nazionali che sorgono nel XVIII secolo sono quello di Vienna, Mannheim, Berlino e
Monaco.
Nathan der Weise (1779)
•
Tutto inizia con una “disputa dei frammenti”, ciò significa che Lessing, nel 1778, decide di
pubblicare in modo anonimo dei frammenti di Reimarus, che era un professore di lingue orientali e
letterature di Amburgo. In queste opere di Reimarus, egli mette l’accento sulla possibilità
dell’individuo di leggere razionalmente e interpretare autonomamente la Bibbia. Egli afferma che
non si deve riflettere sulla verità per come ci viene trasmessa, ma ci si deve sforzare per la ricerca
della verità: si deve riflettere e capire se la rivelazione che la chiesa ha sempre imposto è
effettivamente la verità. Qui inizia una disputa con il vescovo Goetze perché con questa teoria
viene sminuito il potere della chiesa (la funzione di intermediazione che svolge il clero in questo
modo viene meno). Il vescovo quindi inizia questa disputa con Lessing e i due cominciano a
scriversi dei frammenti: per questo si chiama "disputa dei frammenti”, perché il8 problema nasce
dalla pubblicazione di questi frammenti, Lessing arriva a scrivere 11 frammenti e proprio l’ultimo
frammento viene censurato e messo al bando, inoltre viene messo al bando tutto il corpo
letterario di Lessing come quello di Reimarus. Però Lessing non si dà per vinto e vuole continuare
a dire la sua, ma non lo può fare perché c’è la censura.. quindi gli viene il mente il teatro: allora
scrive un dramma teatrale continuando a parlare di religione e a sottolineare le sue tesi. Siccome
il dramma ai tempi era rappresentato era più difficile che la censura arrivasse a capire che lui
Nathan der Weise,
stava continuando a parlare di religione. Allora scrive che non fu subito
censurato, e per questo esso viene chiamato il dodicesimo frammento antigoetze.
Nathan der Weise è un dramma diviso in 5 atti e la parabola dell’anello è inserita nel terzo atto
(ovvero al centro del dramma) ma anche al centro del terzo atto, quindi alla metà della metà.
Da molti critici è stato sottolineato il fatto che la scelta di mettere proprio al centro la parabola
dell’anello sta a simboleggiare il fulcro di tutta la narrazione; è stato detto inoltre che, proprio
perché questa parabola è centrale, tutto quello che viene prima e dopo di essa è da considerare
un contorno. Tutto il messaggio che vuole trasmettere Lessing consiste nella parabola. Il fatto che
egli la metta proprio nella metà della metà del dramma sta anche a significare l’importanza che
dava Lessing nell’equilibrio. Egli sottolineava che l’individuo deve essere una persona equilibrata
in tutto quello che fa e in tutte le sue manifestazioni/espressioni.
La parabola dell’anello potrebbe essere considerata una sorta di novità, ma di fatto essa non è
nuova perché si trova nel Decameron di Boccaccio; il nome Nathan non è nuovo in quanto esso è
anche ripreso da una novello di Boccaccio.
La novità della parabola dell’anello lessingiana consiste nel potere magico dell’anello: esso
appunto ha il potere di rendere la persona che lo porta buona e amata da Dio e dagli altri.
Elenco dei personaggi.
- Il nome del padre biologico di Recha si chiamava Assad, che era il fratello di Sittah e Saladino.
Egli si innamora di una cristiana, cambia il suo nome da Assad a von Flink, diventa cristiano e si
sposa con Stauffin e hanno Recha. Recha viene educata da Nathan come ebrea.
Il templare è il fratello di Recha (in realtà si chiamava Blanda). In lui si ritrovano origini del
cristianesimo e dell’Islam, perché essendo fratello di Recha anche lui ha la madre cristiana e il
padre convertito al cristianesimo.
Siamo durante le crociate.
L’unica figura negativa del dramma è il patriarca perché dice più volte “l’ebreo deve bruciare”:
Nathan ha educato una cristiana alla fede ebraica.
Nathan è l’unica figura positiva: questo può essere un controsenso in Lessing perché diceva che
l’uomo doveva essere rappresentato a teatro con i suoi lati sia negativi che positivi, ma Nathan ha
solamente il lato positivo.
Poi, a proposito della parte drammatica: il dramma inizia in maniera blanda .. Nathan ritorna da un
viaggio e si racconta che la casa stava prendendo fuoco, ma di fatto in tutto il dramma non c’è
nulla di tragico.. La cosa tragica è già successa: la famiglia di Nathan è stata uccisa durante le
Crociate da un templare, e quindi dai cristiani. Il fatto che lui abbia deciso di prendere Recha e di
educarla (è una cristiana) è chiaramente un segno di una grande nobiltà d’animo.
