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IL SETTECENTO
Aufklärung, Pietismus und Empfindsamkeit → denominazioni che indicano la
cultura e la letteratura del ‘700.
L’arco temporale interessato è piuttosto vasto → ricopre gran parte del ’700.
Le correnti letterarie di questo periodo sono diverse e hanno differenti caratteristiche:
1. Aufklärung
2. Pietismus
3. Empfindsamkeit
Sono le tre correnti principali in ambito tedesco, ma nel corso del ‘700 se ne
svilupperanno delle altre.
Linea temporale
Inizio ‘700 → si ha lo Spätbarock coevo al Pietismo
Prima metà del ‘700 → Rococò, Pietismo e Empfindsamkeit (siamo in una cornice di
Aufklärung)
Fine ‘700 → nascita dello Sturm und Drang (Goethe e Schiller), corrente
identificabile come pre-romanticismo
Seconda metà del ‘700 → spariscono le tracce del Barocco e cominciano a farsi
strada i primi cenni di Romanticismo e Classicismo.
Possibile periodizzazione:
1. Frühaufklärung (Fino al 1740) 43
2. Spätaufklärung (Dal 1750-55 fino agli anni ‘70 → negli anni ‘70 si hanno le
prime tracce di Sturm und Drang).
Tale suddivisione ci aiuta a collocare nella prima metà del settecento Gottsched
come esponente principale; nella seconda metà del ‘700 invece prevale la figura di
Lessing.
Questi due personaggi saranno anche protagonisti di un ampio dibattito che porterà
a una riforma teatrale. Tali autori appartengono a due correnti diverse e in parte
contrastanti.
A partire dagli anni ‘70 si registra una crisi dell’Illuminismo che dà vita allo Sturm und
Drang → i critici leggono la nascita di tale movimento come un contrasto
all’Illuminismo, segnato da una rinascita del soggettivismo e dell’individualità,
condizioni che porteranno a loro volta alla nascita del Romanticismo.
Secondo altri critici il ‘700 andrebbe tripartito:
1. Frühaufklärung (a partire già dal 1690)
2. Hochaufklärung (tra il 1630 e il 1660)
3. Spätaufklärung (periodo di nascita dello Sturm und Drang).
Da un punto di vista storico-politico, tra il ‘600 e il ‘700 la Germania si presenta
ancora come un agglomerato di staterelli → ricordiamo che il paese è ancora reduce
dalla guerra dei 30 anni.
Anche dal punto di vista religioso la Germania è un paese profondamente scisso:
coesistono infatti cattolicesimo (sopravvissuto alla Riforma) e protestantesimo. La
zona cattolica si colloca tradizionalmente in Baviera e nell’area renana (Colonia,
Bonn, Düsseldorf), mentre la zona protestante corrisponde all’area tedesca
centro-orientale.
E’ fondamentale individuare il contesto politico e religioso in cui una corrente
letteraria si diffonde, soprattutto se si tratta di una corrente proveniente dall’estero →
l’Illuminismo non è una corrente tedesca, anzi arriva in Germania in ritardo rispetto
agli altri paesi europei a causa della Guerra dei Trent’anni.
Mentre negli altri paesi la strada verso l’unità nazionale era già avviata, la Germania
era ancora profondamente divisa politicamente e religiosamente e segnata dalla
guerra. Il paese dovette subire anche conseguenze pesanti sul piano economico,
mentre la cattiva gestione del potere da parte dei principi portò anche a una
trascuratezza culturale.
Non esistevano ancora le grandi città urbane, né tantomeno il concetto di massa e
proletariato. Le uniche grandi città erano quelle della Lega Anseatica (Amburgo,
Lubecca) che vivevano una condizione di sviluppo maggiore → qui si inizieranno a
diffondere le prime idee illuministe e a stampare le prime riviste. Ad Amburgo si
comincia persino a parlare di una letteratura nazionale tedesca prima ancora della
nascita della nazione tedesca stessa. 44
Un altro aspetto che compromette l’equilibrio del paese è la presenza di due entità
politiche forti: la Prussia e l’Austria, in costante lotta tra loro per il dominio sul
territorio tedesco.
Un altro problema era inoltre l’assenza di una lingua unitaria → il tedesco viene
ancora considerato la lingua del popolo, non adatta alla divulgazione culturale.
I docenti delle prime università del ‘600 tenevano le lezioni in latino. Il francese e in
parte l'Italiano erano considerate le lingue dell’arte, mentre il latino, il greco e
l’ebraico erano le lingue antiche, considerate “nobili”.
Il ruolo della borghesia
Con l’evoluzione della società e delle professioni, il ceto della borghesia diventa
estremamente stratificato e sempre meno omogeneo → questa classe sociale
comprende artigiani, mercanti, ma anche insegnanti, impiegati e medici → tutti
coloro che lavoravano e avevano un salario.
Se in passato il ceto nobiliare e il popolo costituivano due fette importanti della
popolazione, nel ‘700 la fetta di popolazione nobile si va restringendo, mentre la
fascia centrale della borghesia si va allargando sempre di più → emancipazione
della classe borghese.
Ci troviamo in un contesto in cui non c’è obbligo scolastico. La cultura alta circolava
ancora nelle corti ed era di importazione francese o italiana.