Aspetto che fa sorridere: l’amore tra il templare e Recha (è la prima volta che a teatro di parla di
una possibile relazione tra due persone appartenenti a due fedi diverse).
Questo dramma è stato considerato come il dramma della tolleranza, dell’umanità e della
comprensione. Tutti i personaggi sono pronti al confronto costruttivo ed educativo, infatti il
dialogo svolge la funzione socratica del dialogo: secondo Socrate, esso non era una presa di
posizione ma è un avvicinarsi all’opinione e alle idee dell’interlocutore. Il dialogo è anche un altro
dei temi centrali, infatti tutti parlano con tutti, non c’è nessuno che alza un muro (a parte il
patriarca).
La parabola dell’anello viene raccontata da Nathan in quanto il Saladino gli pone una domanda
per mettere alla prova la sua saggezza, ma soprattutto perché aveva bisogno di soldi. Una delle
virtù del Saladino è che è generoso, lui aiuta il suo popolo e chi ha più bisogno, ma egli non sa
amministrare il denaro. Lui rischia di aiutare la povera gente del suo popolo ma di mettere in
difficoltà tutta l’amministrazione del suo stato. La parabola dell’anello nasce in risposta a un
inganno che il Saladino e Sittah vogliono tramare alle spalle di Nathan: loro lo mettono in difficoltà
facendogli una domanda alla quale non può rispondere perché appunto non c’è risposta e quindi
per scusarsi del fatto di non trovare una risposta, gli darà il denaro.
Dopo che il Saladino gli pone la domanda, Nathan non è impulsivo, ma pensa alla risposta:
questo è un segno di grande saggezza. Nathan fa un riferimento alle favole per trasmettere
appunto un messaggio e quindi racconta la parabola.
Questi tre anelli rappresentano le tre grandi religioni monoteiste.
Nathan non solo usa la parabola per mettere a confronto i tre anelli con le religioni, ma vuole
anche porre il Saladino nel ruolo del giudice. Egli gli chiede: pensi tu di essere quella persona da
dire quale religione è quella vera? Ed il Sultano risponde che non è lui l’uomo che può decidere
quale delle religioni sia quella vera.
Quindi tutto ciò significa che la religione giusta non esiste: non è la religione che fa l’uomo giusto
ma il contrario. Lessing dice che questa molteplicità di religioni non deve essere vista come un
pot-pourri di cose, ma deve essere vista positivamente, perché l’unica cosa importante è il
rispetto reciproco delle religioni. Non si deve considerare la propria religione come quella giusta in
quanto non si può giudicare questa cosa.
Lezione 8 (16/10/17)
• Sturm und Drang (1770-1785)
Lo Sturm und Drang è un movimento tipico tedesco ed ha tantissimo successo sia in Germania
sia nei paesi di lingua tedesca come la Svizzera, però rimane circoscritto in Germania (non si
diffonde in altri paesi). Questo movimento dura 15, periodo relativamente breve, e nasce come
reazione alla generazione dei padri, come reazione all’assolutismo illuminista, alla razionalità
esagerata dell’Illuminismo. Come già il nome dice “tempesta e assalto”, si tratta di una lotta
contro tutto ciò che è vecchio, contro tutte quelle convenzioni sociali che fino ad allora vigevano,
contro la razionalità che non permetteva una visione globale del mondo e soprattutto della natura.
Sebbene lo Sturm und Drang e l’Illuminismo vadano di pari passo temporalmente, la caratteristica
principale che li divide sta proprio nella differenza che nell’Illuminismo c’è questa forte razionalità:
ad esempio la natura doveva essere semplicemente osservata dal punto di vista scientifico;
mentre con lo Sturm und Drang si ha questa forza, questo ruolo più importante che si dà
all’amore, alla natura, alla passione. La definizione di Sturm und Drang si avrà poi con i fratelli
Schlegel tra il 1802-1804. Questo nome, Sturm und Drang, deriva da un’opera di Maximilian
Wirwarr
Klinger (uno sturmeriano svizzero) che nel 1776 scrive che significa confusione,
guazzabuglio (termine in disuso ma molto utilizzato in quel periodo). Il titolo di questa opera viene
Sturm und Drang
poi cambiato qualche anno dopo da Christoph Kaufmann con (che poi appunto
verrà preso dai fratelli Schlegel per nominare il movimento).
Questo movimento è caratterizzato proprio per la giovane età di coloro che ne facevano parte
(avevano tutti intorno ai 20/30 anni). Questo giovane generazione leggeva molto Rousseau,
filosofo francese. Essi furono molto influenzati dalla sua filosofia, soprattutto dalle parole &