Gli intellettuali illuministi, o illuminati, del ‘700 sono consapevoli della modifica della
società e del fatto che i destinatari delle loro opere non possono più essere le corti,
che vanno piano piano sparendo, ma piuttosto bisogna rivolgersi a un pubblico
diverso per cui è necessario un conseguente cambio di prospettiva.
Tale cambiamento avverrà in modo graduale: Gottsched è ancora profondamente
legato alla corte, mentre Lessing si rivolge a borghesi perché racconta storie di
personaggi borghesi.
E’ fondamentale che gli intellettuali intercettino i gusti del pubblico, scegliendo i temi
e le situazioni che potrebbero piacere loro maggiormente. Soprattutto a partire dalla
seconda metà del ‘700 le storie portate al pubblico sono storie di vita vissuta,
dunque realmente accadute → siamo ormai lontani dalla rappresentazione di storie
di eroi del passato.
Stato di avanzamento della letteratura
Gli intellettuali illuministi si inseriscono in un contesto in cui l’estetica condivisa
veicola storie di martiri e santi e in generale temi tipici del teatro gesuita →
letteratura ancora segnata dal conflitto religioso, dogmatica e che contiene precetti
morali svolgendo una funzione di guida per il lettore o lo spettatore → letteratura
limitata e povera a causa della Guerra dei Trent’anni. 45
Il rinnovamento culturale veicolato dall’Aufklärung si inserisce in questo contesto. Il
movimento nasce in Francia e si diffonde in Germania un po’ in ritardo (in Inghilterra
il movimento mette le radici già nel ‘600 - vedi Francis Bacon). Questo perché
Inghilterra e Francia sono all’epoca paesi molto più sviluppati e stabili rispetto alla
Germania → in questi stati si assiste anche a un cambiamento sociale: l’agricoltura
cede maggiormente il passo al commercio, si ha lo sviluppo di un nuovo sistema
finanziario che si sottrae all’egemonia della nobiltà e del clero → l’uomo borghese
trova il proprio ruolo sociale.
Il setting principale di questo rinnovamento sociale è la città, che diventa lo scenario
principale in cui si opta per abbattere vecchi pregiudizi e tradizioni (abolizione del
Feudalesimo).
Cosa vuol dire Illuminismo?
Inizialmente con questo termine si intendeva il superamento dei pregiudizi e delle
superstizioni attraverso la luce della ragione.
Si tratta di una corrente ottimista, con una fiducia verso la ragione umana e
dunque verso l’uomo.
La Chiesa è sicuramente uno dei possibili ostacoli alla promozione dell’Illuminismo
→ non accetta il cambio di prospettiva proposto dal movimento: si iniziano a mettere
in dubbio le verità religiose rivelate e si fa strada l’idea che l’uomo sia dotato
autonomamente e non per grazia divina della facoltà di comprendere il mondo e di
interpretarlo → la ragione può vincere e conquistare tutto.
Tuttavia è falso pensare che l’Illuminismo veicoli una concezione del mondo
esclusivamente razionalista e che nella letteratura del tempo non ci sia spazio per i
sentimenti. Siamo abituati a pensare alla ragione e al sentimento come due elementi
in netto contrasto e senza alcun possibile punto di contatto, ma in realtà
l’affermazione della ragione nel contesto illuminista non pregiudica affatto il valore
dei sentimenti.
Ancora prima che la ragione, l’elemento predominante secondo il pensiero illuminista
è l’uomo nella sua totalità → dotato di ragione ma anche di sentimenti. Un
sinonimo di illuminismo potrebbe essere FIlantropia → amore per l’uomo →
riconoscere all’uomo tutte quelle doti e capacità che in precedenza erano state
oscurate (ad esempio dalla Chiesa) → si restituisce all’uomo la capacità di
comprendere il mondo con il proprio intelletto, di vivere nel mondo con i propri
sentimenti e in armonia con gli altri. L’uomo attraverso la ragione deve “uscire dalla
caverna”, sconfiggendo le superstizioni e rendendosi attore del proprio destino. Ciò
significa anche affermarsi nella società, trovare il proprio ruolo e contribuire alla
crescita collettiva.
L’uomo è al centro della prospettiva illuminista, non solo la ragione.
Questo processo di rinnovamento si appoggia alle nuove tecniche di stampa, che
consentono un abbassamento dei costi, soprattutto di giornali e di riviste che
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veicolano le idee di tolleranza, di cosmopolitismo (ciò significa guardare fuori dai
confini della Germania) e di divulgazione filosofica provenienti dall’Inghilterra e dalla
Francia. I centri di cultura principali sono le città → è a Lipsia che prendono piede le
prime idee illuministe, oltre che in gran parte della Germania protestante (parte della
Germania maggiormente predisposta al cambiamento).
Se la chiave per cambiare il mondo è l’uomo, quest’ultimo deve avere accesso
all’educazione → la pedagogia inizia ad avere un ruolo importante, infatti nel corso
del ‘700 in alcuni Länder tedeschi si inserisce l’obbligo scolastico → momento di
svolta importante.
In Germania ci si comincia a confrontare con il concetto di “Aufklärung” → delle
riviste berlinesi iniziano a pubblicare articoli proprio come “Was ist Aufklärung?" (Che
cos’è l’Illuminismo?). In passato si seguivano dei movimenti letterari e solo dopo la
critica gli attribuiva un nome, in questo caso però i tedeschi prima co